Trading System

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jakeglb ha scritto:
caso A: uno possiede 100 Euro (max capitale) e gioca (rischia) 10 Euro
caso B: uno possiede 100.000.000 Euro (max capitale) e gioca (rischia) 10.000.000 Euro

spiegami che cosa cambia, dal punto di vista matematico..statistico..ecc..... nei riguardi del rischio.

Dico la mia :
chi investe poco, è perchè ha poco e solo lassù sanno quanto ci ha messo per racimolarli.
Chi ha molti soldi vuol dire che guadagna bene, ha ancora altri soldi da altre parti e quindi rischia meno.

Se invece io dovessi investire i soldi di un altro, o 10.000 o 100.000 , è uguale.
 
Chantal ha scritto:
Dico la mia :
chi investe poco, è perchè ha poco e solo lassù sanno quanto ci ha messo per racimolarli.
Chi ha molti soldi vuol dire che guadagna bene, ha ancora altri soldi da altre parti e quindi rischia meno.

Se invece io dovessi investire i soldi di un altro, o 10.000 o 100.000 , è uguale.


non ci siamo ancora....:
1 - ognuno ha un tot di soldi (faticosamente guadagnati, o ereditati dalla famiglia facoltosa, o trovati per strada, o stampati con una hp usata) .... e fin qui ci siamo...


2 - ognuno investe 1/10 (o quello che volete)......

basandosi, ovviamente :D , su qualita´di vita proporzionali (casa in periferia e una Duna usata per il povero / case varie tra Milano centro e Porto Cervo ecc + uno Swan 52 o meglio un Wally, per il ricco), il rischio e´proporzionale sia in termini matematici che in termini psicologici.

Ho intrdotto l´ipotesi di qualita di vita proporzionale, perche qualcuno mimpotrebbe dire: "beh, se il povero perde quella somma e´davvero nella merd*a, se invece il ricco perde quella somma non e´che gli cambi + di tanto perche gli rimangono gli altri soldi...."

...con la mia ipotesi, il ricco, in caso di perdita, avrebbe la stessa voglia di spararsi che avrebbe il povero

fine del mio postulato :D

Giacomo
 
Si ma...
il discorso verteva su la possibilità di utilizzo dell' AT in funzione di una gestione , ovvero quale è il capitale gestibile ? 10000 100000? 1000000?
quindi era implicito che si parlasse di gestori
istituzionali seri ,ok , quindi parliamo del portafoglio immobilizzato di queste società? in quel portafoglio vi è la coponete di sponsorizzazione tanto per dirne una... non mi sembra possibile non tenerne conto.
 

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C&I

I portafogli degli intermediari sono spesso costituiti da posizioni
che non hanno un immediato corrispondente nei valori di mercato
perché non sono quotati in questo caso la procedura per il calcolo
del valore non è più il marking to market ma è definita marking to
model; è il caso per esempio degli impieghi bancari.
Il pricing di questi strumenti richiede che il loro valore venga
espresso in funzione dei cash flows che li compongono.
Il loro inserimento in un modello parametrico di misurazione del
rischio richiede che vengano raggruppati in gruppi omogenei per
caratteristiche di rischiosità e distribuiti su uno stesso scadenzario.
Questa procedura è detta mapping del portafoglio e tutti gli
strumenti senza scadenza (depositi, valute ecc.) vengono attribuiti
tutti al bucket a pronti.
La ripartizione in gruppi fa riferimento ai fattori di rischio cui gli
strumenti possono essere esposti e può essere schematizzata nel
modo seguente:
- titoli obbligazionari e derivati sui tassi d'interesse con pay off
lineari (swap, Fra, forward, futures)
- posizioni in cambi
- azioni e indici azionari
- prodotti derivati con pay off non lineari ( opzioni )


per cui mettiamoci d' accordo , stiamo parlando di questo tipo di portafoglio?
 
