Ucraina Vs. Russia. Vicini alla guerra (anche potenzialmente mondiale) Vol.10

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
La caduta di un razzo in Moldavia e il conseguente carico sul sistema energetico del paese sono diventati un'altra conseguenza della guerra su vasta scala della Russia in Ucraina, che l'Europa sente ogni giorno.

Lo riferisce il canale Telegram del primo ministro ucraino Denys Shmyhal.

Come ha osservato Shmygal in un briefing congiunto dopo l'incontro con il primo ministro della Moldavia, Natalia Havrylitsa, la guerra su vasta scala della Russia in Ucraina ha cambiato radicalmente la situazione in Europa e attualmente nessuno si sente al sicuro in questa regione.

"In particolare, ieri, durante un altro massiccio attacco, il sistema di potere moldavo ha subito colossali sovraccarichi. Questo si ripeterà ancora e ancora. Fino a quando non sconfiggeremo il nemico, libereremo le terre ucraine e faremo rispondere la Russia dei suoi crimini", ha sottolineato Shmyhal.

Ha osservato che oggi il futuro pacifico dell'Ucraina e della Moldavia dipende dalla vittoria sull'aggressore russo. E l'Ucraina è grata al paese vicino per aver sostenuto la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina, che "ci rende più forti".
 
11:07 06 Dicembre

Cremlino: conflitto deve finire con pace giusta​


La Russia "concorda" con le dichiarazioni del Segretario di Stato americano Anthony Blinken sull'Ucraina secondo cui una pace giusta e duratura dovrebbe essere il risultato della risoluzione della situazione. Lo ha affermato l'addetto stampa del leader russo Dmitry Peskov. Lo riporta Ria Novosti. "Possiamo concordare sul fatto che il risultato di ciò che sta accadendo dovrebbe essere una pace equa e a lungo termine", ha dichiarato.


Interessante............
 
11:07 06 Dicembre

Cremlino: conflitto deve finire con pace giusta​


La Russia "concorda" con le dichiarazioni del Segretario di Stato americano Anthony Blinken sull'Ucraina secondo cui una pace giusta e duratura dovrebbe essere il risultato della risoluzione della situazione. Lo ha affermato l'addetto stampa del leader russo Dmitry Peskov. Lo riporta Ria Novosti. "Possiamo concordare sul fatto che il risultato di ciò che sta accadendo dovrebbe essere una pace equa e a lungo termine", ha dichiarato.


Interessante............
insomma: se leggi solo parte di ciò che ha detto, forse. Se leggi tutto, no.
Guerra Russia-Ucraina, attacco con drone sulla regione russa del Kursk. Il Cremlino: “Risponderemo”. Von der Leyen ai Balcani: “Scelgano tra Ue o Russia e Cina”
12:03

Il Cremlino: “I negoziati? Vanno raggiunti gli obiettivi dell’operazione speciale”​

Per creare le prospettive di un negoziato «devono essere raggiunti gli obiettivi dell'operazione speciale» in Ucraina. Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha riposto ai giornalisti che gli chiedevano cosa deve succedere per portare ad un negoziato. «La Russia deve raggiungere i suoi obiettivi e li raggiungerà», ha detto Peskov, citato dalla Tass. «Il risultato di quanto sta accadendo dovrà essere una pace giusta e duratura. Su questo possiamo concordare», ha detto Peskov, commentando le dichiarazioni del segretario di Stato americano Antony Blinken sul fatto che gli Stati uniti vogliono una pace duratura e non «una falsa via d'uscita». «Per quanto riguarda le prospettive di negoziato, per ora non le vediamo», ha detto ancora il portavoce russo.
 
insomma la "pace giusta" deve essere quella che il pazzo viscido criminale russo ritiene "giusta":o

se invece è giusta per l'ucraina allora non è giusta

per me la pace giusta dovrebbe essere quella che prevede putin e tutti i suoi sodali appesi a testa in giù
 
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Ed è facile capire il perché se si conoscono quei popoli.
I tedeschi e nord europei non hanno un minimo di flessibilità mentale. Quando si mettono in testa qcs la portano fino alle estreme conseguenze, che sia sterminare 6 milioni di ebrei o mandare in malora il sistema economico ed energetico europeo.
Per questo confido più nel buon senso degli americani, ma non è detto...
gli slavi invece sono docili, rispettoso, senza alcune visione imperialista né statocentrica
 
L'idea che mi sono fatta della mentalità russa (prescindendo dalla propaganda che è altra cosa e ha altri scopi) mi sembra che si possa condensare in due riflessioni.

