TXT E-SOLUTIONS

ciao,concessione natalizia, perchè sei te Walter,

secondo me, ci sono le condizioni per toccare area 14-14,20, naturalmente deve rompere area 13,60

e non sarei neanche sorpreso, di vederla toccare quei livelli, anche con il mercato in correzione
 
TXT – Sigla accordo vincolante per l’acquisto del 100% di TLogos
21/11/2022 17:49

TXT ha sottoscritto un accordo vincolante di investimento per l’acquisizione del 100% di TLogos. Il closing è previsto entro il 31 dicembre 2022.

L’investimento in TLogos rappresenta un’operazione strategica per il consolidamento di
competenze in ambito cybersecurity che andranno a rafforzare l’offerta di digital advisory del Gruppo TXT in un segmento ad alte prospettive di crescita e ad alto valore aggiunto trasversale su un numero sempre più ampio di settori industriali.

Il corrispettivo per l’acquisto del 100% di TLogos (“Enterprise Value TLogos”) che verrà riconosciuto in caso di closing, è stato convenuto tra le parti in 3,3 milioni. La Posizione
Finanziaria Netta al closing è attesa negativa (cassa netta) per 1,7 milioni. L’Equity Value pari a 5,0 milioni sarà pagato al closing, di cui 3,75 milioni (75%) per cassa e 1,25 milioni (25%) mediante corresponsione di azioni ordinarie proprie TXT.

TLogos è specializzata nella fornitura di consulenza specializzata nell’implementazione di progetti e nello sviluppo di soluzioni a beneficio della sicurezza informatica in ambienti complessi quali il settore spazio; i ricavi 2022 (pro-forma) di TLogos risultano pari a 1,6
milioni con EBITDA margin del 35%.

Con TLogos salgono a sei le operazioni straordinarie del 2022 che aggregano ricavi proforma 2022 superiori a 75 milioni ed EBITDA Adj. di circa 9,5 milioni. L‘Enterprise value aggregato riconosciuto ai soci venditori delle acquisizioni concluse nell’anno, esclusi gli earn-out previsti dai contratti, è pari a 37 milioni.
 
CYBERSECURITY - Txt e-Solutions si rafforza nella consulenza in ambito cybersicurezza
22/11/2022 10:01 WS

TXT e-Solutions ha annunciato ieri a mercati chiusi un accordo vincolante per l’acquisizione del 100% del capitale di TLogos, società di consulenza fondata nel 2011 e specializzata nella consulenza su progetti di sicurezza informatica in ambienti complessi quali il settore spazio.


La società, che impiega 15 risorse specializzate, è stimata realizzare nel 2022 ricavi (pro-forma) pari a 1, 6 milioni di euro con un EBITDA margin del 35%.


TLogos vanta un significativo backlog ricavi da contratti già acquisiti con forti prospettive di crescita sia nel settore di appartenenza sia in ulteriori settori già coperti dal Gruppo TXT che beneficeranno di un’offerta sempre più estesa e ad elevato valore aggiunto in ambito cybersecurity.


Il closing è previsto entro il 31 dicembre 2022.


Il corrispettivo per l’acquisto del 100% di TLogos (Enterprise Value) è stato convenuto pari a 3,3 mln, mentre l’Equity Value è pari a 5.0 mln (come PFN è attesa una cassa netta per 1.7 mln) sarà pagato al closing, di cui 3.75 mln (75%) in cash e 1.25 mln (25%) in azioni TXT.


Notizia positiva, sia da un punto di vista strategico, sia per l’attraente multiplo pagato (meno di 6x l’EV/EBITDA sul 2022). Con questa operazione TXT amplia le sue competenze in ambito cybersecurity, un segmento ad alte prospettive di crescita. L’impatto sui numeri è limitato (circa il 2% della nostra stima di EBITDA 2023 per il gruppo) ma con evidenti sinergie da cogliere nei prossimi anni. Si tratta della sesta acquisizione annunciata nel corso del 2022.


Rafforziamo la raccomandazione INTERESSANTE con target price 16,0 euro.


Tra i titoli quotati a Piazza Affari, impegnati nel segmento della Cybersecurity segnaliamo: Cyberoo (CYB.MI), Cy4gate (CY4.MI), Reevo (REEVO.MI), Relatech (RLT.MI), Reti (RETI.MI). Vantea (VNT.MI).

www.websim.it
 
CYBERSECURITY - Txt e-Solutions si rafforza nella consulenza in ambito cybersicurezza
22/11/2022 10:01 WS

TXT e-Solutions ha annunciato ieri a mercati chiusi un accordo vincolante per l’acquisizione del 100% del capitale di TLogos, società di consulenza fondata nel 2011 e specializzata nella consulenza su progetti di sicurezza informatica in ambienti complessi quali il settore spazio.