PAT mi rispondi per favore?

perche davvero sono incuriosito

Giacomo
 
P.A.T. ha scritto:
Mi sfugge il tono imperativo, ma mi sembra che ti abbiano gia' risposto esaurientemente al quesito che hai posto.
Chi investe poco, è perchè ha poco e solo lassù sanno quanto ci ha messo per racimolarli.
Chi ha molti soldi vuol dire che guadagna bene, ha ancora altri soldi da altre parti e quindi rischia meno.
Ovviamente nel caso di Diego Della Valle hai ragione tu.

A domani.

proponi problemini scientifici e poi questa e´la soluzione.

qui si dicono cose che sembrano scolpite nella pietra...poi se ci ragioni su... :D

vabbo, pace

nessun tono imperativo

Giacomo
 
kermitt ha scritto:
mmmh apri tu gli occhi invece . . . ;)
ammesso e non concesso che i gestori non abbiano interesse a sopraperformare il benchmark, non è detto che ciò valga anche per i grossi investitori istituzionali e non e quindi se l’ AT permettesse loro sovraperformances non sarebbero così fessi da non adoperarla . . . :eek:
evidentemente siccome non so’ fessi, loro sanno benissimo che il valore atteso dell’ uso dell’ AT nel lungo periodo al netto dei costi di transazione è nullo . . . :rolleyes:
... :D ...mettiamo ke..sono un investitore "pesante"...e mi baso su segnali di AT settimanali... :D ...in 6 anni fò 2 eseguiti..(freccia rossa e verde)..oppure scalpo ogni tanto..(freccette blu).. :o ...niente anticipi..niente ricerca di min e max..solo conferme di trend presunti... :o ...mettiamo ke..ad ogni operazione in gain...rinforzo la posizione... :D ...ah..dimenticavo ke 5 anni nn sono considerati un lungo periodo...ed effettivamente i costi "fissi" di transazione mi rovinano... :D...
 

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P.A.T. ha scritto:
Non c'e' bisogno di aprire gli occhi e neppure intessere polemiche gratuite verso i fondi comuni, che ognuno è libero o meno di sottoscrivere

Basta leggere con piu' attenzione quello che ho scritto :
"in nessuna istituzione italiana (che si rispetti, sia ben chiaro) vi sono sono gestori di capitali che usano l'AT."

Non posso escludere che i fondi comuni usino l'AT come tu lasci intuire, ma sono certo che gli istituzionali di peso e di valore, non certo l'industria del risparmio gestito a cui tu ti riferisci, non si sogna nemmeno di usare l'AT.

Usano ad esempio dei trading system long-short come quello cosi' ben descritto in dettaglio qui sul forum, non molto tempo fa: rendimento 30-40 basis point alla settimana capitalizzato composto e macinato con estrema regolarita' settimana dopo settimana, oramai da tanti anni interi.

qualcosa nn mi torna :rolleyes:

leggo dal sito LUXORLAB, postato da Roberto
clienti ;Unicredit, Fideuram, Bregliano SIM (opsss, vabbè, qui lasciamo perdere :o ), MPS, sole24ore, etc.....

cosa offre il software Luxor?
I sistemi Luxor sono software di analisi quantitativa che analizzano e delineano i trend in atto di un ampio numero di strumenti finanziari e forniscono all'utilizzatore una visione completa del mercato oggetto di analisi.
I software Luxor sono sistemi trend-following che forniscono sempre la direzione sui mercati ed i punti di inversione del trend per dare ai trader una chiara visione del mercato, anche nelle situazioni di elevata volatilità. Gli strumenti consentono quindi di valutare in anticipo take profit o stop loss.

ORRORE!!!
ho letto bene???
sono sistemi trend-follower!!! :o
ho anche letto stop-loss!!! :wall:


continuo a leggere

Funzionalità
Trading system: informazioni operative in formato numerico, testuale e grafico su:
Indicazione della posizione (long/short), con visualizzazione del prezzo di ingresso e di quello previsto di inversione del trend e del conseguente cambiamento di posizione.
Indicazione degli obiettivi teorici (supporti e resistenze target previsti).
Oscillatori ed indicatori proprietari di lateralità, di forza relativa e di direzionalità