La società russa mostra da sempre una mentalità "in difesa", come si sentissero sempre in procinto di essere invasi, cosa che, forse, deriva dalla WWII.

A questo si è aggiunta la Guerra Fredda che li ha distaccati, a lungo, da quel processo evolutivo che, con tutti suoi limiti, ha portato nei paesi occidentali non solo benessere diffuso ma soprattutto un'evoluzione molto rapida dei diritti dei singoli rispetto allo stato.

Credo che questa sindrome da difesa e una visione ancora "stato-centrica" della società spieghino molte delle cose che sentiamo e che fatichiamo ad associare ad un paese europeo.
In un certo senso tutti gli imperi hanno una caratteristica "difensiva" (la sicurezza strategica, la sicurezza degli approvvigionamenti, eliminare dei nemici che un domani "potrebbero", etc. ). E in un certo senso hanno ragione, perché nella loro evoluzione hanno disseminato tanto odio che quando decadono tutti gli saltano addosso. I romani, che avevano capito benissimo il punto, quando sconfissero Cartagine uccisero tutti gli abitanti.

Detto questo, lì c'è una situazione particolare. E' vero che la RU potrebbe essere una simil-Norvegia, territorio enorme, pochi abitanti, enormi ricchezze naturali, livello culturale discreto, competenze tecnologiche etc. Ma la RU è diventata impero senza prima passare dallo stato di nazione compiuta. Quindi se ti domando: cosa è RU, 10 persone ti daranno 10 risposte diverse. Mosca è sicuramente RU, ma la Siberia è Russia? Secondo un cinese no. La Russia bianca è Russia? Uhm, domandalo ai polacchi. And so on. Per fare un paragone i tedeschi hanno invaso la Francia due volte negli ultimi 150 anni, ma non hanno mai pensato che Parigi potesse essere Germania.

Quindi, se crolla la forma russa di impero militare, che cosa succede? che si sbriciola e polverizza fra decine di rivendicazioni locali centrifughe e appetiti di chi la Russia l'ha subita.

E allora sono in un certo senso prigionieri della narrazione di "terza Roma" che si sono costruiti. Starebbero meglio probabilmente "di là", ma non sanno come andare "di là" senza passare per l'autodistruzione.
 
In un certo senso tutti gli imperi hanno una caratteristica "difensiva" (la sicurezza strategica, la sicurezza degli approvvigionamenti, eliminare dei nemici che un domani "potrebbero", etc. ). E in un certo senso hanno ragione, perché nella loro evoluzione hanno disseminato tanto odio che quando decadono tutti gli saltano addosso. I romani, che avevano capito benissimo il punto, quando sconfissero Cartagine uccisero tutti gli abitanti.

Detto questo, lì c'è una situazione particolare. E' vero che la RU potrebbe essere una simil-Norvegia, territorio enorme, pochi abitanti, enormi ricchezze naturali, livello culturale discreto, competenze tecnologiche etc. Ma la RU è diventata impero senza prima passare dallo stato di nazione compiuta. Quindi se ti domando: cosa è RU, 10 persone ti daranno 10 risposte diverse. Mosca è sicuramente RU, ma la Siberia è Russia? Secondo un cinese no. La Russia bianca è Russia? Uhm, domandalo ai polacchi. And so on. Per fare un paragone i tedeschi hanno invaso la Francia due volte negli ultimi 150 anni, ma non hanno mai pensato che Parigi potesse essere Germania.

Quindi, se crolla la forma russa di impero militare, che cosa succede? che si sbriciola e polverizza fra decine di rivendicazioni locali centrifughe e appetiti di chi la Russia l'ha subita.


