Un occhio al futuro: sarà fondamentale avere una casa con box auto per ricaricare l'a

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Tutti esperti qui dentro :o

Io non sono un esperto di auto, semplicemente rimarco che quella di "spingere" così tanto l'elettrico e affossare il mercato diesel è una precisa scelta politica. Che non corrisponde necessariamente ad ecosostenibilità o convenienza economica. Tant'è vero che adesso hanno fatto retromarcia e per esempio in Italia prevedono incentivi anche per diesel, benzina e auto usate di un certo tipo.
 
Ora R1, l'auto elettrica cinese da 10.000 euro, fa grandi numeri e si prepara per | DMove.it

Il marchio Ora, di proprietà di Great Wall Motors, sta avendo un ottimo riscontro di vendite, e si appresta ad entrare nel mercato europeo, con auto elettriche dedicate

A seconda della versione, può avere batteria da 28, 33 o 37 kWh, che possono portarla fino a 400 km di autonomia, con un motore elettrico da 35 o da 45 kW di potenza. Ha anche la possibilità di ricarica rapida, 30 minuti per raggiungere l'80%, il tutto all'equivalente di poco più di 10.000 euro.
 
Io non sono un esperto di auto, semplicemente rimarco che quella di "spingere" così tanto l'elettrico e affossare il mercato diesel è una precisa scelta politica. Che non corrisponde necessariamente ad ecosostenibilità o convenienza economica. Tant'è vero che adesso hanno fatto retromarcia e per esempio in Italia prevedono incentivi anche per diesel, benzina e auto usate di un certo tipo.

Non era tanto riferito a te, almeno tu hai argomentato anche a parole tue invece di fare solo copia ed incolla.

Non me ne intendo però confermo pure io di aver letto che sul discorso diesel stanno facendo retromarcia, quantomeno parzialmente, se poi un diesel euro 6 sia effettivamente iperefficiente non saprei.

Sulla spinta dell'elettrico invece, a mio parere da ignorante, non ci vedo nulla di male, se non lo si incentiva non vi sarà alcuna evoluzione e come per ogni cosa nuova ci vuole sempre un po' di tempo per renderle migliori e quindi limitarsi solo a dire che l'elettrico non va bene perchè per produrre e smaltire le batterie si inquina (anche qui con l'evoluzione cambieranno le cose), mi pare solo un modo per sviare le attenzioni.
Poi è indubbio che una elettrica ha bisogno di pochissima manutenzione rispetto ad una termica, con un risparmio notevole sui tagliandi ed eventuali rogne. Quando fra una decina di anni (presumo) avremo un maggiore parco auto, maggiore autonomia e, soprattutto, prezzi umani, penso che nessuno si sognerà più di dire che l'elettrico non va bene.

Il tutto IMHO senza alcuna pretesa di avere ragione e senza usare a dismisura San Google per fare mille mila copia incolla :D
 
Trai divieti per le auto a motore termico e il calo dei prezzi delle elettriche la strada ormai è segnata.

Colonnine di ricarica elettrica per auto: documenti per l'installazione a casa, in condomino o in azienda - Studio Tecnico InBuilding

Nei requisiti per l’attività libera si legge di “modifica alla connessione“: cosa si intende?

Nel caso si chieda un aumento di potenza al Gestore dell’energia, ad esempio da 3,7 kW a 6 kW, si tratta di “modifica alla connessione“? Si dovrebbe pertanto produrre tutta la documentazione necessaria per un’installazione segnalata?

NO! Un aumento di potenza è una modifica contrattuale, quindi non è considerata una modifica del punto di connessione alla Rete.
Con “modifica del punto di connessione” si intende la sostituzione di un contatore. Ad esempio:

se da una fornitura di 3 kW si vuole passare ad una di 6 kW, il contatore rimane sempre lo stesso e da remoto aumentano la potenza massima prelevabile; questa non è una modifica della connessione.

se da una fornitura di 3 kW e vuole passare ad una di 15 kW, verrà sostituito il contatore con un nuovo contatore trifase; questa è una modifica della connessione esistente.
 
