UNICREDIT G. INSEGUENDO la RAGAZZA volume 82

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Prendendosi solo gli sportelli Unicredit acquisisce solo la situazione specifica (clienti che rimangono, depositi e infrastrutture eventuali) pagando un corrispettivo concordato. Quindi nulla a che vedere con la situazione patrimoniale e contabile del gruppo MPS che tuttavia ne trae qualche beneficio da queste cessioni ma si impoverisce dal punto di vista del patrimonio gestito. Questo in due parole...
Grazie!
Ma il Mef deve scendere nella compagine azionaria (sotto il 50%). Cedere sportelli significa anche cedere quote?
 
Grazie!
Ma il Mef deve scendere nella compagine azionaria (sotto il 50%). Cedere sportelli significa anche cedere quote?
No, come ho già detto, la cessione di sportelli nulla ha a che vedere con la situazione contabile del capitale della banca cedente. Deve trovare acquirenti delle sue quote.
 
Malgrado sia scesa sotto 18 scorsa settimana hanno comprato sempre per 12 mln settimanali
 
Ironico che il prezzo MEDIO di acquisto sia superiore al prezzo attuale. Complimenti.
 
da ws

La borsa di Milano è in lieve calo dopo la revisione al rialzo delle stime sul Pil dell'Italia da parte dell'Istat.

e qui uno direbbe PIL peggiorato ? Noo !!

L'istituto di statistica ha migliorato la stima sul prodotto interno lordo per quest'anno a +1,2% dal +0,4% ipotizzato a dicembre e previsto un +1,1% per il 2024. "Lo scenario previsivo si fonda su ipotesi favorevoli sul percorso di riduzione dei prezzi nei prossimi mesi e sulla attuazione del piano di investimenti pubblici programmati nel biennio", avverte l'istituto nel comunicato.
 
aiuterebbe, ma non credo lo approvino. il dibattito del 30 non è iniziativa del governo, ma delle opposizioni. poi tutto può essere, immagino stiano trattando a Bruxelles in modo riservato
Ma le opposizioni di oggi prima erano al governo ed il MES l'hanno lasciato dove era. A nesuno piace realmente così come è perchè ha troppe tagliole e non serve. Che l'Europa dica "approvatelo comunque poi lo modfichiamo" è un discorso fatto solo per avere ragione pur riconoscendo di non averla
 

Ucraina ultime notizie. Distrutta diga di Kakhovka. Kiev accusa i russi, Mosca nega. Aiea: no rischi nucleari immediati


sole 24h
 
Ma le opposizioni di oggi prima erano al governo ed il MES l'hanno lasciato dove era. A nesuno piace realmente così come è perchè ha troppe tagliole e non serve. Che l'Europa dica "approvatelo comunque poi lo modfichiamo" è un discorso fatto solo per avere ragione pur riconoscendo di non averla
Sii preciso storicamente: il governo di prima comprendeva Lega e FI * e anche M5S quindi non l'hanno approvato perché queste tre forze erano contrarie, o almeno due di loro
Gli altri paesi l'hanno approvato mi pare tutti. Può darsi siano tutti suicidi e autolesionisti, ma è improbabile statisticamente.

* FI inoltre lasciava capire che, quando era al governo con Draghi, per lei il Mes non era un grosso problema e che si poteva anche votarlo
 
Ultima modifica:
Proseguono i pochi volumi
Futures USA poco sotto la parità.
Sembrerebbe una giornata da penichella ;)
 
Sii preciso storicaente: il governo di prima comprendeva Lega e FI * e anche M5S quindi non l'hanno approvato perché queste tre forze erano contrarie, o almeno due di loro
Gli altri paesi l'hanno approvato mi pare tutti. Può darsi siano tutti suicidi e autolesionisti, ma è improbabile statisticamente.

* FI inoltre lasciava capire che, quando era al governo con Draghi, per lei il Mes non era un grosso problema e che si poteva anche votarlo
Che facciamo, giochiamo anche noi al gioco delle 3 carte? Facevano tutti parte del plotone di esecuzione contro Conte ed il M5S. Ma non per il prestito in quanto tale, solamente perché lo si accusava di accettare il MES.
E lo sappiamo (quasi) tutti perché non lo si accettava. Il guaio è che ci si mette il cappio al collo più di quanto già non l'abbiamo per via del macigno del debito pubblico che grava sulle spalle dei poveri comuni mortali italiani. Non certamente su quel ristretto numero di famiglie che vivono senza problemi economici.
 
