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Mi definisco aperto sotto questo punto di vista quindi prima di esprimere la mia opinione ho voluto aspettare di aver fatto un assaggio e di essermi informato per bene e le mie conclusioni sono:
1. Gli insetti non sanno di nulla (almeno quelli venduti qui)
2. Gli insetti costano 3 volte il filetto di razza piemontese, quindi ultra-cari.
3. Non sono così semplici da allevare visto che ne servono quantità molto maggiori per sfamare un singolo individuo (ovvio) e richiedono temperature abbastanza calde per sopravvivere tutto l'anno (quindi consumano un sacco di energia per poter essere allevati).
4. A differenza degli animali non si può ottimizzare l'allevamento con l'auto-produzione di biogas.
5. Eventuali alternative per insetti più grossi (potenzialmente gustosi e potenzialmente meno cari da allevare) non sono europei. Nota bene: forse è questo il motivo per cui gli insetti non fanno parte della nostra cultura culinaria (se si vanno ad escludere gli insetti già usati da tempo nell'industria alimentare come i coloranti, ad esempio il rosso derivato dalla cocciniglia).
Lato positivo rimane solo un punto:
1. Sono interessanti da un punto di vista nutrizionale (almeno da un punto di vista proteico, perché lato apporto di ferro sono meno interessanti della carne stessa).
Insomma tante polemiche per nulla... gli insetti non risolvono la maggior parte dei problemi che si sono posti nell'ottica di risolvere (disponibilità alimentare anche per i paesi meno fortunati abbattendo il costo della carne ed impatto energetico inferiore) e non sono neanche gustosi (non fanno neanche schifo, non sanno praticamente di nulla, per chi non li ha mai mangiati il loro vago gusto può essere associato a quello del guscio del mais rimasto dopo che i popcorn esplodono (anzi forse il guscio del mais è ancora più gustoso)... entrambi comunque si incastrano in mezzo ai denti... il gusto insomma dipende solo dal condimento).
Dubito che a 90€ al Kg di media (30€ al Kg per le farine mix dove la percentuale di farina di grillo è appunto 1/3 o meno) qualcuno sostituirà mai la propria dieta con questa tipologia di cibo "innovativo" (al più lo proverà una volta sola come ho fatto io). Dopotutto pagare 3 volte tanto il costo del filetto piemontese più buono in assoluto, per ritrovarsi con un cibo perlopiù insapore che è di fatto una specie di integratore alimentare (visto che apporta solo nutrienti senza alcun gusto) non ha alcun senso.
Di fatto è questo il campo in cui vedo gli insetti... negli integratori alimentari naturali (che in generale sono molto più cari degli alimenti stessi).
Discorso simile vale anche per la carne artificiale/coltivata alla fin fine, costa una barca di soldi e si possono riprodurre solo alcune texture della carne (di fatto in generale la si trova solo come hamburger e francamente io solitamente preferisco una bistecca vera e propria o un prosciutto al macinato, a meno di non volerlo usare per il ragù). Senza contare il fatto che la carne prodotta in laboratorio necessita di scienziati e conoscenze non indifferenti.
L'alternativa a mio parere è di gran lunga più banale:
L'allevamento va reso più green come già succede spesso in Italia (perché ricordiamolo spesso i giornali riprendono la situazione USA della carne, non quella degli allevamenti italiani che non vanno certo a distruggere le foreste per dar foraggio agli animali).
Il che significa che al posto di rilasciare nell'atmosfera il biogas prodotto dagli animali lo si può riutilizzare per autoalimentare l'allevamento ed eventualmente pure venderlo al di fuori dello stesso come energia ad impatto zero (vero che il biogas/metano produce anidride carbonica ma è pari o inferiore alla quantità di ossigeno prodotta dalle piante a partire dall'anidride carbonica usate come mangime).
Non solo, da circa 1 anno e mezzo ho iniziato a segnare i prezzi della mia spesa in modo da capire quando gli sconti sono reali e, come sappiamo tutti, da circa 10 mesi l'inflazione è stata devastante in molti settori (i latticini e i derivati del grano in particolare... prodotti che non hanno alcuna alternativa). Ebbene gli unici non aumentati sono carne e derivati.