Car Cost Index: Italia e Norvegia paradisi delle elettriche - Vaielettrico




Car Cost Index: Italia e Norvegia paradisi delle elettriche
di Redazione - 2 Ottobre 2020

car cost index
Car Cost Index, l’analisi annuale di LeasePlan in 18 Paesi europei sui costi di possesso e mantenimento delle auto, conferma che le elettriche sono competitive con le Ice in quasi tutti. Ma a sopresa l’Italia è l’unico Paese, assieme alla Norvegia, in cui il costo d’uso di un Ev è inferiore sia alle benzina sia alle diesel

Madonna che buffonata.
Ci sono vincoli come "5% di delta costo" che sono tragicomici.
Inoltre splendido come per far vincere l'EV si usino chilometraggi elevati: 30k km l'anno. Con l'elettrica. E niente, fa già ridere così.
 
ormai lo sanno anche i sassi che le auto elettriche sono più convenienti rispetto alle termiche.
poi certo che se non fa testo neanche l automobile club tedesco....


Costi auto al km 2020: benzina, diesel ed elettriche a confronto

Costi auto al km 2020: benzina, diesel ed elettriche a confronto
Attualità e Curiosità: tutte le notizie

Costi auto elettriche, benzina, diesel ed ibride a confronto: l’indagine sui costi auto al km 2020 nei primi 5 anni di utilizzo
22 luglio 2020 - 13:01
Qual è l’auto che ha i migliori costi al km o più bassi? Ora che i prezzi delle auto elettriche sono più convenienti e gli incentivi auto Euro 6 sono allargati anche ai modelli benzina e diesel (in Italia), qual è l’auto da comprare più conveniente? Alla domanda ha risposto un’elaborazione dell’ADAC con i costi auto al km 2020 che mette a confronto auto benzina, diesel ed elettriche per marca e modelli.

COSTI AUTO AL KM TRA BENZINA, DIESEL, ELETTRICHE E IBRIDE
L’indagine dell’Automobile Club Tedesco sui costi auto al km mette a confronto la spesa di acquisto e mantenimento di auto a benzina, diesel, elettriche o elettrificate. La prima evidenza sottovalutata all’acquisto dell’auto nuova è la svalutazione: è il costo maggiore sottratto alla spesa iniziale per recuperare il valore dell’auto. Per stabilire quali auto hanno i costi al km più bassi, l’ADAC ha considerato le principali voci di costo auto nei primi 5 anni di utilizzo e una percorrenza di 15 mila km/anno. Nelle valutazioni viene considerato anche l’importo degli incentivi in Germania (fino a 9 mila euro per un’auto elettrica, mentre in Italia si arriva a 10 mila euro con rottamazione). Le voci di costo auto considerate sono:

– Prezzo di acquisto;

– Imposta sui veicoli (equivalente al Bollo in Italia);

– Assicurazione;

– Spesa di Manutenzione auto e riparazioni;

– Usura Pneumatici;

– Costo carburante o Elettricità;

– Costo forfettario per lavaggio e piccoli interventi di manutenzione;

– Svalutazione dell’auto in 5 anni.
 
francia, olanda e danimarca dicono che sono le auto a benzina ediesel a non avere futuro.

Blocco diesel e benzina totale, date previste (Danimarca e Olanda)

L’adozione del blocco totale di auto benzina e diesel è già stata annunciata anche dall’Olanda, che ha stabilito la circolazione di sole auto elettriche ad Amsterdam entro il 2030 e dalla stessa Francia la quale conta di realizzare l’obiettivo della mobilità ad impatto zero entro il 2050.

Infatti è proprio questa follia che si tradurrà in enormi zappe sui piedi da parte dell'UE.
 
non ne sai mezza di auto neanche tu, lascia stare...
una casa come la toyota smette la produzione di auto diesel per una cosa politica?? :wall:

I migliori motori per abbassare l’inquinamento e consumare meno.

