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Per continuare a leggere visita questo LINKPraticamente chiudono tutti, dal panificio all'artigiano di murano
Mah... Causa persa in partenza.
Centro benessere, bolletta da 20-22 a 58 mila
"Costi triplicati sono insostenibili" dice presidente Borgobrufa
Quella del metano? Da 6 a 14 mila, raddoppiata.
https://www.ansa.it/amp/umbria/noti...ila_a17fb554-eac7-4aa7-a036-3330ec70e90f.html
può fare causa contro wladimir putin, sicuramente la vincerà...
La Meloni ha un piano infallible per risolvere il problema: dare la colpa a Draghi e al PD.
Perche di chi è la colpa se non di Draghi e compagni di merende Europei ?
A casa mia prima di prendere decisioni così drastiche come le sanzioni energetiche alla Russia mi sarei preso un paio di settimane almeno.
Avrei riunito tutti i Leader e gli amicissimi USA e avrei detto. Bene....analizziamo le conseguenze di tali decisioni. Studiamo un piano A, uno B ed uno C certo e sicuro, tu USA ci dai una mano a risolvere il problema energetico SUBITO...altrimenti condanniamo l'aggressione ma ci fermiamo a questo.......se invece ci dai subito una soluzione partiamo a spron battuto con le sanzioni.....
E invece no....abbiamo reagito di pancia come neppure ragazzini ****** fanno e ci siamo messi in un cul de sac senza avere piani B se non quello di metterci nelle mani di altri pazzoidi e regimi...pagando cmq la materia prima molto di piu e distruggendo la nostra economia.....
Cmq ne riparliamo fra 6 mesi ragazzi......per i piccoli sarà una strage.......i grandi magari reggeranno botta......voglio vedere le entrate fiscali che fine faranno......
A questo punto anche se chiudono si ritroveranno con pignoramenti dei fornitori energia a cui non pagheranno le ultime megabollette. Per quelle cifre si muovono a pignorare, non sono mica le bollettine di una volta
Perche di chi è la colpa se non di Draghi e compagni di merende Europei ?
A casa mia prima di prendere decisioni così drastiche come le sanzioni energetiche alla Russia mi sarei preso un paio di settimane almeno.
Avrei riunito tutti i Leader e gli amicissimi USA e avrei detto. Bene....analizziamo le conseguenze di tali decisioni. Studiamo un piano A, uno B ed uno C certo e sicuro, tu USA ci dai una mano a risolvere il problema energetico SUBITO...altrimenti condanniamo l'aggressione ma ci fermiamo a questo.......se invece ci dai subito una soluzione partiamo a spron battuto con le sanzioni.....
E invece no....abbiamo reagito di pancia come neppure ragazzini ****** fanno e ci siamo messi in un cul de sac senza avere piani B se non quello di metterci nelle mani di altri pazzoidi e regimi...pagando cmq la materia prima molto di piu e distruggendo la nostra economia.....
Cmq ne riparliamo fra 6 mesi ragazzi......per i piccoli sarà una strage.......i grandi magari reggeranno botta......voglio vedere le entrate fiscali che fine faranno......
Mi dispiace per questo artigiano panettiere, spero che la causa la vinca non fra 20 anni, adesso lor signori i bollettari pazzi dovranno dimostrare in tribunale la giustezza del rincaro, che se hanno esagerato dovranno pagare i danni, mica si può strozzare la gente, da non dimenticare che la distribuzione di energia é un servizio pubblico di estrema importanza, minimo avrebbero dovuto avvisare dell'aumento del 700%, mica spari fuori le bollette alla membro di segugio eh.
Se ai miei clienti spedissi fatture con prezzi non concordati preventivamente e per scritto mica me le pagherebbero e cambierebbero fornitore.
A quelli che: doveva mettere i pannelli solari... questo stava ancora pagando le rate dei macchinari, stava in affitto e il tetto mica era suo, per giunta i forni per cuocere il pane lavorano di notte quando c'è un sole che spacca i sassi.
Tu li hai messi sulla tua officina?
tempo tre mesi, mezza Italia senza lavoro...