Passano gli anni ed il cetriolo, abbellito, è sempre presente.
NOTIZIENOTIZIE ITALIAUNICREDIT: ANDREA ORCEL SU RISIKO BANCHE E TASSI

UniCredit: Andrea Orcel su risiko banche e tassi​

UniCredit: Andrea Orcel su risiko banche e tassi


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di Laura Naka Antonelli
6 Giugno 2023 15:00
UniCredit osservata speciale, tra le dichiarazioni rilasciate dal ceo Andrea Orcel su potenziali operazioni di M&A e le indiscrezioni sul ruolo che la banca potrebbe giocare nel dossier Mps-Monte dei Paschi di Siena.
Il titolo UCG oggi segna un trend lievemente negativo, a fronte dei buy che continuano invece ad affollarsi sulle azioni dell’istituto senese.
A Piazza Affari continuano a circolare imperterriti rumor sulle nozze di Mps con banche potenzialmente interessate.
Oggi si punta sul risiko Mps-Bper, che vedrebbe in qualche modo protagonista anche UniCredit di Orcel.
Si parla infatti della possibilità che UniCredit si spartisca insieme a Mediocredito Centrale alcune filiali del Monte dei Paschi.
“Dietro le quinte si è rispolverato lo schema tentato due anni fa – scrive il quotidiano La Repubblica, facendo riferimento al dossier Mps – per cedere a Mcc fino a 150 filiali Mps, specie in Puglia e in Sicilia (…) UniCredit, invece, sta studiando la possibilità di rilevare una parte delle filiali venete delle reti ex Antonveneta e Bam”.