Vediamo ora quali sono i vantaggi di acquistare un’auto ibrida a dispetto di una a benzina o diesel. Abbiamo preso le brochure di Nuova Ford Puma, Nuova Ford Kuga e Nuova Ford Mondeo nelle versioni ibride e le abbiamo confrontate con le relative versioni con motore termico. A seguire quello che abbiamo scoperto per quantificare i benefici in termini di consumi e inquinamento.


Mild-Hybrid vs benzina

Mettendo a confronto la scheda tecnica della Nuova Ford Puma 2020 disponibile con motore benzina e ibrido Mild Hybrid. Notiamo subito che nella versione ibrida l’auto consuma 0,3 l per 100km in meno nel ciclo combinato e 0,5 l per 100km nel ciclo urbano rispetto al motore benzina. Più basse anche le emissioni di co2 che calano tra i 7 e i 10 g per km.

In generale quindi se si percorrono 15000km annui con un ibrido puoi risparmiare tra 70€ e 115€ annui di carburante (considerando il costo della benzina a 1,5€ al litro). Non solo, ne beneficia anche l’ambiente grazie al 10% di emissioni in meno all’anno!


Plug-in Hybrid vs diesel

Passando al confronto della scheda tecnica della Nuova Ford Kuga 2020 disponibile con motore 2.0 diesel e ibrido Plug-In Hybrid rispettivamente da 140 e 190cv, notiamo subito che nella versione ibrida l’auto emette ben 16 g di co2 in meno per km. Ciò vuol dire il 13% di emissioni in meno rispetto al motore gasolio. Inoltre i consumi saranno completamente diversi dato che da scheda tecnica l’auto consuma soli 1,2 l di carburante per 100km, 3 volte in meno della versione diesel.


Full Hybrid vs diesel
Infine abbiamo deciso di mettere a confronto anche la scheda tecnica della Nuova Ford Mondeo disponibile con motore 2.0 diesel e ibrido Full Hybrid rispettivamente da 190 e 187cv. Notiamo subito che nella versione ibrida l’auto emette tra 34 e 43 g di co2 in meno per km. Ciò vuol dire circa il 30% in meno di emissioni rispetto ad un motore diesel. Inoltre i consumi ibridi sono davvero molto “leggeri” per il tipo di auto, soli 4,9 l di carburante per 100km, non male per dimensioni e portata del veicolo. Soprattutto se confrontate con i 6,3 l per 100km di consumo con la versione gasolio.

Visto che sei esperto: hai presente come viene conteggiato l'ibrido nei cicli di omologazione?
L'auto è considerata avere una percorrenza 2/3 elettrica e 1/3 a combustione, dati provenienti dall'alto senza nessun supporto pratico.
 
A volte sembra che tu faccia apposta.
Al diesel viene fatta una guerra spietata con blocchi del traffico e altre amenità simili, certo che le vendite ne risentono!

sei tu che sei di coccio..
le auto elettriche e ibride. sono più economiche e meno inquinanti rispetto alle termiche ( come dimostrato da autorevoli enti) e è naturale che i governi incentivano le prime e penalizzano le seconde

Il petrolio non manca, ma la fine dell’era del petrolio e sempre piu vicina - Linkiesta.it
 
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Visto che sei esperto: hai presente come viene conteggiato l'ibrido nei cicli di omologazione?
L'auto è considerata avere una percorrenza 2/3 elettrica e 1/3 a combustione, dati provenienti dall'alto senza nessun supporto pratico.

Mi associo anche io al complessivo deragliamento della discussione. :D

Ed a proposito di omologazione e controllo sulle emissioni, vi riporto a cosa ho assistito quest'estate nel far fare la revisione della mia Golf alimentata a benza e metano, la quale è progettata per non far mettere mano al guidatore al tipo di carburante da usare, ma finchè c'è gaz ... si alimenta con quello.
La porto alla revisione e poichè avevo fatto il pieno di gaz il giorno prima, andava con quel carburante; il personale dell'officina alla quale mi sono rivolto, ad un certo punto, bene a fatto a staccare la sonda per rilevare i gas di scarico e l'ha messa ad una vecchia auto che teneva li affianco, la quale era alimentata solo a benza.
In finale ha riportato i dati delle particelle emesse, non della mia, ma dell'altra auto!!!
 
