Umanizzare il cane

abbiamo bisogno di soldi, pensate quanti spesi in vaccini , aiuti all'ucraina, reddito di cittadinanza, sanità gratis con esenzioni a tanti : il cane è il contribuente perfetto, patrimoniale sui cani, è un capriccio ed una arroganza dei loro proprietari, che non si preoccupano del disturbo che recano, con solo 2 cani sul balcone (in centro a Milano) non c'è più pace per nessuno, uno abbaia e l'altro risponde. ***** sui marciapiedi, cani pericolosi in omissione di custodia sempre e non parlatemi di bestie intelligenti visto che segnano il territorio pisciando sui pneumatici (postilla per il proprietario di cane, le auto si spostano, segnare i confini sulle gomme...eh non ce la faccio
 
I cani hanno sentimenti, ma non puoi ragionare e vedere i loro sentimenti per come li vediamo e pensiamo noi, cosi' come loro non vedono i colori per come li vediamo noi. NOn si tratta di meglio o peggio, sono semplicemente diversi e bisognerebbe accettarli come tali. Quello sarebbe vero amore.
Proiettare nel cane, le nostre immaginarie aspettative alimentate guardando Lessie e Rin tin tin oltre che infantile e' anche egoista e crudele verso il cane.
Che è quanto ho ripetuto in tutto il topic.
Invece la gente risponde che riguardo a sentimenti umani sulla base del fatto che il cane vuole bene al bene padrone, mica come gli esseri umani. :D :D
 
Per l'appunto...non tutti i cani sono uguali...:o

Termina dicendo:

"avere per amico uno staffy o un american (staffordshire terrier) è avere un'esperienza non comune, per persone non comuni.
Si crea una tale simbiosi che trascende i comuni rapporti tra cane e padrone.

Come se si fosse instaurato un patto fatto di lealtà, generosità e dedizione.
E tuttavia sia con uno staffy che con un american (amstaff ) non si può dimenticare una cosa:
nessuno, mai, deve mancargli di rispetto. "


se un bambino di 5 anni gli manca di rispetto cosa succede?

qualche anno fa due cognugi stavano litigando e il loro amstaff, non capendo cosa stava succedendo, ha provato a sbranarli entrambi.
 
Il cane (ovviamente non tutti i cani) hanno un'empatia con il proprio padrone che molti uomini si sognano.

Ecco cosa scrive il national geographic
I cani possono percepire le emozioni dei propri padroni

Il problema non sono le emozioni canine, che nessuno nega, ma le frasi tipo
molti uomini si sognano.

Allora occorre sempre ricordare la differenza tra un essere vivente dall'intelligenza limitata nato e cresciuto da un padrone rispetto ad un essere umano dotato di libero arbitrio.
Grazie che è un attimo più semplice legare col cane.
https://www.nationalgeographic.it/a...sono-percepire-le-emozioni-dei-propri-padroni
I cani (sui gatti non mi esprimo) percepiscono e provano emozioni. Il cane non è vero che è "incatenato", ripeto che sin dalla notte dei tempi il cane (allora lupo ma comunque ancora oggi è un lupoide) si è avvicinato all'uomo e iniziato a vivere volontariamente con lui. Altri animali sono costretti a vivere con l'uomo, non il cane.
Esistono specie domesticabili e altre no, poco da fare. Il cane non sceglie nulla, viene preso e cresciuto da un essere umano.

domanda: Hai mai avuto un cane?
si
 
Il cane ha scelto liberamente di vivere con l'uomo, ha creato un rapporto. Ovviamente è un rapporto particolare perchè il cane rimane un cane.
Ma che vuol dire "scelto liberamente di vivere con l'uomo" ??
Che significato avrebbe sta roba? :D :D
 
