Trevifin - i fatti non ci sono stati ... permangono le pugn... tte

Ciao è stranissimo alla tua ricomparsa il titolo è crollato !!!!
Meno male che a 5,5 avevo venduto una parte ....
E' una lotta senza quartiere . Difficile . Ma era nell'aria sta correzione .
Qualcuno esperto ci dica quando è il momento di ricomprare. Grazie.

PS Hai visto che botta: è passata da 5,25 a 5,08 in un secondo :wall:

E a al quel punto c'è stato il massimo dei volumi, poi a ha chiuso a 5.20:
 

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Anche oggi MAZZATE!!!! E che volumi in vendita!!!
 
okkio siamo in uptrend pero' gli indicatori sono tiratissimi,piedi di piombo e mutande di ferro

sta ripiegando dopo un'80% da maggio....,Aspettare un altro po' e rientrare con calma a prezzi piu' vantaggiosi,non cercate di prendere coltelli che cadono.L'uptrend e' intatto,ottobre con i suoi minimi e' vicino.Elezioni Usa sono vicine e se le statistiche non mentono..
 
sta ripiegando dopo un'80% da maggio....,Aspettare un altro po' e rientrare con calma a prezzi piu' vantaggiosi,non cercate di prendere coltelli che cadono.L'uptrend e' intatto,ottobre con i suoi minimi e' vicino.Elezioni Usa sono vicine e se le statistiche non mentono..

Statisticamente con elezioni usa alle porte mai fatti minimi e poi non vedo coltelli che cadono
 
Buonasera.
Da oggi sono dei vostri. Dentro long da 4.982
 
peccato.potevi aspettare almeno area 4.6-4.7
 
Oggi molto bella e con volumi speriamo e ripeto speriamo che si allontani dai 5 euri insieme alle nuvole sopra l'Italia e la sua politica da 4 doldi
 
Buongiorno,
Premesso che ho un pmc attorno ai 6 tanto per dichiarare che sono dentro e non faccio gossip sterile, prevedo le seguenti performance:
1) in due settimane revisione dei target ( a parte websim che la vuole tenere bassa)
2) riposizionamento di qualche fondo
3) ristagno quotazioni fino a ottobre
4) ripresa quotazioni solo in caso di conferma calo debito, visibilità almeno 2 commesse e gestione aggiornamento diga Mosul non in maniera sensazionalistica.

Opinione di breve: hold

Buona giornata

mi sembra che la sfera di cristallo non abbia mentito...
 
Trevi, i ricavi crescono ancora nel 2012 oltre 1,10 miliardi

ATTESO UN FATTURATO IN AUMENTO NONOSTANTE LE CRITICITÀ IN EUROPA NELLE INFRASTRUTTURE; L’EBITDA DOVREBBE MANTENERSI INTORNO AI 119 MILIONI DEL 2011 ANCHE SE SONO PREVISTE UNA RIPRESA NEL 2013 E UNA SOLIDA ACCELERAZIONE NEL 2014


albertonosari.it


La multinazionale di Cesena si prepara a chiudere il 2012 con ricavi in crescita ad oltre 1,10 miliardi e con l’Ebitda sostanzialmente in linea con i 119 milioni dello scorso anno, mentre le prospettive dei prossimi trimestri volgono al bello salvo il sopraggiungere di eventi straordinari ad oggi non ipotizzabili. Nel 2013 dovrebbe così scattare l’attesa ripresa, che dovrebbe rafforzarsi nel 2014 sostenuta delle opere infrastrutturali in Europa e dallo sviluppo del settore dell’oil&gas, che ha di fronte a se tre anni positivi. Scenario favorevole alla Trevi, che in questo periodo difficile ha continuato a lavorare per creare le condizioni per cogliere al meglio l’attesa ripresa ed ha acquisito importanti commesse. alle pagine 16 e 17