Non era tanto riferito a te, almeno tu hai argomentato anche a parole tue invece di fare solo copia ed incolla.

Non me ne intendo però confermo pure io di aver letto che sul discorso diesel stanno facendo retromarcia, quantomeno parzialmente, se poi un diesel euro 6 sia effettivamente iperefficiente non saprei.

Sulla spinta dell'elettrico invece, a mio parere da ignorante, non ci vedo nulla di male, se non lo si incentiva non vi sarà alcuna evoluzione e come per ogni cosa nuova ci vuole sempre un po' di tempo per renderle migliori e quindi limitarsi solo a dire che l'elettrico non va bene perchè per produrre e smaltire le batterie si inquina (anche qui con l'evoluzione cambieranno le cose), mi pare solo un modo per sviare le attenzioni.
Poi è indubbio che una elettrica ha bisogno di pochissima manutenzione rispetto ad una termica, con un risparmio notevole sui tagliandi ed eventuali rogne. Quando fra una decina di anni (presumo) avremo un maggiore parco auto, maggiore autonomia e, soprattutto, prezzi umani, penso che nessuno si sognerà più di dire che l'elettrico non va bene.

Il tutto IMHO senza alcuna pretesa di avere ragione e senza usare a dismisura San Google per fare mille mila copia incolla :D


L'elettrica è destinata a dominare il mercato, l'efficienza non è nemmeno lontanamente comparabile ad un'auto termica.
Il non-senso politico sta nella pesantissima incentivazione (9-18k a mezzo secondo il MATTM) e parallela mazzata alle motorizzazioni tradizionali. Il governo non è babbo natale e i soldi da qualche parte li prende, in particolare ha identificato la fonte nella maggiorazione delle accise del diesel. (tutto consultabile dal sito del ministero)

In sostanza si stanno facendo 2 cose:
- la transizione la pagano i poveri e i lavoratori: incentivare sulla base dell'ISEE aiuterebbe i meno abbienti, ma sono anche quelli che non hanno le risorse per acquistare l'auto e che quindi, nonostante l'incentivo, probabilmente non lo faranno. Anzi pagheranno più caro il loro carburante per l'auto diesel di 15 anni. Lo stesso avverrà per chi lavora: artigiani, commercianti, venditori, agenti, ecc. tutte persone che non possono prescindere dal loro furgone e/o da un utilizzo dell'auto incompatibile con l'elettrica. Tali categorie non accedono alle agevolazioni del cd. gasolio commerciale. Aggiungerei tutti gli italiani "di provincia", ovvero coloro che vivono in paesi e paesoni dove le infrastrutture di ricarica tardano ad arrivare. L'unica "fortuna" è che le somme stimate sono comunque basse, per cui stimano una crescita non molto ripida.

- l'industria dell'auto rappresenta una delle colonne del manifatturiero europeo, con la presenza di diverse case automobilistiche. In Italia, in particolare, l'indotto è molto forte e la produzione di parti e ricambi rappresenta un'importante fetta del tessuto industriale del nostro paese. Ci aggiungiamo che inevitabilmente la raffinazione è in crisi ed è avviata verso un declino ineludibile, nonostante i proclami di produzione di biocarburanti e/o altre diversificazioni. In pratica l'Europa sta scegliendo di dare ulteriori mazzate al settore (dove comunque Shell, Total, Eni e Repsol non sono 4 aziendine) e "forza" la conversione dei car makers che dopo anni di spietata competizione tecnologica si trovano a dover rapidamente (a causa dei regolamenti) dover convertire il business entrando in un mercato dove solo parte del know-how viene sfruttata. Oltre a questo, la supply chain della componentistica si sposta pesantemente verso Est, con la maggioranza delle produzioni per veicoli elettrici che si sviluppa in Cina, dov'è inoltre concentrata la disponibilità di materiali per le batterie. Potete immaginare questo come impatti in termini di perdita di valore.