Il macinato di carne piemontese era 12,88€ al Kg più di un anno fa, continua ad esserlo. Il prosciutto cotto raspini era 16,90€ al Kg continua ad esserlo. Il filetto di carne piemontese era più di 37€ al Kg e continua ad esserlo. Inflazione zero sulla carne fino ad oggi sulla carne italiana.
Immagino sia proprio perché sono stati in grado di sfruttare gli investimenti sulla rivendita di biogas per azzerare gli aumenti dei costi (o almeno mitigarli molto).
In definitiva se gli insetti fossero un'alternativa valida forse farebbero già parte della nostra cultura (d'altronde il formaggio con i vermi è parte della nostra cultura, probabilmente perchè ha già un suo perché).
La situazione potrebbe cambiare in futuro? Ovvio, come tutte le cose, le tradizioni con il tempo possono cambiare, i cibi che oggi sono della tradizione un tempo erano innovativi... ma non alle condizioni attuali.
Il principale ostacolo a queste innovazioni è di tipo economico... non ha senso che questi cibi che dovrebbero risolvere il problema della fame del mondo costino così tanto da far impallidire la carne di miglior qualità.
Il secondo principale ostacolo altrettanto se non più importante è quello del gusto... non ha senso chiedere di mangiare cibo insapore solo perché da un punto di vista nutritivo è interessante, la gente non mangia solo per i nutrienti ma anche e in particolare per il gusto.
Il terzo ostacolo è quello che tutti presentano come primo, il punto di vista culturale... che però non è semplice bigottismo ma è semplicemente ciò che viene già offerto sul mercato e che è già un prodotto vincente la classica carne... che negli anni per evitare di perdere il primato continuerà a migliorare il proprio impatto ambientale e, se siamo fortunati, manterrà anche il proprio prezzo.
La mia visione razionale è che ad oggi la miglior alternativa è ancora la classica carne da allevamento italiano. Ha un costo giusto e dona sapori unici al cibo apportando al contempo i nutrienti di cui il corpo ha bisogno e, in italia, a differenza che in USA, gli allevamenti non sono così intensivi da essere distruttivi, sono già oggi (e lo saranno sempre di più) in simbiosi con l'ambiente circostante.
1. Gli insetti non sanno di nulla (almeno quelli venduti qui)
2. Gli insetti costano 3 volte il filetto di razza piemontese, quindi ultra-cari.
3. Non sono così semplici da allevare visto che ne servono quantità molto maggiori per sfamare un singolo individuo (ovvio) e richiedono temperature abbastanza calde per sopravvivere tutto l'anno (quindi consumano un sacco di energia per poter essere allevati).
4. A differenza degli animali non si può ottimizzare l'allevamento con l'auto-produzione di biogas.
5. Eventuali alternative per insetti più grossi (potenzialmente gustosi e potenzialmente meno cari da allevare) non sono europei. Nota bene: forse è questo il motivo per cui gli insetti non fanno parte della nostra cultura culinaria (se si vanno ad escludere gli insetti già usati da tempo nell'industria alimentare come i coloranti, ad esempio il rosso derivato dalla cocciniglia).
Lato positivo rimane solo un punto:
1. Sono interessanti da un punto di vista nutrizionale (almeno da un punto di vista proteico, perché lato apporto di ferro sono meno interessanti della carne stessa).
Insomma tante polemiche per nulla... gli insetti non risolvono la maggior parte dei problemi che si sono posti nell'ottica di risolvere (disponibilità alimentare anche per i paesi meno fortunati abbattendo il costo della carne ed impatto energetico inferiore) e non sono neanche gustosi (non fanno neanche schifo, non sanno praticamente di nulla, per chi non li ha mai mangiati il loro vago gusto può essere associato a quello del guscio del mais rimasto dopo che i popcorn esplodono (anzi forse il guscio del mais è ancora più gustoso)... entrambi comunque si incastrano in mezzo ai denti... il gusto insomma dipende solo dal condimento).
