Mi limito a segnalare alcuni aspetti fondamentali della valutazione di una pratica di mutuo:
- Il reddito disponibile per la rata viene calcolato sottraendo la quota di sopravvivenza istat e le rate già in essere per altri impegni
- Ovviamente è preferibile stipendio ati, se c'è cassa integrazione si attende che sia cessata
- Se lavoratore autonomo ed è in aumento si fa la media degli ultimi due anni, se in diminuzione si considera l'ultimo anno;
- Il fatto che vi sia gioco d'azzardo non implica necessariamente un rifiuto, ma in base agli importi si decide, di certo non è un aspetto positivo;
- Si verifica se a sistema sono già presenti altre richieste in corso oppure rifiutate, in questo secondo caso normalmente si declina;
- Sul piano dell'immobile: non devono esserci abusi, se presenti donazioni devono essere decorsi i termini oppure stipulare apposita polizza;
- Per quanto attiene al prezzo di vendita deve essere coerente: ad esempio se di molto inferiore alla perizia ed è tra parenti non si procede perché probabilmente si sta finanziando un'operazione differente, se è molto al di sotto del prezzo di vendita ed è da soggetto fallibile non si procede per rischio revocatoria.
Tutto ciò considerato si valuta il cliente, esistono mille situazioni specifiche che possono spostare il giudizio.
La banca sta prestando denaro (che è di altri correntisti) e deve farlo solo se vi sono basi solide; inoltre non ha alcun obbligo, quindi se l'operazione non è convincente, oppure se semplicemente economicamente non è conveniente, può rifiutarsi. Non ha alcun obbligo di dettagliare il rifiuto e non ha obbligo a contrarre.
- Il reddito disponibile per la rata viene calcolato sottraendo la quota di sopravvivenza istat e le rate già in essere per altri impegni
- Ovviamente è preferibile stipendio ati, se c'è cassa integrazione si attende che sia cessata
- Se lavoratore autonomo ed è in aumento si fa la media degli ultimi due anni, se in diminuzione si considera l'ultimo anno;
- Il fatto che vi sia gioco d'azzardo non implica necessariamente un rifiuto, ma in base agli importi si decide, di certo non è un aspetto positivo;
- Si verifica se a sistema sono già presenti altre richieste in corso oppure rifiutate, in questo secondo caso normalmente si declina;
- Sul piano dell'immobile: non devono esserci abusi, se presenti donazioni devono essere decorsi i termini oppure stipulare apposita polizza;
- Per quanto attiene al prezzo di vendita deve essere coerente: ad esempio se di molto inferiore alla perizia ed è tra parenti non si procede perché probabilmente si sta finanziando un'operazione differente, se è molto al di sotto del prezzo di vendita ed è da soggetto fallibile non si procede per rischio revocatoria.
Tutto ciò considerato si valuta il cliente, esistono mille situazioni specifiche che possono spostare il giudizio.
La banca sta prestando denaro (che è di altri correntisti) e deve farlo solo se vi sono basi solide; inoltre non ha alcun obbligo, quindi se l'operazione non è convincente, oppure se semplicemente economicamente non è conveniente, può rifiutarsi. Non ha alcun obbligo di dettagliare il rifiuto e non ha obbligo a contrarre.