E la meloni, se vince, che gli toglie il reddito di cittadinanza
Lunga vita a questo fornaio e che la fortuna si accorga di lui, adesso.
Costretto a chiudere l'attività per una maxi-bolletta da seimila euro si sfoga con l'AGI: dopo aver investito tutto nella sua attività, nonostante i clienti non manchino, il 24 settembre tirerà giù definitivamente la serranda. Ma prima si toglierà qualche soddisfazione
Una bolletta che ha mandato in fumo il sogno di una vita. Andrea Lama, 49 anni, titolare di una panetteria-pasticceria a Piangipane (Ravenna), sposato con un figlio piccolo, ha resistito ai due duri anni della pandemia, arrivata subito dopo l’inizio della sua attività, ma nulla ha potuto contro il caro energia. Una bolletta dell'elettricità da 6.120 euro arrivata a luglio - 5.200 euro in più rispetto alla stessa bolletta dell’anno scorso di 900 euro - lo ha costretto a cessare l’attività.
“Chiuderò il forno il 24 settembre – annuncia all’Agi – perché devo rispettare dei tempi tecnici, soprattutto per tutelare i diritti della mia unica dipendente, altrimenti abbasserei la serranda adesso. Ogni giorno di lavoro è un giorno in più in perdita e, soprattutto, devo riuscire a sfilarmi da questa situazione prima che arrivino altre bollette astronomiche”.
È un lavoro duro, quello del panettiere, ma per il quale Andrea ha da sempre una vera passione. A gennaio del 2020, aveva rilevato il forno in cui lavorava come dipendente. “Quei quattro soldi che avevo risparmiato li ho usati tutti per questo progetto e per dare una vita migliore a me e alla mia famiglia. Ora ho perso tutto e all’orizzonte vedo solo debiti” dice all’Agi.
“Ma quello che fa più rabbia – spiega – è che gli affari vanno benissimo”. Il fatturato, però, è stato mangiato dalle bollette degli ultimi mesi. “Per tutta la pandemia – racconta – l’attività è andata bene. Da gennaio di quest’anno, addirittura, avevamo raddoppiato il fatturato che si aggirava sugli 11-12.000 euro al mese”.
...e se lo dice Confindustria, "buona camicia a tutti" (Cit.)
Confindustria, le associazioni del Nord Italia lanciano l'allarme: l'impennata dei costi dell'energia ha effetti gravosi sul sistema economico, da 36 a 41 miliardi di euro in più: «L'impatto è devastante con il rischio di deindustrializzazione e minaccia alla sicurezza nazionale».
https://www.gazzettadiparma.it/econ...ante-rischio-di-deindustrializzazione-664689/
Ecco, appunto
Io mi sono fermato qui.
12.000 euro mese / 20gg = 600euro giorno lordi.
Due stipendi + costi fissi devastanti per macchinari affitto tasse ecc?
Amico mio.. lascia stare l'energia che te non stavi in piedi neanche se te la davano gratis ..
PS: e di vanta pure di aver raddoppiato il fatturato.. prima stava a 300 lordi al giorno.
Siamo al top
Costretto a chiudere l'attività per una maxi-bolletta da seimila euro si sfoga con l'AGI: dopo aver investito tutto nella sua attività, nonostante i clienti non manchino, il 24 settembre tirerà giù definitivamente la serranda. Ma prima si toglierà qualche soddisfazione
Una bolletta che ha mandato in fumo il sogno di una vita. Andrea Lama, 49 anni, titolare di una panetteria-pasticceria a Piangipane (Ravenna), sposato con un figlio piccolo, ha resistito ai due duri anni della pandemia, arrivata subito dopo l’inizio della sua attività, ma nulla ha potuto contro il caro energia. Una bolletta dell'elettricità da 6.120 euro arrivata a luglio - 5.200 euro in più rispetto alla stessa bolletta dell’anno scorso di 900 euro - lo ha costretto a cessare l’attività.