E allora sono in un certo senso prigionieri della narrazione di "terza Roma" che si sono costruiti. Starebbero meglio probabilmente "di là", ma non sanno come andare "di là" senza passare per l'autodistruzione.
Hai ragione,
molto convincente quanto in grassetto. :yes:

E da un certo punto di vista, se l'unità può essere garantita solo da una contrapposizione tra "di là" e "di qua"...abbiamo un problema.
 
Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha affermato che la Russia non vuole negoziati, ma congelare la guerra per una nuova offensiva in primavera, quindi l'Occidente dovrebbe continuare a fornire armi a Kiev.

Lo riferisce il FT .


Secondo lui, al momento non ci sono le condizioni per una soluzione pacifica della guerra.


Stoltenberg ha esortato i membri della NATO a continuare a fornire armi a Kiev durante l'inverno, poiché la Russia vuole un congelamento del conflitto per prepararsi a una nuova offensiva in primavera.

"Non ci sono condizioni [per i negoziati] ora, perché la Russia non ha mostrato alcun segno di partecipazione a negoziati che rispettino la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina", ha detto il segretario generale della NATO.


Secondo lui, gli ucraini dovrebbero decidere quando è il momento di avviare i negoziati e concordare i termini.


" La maggior parte delle guerre, e molto probabilmente anche questa guerra, finirà al tavolo dei negoziati", ha detto.
 

Gli Stati Uniti hanno chiarito alla Germania che non sono contrari al trasferimento di carri armati Leopard-2 in Ucraina - mass media​



Washington ha chiarito a Berlino che non si oppone al trasferimento di carri armati pesanti Leopard-2 alle forze armate ucraine, la cui fornitura ha insistito Kiev, riporta il quotidiano FAZ con riferimento a due fonti ben informate.

Secondo loro, il consigliere per la sicurezza nazionale del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, Jake Sullivan, ha già annunciato la sua posizione su questo tema alla parte tedesca.






Leggi anche:
Shmygal ha offerto alla Germania un algoritmo per la fornitura di carri armati Leopard 2

A ottobre, in una conversazione telefonica con Ens Pletner, che è il consigliere per la politica estera del cancelliere Olaf Scholz, ha dichiarato che gli Stati Uniti avrebbero accolto con favore il trasferimento dei carri armati Leopard-2 in Ucraina.

Allo stesso tempo, si osserva che le autorità americane non hanno chiesto tali consegne, poiché ciò dovrebbe essere fatto su iniziativa della Germania.


L'amministrazione Scholz non ha negato queste informazioni, ma ha solo notato di essere in " costante contatto" con gli Stati Uniti e altri alleati per quanto riguarda gli sforzi congiunti per sostenere l'Ucraina.


In precedenza, il cancelliere tedesco ha più volte spiegato che intende prendere una decisione su questo tema solo in coordinamento con i suoi alleati.




Leggi anche:

Carro armato dello zar: il carro armato tedesco Leopard-2 nelle modifiche moderne è significativamente superiore alle controparti russe (Foto: foto dell'esercito americano di Spc. Javon Spence) L'arma della nostra vittoria. Quattro campioni di armi occidentali che aiuteranno sicuramente le forze armate ucraine a rompere la difesa russa

"Non agiremo mai da soli, ma ci concentreremo sempre su ciò che stanno facendo i nostri alleati", ha detto Scholz alla fine di agosto, probabilmente sottintendendo che gli Stati Uniti dovrebbero anche fornire all'ADF i suoi carri armati.


Allo stesso tempo, secondo gli esperti, ci sono forti argomenti a favore della prima fornitura all'Ucraina di Leopard-2, poiché sono utilizzati dall'esercito polacco, quindi la manutenzione dell'attrezzatura è più facile da stabilire a causa della vicinanza dei confini dei due paesi.
 
Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha affermato che la Russia non vuole negoziati, ma congelare la guerra per una nuova offensiva in primavera, quindi l'Occidente dovrebbe continuare a fornire armi a Kiev.

Lo riferisce il FT .


Secondo lui, al momento non ci sono le condizioni per una soluzione pacifica della guerra.


Stoltenberg ha esortato i membri della NATO a continuare a fornire armi a Kiev durante l'inverno, poiché la Russia vuole un congelamento del conflitto per prepararsi a una nuova offensiva in primavera.