Tutti questi sacrifici almeno serviranno a contenere l'impatto ambientale e migliorare la nostra vita? Solo in maniera marginale.

Il settore trasporti in UE pesa per poco meno del 30% delle emissioni totali di CO2. Di queste il 30% è imputabile a settori non-road per i quali non esistono alternative credibili, a parte i treni che sono già elettrificati.
Di quel 71% è bene ricordare che una fetta è costituita da mezzi pesanti. Circa il 55% del trasporto su strada è operato dalle auto. Se l'elettrificazione è fattibile per i bus urbani, capiamo come elettrificare la flotta di camion (oppure usare fuel cell, o altro) sarà una sfida tecnologica di lungo termine: ad oggi non esistono soluzioni reali in questo senso.
Certo, ridurre l'impatto dei veicoli sarebbe comunque un risultato eccellente e darebbe un contributo notevole, ricordiamo però sempre i costi.

Considerando gli attuali tassi di sostituzione dell'immatricolato e l'età media (che in Italia continua a salire, sintomo che le risorse economiche per il rinnovo del parco auto scarseggiano) non è credibile uno scenario di elettrificazione massiva. Il PNIEC ha l'ambizione di 6 mln di veicoli elettrici al 2030 (4 BEV + 2 PHEV), meno del 20% delle auto circolanti. Per avere una riduzione sensibile delle emissioni Well-to-Wheel sono quindi necessari diversi anni. Guardando la prospettiva LCA che considera anche l'origine delle parti del veicolo il contributo ambientale si affievolisce ulteriormente.

C'è inoltre l'aspetto salute. La CO2 sostanzialmente non fa male, mentre gli altri inquinanti sono più pericolosi. In particolare i particolati hanno diretto impatto sulla salute umana. Bene, diversi studi hanno evidenziato come le motorizzazioni moderne ormai abbiano una produzione di particolato dalla combustione che è di ordini di grandezza inferiore a quella dovuta all'attrito meccanico, soprattutto di freni e pneumatici. Tale produzione di particolato è inoltre correlata con il peso della vettura.


Considerato quanto sopra quindi è necessario valutare quanto lo sforzo economico sia ripagato. Un'incentivazione è corretta, ma secondo me dovrebbe essere più concentrata sull'aspetto infrastrutturale e sull'investimento in R&D (va bene anche l'ingresso in ZTL, il bollo e il parcheggio nelle fasi iniziali per stimolare l'acquisto), invece si stanno riversando a pioggia dei soldi per far acquistare modelli che hanno delle evidenti problematiche di utilizzo per una buona fetta della popolazione. Parallelamente si va a perseguitare i possessori di auto tradizionali.
 
Mi associo anche io al complessivo deragliamento della discussione. :D

Ed a proposito di omologazione e controllo sulle emissioni, vi riporto a cosa ho assistito quest'estate nel far fare la revisione della mia Golf alimentata a benza e metano, la quale è progettata per non far mettere mano al guidatore al tipo di carburante da usare, ma finchè c'è gaz ... si alimenta con quello.
La porto alla revisione e poichè avevo fatto il pieno di gaz il giorno prima, andava con quel carburante; il personale dell'officina alla quale mi sono rivolto, ad un certo punto, bene a fatto a staccare la sonda per rilevare i gas di scarico e l'ha messa ad una vecchia auto che teneva li affianco, la quale era alimentata solo a benza.
In finale ha riportato i dati delle particelle emesse, non della mia, ma dell'altra auto!!!

Hai una brava officina con buon senso. Lo stesso è capitato a me con altro tipo di auto.

Se dovessero bocciare tutte le auto che sforano i sempre nuovi parametri dovrebbero fermare metà del parco auto.
 
Infatti è proprio questa follia che si tradurrà in enormi zappe sui piedi da parte dell'UE.