Milano «Diversificazione geografica e di business, salvaguardia del portafoglio ordini, sostegno alla ricerca e grande focus sulla redditività per ritornare al più presto agli standard del passato in uno scenario che mantiene grandi opportunità di sviluppo pur scontando le difficoltà attuali nel comparto delle infrastrutture in Europa». Sono queste, precisa Davide Trevisani, fondatore e presidente del gruppo Trevi, «le priorità a cui stiamo lavorando, anche se prima di entrare nel merito delle leve su cui stiamo agendo per garantirci una crescita sostenibile e redditizia è doveroso fare una premessa macroeconomica » Questo in quanto, prosegue il presidente, «ci troviamo ad operare in un contesto di mercato complesso,

in particolare nel settore infrastrutture e soprattutto in Europa, ove rileviamo una grossa crisi anche perché i Governi sono assorbiti in modo pressoché totale dai temi di un euro che è stato messo sotto scacco a causa dei deficit di bilancio e del merito di credito del debito sovrano di molti Paesi dell’area ». Questo anche se è doveroso ricordare che in questi difficili trimestri, come sottolinea Davide Trevisani, «il lavoro attuato da Mario Monti nel suo ruolo di presidente del consiglio in Italia e da Mario Draghi quale Governatore della Banca Centrale Europea, hanno ridimensionato i rischi sulla tenuta della moneta europea, rafforzato la credibilità del-l’Italia e creato le premesse per piani di rilancio delle attività infrastrutturali in Europa, permettendo di individuare la stabilizzazione del nostro scenario di riferimento entro l’estate 2013». E questo, completa il fondatore del gruppo Trevi sull’argomento rilancio, «è la condizione necessaria per permetterci di approcciare il 2013 con una visione positiva, mentre dal 2014 dovrebbe scattare in forma decisa il rilancio anche nell’area infrastrutture, che rappresenta quasi il 60% dei nostri ricavi attuali essendo oltre il 40% espresso dalla divisione drilling focalizzata nel comparto oil&gas. E proprio l’oil&gas appare oggi il settore più promettente avendo di fronte a se almeno tre anni di espansione con grandi investimenti, mentre noi abbiamo conquistato un posizionamento che ci premette di guardare al futuro con ottimismo grazie anche alle nostre capacità concorrenziali sulle commesse di impianti di perforazione a più alto valore aggiunto perché più avanzati e tecnologicamente più complessi». Ma procediamo con ordine ricordando che fra le priorità vi è l’accentuazione di una diversificazione geografica. Una scelta che rimane nel solco del patrimonio storico considerando che oggi Trevi è attiva con oltre 50 società operative in oltre 30 Paesi di sei continenti. Attività articolata in più di 60 business units, di cui quasi 50 nel comparto dei servizi (dal consolidamento delle fondazioni e dei terreni alla messa in sicurezza delle grandi dighe sino all’esecuzione di pozzi per l’estrazione di petrolio, acqua e gas) e oltre 20 nell’attività metalmeccanica (dallo studio, produzione e commercializzazione dei macchinari dedicati alle due aree di business: infrastrutture e perforazioni per gas&oil oltreché acqua). Scelta grazie la quale, ricorda il presidente del Gruppo Trevi, «potremo rafforzare la nostra storica capacità di cogliere le opportunità presenti nei diversi mercati, anche piccoli ma in forte crescita e che necessitano di interventi sulle fondazioni speciali ». Attività che, prosegue Trevisani, «ci ha permesso di crescere anche in questi trimestri decisamente difficili. E’ il caso dell’appalto da circa 100 milioni di euro per le fondazioni della metropolitana di Copenhagen, il più importante lavoro di fondazioni attualmente in essere in Europa, quello di 14 milioni di euro della metropolitana di Bangkok nel Far-East, di alcuni lavori infrastrutturali in Africa Occidentale e di quelli di ingegneria civile in Sud America e negli Stati Uniti, ove, fra l’altro, è in corso una grande iniziativa sulla messa in sicurezza delle grandi dighe». Un argomento che ci avvicina al secondo punto delle