La società, che impiega 15 risorse specializzate, è stimata realizzare nel 2022 ricavi (pro-forma) pari a 1, 6 milioni di euro con un EBITDA margin del 35%.


TLogos vanta un significativo backlog ricavi da contratti già acquisiti con forti prospettive di crescita sia nel settore di appartenenza sia in ulteriori settori già coperti dal Gruppo TXT che beneficeranno di un’offerta sempre più estesa e ad elevato valore aggiunto in ambito cybersecurity.


Il closing è previsto entro il 31 dicembre 2022.


Il corrispettivo per l’acquisto del 100% di TLogos (Enterprise Value) è stato convenuto pari a 3,3 mln, mentre l’Equity Value è pari a 5.0 mln (come PFN è attesa una cassa netta per 1.7 mln) sarà pagato al closing, di cui 3.75 mln (75%) in cash e 1.25 mln (25%) in azioni TXT.


Notizia positiva, sia da un punto di vista strategico, sia per l’attraente multiplo pagato (meno di 6x l’EV/EBITDA sul 2022). Con questa operazione TXT amplia le sue competenze in ambito cybersecurity, un segmento ad alte prospettive di crescita. L’impatto sui numeri è limitato (circa il 2% della nostra stima di EBITDA 2023 per il gruppo) ma con evidenti sinergie da cogliere nei prossimi anni. Si tratta della sesta acquisizione annunciata nel corso del 2022.


Rafforziamo la raccomandazione INTERESSANTE con target price 16,0 euro.


Tra i titoli quotati a Piazza Affari, impegnati nel segmento della Cybersecurity segnaliamo: Cyberoo (CYB.MI), Cy4gate (CY4.MI), Reevo (REEVO.MI), Relatech (RLT.MI), Reti (RETI.MI). Vantea (VNT.MI).

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miglior titolo del listino per distanza su tutti gli altri che seguo come prospettiva 2023...

p.s. Peccato avere poca liquidita' da destinare
 
Il 25 % pagato in azioni, quanto le valorizza?
 
Come spesso accade quando non rompi le resistenze vai in correzione
 
correzione?:confused:
sta sui massimi pluriennali ..
 
Vero,sottolineavo il fatto che dopo alcuni tentativi di rompere 13,36 è stata respinta.Non vorrei facesse come lo scorso agosto.
 
Vero,sottolineavo il fatto che dopo alcuni tentativi di rompere 13,36 è stata respinta.Non vorrei facesse come lo scorso agosto.

e' ovvio -e pure meglio- che non li rompa subito i massimi pluriennali, così man mano esce il retail che si stufa di aspettare e che esce comunque bene appunto sui massimi..meno ce ne sarà a bordo e più si salirà nel 2023 (mi ricorda un pò la situazione di BE qualche tempo fa )
 
Ultima modifica:
Buongiorno, non sarebbe meglio cambiare il titolo del tread? "Poco"....in "Molto interessante..." Questo titolo è destinato a salire non poco OK!
 

Txt: formalizzato closing investimento in Tlogos​

05/12/2022 18:55 MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--Txt e-solutions, societa'' quotata presso il segmento Star del Mercato Tele matico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana, a seguito della sottoscrizione del contratto vincolante di investimento avvenuta il 21 novembre 2022, ha formalizzato l''investimento per l''acquisizione del 100% del capitale della TLogos. TLogos, si legge in una nota, con sede a Roma e un organico di 15 risorse, e'' una boutique di consulenza digitale specializzata nel campo della cybersecurity ad alto valore aggiunto con importanti contratti diretti nei principali progetti spaziali europei. Per il 2022 (pro-forma) e'' previsto Ebitda di circa 0,5 milioni con ricavi annui totali di 1,6 milioni e significativo backlog ricavi da commesse future gia'' acquisite. Txt consolidera'' i risultati di TLogos a partire dal 1 dicembre 2022. com/mcn fine

MF-DJ NEWS
 

Process mining, manufacturing efficiency, Industrial IoT: il cocktail tecnologico di TXT per l’industria​

di Piero Macrì ♦︎ Nuovi modelli di business, acquisizioni e partnership per il Gruppo guidato da Daniele Misani. Che sta consolidando le attività della divisione Industrial & Automotive. Process Mining: analisi del processo tramite Ai per realizzare piena efficienza produttiva. Le collaborazioni con Armis e Dgs: cybersecurity per una fabbrica a prova di attacco informatico e soluzioni per una supply chain intelligente e predittiva. Realtà virtuale per il training del personale e gli esempi del food e dell’industria della gomma. Ne parliamo con Gianluca Crecco​