ORRORE!!!
ho letto le parole: supporti, resistenze, oscillatori!!! :'(

:D

all'amico PAT, che continua a nn rispodermi, richiedo gentilmente di indicarmi i riferimenti di quanto asserisce in merito al ts pubblicato sul FOL e che macina con regolarità gain

grazie ;)
 
mi inchino di fronte alla tua eruditissima risposta :yes:

mi dici che la mia curiosità "en passant" sull'avatar nn era pertinente, vabbè...

però il riferimento al ts si, e qui difendo la mia richiesta: se nn si hanno i riferimenti, e quindi la possibilità di documentazione, come si può argomentare una seria risposta?

in quanto a Kermitt, concordo con te
anche se un appunto glielo voglio fare: è un pò troppo rigido è arroccato nelle sue idee

lo stesso appunto mi sento di farlo anche a te, senza offesa e a mio modestissimo parere ;)
 
P.A.T. ha scritto:
il modello di comportamento piu' parsimonioso nell'interazione delle comunita' è il modello di Axelrodt, il cosiddetto tit for tat. Le regole sono le piu' semplici: collabora come prima mossa, se in futuro alle prossime mosse l'altro defeziona o coopera a tua volta replicando il suo comportamento.

.

tit for tat = pan x focaccia . . .
The Evolution of Cooperation di Robert Axelrod
una confutazione del "porgi l' altra guancia" . . . :D :p
 
Mi accorgo solo ora che il problema di rintracciare quel post dove veniva spiegato quel TS appare irrisolvibile, perchè era uno dei numerosi tread che Retrobaldo aveva richiesto di cancellare

ti ringrazio ;)

Retrobaldo, si può fare qualcosa per recuperare quel 3D, almeno il TS?
vedi se puoi essere cooperativo almeno quanto l'amico PAT :yes:
 
P.A.T. ha scritto:
Nessun problema, non serve. Ho recuperato le note esplicative di quel trading system.

La serie base è costituita dallo spread tra i rendimenti continui (tick by tick) tra lo stoxx50euro e i suoi componenti.

Poi vengono create delle bande di confidenza considerando n dev.std. della serie e ponderandole (positive e negative) alla volatilità della "coppia". Quando la serie degli spread si avvicina alle bande crea un segnale iniziale di valutazione.

A questo punto il sistema inizia a caricare delle cumulate di rendimenti storici (orari) della coppia e (in base a valori di ACF(1) già preimputati e validati sulle specifiche coppie) cerca conferma alla prima attivazione con uno scenario coerente di forza relativa.

Una volta ottenuta la nuova serie con il ratio dei rendimenti la consideriamo come una nuova serie vera e propria. Quindi ricalcoliamo la volatilità delle nuova struttura. Ci sono dei termini di paragone sia con le reali volatilità storiche dei due strumenti che quella implicita dell'indice per controllare che non vi siano numeri "strani". La ponderazione alla volatilità cerca di smorzare degli effetti di veloce avvicinamento alle bande piuttosto ricorrenti. Cerchiamo di costruire un ptf stabile e non uno che cambia il 50% dei titoli ogni settimana.

A questo punto ho due segnali coincidenti di buy e non faccio altro che passare l'ordine a mercato sull'open della prossima barra oraria, se il mercato è aperto, oppure sull'open di domani in mancanza di gap.

Il sistema è tarato in modo da dare sia segnali long che short e consente posizioni multiple sullo stesso titolo nella stessa direzione.

Il tutto viene materialmente inserito in un portafoglio long/short o relative value che dir si voglia.

ora stai esagerando
fai schifo da tanto che sei collaborativo/cooperativo :D
scherzo! OK!

azzo però che sistema
nn è alla mia portata :rolleyes:

per seguire una roba del genere ci vuole già una piccola unità operativa :yes:
 
P.A.T. ha scritto:
Non lo so, ma non credo vi sia bisogno di alcuna unità operativa, perche' il frame è molto tranquillo, orario. Leggo che gli ordini sono mandati a mercato senza ansietà sulla prossima barra oraria.
Par di capire anche al meglio.

e come va sto ts?

Giacomo
 
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