Ma che vuol dire "scelto liberamente di vivere con l'uomo" ??
Che significato avrebbe sta roba? :D :D
ovviamente non può aver scelto attraverso un ragionamento razionale e logico deduttivo.
Il suo istinto lo ha portato ad avvicinarsi all'uomo e poi a viverci.
Lo ha fatto perchè è un parac.u.lo che riceve il cibo? lo ha fatto perchè si è affezionato all'uomo (i cani hanno sentimenti, ovviamente non equiparabili all'uomo)?
Scegli tu per quale motivo l'abbia fatto ma non l'ha fatto perchè è stato incatenato o costretto. Guarda caso il cane è uno dei pochi animali che anche se lasciati liberi stanno vicino all'uomo (pensa al cane che si aggira liberamente nell'aia). I suini, gli ovini, il pollame o i bovini devono essere messi in una stalla o chiusi in una staccionata se no se vanno per gli azzi loro.

poi pensate quello che volete, se volete convincerci che il cane vive male ed è costretto contro la sua volontà, credeteci.

Un'ultima cosa, sia chiaro che io non condivido quello che mettono i fiocchetti sul cane, si cercano una razza specifica, li fanno diventare fenomei da baraccone o altro, quelli non cercano di creare un rapporto uomo-cane, hanno bisogno di qualcosa di diverso
 
ovviamente non può aver scelto attraverso un ragionamento razionale e logico deduttivo.
Il suo istinto lo ha portato ad avvicinarsi all'uomo e poi a viverci.
Lo ha fatto perchè è un parac.u.lo che riceve il cibo? lo ha fatto perchè si è affezionato all'uomo (i cani hanno sentimenti, ovviamente non equiparabili all'uomo)?
Scegli tu per quale motivo l'abbia fatto ma non l'ha fatto perchè è stato incatenato o costretto. Guarda caso il cane è uno dei pochi animali che anche se lasciati liberi stanno vicino all'uomo (pensa al cane che si aggira liberamente nell'aia). I suini, gli ovini, il pollame o i bovini devono essere messi in una stalla o chiusi in una staccionata se no se vanno per gli azzi loro.

Il punto è che la storia non è una fiaba. Il cane è figlio di un processo millenario causato dall'uomo che tuttora ne guida l'evoluzione.
Non esiste essere paraC (altra roba esclusivamente umana, e no, non c'entra con l'espressione carina del cane quando è sgridato..), esiste che l'uomo ha individuato dei vantaggi e s'è messo ad allevare e selezionare i cani.
Il rapporto uomo-cane è molto affascinante, ma non c'entra con la disney o argomenti tipo "il pollo e la vacca scappano", anche perché pure i cani maltrattati rimangono fedeli al padrone.

poi pensate quello che volete, se volete convincerci che il cane vive male ed è costretto contro la sua volontà, credeteci.

Mai detto.
Semplicemente il problema è l'umanizzazione, ossia l'attribuzione di caratteristiche umane al cane.

Un'ultima cosa, sia chiaro che io non condivido quello che mettono i fiocchetti sul cane, si cercano una razza specifica, li fanno diventare fenomei da baraccone o altro, quelli non cercano di creare un rapporto uomo-cane, hanno bisogno di qualcosa di diverso

Dato che vediamo quotidianamente come il cane venga ormai sfoggiato alla stregua di un capo di moda, viene adattato a vivere in contesti umani sulla base di logiche tremendamente umane, direi che l'umanizzazione non è certo remota.
Vediamo infatti pieno di geni col cane ovunque: centri commerciali, ristoranti, outlet, ecc. ecc. (Non cito nemmeno i furboni che portano il cane ai concerti all'aperto o in generale eventi musicali..)
Certo, il cane non ama star solo a casa, giusto. Caso strano però i cani in questi luoghi son sempre cani belli, non trovi mai il bastardino bruttarello un po' scassatino. Quelli stanno benissimo a casa.


L'umanizzazione è una critica ai proprietari malati di mente, non è una critica al rapporto uomo-animale.

Un tipico esempio è la reazione alle critiche.
Ci sono persone che legittimamente hanno paura del loppide e di conseguenza apprezzano il divieto agli animali (in spiaggia, al ristorante o altro).
La risposta media dell'invasato canino (che non è TUTTA la fetta di padroni, è giusto ricordarlo) è: "ma allora i bambini che piangono e/o corrono disturbando?"
Direi che si commenta da sola.
 