2 Dicembre 2022


Nuovi orizzonti industriali per il gruppo TXT, società d’innovazione tecnologica presieduta da Enrico Magni e guidata da Daniele Misani, quotata in Borsa dal 2000, circa 200 milioni di giro d’affari e con un’offerta di piattaforme digitali, attività progettuali e consulenziali di software e system integration. Attraverso acquisizioni dirette e partnership TXT sta rafforzando e consolidando le attività della divisione Industrial & Automotive, rendendo disponibile un cocktail tecnologico composto da sistemi per la gestione e pianificazione della produzione, software Industrial Iot, realtà virtuale, applicazioni di supply chain e servizi di cybersecurity supportati dall’intelligenza artificiale. Gli investimenti coincidono con un cambiamento del modello di business: non più e non solo basato su competenze di software engineeering ma fortemente orientato alla system integration. «Il solo sviluppo custom ha fatto il suo tempo, afferma Gianluca Crecco, Managing Director della divisione e una vasta esperienza nel mondo consulting con esperienze pregresse in Atos e Ibm, supportato, nella gestione della Divisione dal direttore delle Operations Mirco Mariani e dal direttore commerciale Giuseppe Perricone, entrambi con significative esperienze in realtà multinazionali. Per continuare a essere competitivi occorre essere system integrator con un’anima consulenziale. Lo chiede il mercato. Le aziende non vogliono più esporsi al rischio del lock-in, mettendosi in casa un software sul quale può mettere le mani solo chi l’ha sviluppato».
Ecco, quindi, un ampio spettro di tecnologie best of breed per la trasformazione digitale di medie e grandi aziende e una rete di partner cui potere fare affidamento nel corso dell’intero ciclo di vita del software. «Cerchiamo di capire gli obiettivi strategici dei clienti e, una volta compresi, si procede con la software selection, realizzando la soluzione con nostri servizi di consulenza e integrazione», dice Crecco. Il tutto con un approccio “process based” che viene abilitato dall’innovativa tecnica di process mining sviluppata da Hspi, una delle aziende di eccellenza del gruppo TXT. L’analisi process mining, basata su algoritmi di intelligenza artificiale è di tipo “evidence based”: permette di comprendere se un processo ha delle lacune, se l’esecuzione in linea non avviene in modo ottimale. «Qualunque progetto di trasformazione digitale e di efficienza manifatturiera non può che partire da questa attività, afferma il manager. E’ da un’analisi process mining che si evince come funziona realmente il processo e quali sono le eventuali modifiche migliorative da introdurre». E’ quanto avvenuto in un importante cliente del gruppo TXT. «Il process mining – racconta Crecco – ha permesso di mettere in luce le disfunzionalità sulle linee di produzione di uno stabilimento, creando le condizioni per risolvere le maggiori criticità».

Process mining e applicazioni di manufacturing efficiency in una dimensione Industrial IoT. Ecco il nuovo assetto di TXT Industrial & Automotive a fronte dell’acquisizione di Dm Management & Consulting (soluzioni Mes per la media impresa) e delle partnership in ambito cybersecurity (Armis), supply chain (Dgs) e software Industrial Iot (Inductive Automation, Telit e Ptc Kepware). La divisione ha un fatturato di circa 22 milioni (poco più del 10% del consolidato di gruppo, stimato a 200 milioni nel 2022). Il giro d’affari include i 10 milioni generati da attività interne e i circa 12 originati dalle due società controllate, la tedesca Teratron e la neoacquisita Dm. Il business di quest’ultima, basato su soluzioni Mes, si stima possa crescere a un tasso medio annuo del 30% nei prossimi tre anni. «L’acquisto di Dm rappresenta un’operazione ad elevato valore strategico, con grande potenziale di crescita», commenta Misani, ceo di TXT. «Le soluzioni software Mes/IoT proprietarie, le competenze specialistiche in ambito Industry 5.0 e l’importante base clienti rappresentano asset strategici che andremo ad integrare nell’attuale offerta di smart solution e servizi di innovazione digitale. Tali sinergie prospettano ambiziosi potenziali di crescita per tutto il segmento Industrial di TXT».

Process Mining, capire il processo per realizzare piena efficienza produttiva

In buona sostanza il process mining è una metodologia che consente di comprendere l’efficienza di un processo attraverso l’acquisizione di dati on field. «L’analisi di processo è un’attività che molte aziende di consulenza fanno ancora in modo tradizionale, attraverso interviste con i process owner, racconta Crecco. E’ un metodo poco scientifico, che porta a una conoscenza approssimativa. Noi lo facciamo basandoci su dati reali che vengono acquisiti direttamente dai sistemi che sono coinvolti nell’esecuzione di una specifica attività produttiva». Secondo il manager, esiste una marcata differenza tra il processo disegnato “sulla carta” e la reale implementazione da parte degli utenti «In molti casi quello che fanno gli operatori non coincide con quello che si era previsto inizialmente, nel momento in cui si era disegnato il processo. E’ per questo che prima di implementare una nuova soluzione consigliamo ai nostri clienti di fare un’analisi di processo più approfondita. E’ una attività che dura al massimo 15 giorni e dà la possibilità di capire quali sono le reali performance di produzione. In definitiva, con il process mining si fa del change management, allineando la logica funzionale del processo alle reali esigenze degli operatori di fabbrica».