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Il quotidiano ricorda che “Mps ha 180 sportelli nella regione, l’8% del mercato, mentre la banca guidata da Andrea Orcel in Veneto è poco presente”.
Ma mentre le indiscrezioni sul futuro di Mps si infittiscono, il ceo UniCredit Andrea Orcel si mette in evidenza, piuttosto, per stroncare sul nascere eventuali rumor su operazioni potenziali di M&A che possano vedere protagonista Piazza Gae Aulenti.
Nella giornata di ieri, Orcel ha parlato in occasione di un evento organizzato da Bloomberg anche del proprio futuro.
Il ceo ha rimarcato tutta l’intenzione di continuare a vestire i panni di numero uno, dunque amministratore delegato, di UniCredit:
Amo il mio lavoro, amo Unicredit e la mia squadra è stupenda”, ha detto Andrea Orcel, aggiungendo che “sicuramente il lavoro non è finito, quindi se gli azionisti e gli investitori mi voteranno sono sicuramente disponibile”.
L’AD della banca italiana ha tuttavia reiterato quella che molti vedono ormai come una opposizione alle operazioni di fusioni e di acquisizione (M&A), da parte di UniCredit, che è diventata quasi una questione di principio.
“Penso che le persone adorino l’M&A perché fa notizia, ma penso che se si concentrano sull’M&A invece che sull’esecuzione di ciò che hanno internamente, commettono un grosso errore”, ha sottolineato il banchiere, continuando:
Penso anche che le persone stiano sottovalutando gli ostacoli” : ostacoli che frenano l’appeal di transazioni di mergers and acquisitions.
Il riferimento è stato a diversi fattori, tra cui il contesto incerto.
“Prova a chiedere a qualsiasi amministratore delegato di qualsiasi settore se farà un grande M&A in un ambiente incerto quando non si sa esattamente dove si ‘atterrerà'”, ha detto.
Orcel ha fatto riferimento anche al fatto che la “regolamentazione non è omogenea” e alle “difficoltà di fare operazioni di M&A transfrontalieri”; elementi, questi, che erano stati citati già in passato come ostacoli a eventuali disegni di M&A con altre banche.
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Orcel (UniCredit) e la risposta alla domanda su Mps. Il commento su operazioni M&A
Lo scorso 3 maggio, UniCredit ha presentato una trimestrale eccellente, mostrandosi contestualmente più che fiduciosa nel futuro:
Prevediamo un utile netto oltre i €6,5 miliardi e una maggiore distribuzione agli azionisti di almeno €5,75 miliardi”, aveva annunciato il ceo di UniCredit Andrea Orcel, dopo aver presentato un “utile netto record del primo trimestre, pari a €2,1 miliardi“.
Andrea Orcel aveva messo in evidenza il forte assist dei rialzi dei tassi della Bce sul trend del NII.
Il margine di interesse era stato definito, infatti, estremamente forte.
Detto questo, nel discorso proferito nella giornata di ieri, il ceo ha reso noto di star puntando in modo significativo a quelle attività che generano commissioni, al fine di ridurre la dipendenza dei ricavi di UniCredit dal trend del margine di interesse, reputata tuttora eccessiva.
D’altronde, in un momento in cui è la stessa Bce di Christine Lagarde ad avvertire le banche dell’Eurozona riguardo alla necessità che aumentino i tassi sui depositi, dunque le remunerazioni ai correntisti, oltre ad alzare i tassi sui prestiti, il manager ritiene che il “nuovo ostacolo, per gli istituti di credito”, sarà rappresentato proprio dai tassi sui depositi più elevati, che ridurranno il NII di cui stanno al momento beneficiando.
Meglio dunque darsi da fare, e trovare altre fonti di fatturato meno dipendenti dalla direzione dettata dai tassi di interesse.
In ogni caso il numero uno di UniCredit ha ribadito l’ottimismo nei confronti della banca, che è concentrata, al momento, sul taglio dei costi.
“Con le commissioni e i costi (i tagli dei costi), riteniamo che il nostro margine operativo lordo continuerà a crescere…e siamo relativamente fiduciosi nel fatto che, l’anno prossimo, saremo almeno in linea con quest’anno”.
Le operazioni di M&A possono invece aspettare. E, forse, soprattutto quelle che vanno verso Siena.
Oggi Amdrea Orcel ha commentato anche il piano da 10 miliardi a sostegno di famiglie e imprese in Italia lanciato da UniCredit:
“Come UniCredit ha sempre fatto, il nostro ruolo è quello di sostenere i clienti e le comunità anche nei momenti più difficili – ha detto il numero uno di Piazza Gae Aulenti – Continueremo a offrire un aiuto concreto alle famiglie, alle comunità e alle imprese affinché possano accelerare i loro percorsi individuali di crescita e il nostro percorso collettivo verso il successo”.
Stando a quanto riportato dall’agenzia Ansa, Orcel ha così continuato:
“Famiglie e imprese italiane hanno dimostrato straordinaria resilienza e adattabilità di fronte alle significative pressioni macroeconomiche, tra cui l’aumento dei tassi e l’alta inflazione. Tali straordinarie risposte individuali hanno permesso all’Italia una reazione collettiva più forte del previsto, tanto che la situazione economica degli ultimi mesi è stata migliore di quanto si potesse temere“.
Oggi UniCredit ha dato informazioni anche sul programma di buyback azionario rendendo noto che, alla data del 2 giugno 2023, a partire dall’avvio della Prima Tranche del Programma di BuyBack 2022, la banca “ha acquistato un totale di n. 103.666.925 azioni, pari al 5,34% del capitale sociale, per un controvalore complessivo pari a 1.923.493.058,59 Euro
 
Che facciamo, giochiamo anche noi al gioco delle 3 carte? Facevano tutti parte del plotone di esecuzione contro Conte ed il M5S. Ma non per il prestito in quanto tale, solamente perché lo si accusava di accettare il MES.
E lo sappiamo (quasi) tutti perché non lo si accettava. Il guaio è che ci si mette il cappio al collo più di quanto già non l'abbiamo per via del macigno del debito pubblico che grava sulle spalle dei poveri comuni mortali italiani. Non certamente su quel ristretto numero di famiglie che vivono senza problemi economici.
ma no, certe polemiche appartengono al passato e lasciamole al passato. precisavo solo qualche dato.
ripeto solo una cosa: paesi come Portogallo, Spagna, Grecia, Malta ecc. ecc. (non proprio tutti dotati di colli robusti) l'hanno ratificato.
Non ratificandolo, diventerebbe difficile avanzare richieste anche sensate in sede Ue. Questa è la mia opinione.
Ratificarlo non vuol dire ovviamente chiederne l'attivazione. Ormai il no al Mes è diventata una bandierina propagandistica.
piuttosto, questi efficacissimi nuovi governanti cerchino di spendere i fondi del PNNR.
 
Ieri che news hanno usato per farsi una giornata short da 82 cents?
 
Recupera la sma5 oltre al pivot settimanale,torna il SERENO sulla RAGAZZA
 
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