Undici minuti

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Dulcinea

Inoublieusement...
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"Undici minuti" è il titolo dell'ultimo romanzo di Paulo Coelho e anche il tempo medio di un rapporto sessuale, così pensa Maria, la protagonista che di mestiere ha scelto di essere una prostituta. Una prostituta sacra... stupenda.

L'ho letto in due giorni, è un libro per le donne che non dicono e per gli uomini che non sanno. Un libro che parla d'amore e di sesso, sottolineando le impalpabili - seppure fondamentali - differenze. Come il toccarsi per arrivare all'anima.

E' scritto da un uomo che parla al femminile in maniera imbarazzante, come del resto sanno fare bene molti scrittori latino-americani. Su tutti Amado.
Ecco, metterò Maria con Teresa Batista, donna Flo e Gabriela, senza dimenticare Ursula Buendìa. Donne che riescono misteriosamente a tornare vergini ogni volta che amano.
Da leggere assolutamente.

Dulci :)
 
Non l'ho trovato.
Ho preso "quarantacinque minuti".Penso vada bene lo stesso.
Non volevo leggerlo,dopo la tua recensione gli darò un'occhiata.
 
Bah. Se è un libro scritto da un uomo che parla al femminile, allora so già cosa dice. Inutile leggerlo
 
Ho letto il libro e sono rimasto colpito per l'intensità emotiva che alcuni brani trasmettono.

L'amore, dopo molte miserie e sofferenze, viene finalmente visto per quello che dovrebbe essere: il dolce e profondo abbraccio tra un uomo ed una donna in cui anima e corpo si fondono insieme in maniera naturale e spontanea.

Ho trovato che Coelho ha una concezione dell'amore straordinariamente vicina a quella di Wilhem Reich, che di queste cose se ne intendeva.

FR
 
Scritto da Il Califfo
Bah. Se è un libro scritto da un uomo che parla al femminile, allora so già cosa dice. Inutile leggerlo

è quello che pensavo anch'io.Però il parere di Dulcinea,che-fino a prova contraria-è donna,mi fa pensare.Per questo lo leggerò.
 
Scritto da Il Califfo
Bah. Se è un libro scritto da un uomo che parla al femminile, allora so già cosa dice. Inutile leggerlo

[...]Desidera bere anche quell'uomo. Solo allora potrà dimenticare per sempre il vino cattivo, che s'ingolla d'un fiato, che dà una sensazione di ebrezza, ma che finisce per lasciare soltanto un gran mal di testa e un buco nell'anima.
La ragazza si ferma, intreccia dolcemente le dita con quelle di lui; ode un gemito; anche lei vorrebbe gemere, ma si controlla, sente quel calore spandersi in tutto il corpo. "Starà accadendo pure a lui?" Senza orgasmo, l'energia prende altre strade, va al cervello, non le consente di pensare soltanto ad arrivare alla fine. Invece tutto quello che vuole è fermarsi: fermarsi a metà, espandere il piacere all'intero corpo, fino alla mente, rinnovare l'impegno e il desiderio, essere di nuovo vergine.
Dolcemente si toglie la benda dagli occhi; poi la leva anche a lui. Accende la luce del comodino. Sono entrambi nudi: non sorridono, ma si guardano. "Io sono l'amore, io sono la musica," pensa lei. "Balliamo".
[...]


Brrrrr quante certezze, Califfo,... ma se sei riuscito a far pensare ad una donna, solo sfiorandola nel buio più completo, quello che ho evidenziato, hai ragione non ti serve leggere il libro. Complimenti, appartieni alla categoria degli uomini che sanno.

Dulci


(p.s. Watson, credo ti piacerà molto...)
 
pissipissi per Dulcinea.

Leggerollo.Promettello.Riferirollo.
 
"Se n’è andato lontano" disse qualcuno. In quel momento, Maria imparò che alcune cose si perdono per sempre. Apprese inoltre che esisteva un posto chiamato “lontano”, che il mondo era vasto e il suo paese piccolo, e che le persone più interessanti finivano sempre per andarsene. Anche lei avrebbe voluto partire, ma era ancora troppo giovane. Guardando le strade polverose del paesotto dove abitava, decise comunque che un giorno avrebbe seguito i passi di quel ragazzino. Nei nove venerdì successivi, secondo un’usanza della sua religione, fece la comunione e chiese alla Vergine Maria di portarla via da lì, un giorno.