Analisi di processo supportata da algoritmi di intelligenza artificiale. I vantaggi del process mining

Uno dei punti di forza di TXT per l’industria è PacelabWeavr, la piattaforma di extended reality frutto delle competenze acquisite in difesa e aerospace, segmento storico della società.
Tecnica all’avanguardia per analizzare i processi aziendali, il process mining permette di individuare con rapidità prestazioni ed eventuali aree di miglioramento nella sequenza delle attività di processo. I suoi algoritmi interpretano i log generati da applicativi aziendali come Erp, Mes, Crm, per ricostruire graficamente i processi che li hanno generati, e capirne così performance e margini di miglioramento. Un’operazione che si svolge automaticamente, il cui risultato è utile al management aziendale nell’ottica di perfezionare la propria funzione e migliorare costantemente i risultati aziendali. «Ciò fa del process mining uno degli strumenti abilitanti per guidare l’organizzazione aziendale verso il livello desiderato di flessibilità e di resilienza», afferma Crecco. Ricostruzione automatica dei processi e delle relative performance, nonché identificazione di potenziali inefficienze. La rappresentazione grafica dei processi ricavati dai log di sistema, l’evidenziazione di pattern specifici, di colli di bottiglia, le rilavorazioni non pianificate, i tempi impiegati per eseguire le attività e i tempi d’attesa tra le diverse fasi. Tutti questi passaggi consentono di capire come si opera e su cosa concentrarsi per migliorare le performance, risparmiando così tempo,e risorse e valorizzando i futuri investimenti.

Dm Management & Consulting. Il Mes per la media impresa crescerà del 30% anno su anno

Con l’acquisizione di Dm Management & Consulting (Dm) avvenuta lo scorso luglio, TXT estende il Mes alla dimensione della media impresa con fatturato superiore ai 200 milioni. Fondata a Parma nel 2011 da Davide Massari, Stefano Massari e Luca Romani, nel 2013 ha lanciato sul mercato la prima versione della piattaforma Mes/Mom Dmp. Nel corso degli anni un costante processo di investimenti in R&S ha portato a nuove release del software e a una continua crescita del business grazie a progetti realizzati per i più diversi clienti, di cui il 70% medie e grandi aziende manifatturiere operative a livello nazionale e internazionale. «Il tasso di crescita medio annuo atteso nel triennio 2022-2024 è del 30%, afferma Crecco. Intendiamo proseguire lo sviluppo strategico della piattaforma con l’integrazione di nuovi moduli. Grazie alle sinergie di gruppo potremo aumentare l’offerta di soluzioni innovative sempre più orientate alla digitalizzazione e proiettate all’aumento dell’efficienza e all’ottimizzazione dei costi di produzione». Nell’ambito dell’operazione i soci Dm rimangono al comando dell’impresa per mantenere le linee strategiche sulla tecnologia, sulla crescita del prodotto e allo stesso tempo per far crescere l’azienda e portare Dm alle regole finanziarie di una società quotata in borsa come TXT. «Questo passo è un valore importante per aumentare il nostro posizionamento sul mercato manufacturing, afferma Stefano Massari, sales manager account di Dm Management & Consulting. Nell’ultimo decennio la piattaforma Dmp è cresciuta fino ad essere riconosciuta come un prodotto leader di mercato. TXT ha considerato le competenze, le specializzazioni e le referenze di mercato, per questo è nata la proposta di entrare nel Gruppo».

Le partnership con Armis e Dgs: cybersecurity per una fabbrica a prova di attacco informatico e soluzioni per una supply chain intelligente e predittiva

