Spero di far cosa gradita annotando qui, per i pochi di voi digiuni, le trappole più comuni in cui incorrono i neo-trader che, aiutati dai numerosi programmi di AT, iniziano a sviluppare trading-system.
Ottimizzazione.
E' la causa principale del fallimento della quasi totalità dei trading-system: si annida nei posti più impensati ed evitarla è estrememente difficile. E' una vera illusion-generator: crea illusioni di profitti che vengono ridimensionate appena si passa dalla teoria alla pratica
Ne ho già parlato in un precendente post (
http://www.finanzaonline.com/forum/showthread.php?st=&threadid=114770 ), ma vi assieuro che ho solo sfiorato l'argomento.
Commissioni/Slippage.
Tenete conto di tutti i costi connessi ad un singolo trade. Le
commissioni sono il meno, ad esse dovete aggiungere lo
spread medio ask-bid (è un costo vivo che incide sul trade totale) e dello
slippage.
Quest'ultimo è una brutta bestia: la quasi totalità dei trading-system che funzionano sulla carta sono di tipo trend-following, cioè comprano sempre quando i prezzi stanno salendo e vendono sempre quando stanno scendendo, e anche un pur breve ritardo operativo (che a volte breve non è, dati i continui malfunzionamenti delle piattaforme TOL nostrane) ha un costo. Se poi il sistema è di tipo break-out (ovvero opera al raggiungimento di particolari livelli di prezzo) le cose peggiorano: i prezzi strappano spesso mentre superano livelli particolari, e in quell'istante, per cautelarsi dal rischio, i market-maker tendono ad allargare lo spread. Se il vostro sistema opera in intraday, con numerosi trade, molto probabilmente sarà lo slippage ad ucciderne le potenzialità espresse sulla carta, se di tipo on-close (ovvero opera alla chiusura di una bar, oraria magari) tenete conto che gli stop funzionano sempre in modalità break-out.
Un amico americano, provetto trader, due anni fa pubblicò su omega-list il costo medio associato ad ogni suo trade completo (un anno di operatività, circa 150 trade) sullo s&p futures utilizzando un sistema molto simile al Donchian-channel break-out: circa 500 dollari (pari a due punti dello s&p) per trade.. Lo dedusse matematicamente confrontando i report di Tradestation e del suo broker, e vi assicuro che i TOL sui futures, in usa, sono decisamente più affidabili di quelli nostrani.
Operatività.
Se il vostro sistema analizza i dati e sceglie l'operatività alla chiusura della giornata, allora dovete necessariamente considerare un ritardo operativo. La volatilità giornaliera sui mercati azionari è u-shaped: è molto alta all'apertura e alla chiusura mentre diminuisce nella parte centrale della giornata: gli ultimi 5-10 minuti sono tipicamente il periodo con i "move" maggiori, e oltre tutto operarci non è facilissimo in quanto i volumi (pure loro hanno una curva ad u nell'arco della giornata)scambiati sono alti. Dovete necessariamente considerare di operare il giorno dopo, oppure incorrere in un errore analitico/operativo non trascurabile.
Dati Storici.
Attenzione a ben comprendere come sono costruiti gli storici di indici o prezzi.
Spesso negli storici il prezzo di chiusura della giornata è il prezzo di riferimento (la media pesata per volumi dei prezzi scambiati negli ultimi 10 minuti di negoziazione), un dato molto "tranquillo" ma che è noto solo dopo che il mercato ha chiuso: l'ultimo prezzo scambiato può anche essere molto diverso, e può essere fonte di errore nelle analisi.
Una parola speciale per l'indice BCI, meglio conosciuto come Indice Comit Storico: è rimasto l'unico indice ponderato presente in Italia e la sua modalità di costruzione è molto diversa dai vari MIB MIBTEl etc. Infatti è una media dei singoli prezzi scambiati in tutta la giornata ponderati per i volumi: ciò fa si che l'indice rappresenti più o meno l'attività di metà giornata e che il rendimento di oggi sia molto correlato a quello di ieri. Ad esempio chiunque è in grado di prevedere il segno della variazione dell'indice di domani con circa il 60-70% di probabilità, ma è solo una distorsione matematica: se fosse possibile sul FIB diventeremmo tutti miliardari in dollari in un paio d'anni

L'importanza di questo indice è legata al fatto che storicamente è stato usato come proto-benchmark dai fondi comuni azionari di diritto italiano ( MIB30 e MIBTEL sono nati nel 93).
Anche in questo caso, se state analizzando un sitema per il trading sui fondi, considerate il ritardo operativo di un giorno (più quello che vi imporrà la società di gestione del fondo).
Il Buon Senso.
E' sempre doveroso applicarlo. Attenti a cose improbabili: se fossimo in grado di prevedere il SEGNO della variazione del FIB di domani (non di quanto) solo 6 volte su 10 (se lanciate una moneta ci azzeccate 5 volte su 10), diventeremmo tutti stramiliardari velocemente (provate: i dati sono sulla rete e basta un foglio elettronico per le simulazioni). Questo dovrebbe dirvela lunga su: tecniche che funzionano sempre, trading-system miracolosi, guru di borsa, analisti famosi e non, articolisti di riviste finanziarie che sparano resistenze/supporti etc.
La realtà però è ben diversa: una articolo scientifico di una università americana ha dimostrato che in USA, nel periodo 98-99 (due anni ottimi per i mercati azionari), il 92% dei trader-on-line non-professionisti ha perso soldi facendo trading.
Ciao