Il punto è che la storia non è una fiaba. Il cane è figlio di un processo millenario causato dall'uomo che tuttora ne guida l'evoluzione.
Non esiste essere paraC (altra roba esclusivamente umana, e no, non c'entra con l'espressione carina del cane quando è sgridato..), esiste che l'uomo ha individuato dei vantaggi e s'è messo ad allevare e selezionare i cani.
Il rapporto uomo-cane è molto affascinante, ma non c'entra con la disney o argomenti tipo "il pollo e la vacca scappano", anche perché pure i cani maltrattati rimangono fedeli al padrone.



Mai detto.
Semplicemente il problema è l'umanizzazione, ossia l'attribuzione di caratteristiche umane al cane.



Dato che vediamo quotidianamente come il cane venga ormai sfoggiato alla stregua di un capo di moda, viene adattato a vivere in contesti umani sulla base di logiche tremendamente umane, direi che l'umanizzazione non è certo remota.
Vediamo infatti pieno di geni col cane ovunque: centri commerciali, ristoranti, outlet, ecc. ecc. (Non cito nemmeno i furboni che portano il cane ai concerti all'aperto o in generale eventi musicali..)
Certo, il cane non ama star solo a casa, giusto. Caso strano però i cani in questi luoghi son sempre cani belli, non trovi mai il bastardino bruttarello un po' scassatino. Quelli stanno benissimo a casa.


L'umanizzazione è una critica ai proprietari malati di mente, non è una critica al rapporto uomo-animale.

Un tipico esempio è la reazione alle critiche.
Ci sono persone che legittimamente hanno paura del loppide e di conseguenza apprezzano il divieto agli animali (in spiaggia, al ristorante o altro).
La risposta media dell'invasato canino (che non è TUTTA la fetta di padroni, è giusto ricordarlo) è: "ma allora i bambini che piangono e/o corrono disturbando?"
Direi che si commenta da sola.
Chiariamo.
Se il tema è l'umanizzazione e quindi non il rapporto uomo-cane, ma il fatto che alcuni prendono un cane, se lo scelgono di quella razza e di quella stazza, poi lo fanno diventare un fenomeno da baraccone, allora sono con te. Il cane, seppur animale domestico che vive e interagisce con l'essere umano e seppur (secondo me) essere con sentimenti (rabbia, felicità, tristezza, protenzione e altro), deve vivere da cane e i padroni (come io faccio quotidianamente) devono rispettare coloro che hanno paura o non vogliono averne a che fare.

Io, come ho detto, quotidianamente porto il mio cane in giro e se vedo qualcuno che ha paura mi allontano evitando qualsiasi contatto. Tra l'altro aggiungo una cosa, ci sono degli individui che non conoscono minimamente cosa sia un cane e appena vedo quella massa di peli (magari carina) si avventano per accarezzarli. Con il mio cane è successo spesso che abbiano avuto questi atteggiamenti e si sono beccati della ringhiate (per fortuna il mio cane non è mordace). Il Cane è un bellissimo animale ma va rispettato quindi prima di accarezzarlo o approcciarsi è sempre opportuno chiedere al padrone, il cane mica è un peluche della trudi.


Se invece, come qualcun altro ha sostenuto, il cane è costretto e vincolato al padrone, ti dico tranquillamente che dice una cavolata enorme.
 
Non capisco tutta questa gente che ce l'ha con i cani.......ma fatevi una vita...... :eek:
Il mio cane ha 5 anni e guai a chi me la tocca....lei non disturba nessuno e non capisco che fastidio diano questi animali....
Tra l'altro io ho una casa grande e lei e' una razza medio piccola....in casa, a volte, la devo cercare tanto lei e' silenziosa....
Viene portata fuori 3 volte al giorno.....la mattina fino a un'ora e mezza.....grandi camminate tranne quando piove....
Certo un cane grande in una casa piccola e' un problema ma la colpa e' dei padroni......
Anzi, la colpa e' sempre dei padroni anche quando non puliscono.....bisogna prendere a mazzate loro non i cani..da qualche parte la devono pur fare.....
Quindi prima di denigrare il cane cominciate a denigrare il padrone, quello come noi ma un po' tanto tanto incivile......
 