TXT Group, con la capogruppo TXT e-solutions, società d’innovazione tecnologica quotata in Borsa dal 2000 e un’offerta di piattaforme digitali, attività progettuali e consulenziali di software e system integration, fa leva sulle proteine dell’Industria 4.0 per creare la digitalizzazione delle imprese.
La partnership con l’americana Armis, vendor emergente nella cybersecurity di fabbrica è il complemento naturale allo sviluppo di soluzioni Industrial IoT. «Il nostro obiettivo non è solo rendere efficienti le linee e monitorare le performance. E’ ormai essenziale proteggerle da potenziali attacchi informatici. La tecnologia Armis permette di avere una completa visibilità sullo stato di sicurezza di impianti e macchinari. Le linee di produzione devono essere efficienti e sicure. Sono ormai tante le aziende manifatturiere che a causa di attacchi cibernetici hanno dovuto bloccare la produzione un danno incalcolabile che si può prevenire con soluzioni di monitoraggio adeguate. Fondata nel 2015, Armis ha tre sedi (Palo Alto, Tel Aviv e Melbourne) e circa 500 dipendenti. È stata acquisita nel 2020 per 1,1 miliardi di dollari dal private equity Insight Partners, e nella sua storia ha raccolto finanziamenti per oltre 500 milioni di dollari, di cui il più recente (300 milioni da One Equity Partners, nel novembre 2021) ha fatto salire il valore di mercato dell’azienda a circa 3,4 miliardi di dollari.
«L’offerta di Armis si basa su soluzioni che aiutano le organizzazioni a scoprire e proteggere i dispositivi connessi rendendo possibile il rilevamento delle vulnerabilità e la gestione dei rischi», spiega Crecco. Per la supply chain stretta è la partnership con Dgs che ha realizzato il prodotto software Complete: basato su algortimi di intelligenza artificiale realizza un digital twin della supply chain mettendo a disposizione moduli che vanno dall’advanced planning system, all’inventory management, all’order promise, alla simulazione delle prestazioni delle reti distributive, alla pianificazione delle risorse. «La simulazione è l’anima di questo prodotto, dice Crecco. Consente, per esempio, di prevedere il lead time e il costo prodotto a fronte di un cambio di fornitore. La soluzione, erogata in cloud, dà vita a un ambiente simulativo e adattivo per massimizzare la sinergia tra le funzioni aziendali. E’ uno strumento di supporto decisionale, con algoritmi avanzati di intelligenza, basato su scenari simulativi strategici, tattici e operativi». TXT avendo una conoscenza di processi e tecnologie è partner naturale per l’integrazione di questa soluzione nell’ecosistema cliente.

Industrial Iot: come creare efficienza produttiva e controllo qualità. Gli esempi del food e dell’industria della gomma

Macchine connesse e una vista unificata delle performance del plant. «Le partnership con Inductive Automation, Telit e Ptc Kepware consentiranno di sviluppare soluzioni industrial Iot sempre più sofisticate, dice Crecco. L’obiettivo è rendere più efficiente la produzione. Un esempio? Per un nostro cliente che opera nel food abbiamo sviluppato una soluzione che permette di calibrare le bilance, con tolleranza inferiore al grammo, il peso dell’insalata che viene imbustata e resa disponibile nei banchi frigo dei supermercati. Serve a ridurre gli sprechi e i costi poiché 5 grammi in più in ogni bustina moltiplicate per milioni di confezionamenti comporterebbe una perdita notevole». TXT realizza, quindi, sistemi che consentono di avere sotto controllo la linea di produzione e le strumentazioni accessorie. Altro esempio, quello di un’industria dolciaria che produce biscotti. La soluzione consente di miscelare nelle dosi corrette gli ingredienti. Lo stesso è stato fatto per un’azienda del settore gomma che aveva necessità di controllare il dosaggio corretto delle sostanze utilizzate nel processo di mescola. «Le soluzioni Industrial IoT vengono sviluppate attraverso una pluralità di partner e includono anche competenze e prodotti nell’ambito dell’automazione, dice Crecco. E’ il supporto che viene dato da Efa Automazione. Loro forniscono l’hardware, il controllo numerico e l’infrastruttura edge, noi il software».

Realtà virtuale. Una soluzione perfetta per il training del personale

TxT, società d’innovazione tecnologica presieduta da Enrico Magni e guidata da Daniele Misani, quotata in Borsa dal 2000, circa 200 milioni di giro d’affari e con un’offerta di piattaforme digitali, attività progettuali e consulenziali di software e system integration
PacelabWeavr è la piattaforma di extended reality frutto delle competenze acquisite in difesa e aerospace da TXT. Utilizzata all’interno del dipartimento modellazione e simulazione di player operanti nel predetto settore per l’addestramento piloti può essere utilizzata per sviluppare soluzioni di realtà virtuale e aumentata in qualsiasi tipo di contesto manifatturiero e industriale. Permette di esportare e mettere a disposizione modelli 3D visualizzabili attraverso visori di nuova generazione. «In ambito industriale la vediamo soprattutto vantaggiosa se applicata per fare formazione di personale di fabbrica. Un training che riduce i costi di formazione e che risulta efficace soprattutto in ambienti dove ci sono alti turnover, dove i nuovi arrivati, spesso interinali, devono essere messi nella condizione di apprendere velocemente procedure di assemblaggio e interventi di manutenzione». In sostanza la divisione industrial & automotive di TXT si propone come player per la trasformazione digitale del settore con un approccio end to end che parte dall’analisi dei processi fino alla implementazione ed integrazione di soluzioni ad alto valore aggiunto in aree mission critical per il business aziendale.
https://xometry.eu/it/
 