Cecc88 visto che sei chimico e quindi persona competente, puoi spiegare terra terra, il valore di inquinamento tra veicoli benzina, diesel ed elettrici?
Perchè qui ognuno dice la sua ma non si capisce più nulla.
Per l'elettrico mi pare di capire il problema siano la produzione e lo smaltimento delle batterie, solo che invece di specificarlo e porre delle soluzioni (che immagino ci saranno) una parte tende a dire che l'elettrico non è da incentivare proprio per questo motivo e l'altra parte che l'elettrico NON inquina, rimanendo quindi alquanto sul vago.

PS: Intanto grazie per esserti preso la briga, nel frattempo, di scrivere il tuo lungo ed esauriente post precedente in merito al mio altro intervento che già parzialmente tende a dare risposta a questo mio post :):ave::ave:
 
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sei tu che sei di coccio..
le auto elettriche e ibride. sono più economiche e meno inquinanti rispetto alle termiche ( come dimostrato da autorevoli enti) e è naturale che i governi incentivano le prime e penalizzano le seconde

Il petrolio non manca, ma la fine dell’era del petrolio e sempre piu vicina - Linkiesta.it

Dimostrato dove? Ma non dire baggianate per favore.


Certo che se per fare i conti applico 10k di incentivo sono più economiche.

Sul tema consiglio lo smart mobility report del PoliMi invece di articoli spazzatura.
 
ormai lo sanno anche i sassi che le auto elettriche sono più convenienti rispetto alle termiche.
poi certo che se non fa testo neanche l automobile club tedesco....


Costi auto al km 2020: benzina, diesel ed elettriche a confronto

Costi auto al km 2020: benzina, diesel ed elettriche a confronto
Attualità e Curiosità: tutte le notizie

Costi auto elettriche, benzina, diesel ed ibride a confronto: l’indagine sui costi auto al km 2020 nei primi 5 anni di utilizzo
22 luglio 2020 - 13:01
Qual è l’auto che ha i migliori costi al km o più bassi? Ora che i prezzi delle auto elettriche sono più convenienti e gli incentivi auto Euro 6 sono allargati anche ai modelli benzina e diesel (in Italia), qual è l’auto da comprare più conveniente? Alla domanda ha risposto un’elaborazione dell’ADAC con i costi auto al km 2020 che mette a confronto auto benzina, diesel ed elettriche per marca e modelli.

COSTI AUTO AL KM TRA BENZINA, DIESEL, ELETTRICHE E IBRIDE
L’indagine dell’Automobile Club Tedesco sui costi auto al km mette a confronto la spesa di acquisto e mantenimento di auto a benzina, diesel, elettriche o elettrificate. La prima evidenza sottovalutata all’acquisto dell’auto nuova è la svalutazione: è il costo maggiore sottratto alla spesa iniziale per recuperare il valore dell’auto. Per stabilire quali auto hanno i costi al km più bassi, l’ADAC ha considerato le principali voci di costo auto nei primi 5 anni di utilizzo e una percorrenza di 15 mila km/anno. Nelle valutazioni viene considerato anche l’importo degli incentivi in Germania (fino a 9 mila euro per un’auto elettrica, mentre in Italia si arriva a 10 mila euro con rottamazione). Le voci di costo auto considerate sono:

– Prezzo di acquisto;

– Imposta sui veicoli (equivalente al Bollo in Italia);

– Assicurazione;

– Spesa di Manutenzione auto e riparazioni;

– Usura Pneumatici;

– Costo carburante o Elettricità;

– Costo forfettario per lavaggio e piccoli interventi di manutenzione;

– Svalutazione dell’auto in 5 anni.

Non capisco se sei poco arguto o fai apposta.

Se facciamo una valutazione dove da una parte mettiamo incentivi (e pure sulla svalutazione..) e bollo (che magari viene incentivato) e dall'altra no, che valore può avere?
Oltre al fatto che le valutazioni sui 5 anni escludono l'eventuale sostituzione della batteria, furbetti.
 
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