priorità strategiche: la diversificazione del business e lo sviluppo nell’oil& gas. Scelta dimostratasi vincente poiché il comparto si conferma uno dei più attivi, con un piano investimenti in ulteriore crescita dopo un decennio decisamente positivo. Un settore nel quale, continua Trevisani, «abbiamo raggiunto un posizionamento importante in quanto siamo presenti nei servizi di perforazione, ma soprattutto nella realizzazione di impianti personalizzati con un grande contenuto tecnologico». E questo, prosegue il presidente, «grazie anche alla capacità di salvaguardare il ruolo della ricerca e sviluppo, anche sui temi della sicurezza e dell’efficienza; attività considerata fondamentale per sostenere la politica di sviluppo del Gruppo». Scelta vincente come dimostra la «messa in esercizio della nuova Fresa messa a punto dalla Soilmec che ci ha permesso di raggiungere importanti risultati nell’ambito delle fondazioni. Basti pensare che abbiamo raggiunto la soglia dei 200 metri di profondità superando il precedente primato di 130». Una attrezzatura da scavo del peso di 250 tonnellate che «si utilizza per realizzare i diaframmi (pannelli) che servono soprattutto per lavori di Metropolitana, ripristino dighe e altri interventi. Una tecnologia molto importante anche nell’ottica di acquisizione di lavori ad alto contenuto tecnologico e in presenza di terreni difficili e complessi». Ed è anche per tutto questo che noi guardiamo al futuro con una certa tranquillità dopo aver archiviato il primo semestre 2012 in linea con le aspettative nonostante le citate difficoltà del comparto infrastrutture in Europa. Nei primi sei mesi, proseguono alla Trevi, siamo riusciti a far crescere i ricavi di oltre il 23% sui dati dello scorso anno e siamo riusciti a migliorare il nostro indebitamento rispetto al primo trimestre 2012, mentre per la fine dell’anno prevediamo ricavi totali in crescita rispetto all’esercizio precedente con debiti netti e margini in linea con quello dello scorso anno. Un trend che dovrebbe consolidarsi nel prossimo anno permettendoci di vedere ulteriore crescita dei ricavi e miglioramento dei margini con debiti in flessione fatto salvo l’insorgere di eventi ad oggi imprevedibili. Il 2012 dovrebbe così chiudersi con ricavi in progresso a due cifre al di sopra di 1,10 miliardi ed Ebitda sostanzialmente in linea con i 119 milioni del 2011 con portafoglio ordini solido e in grado di offrire una certa visibilità sul futuro ad eccezione per le macchine dedicate al business delle infrastrutture che dopo un periodo difficile iniziano ad intravedere la fine del tunnel proprio merito i citati interventi di Monti e Draghi. Interventi grazie ai quali il 2013 dovrebbe essere all’insegna di quella ripresa che si consoliderà, accentuandosi, nel 2014. Imm. materiali considera anche degli investimenti immobiliari non strumentali. I Ricavi netti: ricavi delle vendite e prestazioni e gli altri ricavi operativi esclusi quelli di carattere non ordinario Ricavi per settore: Settore Servizi (Trevi e Petreven), Settore Metalmeccani ca (Soilmec e Drillmec). Ricavi per business: Core business (Trevi e Soilmec), Divisione Drilling (Drillmec e Petreven). I dati sopra riportati permettono la visione del gruppo sotto due diverse angolazioni al fine di dimostrarne la diversificazion e produttiva, settoriale e il suo bilanciamento @ Ulteriori approfondimenti su Homepage - Economia e Finanza con Bloomberg - Repubblica.it

(01 ottobre 2012)

Trevi, i ricavi crescono ancora nel 2012 oltre 1,10 miliardi - Economia e Finanza con Bloomberg - Repubblica.it
 
situazione grafica spettacolare :yes: OK! long....
 
peccato.potevi aspettare almeno area 4.6-4.7

Forse forse si scende ancora un poco .....:confused:
Io sto aspettando per fare il miglior ingresso possibile !!!!!
Chi sa quando è il momento giusto faccia un fischio .... grazie !!!!
( sono sempre strasotto per questo vi chiedo il favore .... merci gracias thanks very much indeed !!!!!!!!!!!
 
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