Txt Working Capital Solutions. Una start-up, una società prodotto, nata per realizzare e portare sul mercato la piattaforma Polaris, una soluzione di supply chain finance, in cloud e pay per use, per ottimizzare il capitale circolante delle imprese. Allungare la vita media del debito commerciale, evitando di trasformarlo in debito finanziario. Sostenere la filiera di fornitura, assicurando liquidità per i fornitori alle migliori condizioni di mercato. Mantenere il pieno controllo sull’uso della capacità di credito a supporto dei fornitori. Evitare di dipendere dalle soluzioni tecnologiche dei singoli partners finanziari. Polaris è una piattaforma gestionale di supply chain finance ideata per rispondere in modo flessibile e integrato alle esigenze di buyer, fornitori e partner finanziari. Si rivolge a grandi aziende e multinazionali che gestiscono forniture ampie e diversificate, ma non solo. Dà ai partner finanziari, alle banche specializzate nel trade finance e factors, ai fondi di investimento, ai family office la possibilità di ampliare il proprio mercato di riferimento. E lo fa con una gestione centralizzata dei processi di onboarding e formalizzazione contrattuale.
«La piattaforma supera i limiti dei tradizionali modelli di factoring e reverse factoring proposti dal sistema bancario per il finanziamento della supply chain», afferma Francesco Sacchi, ceo e founder di Txt Working Capital Solutions, la nuova compagnia fintech del gruppo Txt, la società d’innovazione tecnologica presieduta da Enrico Magni e guidata da Daniele Misani, quotata in Borsa dal 2000, con un fatturato di 200 milioni di euro e un’offerta di piattaforme digitali, attività progettuali e consulenziali di software e system integration. «Pensiamo di avere realizzato una soluzione semplice per fare cose che si fanno già, ma che si fanno in modo difficile e in misura limitata. Un modello più inclusivo, aperto a grandi e piccole medie aziende, che rende il buyer il vero protagonista del finanziamento della supply chain», aggiunge Sacchi. Un unico schema contrattuale, più efficiente e più flessibile basato su una logica di finanziamento one-to-many e non più one-to-one. Il debito commerciale del buyer viene reso negoziabile all’interno di un mercato organizzato, in cui possono concorrere diverse offerte d’acquisto, proposte da banche e intermediari finanziari. I processi vengono semplificati e velocizzati. Nel caso di un nuovo finanziamento, tutte le informazioni che riguardano un determinato fornitore sono già disponibili per definire il contratto con la banca o altro player finanziario. Uno strumento aperto e indipendente dalle relazioni con i singoli finanziatori. Si vogliono coinvolgere più fornitori e avere maggiore disponibilità di credito?

La piattaforma lo rende possibile senza modificare le condizioni esistenti, poiché le regole sono già scritte. «Il finanziamento può essere calibrato in funzione di obiettivi condivisi, allungare i termini di pagamento o altro, spiega Sacchi. Nessuno dei partecipanti deve ricorrere a stipulare degli accordi separatamente. Un ecosistema di business semplice, trasparente, lineare e comune per tutti gli stakeholder della value chain, buyer, fornitori e finanziatori. Ognuno sa esattamente cosa deve aspettarsi dagli altri. Il finanziatore può essere chiunque, banche e società di factoring, sgr o fondi d’investimento». Tra i primi clienti a bordo della piattaforma, Maire Tecnimont, il gruppo industriale da 2,8 miliardi di euro, leader nell’impiantistica oil & gas e nel nascente mercato della green energy, quotato alla Borsa di Milano. «Con il reverse factoring si doveva scegliere una controparte finanziaria e su quella allocare un fornitore e le fatture di quell’ordine. Tutto doveva esser canalizzato su un’unica banca a condizioni prenegoziate. La piattaforma di Txt consente invece di interagire con più soggetti finanziari e quindi trarre vantaggio da un’offerta di pricing sul credito più competitiva, afferma Alberto Pelizza, Group Finance Vice President del Gruppo Maire Tecnimont. Con la piattaforma disponiamo di un marketplace che permette al fornitore di liquidare al miglior prezzo il credito che vanta nei nostri confronti. Per noi vuol dire potere negoziare dilazioni di pagamento importanti, passare per esempio da 60 a 180 giorni, un premio non indifferente in termini di impegno della liquidità e dell’ottimizzazione del capitale circolante».

