Una performance da Star per Ansaldo

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Una performance da Star per Ansaldo

La società debutta con un +16% e scambi pari al 26,24%.

Debutto da Star per Ansaldo sts, che nel giorno dello sbarco in borsa ha messo a segno un rialzo del 15,88% sul prezzo di collocamento (7,8 euro), con scambi pari al 26,24% del capitale. Durante la seduta il titolo della società controllata al 40% da Finmeccanica (il resto è flottante) ha toccato un massimo a quota 9,17 euro (+17,56%), per poi chiudere a un valore di riferimento di 9,039 euro. La capitalizzazione ha così toccato i 904 milioni di euro, a un passo dalla soglia delle blue chip (sopra il miliardo di euro), mentre i volumi passati di mano sono stati nell'ordine dei 26,2 milioni di pezzi. ´Siamo molto soddisfatti', ha dichiarato Roberto Gagliardi, a.d. della neo-matricola, ´del riconoscimento del mercato che ha saputo cogliere il valore del progetto industriale e della leadership tecnologica di Ansaldo sts. La quotazione in borsa rappresenta una tappa fondamentale per la nostra crescita'. A comunicare ieri l'ingresso nella new entry del segmento Star di piazza Affari è stata Sirti, che ha reso noto il possesso di una quota pari allo 0,9% per un corrispettivo di circa 7 milioni di euro. Tra i numerosi investitori istituzionali entrati con una partecipazione consistente nel capitale del gruppo guidato da Alessandro Pansa (presidente) risulta esserci anche Fidelity investment. Il successo di Ansaldo sts era atteso dal mercato e dagli esperti di piazza Affari, considerando la forte domanda ricevuta in sede di ipo dagli investitori istituzionali e dal retail. Tant'è che i collocatori Mediobanca e Goldman Sachs hanno già esercitato l'opzione greenshoe lo scorso 24 marzo.
 
MF

Ansaldo Sts, lo sbarco in borsa pesa sui conti

Escludendo gli effetti della quotazione e i relativi costi, l'utile di Ansaldo Sts sarebbe in crescita del 70%, a 9,4 milioni contro i 5,5 mln nel primo trimestre 2005. Ma, tenendo conto dell'inevitabile impatto sul bilancio dell'ipo, portata a termine con successo a fine marzo, l'utile netto della controllata di Finmeccanica si è attestato a 4,7 mln, in calo di 800 mila euro rispetto al dato dell'anno precedente. A spiegarlo sono stati i vertici della società guidata da Roberto Gagliardi, che hanno approvato ieri i conti dei primi tre mesi del 2006. Tutti in crescita, invece, gli altri risultati del gruppo, a cominciare dall'ebit che si è attestato a 14,5 mln, fino al valore della produzione, aumentato del 28% a 209 mln.

Intanto Ansaldo Sts rimpingua anche il portafoglio ordini, cresciuto di oltre il 39% (arrivando a 2,3 mld) e destinato a salire ulteriormente nei prossimi mesi.
 
MF

Ansaldo Sts accelera sulla Tav spagnola

Vinta una commessa per l'alta velocità da 112 milioni.

Sarà la prima linea ad alta velocità in Spagna a funzionare col sistema di segnalamento europeo Ertms. Dopo aver messo a segno un colpo da 112 milioni sulla tratta Madrid-Lleida, Ansaldo Sts punta a conquistare il mercato dell'Alta velocidad española, e non solo. ´La Spagna è il paese che investe di più in assoluto in questo business, circa 10 mld di euro in sei anni, fino al 2012', ha spiegato a MF Roberto Gagliardi, a.d. della controllata di Finmeccanica. L'ultimo contratto siglato ieri dalla società, per la progettazione, realizzazione e gestione del sistema di segnalamento della tratta Perpignan-Figueras, conferma la strategia di espansione di Ansaldo sul mercato ferroviario iberico. Un mercato ricco di potenzialità e soprattutto, ´aperto alla concorrenza', ha sottolineato l'a.d. della società, che non teme competitor come Alstom, Siemens e Alcatel, tutte società ben radicate sul territorio. Non solo. Per presidiarlo adeguatamente Ansaldo Sts ha deciso che gestirà in loco tutti i contratti in essere con la Spagna. ´Fino a ieri', ha sottolineato l'a.d. della controllata di Finmeccanica, ´seguivamo il mercato spagnolo con strutture temporanee associate ai singoli progetti'. La difficoltà nel portare avanti le commesse vinte, ´il tunnel sotto i Pirenei, ma anche il completamento del segnalamento per la tratta ad Alta velocità Madrid-Lleida', ha continuato Gagliardi, ´ci ha spinto a trasformare l'attuale struttura (la filiale spagnola della Csee transport, con base a Madrid) in una società vera e propria'. È nata così la newco Ansaldo sgnal espana sa, che avrà un management spagnolo e seguirà il mercato spagnolo costantemente, sia quello dell'Alta velocità che quello tradizionale. Intanto continua la liason di Ansaldo Sts con Rfi sul mercato italiano. Una partnership che spazia dalla fornitura e manutenzione dei sistemi di interlocking a quelli marcia-treno. Dopo aver realizzato il segnalamento di Roma-Napoli e Torino-Novara, la società di Gagliardi continua i lavori per la prosecuzione di quest'ultima tratta verso Milano.
 
