Ucraina Vs. Russia. Vicini alla guerra (anche potenzialmente mondiale) Vol.10

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
In banca ho visto tanta gente con la terza media fare i soldi........di laureati ben pochi...uno sveglio che ha una attività in proprio non perde 5 / 6 anni
all'Università...

Certo, Wanna Marchi ha fatto i soldi, da figlia di contadini con la 5ta elementare
Ma ha forse creato ricchezza in Italia? Oppure ...

Comunque se l'economia in italia e' in declino ed altrove e' in crescita, e' tutto legato alla educazione del popolo

L'arte del rubare non la insegnano all'universita', ma chi e' bravo a rubare fa tanti soldi
 
Si tratta della storia del confronto tra intelligenza e cultura, che finche non si definisce chiaramente il significato di intelligenza, mai avrà fine.

Certo, l'intelligenza puo' compensare la mancata educazione

Ma fino ad un certo punto

Non si puo' essere medici senza aver studiato, non si fa ricerca scientifica ed innovazione, non si lavora in settori qualificati ... etc etc

Sud Corea e Giappone insegnano, un popolo 'educato' crea benessere economico
 
Chi scrive lo fa per rivolgersi al suo pubblico
C'e' un gap culturale tra chi scrive e chi 'legge'

Il popolo ungherese ha gia' espresso col voto il proprio spessore culturale

Sul voto in italia , no comment ... discorso troppo complesso ed OT

Si, ma non è l'unico aspetto della vicenda. Non è l'ignoranza da sola all'origine delle convinzioni, altrimenti non si vedrebbero fior di persone di indubbia esperienze e spessore tecnico-culturale assumere posizioni ideologiche del tutto diverse.
Lo vediamo proprio qui in AP, nelle opposte fazioni ci sono delle belle teste comunque, non ignoranti da una parte ed intellettualmente superiori dall'altra
 
Zelensky dopo aver portato allo stremo l’Ucraina e fatto irritare Biden finalmente parla di pace…



Prima ci sono state le dichiarazioni di Mark Milley, capo di stato maggiore americano. Molto pessimista sulle possibilità che Kiev possa vincere la guerra. Poi le notizie sulla condizione tragica della popolazione ucraina, con decine di milioni di persone senz’acqua e senza energia elettrica. Poi Washington ha fatto filtrare la notizia che l’America sta pensando di non mandare più armi a Zelensky. Poi le accuse all’esercito ucraino di avere fucilato dei prigionieri russi. E prima di tutto questo c’era stato l’incidente clamoroso del missile non-russo – anzi, ucraino – lanciato su un piccolo borgo polacco.

È l’incidente che ha scatenato l’ira di Biden che da tempo covava e – dopo il risultato elettorale di mid-term negli Usa – era diventato abbastanza palese. Ora è lo stesso governo ucraino a dire che si possono avviare trattative di pace anche senza che i territori occupati dai russi siano liberati. E contemporaneamente, alle proposte di mediazione di Erdogan si sono aggiunte quelle più autorevoli del Vaticano. E si è sommata la spinta del leader cinese Xi, che ha fatto capire che l’interesse della Cina è che questa guerra finisca al più presto.



Naturalmente nessuno sa con precisione se le trattative, segrete, siano state già avviate, e in che forma, e da chi, e con quali prospettive. Però è molto probabile che anche a Bali, in occasione del G20, i pacieri si siano mossi sia sul fianco russo sia su quello americano. A questo punto è difficile sfuggire alla domanda delle domande: era necessario aspettare la morte di cento o forse duecentomila persone per dare spazio all’iniziativa diplomatica? Chi è che ha preferito che la guerra facesse il suo corso, pur sapendo dall’inizio come si sarebbe conclusa? Perché l’Europa non si è fatta sentire? E quanto ha pesato nell’andamento della guerra l’obbligo morale di difendere l’Ucraina e quanto invece gli interessi sul gas?
 
Zelensky dopo aver portato allo stremo l’Ucraina e fatto irritare Biden finalmente parla di pace…



Prima ci sono state le dichiarazioni di Mark Milley, capo di stato maggiore americano. Molto pessimista sulle possibilità che Kiev possa vincere la guerra. Poi le notizie sulla condizione tragica della popolazione ucraina, con decine di milioni di persone senz’acqua e senza energia elettrica. Poi Washington ha fatto filtrare la notizia che l’America sta pensando di non mandare più armi a Zelensky. Poi le accuse all’esercito ucraino di avere fucilato dei prigionieri russi. E prima di tutto questo c’era stato l’incidente clamoroso del missile non-russo – anzi, ucraino – lanciato su un piccolo borgo polacco.

È l’incidente che ha scatenato l’ira di Biden che da tempo covava e – dopo il risultato elettorale di mid-term negli Usa – era diventato abbastanza palese. Ora è lo stesso governo ucraino a dire che si possono avviare trattative di pace anche senza che i territori occupati dai russi siano liberati. E contemporaneamente, alle proposte di mediazione di Erdogan si sono aggiunte quelle più autorevoli del Vaticano. E si è sommata la spinta del leader cinese Xi, che ha fatto capire che l’interesse della Cina è che questa guerra finisca al più presto.