“Chiuderò il forno il 24 settembre – annuncia all’Agi – perché devo rispettare dei tempi tecnici, soprattutto per tutelare i diritti della mia unica dipendente, altrimenti abbasserei la serranda adesso. Ogni giorno di lavoro è un giorno in più in perdita e, soprattutto, devo riuscire a sfilarmi da questa situazione prima che arrivino altre bollette astronomiche”.
È un lavoro duro, quello del panettiere, ma per il quale Andrea ha da sempre una vera passione. A gennaio del 2020, aveva rilevato il forno in cui lavorava come dipendente. “Quei quattro soldi che avevo risparmiato li ho usati tutti per questo progetto e per dare una vita migliore a me e alla mia famiglia. Ora ho perso tutto e all’orizzonte vedo solo debiti” dice all’Agi.
“Ma quello che fa più rabbia – spiega – è che gli affari vanno benissimo”. Il fatturato, però, è stato mangiato dalle bollette degli ultimi mesi. “Per tutta la pandemia – racconta – l’attività è andata bene. Da gennaio di quest’anno, addirittura, avevamo raddoppiato il fatturato che si aggirava sugli 11-12.000 euro al mese”.
Poi la tegola del caro energia. A giugno, la bolletta dell’energia elettrica è schizzata a 2.300 euro, quasi triplicata. Nel frattempo, anche i prezzi delle materie prime, come la farina, sono aumentati vertiginosamente.
“Ho dovuto quasi raddoppiare i prezzi da marzo in poi - racconta Andrea - ma non è bastato, anche se i clienti non sono calati”. Notti in bianco a fare i conti e, a luglio, la mazzata finale: quegli oltre 6.000 euro che hanno decretato la fine dell’attività di Andrea e della sua famiglia.
La causa contro i fonritori di gas e lucxe
Il suo è un caso simbolo della protesta "Bollette in vetrina" promossa da Confcommercio Ravenna. Il fornaio, però, ha deciso di adire per vie legali contro i fornitori di energia elettrica ed è pronto a farlo anche contro quelli che erogano gas e acqua. “Questo è un vero e proprio strozzinaggio – si sfoga -. Ho esaminato tutte le bollette e le ho confrontate con quelle dell’anno scorso. Ho bloccato tutti i pagamenti e fatto inviare una diffida dal mio legale. Ci sono dei vizi di fondo nel contratto della fornitura e non pagherò finché non avrò una spiegazione sul perché i costi sono aumentati di quasi di sette volte”.
Intanto, quella di Andrea è una corsa contro il tempo per non affondare insieme alla sua attività. “Ho provato a cederla – spiega – ma con l’incubo di queste bollette, nessuno la vuole. Ho dovuto bloccare il pagamento del mutuo della nostra casa per poter pagare la mia dipendente e l’affitto di 1.300 euro del forno, che devo corrispondere fino a dicembre anche se chiuderò a settembre: dalla disdetta, infatti, devono passare sei mesi. In più, ho anche le rate dei macchinari da pagare”.
Macchinari che tra un mese non gli serviranno più. La moglie di Andrea, inoltre, ha lasciato il posto fisso per aiutarlo nell’attività e ora resterà senza occupazione. “Ho lavorato più di 12 ore al giorno, trascurando anche mio figlio piccolo – dice Andrea con amarezza – e tutto per nulla. Tante persone sono nella mia situazione, sul territorio chiudono 40 attività al giorno. Il tutto nell’indifferenza più completa delle istituzioni. Io il mio mestiere lo so fare, anzi sono oberato di lavoro, ma devo chiudere lo stesso. Dopo di noi toccherà alle famiglie, già provate dagli aumenti”. L’unica alternativa che ha ora – spiega - è “tornare a lavorare come dipendente”.
“Ho già avuto delle offerte. Qui sanno tutti come lavoro” dice. Stanotte, alle 2, Andrea sarà come sempre al forno a fare il pane e lavorerà fino alle 14 del giorno dopo. Dopo un’ora di riposo, tornerà di nuovo all’opera. “Un mestiere duro, pieno di sacrifici e tutto per lavorare in perdita. In questo momento faccio davvero fatica a dire che sono fiero di essere italiano”, chiude amaramente.