a quanto l'hanno collocata?
 
7.8..piu' un 5 % di bonus in azioni...occhio,,che il governo vuole tagliare i fondi per la tav...
 
grazie!
 
il grosso delle commesse le vincono all'estero
http://www.ansaldo-sts.com/
il sito ufficiale
a 7,79 ci sono 17000 pz. in vendita
ANSALDO STS, a proprio giudizio1 è leader in Italia, sia nel mercato del segnalamento che in quello dei sistemi di trasporto, uno dei principali operatori mondiali nel segnalamento nonché uno dei principali sistemisti/integratori tecnologici nel mercato europeo dei sistemi di trasporto metropolitani. I fattori chiave su cui ANSALDO STS può contare sono rappresentati da:

la sua lunga storia operativa che ha permesso al Gruppo di acquisire una profonda conoscenza del mercato di riferimento nonché di essere riconosciuto come uno degli operatori che hanno contribuito a livello mondiale allo sviluppo dei mercati del segnalamento e dei sistemi di trasporto;
 
Ultima modifica:
piu' del 50 % del fatturato la fa con le fs.....
 
Ultimo: 7,7500 €

Ora: 13:00
Variazione: -2,65 %
Apertura: 8,0000 €
Massimo: 8,0200 €
Minimo: 7,7100 €
Quantità totale: 244.540
Riferimento prec: 7,9610 €
Ufficiale prec.: 8,0700 €


ma che cavolo sta succedendo è
una schifo
 
Siamo sotto il prezzo dell'IPO
 
Sono sempre più stupito da questo titolo, unico punto rosso nell'odierno verde prato star...........se penso che le ho in carico a 8,90...........
 
sei in buona compagnia :'( :wall:
 
Ipo

da Finanza&Mercati del 16-06-2006
[Nr. 117 pagina 2]

Il drenaggio di liquidità è all’origine dei guai dei mercati azionari. Ma quando si tratta di «nuova carta» gli investitori non mancano mai. O per lo meno, questo insegna la storia recente delle Ipo di Piazza Affari. Lo scorso anno le nuove offerte hanno registrato, in media, una oversubscription di 3,58 volte da parte della clientela retail e di 4,47 volte dagli investitori istituzionale. Mentre a metà (o quasi) del 2006 il multiplo è salito a 4,76 per il retail e a 5,56 per gli istituzionali. Anche le ultime matricole, approdate al listino quando la correzione era in atto, non sono sfuggite a questa regola generale se si considera, per esempio, che la domanda degli istituzionali per Nice è stata pari a 14,13 volte il quantitativo loro destinato, mentre le richieste dei clienti retail è stata di 6,13 volte superiore all’Offerta. L’analisi delle Ipo mette in luce una tendenza sorprendente: quasi sempre gli investitori retail mostrano un «fiuto» maggiore rispetto agli istituzionali. Eurotech, che dal collocamento è salita del 202%, aveva avuto una oversubscription di 11,34 volte tra i retail e di 3,17 tra gli istituzionali, Apulia (più 41,4%) di 12,79 volte per i primi e 4,16 per i secondi, Bioera (più 57,9%) di 27,69 e 8,51 volte. Questa regole ha qualche eccezione: per esempio, Banca Italease, salita del 254% dal collocamento, aveva avuto richieste per 6,24 volte dai piccoli investitori e di 12,92 dai grandi. Questa legge empirica vale anche nella direzione opposta: nella gran maggioranza dei casi, quando una matricola delude le maggiori richieste erano arrivate dagli istituzionali. Eurofly (scesa del 45% dal collocamento) aveva raccolto 1,13 volte l’Offerta tra il retail e 1,84 tra i grandi, idem per Safilo, Marazzi, Eems e Ansaldo Sts. A questo punto va fatta qualche domanda ai gestori italiani: ma la crisi dei fondi è solo colpa del fisco e della burocrazia, o dipende anche dal fatto che l’azzeccano poco?
 
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