Per me ognuno può creare il rapporto che vuole col proprio cane, l'importante è non fargli lasciare ricordini e non farlo pisciare ovunque, in particolare contro le abitazioni di altre persone, portici ecc. ecc.

Una questione di normale educazione che però non è affatto scontata, soprattutto nelle ore notturne quando è più difficile essere visti.
 
Per me ognuno può creare il rapporto che vuole col proprio cane, l'importante è non fargli lasciare ricordini e non farlo pisciare ovunque, in particolare contro le abitazioni di altre persone, portici ecc. ecc.

Una questione di normale educazione che però non è affatto scontata, soprattutto nelle ore notturne quando è più difficile essere visti.
Non dimenticare soprattutto l'abbaiare, è molto importante. Poi se vogliono metterlo nello stato di famiglia ed intestargli la casa al mare che facciamo pure, chissene.
 
Non dimenticare soprattutto l'abbaiare, è molto importante. Poi se vogliono metterlo nello stato di famiglia ed intestargli la casa al mare che facciamo pure, chissene.
Lo sai che il cane ha diritto ad abbaiare e che nessuno puo' fare nulla?? Nemmeno un giudice perche' e' un diritto del cane quello di abbaiare..... :yes:
Solo se lo fa di notte potrebbe essere un problema ma per il resto...inutile che vi lamentiate...se un cane abbaia ha il diritto di farlo.... :eek:
 
Lo sai che il cane ha diritto ad abbaiare e che nessuno puo' fare nulla?? Nemmeno un giudice perche' e' un diritto del cane quello di abbaiare..... :yes:
Solo se lo fa di notte potrebbe essere un problema ma per il resto...inutile che vi lamentiate...se un cane abbaia ha il diritto di farlo.... :eek:
Si lo so, dà l'idea del degrado in cui vivete.
 
E quindi la ragione del tuo intervento è solo per mettere il becco...
Guarda che anche le galline disturbano e puzzano pure....:asd:
Lo scopo del mio intervento era far venire allo scoperto i degradati.
La galline cosa c'entrano lo sai solo tu.
 
Bene, lo staff ha ripulito tutti i post incivili di ieri sera......:clap::clap::clap::clap:
 

Diritto di abbaiare del cane: limite decibel e soglia della tollerabilità​

diritto di abbaiare del cane


Nel Codice Civile è presente una sola norma dedicata al rumore; il resto viene lasciato ai tribunali.

Secondo la legge, i rumori che rimangono sotto la soglia della normale tollerabilità non possono essere vietati. I limiti variano a seconda anche dell’orario, infatti, i rumori diventano illegali se superano:

I 5 decibel dalle ore 6.00 del mattino alle 22.00;
I 3 decibel nelle ore notturne.
  • La giurisprudenza in merito fa riferimento all’articolo 844 del Codice Civile, che vieta le immissioni di rumore, che superano la normale tollerabilità e l’articolo 659 del Codice Penale, che sanziona il disturbo della quiete pubblica.
  • il reato di disturbo della quiete.
  • il reato scatta soltanto solo se il cane che abbaia reca disturbo a più persone, e quindi:
    • il fastidio non deve risultare limitato ai vicini di casa :eek: :eek:
    • il rumore si considera esteso ad una parte consistente degli occupanti del condominio o di una zona.
Non e' un problema tanto facile da risolvere........
 