Per qualche tempo soffrì, cercando vanamente di avere notizie del ragazzino, ma nessuno sapeva dove si fossero trasferiti i suoi genitori. Maria cominciò allora a pensare che il mondo fosse troppo grande, e l’amore troppo pericoloso, e che la Vergine fosse una santa che dimorava in un cielo distante e non si curava di ciò che chiedevano i bambini.
 
Scritto da Dulcinea
Brrrrr quante certezze, Califfo,... ma se sei riuscito a far pensare ad una donna, solo sfiorandola nel buio più completo, quello che ho evidenziato, hai ragione non ti serve leggere il libro. Complimenti, appartieni alla categoria degli uomini che sanno.

Dulci

Non so mica cosa abbiano pensato in quei momenti le donne con cui sono stato, non ho certezze, al massimo delle probabilità, ma tu pensi che se leggo il libro poi le donne con cui starò penseranno quello ?
Comunque molto probabimente lo leggerollo pure io, così poi ti raccontotti le mie impressioni,
ciao Dulci.
 
Ultima modifica:
Scritto da Il Califfo
Non so mica cosa abbiano pensato in quei momenti le donne con cui sono stato, non ho certezze, al massimo delle probabilità, ma tu pensi che se leggo il libro poi le donne con cui starò penseranno quello ?
......



Ovviamente non ho detto questo, dipende molto dall'intensità e dalla sensibilità di chi ascolta e suona la musica.

E' un "semplice" libro, non vuole insegnare niente... ma io mi sono fermata spesso a pensare mentre lo leggevo. Non tutti i libri mi hanno fatto questo effetto.
Attendotti, dunque, le tue impressioni.

Ciao Califfo

Dulci :)
 
[…]Ma che stupidaggini sto scrivendo? Nell'amore non si può ferire nessuno. Ognuno di noi è responsabile di quello che prova, e non può incolpare l'altro.
Io mi sono sentita ferita quando ho perduto gli uomini dei quali ero innamorata. Oggi sono convinta che non si perde nessuno, visto che non si possiede nessuno.
Questa è l'autentica esperienza della libertà: avere la cosa più importante del mondo senza possederla[…]
 
L’anima gemella

Paulo Coelho attraverso le parole di uno dei protagonisti del libro, Ralf, parla di Platone:

[…]citerei Platone. Secondo il filosofo, all’inizio della creazione, gli uomini e le donne non erano come oggi. Esisteva un essere unico, piuttosto basso con un corpo e un collo; la sua testa presentava due facce, ciascuna delle quali guardava in una direzione. Era come se fossero due creature unite per le spalle, con due sessi diversi, quattro gambe, quattro braccia[…]

Il racconto continua con la decisione degli dei, di Zeus in particolare, di dividere questo essere in due parti col fulmine….ed arriviamo all’uomo e alla donna attuali.
Infatti un essere fatto nella maniera originale sarebbe stato autosufficiente e avrebbe potuto procurare guai agli dei che non tolleravano questa cosa.

Ma ad onor del vero non mi sembra che le cose stiano veramente così. Nei Dialoghi ed in particolare nel Simposio Platone descrive tre esseri, uomo, donna, ermafrodito, quest’ultimo con sesso sia maschile che femminile.

Zeus decreta la divisione di ciascuno, ed ecco allora la ricerca, della propria metà, della propria anima gemella, con moltissimi tentativi e pochi successi…..
FR
 
Scritto da FR
[…]Ma che stupidaggini sto scrivendo? Nell'amore non si può ferire nessuno. Ognuno di noi è responsabile di quello che prova, e non può incolpare l'altro...[…] [/B]

...Interessante.

:)
 
Tu pensa.......oggi dovevo fare un regalo ad una persona...

Così ho regalato...Histoire d'O e 11 minuti da leggere rigorosamente in sequenza.....

accompagnandoli con questa dedica.....

Siamo spiriti che si cercano con l'irrequietezza nell'animo....e quando ci troviamo, ...... fosse anche solo per un attimo, in quell'istante completandoci, finalmente esistiamo.
 
Scritto da Fastmax!!
Tu pensa.......oggi dovevo fare un regalo ad una persona...

Così ho regalato...Histoire d'O e 11 minuti da leggere rigorosamente in sequenza.....

accompagnandoli con questa dedica.....

Siamo spiriti che si cercano con l'irrequietezza nell'animo....e quando ci troviamo, ...... fosse anche solo per un attimo, in quell'istante completandoci, finalmente esistiamo.

E' vero, in quel lasso di tempo (spero molto più di un istante;) ), esistiamo come un'entità diversa.......più completa.
Ciao Fast
FR
 
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