"Il fenomeno dell'invecchiamento della popolazione in Italia appare evidente in questa tornata censuaria. Ad un primo colpo d'occhio infatti, fatta eccezione per le classi 0-4 e 5-9 anni, si nota un minor peso delle classi più giovani e una maggiore incidenza delle classi più adulte. Più in particolare, i residenti di età compresa tra i 10 e i 39 anni sono 20.337.917 contro i 22.607.412 del precedente Censimento (-10%). Nella classe di età 25-29 anni la variazione percentuale risulta ancora più marcata (-22,9%), mentre nella classe successiva (30-34 anni) la riduzione si attesta a -16,8%. Il confronto tra la numerosità degli anziani (65 anni e più) e quella dei bambini sotto i sei anni di età mostra che per ogni bambino con meno di sei anni si contano sempre più anziani: dal 1971 al 2011 l'indicatore mostra un andamento costantemente crescente passando da 1,1 anziani per un bambino al censimento del 1971 a 3,8 al censimento del 2011. Anche il rapporto tra la popolazione con 65 anni e più e quella con meno di 15 anni è notevolmente aumentato, passando dal 46,1% del 1971 al 148,7% del 2011, con il valore minimo (101,9%) registrato in Campania e il massimo (238,4%) in Liguria. La Lombardia è la regione in cui, in valore assoluto, è stato rilevato il maggior numero di ultracentenari (2.391, 15,9%), seguita dall'Emilia-Romagna (1.533, 10,2%) e dal Veneto (1.305, 8,6%)."
Censimento, in Italia 59,4 milioni di residenti - Cronaca - ANSA.it
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