"Non ci sono condizioni [per i negoziati] ora, perché la Russia non ha mostrato alcun segno di partecipazione a negoziati che rispettino la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina", ha detto il segretario generale della NATO.


Secondo lui, gli ucraini dovrebbero decidere quando è il momento di avviare i negoziati e concordare i termini.


" La maggior parte delle guerre, e molto probabilmente anche questa guerra, finirà al tavolo dei negoziati", ha detto.
A me pare che sia Stoltenberg a non volere negoziati. La Russia ha detto più volte di essere disponibile.
Per me ogni invio di armi deve essere interrotto. Chi invia armi vuole solo alimentare la guerra.
 
Hai ragione,
molto convincente quanto in grassetto. :yes:

E da un certo punto di vista, se l'unità può essere garantita solo da una contrapposizione tra "di là" e "di qua"...abbiamo un problema.
L'idea non è del tutto mia, l'ho letta da qualche parte (ma non ricordo dove), però mi ha convinto abbastanza.

C'è un fatto: nell'Europa occidentale dal 1500 c'erano diciamo 3 imperi; la Spagna, la Francia e l'Inghilterra. Tutti e tre già allora stati compiuti che hanno in un certo senso raggiunto un accordo per non confrontarsi nei rispettivi territori. Il confronto è stato spostato verso l'est Europa e nei territori d'oltremare. Questo ha anche consentito loro, nel momento in cui sono decaduti di status di poter continuare ad esistere tranquillamente (almeno l'uno rispetto all'altro, ma anche nei confronti dei satelliti d'oltremare).

Tu dici "abbiamo un problema". Sai, invecchiando divento fatalista. Laggiù ci sono tutte le condizioni perché ci sia caos, guerre e disordini. Poi può nascere un leader "cattivo", ma anche se non nasce, finché la traiettoria è quella, sempre lì si finisce.
 
...di giustificazioni storiche, la russia ne può creare a bizzeffe per coprire i suoi reali interessi.
...adesso ci troviamo con una russia che ha deciso di fare una guerra militare d'invasione verso uno stato indipendente come l'Ucriana, in Europa.
...poi si può alimentare la letteratura EPICA NAZIONALE russa, con tutto quello che si vuole...guardando al passato, facendo riferimento agli equilibri tra potenze dei precedenti periodi storici, oppure ipotizzando OGGI ad una ''missione'' che la russia deve compiere perché la sua ''dimensione'' di potenza nucleare glielo impone...
 
Discorso di Putin (video con sottotitoli in inglese nel link) in cui plaude ad aver fatto del Mar d'Azov un mare interno citando Pietro il Grande.


[...] certo, questo può essere un processo lungo, ma l'emergere di nuovi territori è un risultato significativo per la Russia, il Mar d'Azov è diventato un mare interno, anche Pietro I ha combattuto per l'accesso al Mar d'Azov e, soprattutto, le persone che ci abitano, adesso sono con noi...[...]
 
C'è un fatto: nell'Europa occidentale dal 1500 c'erano diciamo 3 imperi; la Spagna, la Francia e l'Inghilterra. Tutti e tre già allora stati compiuti che hanno in un certo senso raggiunto un accordo per non confrontarsi nei rispettivi territori. Il confronto è stato spostato verso l'est Europa e nei territori d'oltremare. Questo ha anche consentito loro, nel momento in cui sono decaduti di status di poter continuare ad esistere tranquillamente (almeno l'uno rispetto all'altro, ma anche nei confronti dei satelliti d'oltremare).
Mi sembra una spiegazione un po' tirata per i capelli.
Sembra brutto dirlo, ma come pare sostieni anche tu puoi consolidare il controllo di un territorio se la popolazione che li abita è omogenea.
La Russia nonostante le dimensioni è un paese abbastanza omogeneo, l'espansione verso la steppa euro-asiatica non è stata nessuna impresa titanica, quelle zone sono storicamente poco popolate e conquistarle è stato per lo più un gioco da ragazzi.
Per mantenere il controllo regali le terre a russi etnici, li sposti lì e ci costruisci la Transiberiana per facilitare i commerci e via, tutto risolto.
A Vladivostok, Krasnojarsk ed Omsk ci trovi le stesse persone che trovi a Mosca, Novgorod o Pietroburgo.
La paura di essere invasi, su cui oggi ironizzava anche l'intelligence britannica nell'osservare la fortificazione delle difese e la costruzione di trincee attorno Belgorod, è probabilmente lo spauracchio nazionale mantenuti periodicamente a galla dall'elite politica e non è certo questo il motivo che giustifica l'invasione dell'Ucraina.
Che poi a dirla tutta fa ridere che si preoccupano di invasioni da ovest ad est anziché da est ad ovest che sarebbero molto più semplici.
 