Ultima modifica:

:o:o:o

Un’altra donna aggredita dal suo cane e un altro caso di pessimo giornalismo


Dopo il terribile episodio che ha portato alla morte di una persona in Emilia Romagna fioccano notizie di aggressioni di cani a persone. E’ un grande classico del giornalismo: proporre notizie simili nel momento in cui l’attenzione pubblica è su un determinato argomento e questo a prescindere dall’argomento cane – uomo ma il copia e incolla crea solo disinformazione e fa del male a tutti non solo agli animali.
5 GENNAIO 2023
Diana Letizia

Non c'è firma e forse nelle intenzioni di chi lo ha scritto è una sorta di ammissione di consapevolezza di star facendo tutto fuorché del corretto giornalismo. L'articolo sull'edizione bolognese di Repubblica.it in cui viene riportata la notizia di una donna aggredita dal suo cane mentre erano in passeggiata è, insieme a quello de Il Corriere – che scrive le stesse parole nella piena espressione della tecnica del copia e incolla ma pure con tanto di firma – la summa non solo della non conoscenza del tema di cui si scrive ma soprattutto del rispetto delle regole più basilari del giornalismo.
C'è da dire subito che questa notizia viene distribuita in questi giorni perché quanto riportato é avvenuto a poca distanza dal terribile episodio che ha portato alla morte di una persona proprio in Emilia Romagna. Non è l'unica su aggressioni di cani a danno di persone negli ultimi giorni: ne sono uscite una dopo l'altra subito dopo la terribile scomparsa di Iolanda Besutti. E' un grande classico del giornalismo, questo: proporre notizie simili nel momento in cui l'attenzione pubblica è su un determinato argomento e questo a prescindere dall'argomento cane – uomo.

Questi due esempi, però, possono almeno servire a qualcosa di buono piuttosto che a rimanere solo nella memoria eterna del Web come ennesima prova di scorretta informazione. Potranno magari essere utili per fare un punto insieme ai lettori che finiranno su questa pagina, a cui porgiamo le nostre scuse per quello che ogni giorno devono affrontare nel mare della Rete in cui si getta l'amo per andare a pesca di clic. Sono ancora troppi, infatti, gli articoli in cui non si fornisce a chi è interessato – e succede su tanti temi non certo solo quello degli animali – ciò che un buon cronista dovrebbe dare: fatti noti e verificati a cui aggiungere eventuali dichiarazioni prese direttamente dai protagonisti della vicenda e non considerazioni estemporanee di chi scrive. Il ruolo di chi veste i panni del cronista, ricordiamolo, è quello di narrare l'accaduto senza esprimere parere in merito.
Facendo un minimo di ricerca online, così, si scopre da dove è partita la catena del copia e incolla a cui sono stati poi aggiunti elementi inutili e opinioni. Tutto parte da un articolo pubblicato su Teleromagna24 che ci teniamo a linkare, perché contiene la cronaca, spuria, senza commento in cui viene riportato quanto la giornalista ha ricostruito.

Ma quando questa notizia arriva al desk di altre testate, ecco che prima Repubblica e poi in modalità "copia e incolla" Corriere aggiungono particolari inutili. Entrambi infatti riportano pari pari ciò che è scritto su Teleromagna, ma Corriere ad esempio sottolinea la nazionalità italiana della signora. Che importanza ha? Cosa aggiunge? Perché per il lettore dovrebbe essere un elemento importante da conoscere? Queste sono le domande che un giornalista sa bene di doversi fare ogni volta che scrive di qualsiasi argomento.
Repubblica:


Corriere:



Ma ecco poi che arriva la frase che mostra l'espressione di un giudizio e necessariamente comporta una lettura diversa nella mente del lettore, con l'espressione di una valutazione oltremodo sbagliata del contesto e della relazione e che si esprime nell'antropocentrismo esasperato in cui si mette in evidenza, in buona sostanza, il "buon comportamento" umano e il "cattivo comportamento" del cane. E' tutto nel passaggio praticamente identico, in cui prima Repubblica e poi Corriere (abbiamo analizzato gli orari di pubblicazione) riportano quanto potete leggere in neretto:

Repubblica:


Corriere:

Il bias che si crea in chi legge una notizia data così sta nel far arrivare il messaggio che l'intervento della donna sia stato corretto e che il cane non è invece stato in grado di comprendere la premura di quest'ultima nel non volergli far mangiare quella che stesso chi ha scritto la notizia definisce poi «carne probabilmente dannosa per l'organismo». Ma per l'organismo di chi? Di una persona, forse?
Emerge da questo passaggio la mancanza di correttezza nella prima stesura nell'indurre a un ragionamento scorretto, nella seconda nell'aver copiato pari pari una valutazione appunto priva di conoscenza. Queste modalità non fanno altro poi che aumentare la disinformazione e si vede un'assenza di ragionamento, anche: entrambi gli articoli (ma del resto abbiamo capito che sono uguali) chiudono ancora una volta copiando e incollando la notizia di Teleromagna in cui si descrive un cane assolutamente tranquillo all'arrivo dei soccorsi, banalmente perché vi era stata una situazione di conflitto su ciò che per lui era giustamente una risorsa (la carcassa) e avendo anche una relazione giovane con la sua pet mate ("La vittima, una cinquantenne, aveva preso il cane in affido pochi mesi fa") il rapporto di fiducia è ancora tutto da costruire.
A chiusura, dunque, una sola riflessione: come scrivevo non è una questione di cani, gatti o altri animali e il loro rapporto con noi ma una valutazione di come oggi ancora manchi e sempre di più peggiori l'attenzione alla qualità dei contenuti che vengono prodotti da chi lo fa di mestiere. E quanto questo influisca poi, nell'epoca della condivisione di massa, a creare disinformazione, disaffezione da parte delle persone verso i media riconosciuti e stigmatizzazione di "categorie" di soggetti.
Un loop che si ripete da tempo ormai, senza soluzione di continuità: ancora una volta lo abbiamo visto con questa notizia. Ma oggi sono i cani, domani saranno i lupi e dopodomani sarà qualcuno di noi umani ad essere puntualmente messo facilmente alla mercè della "regola del copia e incolla".
francamente l'aggiunta della frase "la donna cercava di impedirgli di mangiare una carne probabilmente dannosa per l’organismo" è una ovvietà che poteva anche non esser aggiunta, ma non cambia nulla essendo appunto una ovvietà.

non la vedo mica questa disinformazione, i fatti sono quelli e non sono cambiati, si vede che qualcuno aveva bisogno di un articolo con più parole e sono state aggiunte.


prendere questo esempio per dire:

"come scrivevo non è una questione di cani, gatti o altri animali e il loro rapporto con noi ma una valutazione di come oggi ancora manchi e sempre di più peggiori l'attenzione alla qualità dei contenuti"

mi sembra un pò eccessivo, ce ne sarebbero molti altri e più "importanti" di esempi rispetto al decadimento del giornalismo italiano.
 
Lo sai che il cane ha diritto ad abbaiare e che nessuno puo' fare nulla?? Nemmeno un giudice perche' e' un diritto del cane quello di abbaiare..... :yes:
Solo se lo fa di notte potrebbe essere un problema ma per il resto...inutile che vi lamentiate...se un cane abbaia ha il diritto di farlo.... :eek:

Certo, è corretto.
Però bisogna aver anche un certo buonsenso del vivere. Se il cane viene lasciato da solo quotidianamente e abbaia molto scassando i cabbasisi al vicinato, poi il vicinato in qualche misura te la fa pagare.
Oltre alle risposte illegali (che non condivido affatto, ma ahimè non mancano) c'è tutta quella serie di dispetti e/o infamate che solo le lotte tra vicini fanno divampare.
 
Certo, è corretto.
Però bisogna aver anche un certo buonsenso del vivere. Se il cane viene lasciato da solo quotidianamente e abbaia molto scassando i cabbasisi al vicinato, poi il vicinato in qualche misura te la fa pagare.
Oltre alle risposte illegali (che non condivido affatto, ma ahimè non mancano) c'è tutta quella serie di dispetti e/o infamate che solo le lotte tra vicini fanno divampare.
Pensa che non basta la denuncia del solo vicino di casa,....in condominio ad esempio, ci vuole la maggioranza dei vicini di casa e anche della zona.....
Diventa davvero molto difficile.......
 
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