Polaris, il marketplace per buyer, fornitori e partner finanziari che supera i limiti dei tradizionali modelli di factoring

Sostenere l’attività di un’impresa costa sempre più caro. Serve un ecosistema che renda dinamica e flessibile la relazione con i fornitori che partecipano alla creazione del processo produttivo. Come dice Sacchi, «Il rapporto con i fornitori va ripensato in una logica di cooperazione su tutta la supply chain, non solo con le aziende capo filiera ma con tutte quelle, piccole e medie, che forniscono i pezzi per la realizzazione del prodotto finale, che per dimensioni e struttura finanziaria, sono normalmente escluse dal circuito di finanziamento della supply chain». Per il manager di Txt Working Capital Solutions va dunque cambiato il paradigma di negoziazione con in fornitori massimizzando il risultato economico, il che vuol dire migliorare costantemente la posizione finanziaria netta pagando il più tardi possibile. «Sono obiettivi che fino ad oggi sono stati gestiti con strumenti di factoring e reverse factoring, modalità che introducono sì un meccanismo di cooperazione tra buyer, fornitore e banca, ma molto rigido ed esclusivo», dice Sacchi.
Ecco il perché di una piattaforma come Polaris, lo strumento che, da un punto di vista funzionale, connette l’Erp del buyer con le banche per abilitare il finanziamento dei fornitori. Con la piattaforma si ribalta la logica del modello di finance tradizionale. E’ il paradigma del marketplace. Il meccanismo di finanziamento dei fornitori non è più appannaggio di una singola banca, ma viene condiviso tra un numero più ampio di soggetti finanziari, in primis le banche, ma anche soggetti terzi, come fondi di investimento o altro. In questo modo rimane intatto il sistema del reverse factoring, è il buyer il garante del finanziamento, ma il meccanismo viene traslato in un ecosistema aperto e non più vincolante. «E’ un sistema che crea indubbi vantaggi per il buyer e che, nello stesso tempo, innesca un circuito di finanziamento più virtuoso, in grado di cambiare dinamicamente le regole di ingaggio nel corso del ciclo di vita del processo, afferma Sacchi. Armonizza tempi di pagamento e i cicli di cassa di tutti coloro che sono all’interno della supply chain, ponendosi come alternativa agli strumenti di finanziamento tradizionali del sistema bancario». Un modello più inclusivo. «Il finanziamento della supply chain coinvolge solo una piccola percentuale dei fornitori, tipicamente quelli più grandi, dice Sacchi, Piccole e medie aziende sono di fatto escluse poiché non prestano alla banca sufficienti garanzie. Con la piattaforma questo limite viene superato, creando un vantaggio per tutti membri della business community, buyer e fornitori che ruotano attorno alla piattaforma».
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Polaris è una piattaforma gestionale di supply chain finance ideata per rispondere in modo flessibile e integrato alle esigenze di buyer, fornitori e partner finanziari.

Una piattaforma per trasformare il credito commerciale del fornitore in liquidità

La blockchain? «L’abbiamo valutata, ma non ne vediamo i vantaggi, spiega Sacchi. Innanzitutto, ha un costo che in questo momento riteniamo ingiustificato. La tecnologia con cui si è sviluppata la piattaforma riesce a fare le stesse identiche cose, tracciare tutte le informazioni e gestire le transazioni in modo sicuro e valido sotto ogni profilo legale. Non solo. Esiste un limite alle soluzioni blockchain: sono circuiti chiusi, validi solo per coloro che vi aderiscono. Le operazioni di supply chain finance sono essenzialmente vendite di crediti e devono essere opponibili anche a soggetti estranei alla piattaforma, ai fini di una efficace protezione del rischio assunto dai finanziatori. Noi usiamo invece una tecnicalità che consente di rendere la transazione opponibile a chiunque. E’ una soluzione unica sul mercato. Razionalizza e rende più efficiente lo scambio di informazioni tra i sistemi contabili di tutti gli stakeholder. E’ una piattaforma digitale, ma con uno schema di finanziamento e meccanismi operativi basati sull’adesione di tutte le parti a un’unica architettura contrattuale». Tra i primi ad utilizzare la piattaforma Maire Tecnimont, ma sono già aperte trattative con altre aziende. «Si è iniziato a svilupparla in piena pandemia, nel 2020, ed è stata completata nel giro di un anno, rendendo disponibile l’integrazione con Sap e sistemi di banking, racconta Sacchi. Per chi necessita invece di un’integrazione nei confronti di altri sistemi gestionali devono essere create interfacce ad hoc». Oggi la piattaforma è pensata per trasformare il credito commerciale del fornitore in liquidità ma una volta consolidata questa prima fase Txt Working Capital Solutions vorrebbe rendere finanziabili altri tipi di asset. Non solo, quindi, fattura, ma anche contratti di fornitura degli ordini e, alla fine, anche dei magazzini.
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Polaris si rivolge a grandi aziende e multinazionali che gestiscono forniture ampie e diversificate, ma non solo. Dà ai partner finanziari, alle banche specializzate nel trade finance e factors, ai fondi di investimento, ai family office la possibilità di ampliare il proprio mercato di riferimento. E lo fa con una gestione centralizzata dei processi di onboarding e formalizzazione contrattuale
«Al momento le perplessità nell’utilizzo della piattaforma derivano da una scarsa conoscenza, dice Sacchi. Chi opera nel supply chain finance è abituato a pensare in termini di factoring e reverse factoring, che sono tutte soluzioni sostanzialmente proprietarie offerte da un intermediario bancario, soluzioni tradizionali, vincolanti e costose. Il nostro è invece un business model pay per use, applicato a una piattaforma open market. Disintermedia e rende indipendenti le parti. Finanziatore, buyer, fornitore. Ciascuno continua a svolgere il proprio ruolo. Nella supply chain finance imposta dalle soluzioni bancaria la capacità di credito è limitata. La piattaforma ragiona invece in una logica di crowdfunding. I nostri obiettivi di crescita derivano da una logica di marketplace. Amazon ha impiegato vent’anni per costruire un modello complesso, dovendo portare a bordo sia chi vende, sia chi compra. Dopo Amazon, noi non dobbiamo spiegare i vantaggi del modello di marketplace, ma ci resta il compito di popolare il nostro marketplace, portando a bordo domanda e offerta». Un modello, quindi, che mira a portare a bordo le aziende buyer che vedono in questo strumento non solo una semplificazione delle cose che già fanno, ma un cambio di paradigma nelle relazioni con i fornitori, più flessibile che permetta al cliente di dilazionare i pagamenti in funzione del ciclo di business, che per sua natura è dinamico, dando modo al fornitore di trasformare il suo credito in liquidità.
Polaris, da un punto di vista funzionale, connette l’Erp del buyer con le banche per abilitare il finanziamento dei fornitori. Con la piattaforma si ribalta la logica del modello di finance tradizionale. E’ il paradigma del marketplace