Naturalmente nessuno sa con precisione se le trattative, segrete, siano state già avviate, e in che forma, e da chi, e con quali prospettive. Però è molto probabile che anche a Bali, in occasione del G20, i pacieri si siano mossi sia sul fianco russo sia su quello americano. A questo punto è difficile sfuggire alla domanda delle domande: era necessario aspettare la morte di cento o forse duecentomila persone per dare spazio all’iniziativa diplomatica? Chi è che ha preferito che la guerra facesse il suo corso, pur sapendo dall’inizio come si sarebbe conclusa? Perché l’Europa non si è fatta sentire? E quanto ha pesato nell’andamento della guerra l’obbligo morale di difendere l’Ucraina e quanto invece gli interessi sul gas?

Interessante articolo spazzatura.

E' un bel riassunto dei luoghi comuni portati avanti dalla propaganda russa, compresa la pratica di riportare stralci di interventi decontestualizzati per stravolgerne il senso.
 
Interessante articolo spazzatura.

E' un bel riassunto dei luoghi comuni portati avanti dalla propaganda russa, compresa la pratica di riportare stralci di interventi decontestualizzati per stravolgerne il senso.

È di Piero Sansonetti
 
Mah, le ultime sono queste...

13:37 19 Novembre
In Crimea a dicembre, lo dice il vice ministro della difesa ucraino

Secondo il viceministro della difesa ucraino, Volodymyr Gavrylov, le forze armate ucraine potrebbero entrare in Crimea entro la fine di dicembre e l'intera guerra con la Russia potrebbe concludersi entro la primavera. La riconquista della penisola nel Mar Nero, annessa illegalmente dalla Russia nel 2014, "è solo una questione di tempo e, ovviamente, vorremmo farcela il prima possibile", ha dichiarato Gavrylov, spiegando che questo potrebbe essere aiutato da "un cigno nero" all'interno della Russia, un evento imprevedibile "che possa contribuire al nostro successo in Cimea". Gavrylov ha poi ribadito che i colloqui di pace con il Cremlino potranno avvenire solo quando la Russia avrà abbandonato "ogni centimetro dell'Ucraina", compresa quindi la Crimea.


00:50 19 Novembre
Zelensky: "No ad una breve tregua, peggiorerebbe le cose"

"La Russia sta ora cercando una breve tregua, una tregua per recuperare le forze. Qualcuno potrebbe chiamarla la fine della guerra, ma una tale tregua non farà che peggiorare la situazione". Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un discorso trasmesso all'Halifax International Security Forum in Canada. "Una pace veramente reale, duratura e onesta può essere solo il risultato della completa demolizione dell'aggressione russa", ha ripetuto il capo di Stato.*
 
Mah, le ultime sono queste...

13:37 19 Novembre
In Crimea a dicembre, lo dice il vice ministro della difesa ucraino

Secondo il viceministro della difesa ucraino, Volodymyr Gavrylov, le forze armate ucraine potrebbero entrare in Crimea entro la fine di dicembre e l'intera guerra con la Russia potrebbe concludersi entro la primavera. La riconquista della penisola nel Mar Nero, annessa illegalmente dalla Russia nel 2014, "è solo una questione di tempo e, ovviamente, vorremmo farcela il prima possibile", ha dichiarato Gavrylov, spiegando che questo potrebbe essere aiutato da "un cigno nero" all'interno della Russia, un evento imprevedibile "che possa contribuire al nostro successo in Cimea". Gavrylov ha poi ribadito che i colloqui di pace con il Cremlino potranno avvenire solo quando la Russia avrà abbandonato "ogni centimetro dell'Ucraina", compresa quindi la Crimea.


00:50 19 Novembre
Zelensky: "No ad una breve tregua, peggiorerebbe le cose"

"La Russia sta ora cercando una breve tregua, una tregua per recuperare le forze. Qualcuno potrebbe chiamarla la fine della guerra, ma una tale tregua non farà che peggiorare la situazione". Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un discorso trasmesso all'Halifax International Security Forum in Canada. "Una pace veramente reale, duratura e onesta può essere solo il risultato della completa demolizione dell'aggressione russa", ha ripetuto il capo di Stato.*

Si scommette sul crollo dell'attuale sistema di potere in Russia.....con tutte le incognite del caso...
 