Dubito che a 90€ al Kg di media (30€ al Kg per le farine mix dove la percentuale di farina di grillo è appunto 1/3 o meno) qualcuno sostituirà mai la propria dieta con questa tipologia di cibo "innovativo" (al più lo proverà una volta sola come ho fatto io). Dopotutto pagare 3 volte tanto il costo del filetto piemontese più buono in assoluto, per ritrovarsi con un cibo perlopiù insapore che è di fatto una specie di integratore alimentare (visto che apporta solo nutrienti senza alcun gusto) non ha alcun senso.
Di fatto è questo il campo in cui vedo gli insetti... negli integratori alimentari naturali (che in generale sono molto più cari degli alimenti stessi).
Discorso simile vale anche per la carne artificiale/coltivata alla fin fine, costa una barca di soldi e si possono riprodurre solo alcune texture della carne (di fatto in generale la si trova solo come hamburger e francamente io solitamente preferisco una bistecca vera e propria o un prosciutto al macinato, a meno di non volerlo usare per il ragù). Senza contare il fatto che la carne prodotta in laboratorio necessita di scienziati e conoscenze non indifferenti.
L'alternativa a mio parere è di gran lunga più banale:
L'allevamento va reso più green come già succede spesso in Italia (perché ricordiamolo spesso i giornali riprendono la situazione USA della carne, non quella degli allevamenti italiani che non vanno certo a distruggere le foreste per dar foraggio agli animali).
Il che significa che al posto di rilasciare nell'atmosfera il biogas prodotto dagli animali lo si può riutilizzare per autoalimentare l'allevamento ed eventualmente pure venderlo al di fuori dello stesso come energia ad impatto zero (vero che il biogas/metano produce anidride carbonica ma è pari o inferiore alla quantità di ossigeno prodotta dalle piante a partire dall'anidride carbonica usate come mangime).
Non solo, da circa 1 anno e mezzo ho iniziato a segnare i prezzi della mia spesa in modo da capire quando gli sconti sono reali e, come sappiamo tutti, da circa 10 mesi l'inflazione è stata devastante in molti settori (i latticini e i derivati del grano in particolare... prodotti che non hanno alcuna alternativa). Ebbene gli unici non aumentati sono carne e derivati.
Il macinato di carne piemontese era 12,88€ al Kg più di un anno fa, continua ad esserlo. Il prosciutto cotto raspini era 16,90€ al Kg continua ad esserlo. Il filetto di carne piemontese era più di 37€ al Kg e continua ad esserlo. Inflazione zero sulla carne fino ad oggi sulla carne italiana.
Immagino sia proprio perché sono stati in grado di sfruttare gli investimenti sulla rivendita di biogas per azzerare gli aumenti dei costi (o almeno mitigarli molto).
In definitiva se gli insetti fossero un'alternativa valida forse farebbero già parte della nostra cultura (d'altronde il formaggio con i vermi è parte della nostra cultura, probabilmente perchè ha già un suo perché).
La situazione potrebbe cambiare in futuro? Ovvio, come tutte le cose, le tradizioni con il tempo possono cambiare, i cibi che oggi sono della tradizione un tempo erano innovativi... ma non alle condizioni attuali.
Il principale ostacolo a queste innovazioni è di tipo economico... non ha senso che questi cibi che dovrebbero risolvere il problema della fame del mondo costino così tanto da far impallidire la carne di miglior qualità.
Il secondo principale ostacolo altrettanto se non più importante è quello del gusto... non ha senso chiedere di mangiare cibo insapore solo perché da un punto di vista nutritivo è interessante, la gente non mangia solo per i nutrienti ma anche e in particolare per il gusto.
Il terzo ostacolo è quello che tutti presentano come primo, il punto di vista culturale... che però non è semplice bigottismo ma è semplicemente ciò che viene già offerto sul mercato e che è già un prodotto vincente la classica carne... che negli anni per evitare di perdere il primato continuerà a migliorare il proprio impatto ambientale e, se siamo fortunati, manterrà anche il proprio prezzo.
La mia visione razionale è che ad oggi la miglior alternativa è ancora la classica carne da allevamento italiano. Ha un costo giusto e dona sapori unici al cibo apportando al contempo i nutrienti di cui il corpo ha bisogno e, in italia, a differenza che in USA, gli allevamenti non sono così intensivi da essere distruttivi, sono già oggi (e lo saranno sempre di più) in simbiosi con l'ambiente circostante.