Dal reverse factoring al marketplace digitale. Il caso Maire Tecnimont

Maire Tecnimont Impianto di trattamento Oil & Gas Tempa Rossa
Maire Tecnimont lavora su commesse per progettare e costruire grandi impianti industriali. Storicamente nel business degli idrocarburi, si sta progressivamente orientando verso progetti di transizione energetica. «I fornitori insistono su più progetti poiché la tipologia di materiali che si utilizzano, tubi, pompe, cavi elettrici, compressori sono fondamentalmente gli stessi, spiega Pelizza. Con alcuni fornitori abbiamo iniziato a proporre la piattaforma come strumento di anticipo fattura. Per loro significa avere certezza del pagamento, per noi avere il beneficio di una dilazione. Con la piattaforma, che è stata integrata con il nostro sistema Sap, si lavora in una logica di cooperazione tra buyer e fornitore per un’ottimizzazione ed equilibrio complessivo della filiera. E’ uno strumento che permette molta più flessibilità al fornitore e al buyer in termini di ottimizzazione delle linee di credito. Con il reverse factoring, una volta che decidiamo che per un ordine occorrono 10 milioni di euro, quelli rimangono lì a copertura dell’eventuale utilizzo da parte del fornitore, che fatturerà per tutta la vita dell’ordine. Con il marketplace questi 10 milioni possono essere utilizzati in ogni momento per fare un’offerta a un fornitore piuttosto che a un altro. Ciò significa che, pur mantenendo la stessa capacità di linee di credito, possiamo allargare la platea dei fornitori».
Insomma, con Polaris si introduce un meccanismo di flessibilità che è premiante per tutti poiché viene ottimizzato l’uso delle linee di credito, che in questo momento rappresenta la criticità maggiore per tutte le imprese. Nel momento in cui mette a disposizione la linea di credito sulla piattaforma, la banca fa comunque il suo business, rimane con la sua funzione fondamentale, che è quella di valutare un rischio e sulla base di quello fare un’offerta al fornitore per comprare il credito che vanta nei confronti di Maire Tecnimont. «Potrà comprare il credito a un prezzo del 2% all’anno o valutare di volta in volta una strategia diversa, dice Pelizza. Questo implica un ruolo più flessibile anche da parte della banca, che deve essere capace di modulare la propria offerta in funzione della dinamica del mercato. Una condizione ben diversa rispetto al meccanismo del reverse factoring, dove una volta fissato il pricing, questo valeva per tutta la vita dell’ordine». La piattaforma apre quindi una competizione tra le banche, che di fronte a un credito possono offrire prezzi diversi. Alla fine, se lo aggiudicherà quella che potrà offrire al fornitore il costo più basso. Invece che il 2% ci sarà quella che offrirà il 1,5%. Si passa da un mercato del credito statico a uno dinamico poiché alle banche sarà richiesto di valutare il merito di credito del debitore in una logica di mercato aperto.




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Società molto ma molto dinamica!!!! Ho iniziato ad investirci a febbraio 2022 (ora ho finito ed ho pmc 10,90) e se a febbraio 2025 ......
Tre anni x un investimento come il mio non sono nemmeno tanti!
 
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