banloca
Return of capital is better than return on capital
- Registrato
- 3/12/22
- Messaggi
- 1.538
- Punti reazioni
- 936
Un argomento da seguire. Solo fumo o anche arrosto?
Cosa dicono le lobby bancarie?
Ue, fondi e banche lottano per le commissioni sui prodotti finanziari
Come riportato su MF-Milano Finanza del 17 gennaio, Mairead McGuinness, commissaria Ue ai Servizi finanziari, ha risposto a un’interrogazione dell’europarlamentare tedesco Markus Ferber facendo capire la volontà di vietare gli inducement.
Nonostante le proteste, McGuinness è decisa ad andare avanti. «Gli incentivi possono portare a conflitti di interesse con un effetto negativo sulla qualità della consulenza sugli investimenti», ha detto il 24 gennaio in audizione al Parlamento Ue. «Agli investitori retail viene spesso consigliato di acquistare prodotti più costosi o che non sempre sono i più adatti alle loro esigenze. I prodotti a basso costo, come gli Exchange Traded Funds (Etf), non vengono quasi mai consigliati. E questo ha un impatto sui rendimenti netti che i consumatori possono aspettarsi».
I piccoli risparmiatori, secondo Bruxelles, «trarrebbero beneficio da una consulenza indipendente e da prodotti a basso costo a cui attualmente hanno meno accesso. Questo va oltre la semplice richiesta di maggiore trasparenza. Per la maggior parte delle persone è difficile capire quanto si paga quando le commissioni sono anche solo parzialmente nascoste. Ed è difficile capire il valore relativo dei diversi prodotti quando qualcuno vende la sua opzione preferita». McGuinness perciò vuole «ridurre le possibili barriere alla consulenza a prezzi accessibili», anche se, ha rilevato, la questione è «divisiva, ci sono argomenti da entrambe le parti».
Cosa dicono le lobby bancarie?
Giovanni Sabatini, direttore generale dell’Abi, ha menzionato il 18 gennaio su MF-Milano Finanza uno studio di Kpmg da cui emerge che i costi finali per i risparmiatori sarebbero equivalenti senza inducement. Secondo Sabatini «una eventuale decisione della Commissione Ue di vietare il modello basato sulle commissioni determinerebbe l’allontanamento dal mercato dei capitali dei piccoli risparmiatori, peggiorerebbe l’informazione complessiva sui prodotti finanziari e la qualità del servizio offerto dagli intermediari, nonché determinerebbe costi sproporzionati per una profonda ristrutturazione del settore dei servizi finanziari».
Ue, fondi e banche lottano per le commissioni sui prodotti finanziari