DARIO FABBRI: "IL MONDO CHE VERRÀ"

https://youtu.be/GY2iz1yC-4M

Dario_Fabbri_Today-2.jpg

18.11.2022

:yes::yes:
 
Ultima modifica:
RUSSIA BOOM BOOM - ESPLOSIONE IN UN GASDOTTO NELLA REGIONE DI LENINGRADO, A POCHI CHILOMETRI DA SAN PIETROBURGO - AL MOMENTO SI STANNO ACCERTANDO LE CAUSE DELL'ESPLOSIONE…

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gasdotto
GASDOTTO

(ANSA) - Un'esplosione si è verificata in un gasdotto nella regione di Leningrado, a pochi chilometri da San Pietroburgo, i vigili del fuoco stanno spegnendo l'incendio scoppiato in seguito alla deflagrazione tra Berngardovka e Kovalevo", ha dichiarato il governatore Alexander Drozdenko su Telegram, citato dall'agenzia di stampa statale russa Ria novosti. Secondo Drozdenko non c'è alcuna minaccia per la popolazione, nessuno è rimasto ferito, al momento si stanno accertando le cause dell'esplosione. La pressione sul gasdotto principale al momento è stata ridotta.
 
In Russia, vicino a San Pietroburgo, si è verificata unapotente esplosionein una stazione di servizio. Dopo di che, testimoni oculari riferiscono di un enorme incendio nella zona di Murino.

Secondo il canale Telegram "Wary, Novosti", i residenti della zona del villaggio di Murino hanno riferito che al momento dell'incidente, i muri e le finestre delle loro case tremavano.

La colonna di fuoco, che è stata espulsa dopo l'esplosione, era visibile a grande distanza ai residenti di San Pietroburgo.


Secondo la pubblicazioneMash, testimoni oculari hanno riferito ai servizi di emergenza dell'esplosione di un gasdotto situato nel villaggio di Bernhardovka.

Il servizio stampa dell'amministrazione della regione di Leningrado riferisce che l'incendio è scoppiato in una stazione di servizio nella zona di Vsevolozhsk.

Secondo il governatore della regione di Leningrado, Alexander Drozdenko, l'incendio sorto a seguito di un'esplosione sul gasdotto tra Bernhardovka e Kovalevo viene ora eliminato. Secondo lui, non vi è alcuna minaccia per la popolazione.

"I vigili del fuoco e i soccorritori stanno eliminando l'incendio sorto a seguito di un'esplosione sul gasdotto tra Bernhardovka e Kovalevo. Non vi è alcuna minaccia per la popolazione e la diffusione del fuoco alle aree residenziali. Le cause dell'esplosione sono state stabilite", ha scritto.

Il Ministero russo delle situazioni di emergenza ha definito la causa dell'incendio nella regione di Leningrado "depressurizzazione dell'oggetto con successiva accensione". Dicono che non c'è alcuna minaccia per la popolazione.


Vicino a San Pietroburgo c'è stata un'esplosione sul gasdotto
Oggi, sono state segnalate esplosioni nella regione di Belgorod: uno degli edifici della Shebekino russa è in fiamme.
 
Dopo un lungo silenzio, il capo di stato maggiore delle forze armate russe Valery Gerasimov ha risposto a una richiesta ufficiale della NATO di stabilire contatti.
Secondo il corrispondente di Ukrinform, lo ha affermato il capo del Comitato militare della NATO, l'ammiraglio Rob Bauer, durante la sua partecipazione al Forum internazionale sulla sicurezza ad Halifax.

Ha detto che dopo l'inizio dell'invasione russa su vasta scala dell'Ucraina, ha cercato tre volte di mettersi in contatto con Gerasimov.

"La prima volta mi ha detto che aveva alcuni casi in Ucraina e dopo che erano stati risolti, sarebbe tornato su questa conversazione. " La guerra dei tre giorni è andata avanti per il nono mese, quindi non è andata secondo i piani. La seconda volta non ha risposto affatto, ma recentemente mi ha inviato una lettera in cui ha detto che era d'accordo con l'importanza di avere contatti tra i militari, ma laNATO è una parte in conflitto ", ha detto Bauer.

Gli aerei russi hanno eseguito una manovra pericolosa vicino alle navidella NATOnel Mar Baltico
Secondo lui, questa lettera è stata ricevuta circa tre settimane fa. "Quindi è pronto per la discussione, ma per questo dovremo ritirarci, cosa che non accadrà", ha detto l'ammiraglio.

Ha aggiunto che i contatti tra i militari aiutano a ridurre significativamente il rischio di escalation durante i conflitti armati. "Quando la violenza aumenta, si verificano azioni offensive e si verificano incidenti che non erano intenzionali, allora le tensioni possono essere rapidamente ridotte se a questo livello si concorda che si è verificato un errore e l'azione non è stata intenzionale", ha spiegato Bauer.

L'ammiraglio ha citato la recente esplosione di missili in Polonia, che ha causato due vittime, come esempio di una situazione che è importante avere contatti tra i militari per allentare la tensione.

Leggi anche:L'Ucraina produrrà armi pesanti e attrezzature militari con sei paesidella NATO
Come sapete, il capo del Joint Chiefs of Staff degli Stati Uniti, il generale Mark Milley, non è riuscito a raggiungere Valery Gerasimov dopo l'incidente missilistico in Polonia. "Questo significa che Gerasimov non ha l'autorità per rispondere al telefono? Non lo so. Chi in Russia sta rispondendo alle telefonate ora? È preoccupante", ha detto Bauer.
 
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