Discorso di Putin (video con sottotitoli in inglese nel link) in cui plaude ad aver fatto del Mar d'Azov un mare interno citando Pietro il Grande.


[...] certo, questo può essere un processo lungo, ma l'emergere di nuovi territori è un risultato significativo per la Russia, il Mar d'Azov è diventato un mare interno, anche Pietro I ha combattuto per l'accesso al Mar d'Azov e, soprattutto, le persone che ci abitano, adesso sono con noi...[...]
Putin sta preparando i russi per una guerra lunga ed estenuante / REUTERS
Il dittatore russo Vladimir Putin sta creando le condizioni per una lunga guerra di aggressione in Ucraina.


Gli analisti dell'American Institute for the Study of War (ISW) sono giunti a questa conclusione . Hanno notato che durante un incontro con il Consiglio per lo sviluppo della società civile e dei diritti umani, Putin ha dichiarato che la guerra in Ucraina, che è chiamata "operazione speciale" nella Federazione Russa, potrebbe essere un "processo lungo" e che il la cattura di nuovi territori è un risultato importante per la Russia.


Inoltre, gli analisti hanno notato che in questo incontro Putin si è paragonato allo zar russo Pietro I e ha affermato che la Russia ora controlla il Mar d'Azov, per il quale lo zar ha combattuto.




"Questo riferimento alla storia imperiale russa delinea chiaramente gli attuali obiettivi di Putin in Ucraina come apertamente imperialisti e ancora massimalisti. Putin sta preparando il pubblico interno russo per una lunga ed estenuante guerra in Ucraina, il cui obiettivo è la conquista di nuovi territori ucraini", Note dell'ISW.

Le dichiarazioni imperialiste di Putin creano ulteriori condizioni per prolungare la guerra. Tuttavia, gli analisti hanno notato che lo spazio informativo russo li ha accolti positivamente. Uno dei blogger russi, commentando le dichiarazioni del dittatore, ha paragonato l'Ucraina alla Siria, osservando che le truppe russe hanno iniziato a sentire vittorie sul campo di battaglia solo anni dopo l'inizio dell'operazione.


"Putin sembra riluttante a rischiare di perdere slancio interno interrompendo anche solo brevemente le sue operazioni offensive, figuriamoci tornare indietro sui suoi obiettivi, che ha reso sempre più chiaro includere la ricostruzione dell'impero russo in un modo o nell'altro", hanno concluso gli analisti.
 
Lavrov: Usa mirano alla deindustrializzazione dell'Europa • Imola Oggi

Lavrov: “Gli USA stanno scavalcando l’Europa. Si arricchiranno grazie alle crisi economiche ed energetiche, venderanno il suo gas a 4 volte il prezzo e stanzieranno miliardi di dollari per la propria industria per attirare gli investitori dall’Europa. Questo alla fine porterà alla deindustrializzazione dell’Europa. Giubbe Rosse

Il ministro russi degli Esteri Lavrov: “Questa organizzazione, la NATO, orami rivendica il dominio non solo in Europa, ora la responsabilità dell’alleanza vorrebbe estendersi anche alla regione indo-pacifica per mettere l’India contro la Cina, lo dicono apertamente. È stato formulato il concetto di indivisibilità della sicurezza, a dispetto dei pronunciamenti dell’OSCE. Adesso dicono che la sicurezza della regione euro-atlantica e quella dell’indo-pacifico sono indivisibili. Il che servirà a giustificare l’espansione della NATO in Asia”. Lettera da Mosca
 
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