Unicredit: solo news n. 4

Unicredit: redditivita' continuera' a beneficiare di tassi e taglio costi (S&P)​

MILANO (MF-DJ)--I risultati annunciati per il 2022 di Unicredit (BBB/Stabile/A-2) dimostrano che la redditivita' della banca continuera' a beneficiare fortemente dell'aumento dei tassi di interesse e di iniziative di contenimento dei costi. Lo scrive S&P in un report. L'istituto di Piazza Gae Aulenti ha riportato un utile netto nel 2022 superiore alle attese, principalmente grazie a una forte crescita del reddito da interessi netti e minori perdite su crediti, dove abbiamo avuto precedentemente previsto maggiori accantonamenti sul residuo delle esposizioni russe di Unicredit e una svalutazione della sua partecipazione nella controllata locale. Nel 2023, S&P prevede che la banca raggiungera' la sua guidance sul reddito da interessi netti di almeno 11,3 miliardi di euro, da 10,7 miliardi di euro per il 2022, e manterra' i costi di circa 9,7 miliardi di euro, un aumento moderato rispetto ai 9,6 miliardi di euro dello scorso anno. Tuttavia, il costo del rischio potrebbe superare la guidance della banca di 30-35 punti base dato il deterioramento del contesto macroeconomico e l'esposizione alla Russia che pesera' sulle perdite su crediti. L'esposizione di Unicredit verso la Russia, sebbene in calo, e' rimasta considerevole a circa 5,3 miliardi di euro lordi. cce MF-DJ NEWS

01/02/2023 19:48
 
Utile netto piatto? troppo prudente... :D


Notizie Teleborsa

UNICREDIT, PIOGGIA DI REVISIONI AL RIALZO DEL TARGET PRICE​

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(Teleborsa) - All'indomani del rally (+12%) innescato dalla diffusione dei conti 2022 e dagli annunci riguardanti la generosa distribuzione agli azionisti, il titolo UniCredit ha continuato a salire, chiudendo la seduta odierna con un aumento superiore all'1%. La giornata è stata positiva per l'intero comparto bancario italiani, ma le azioni di UniCredit hanno beneficiato anche di numerose revisioni al rialzo del target price da parte degli analisti.

UBS ha alzato il prezzo obiettivo a 24 euro per azione (da 18,50), confermando il Buy. Stesso giudizio per Deutsche Bank, che ha aumentato il target a 20,20 euro (da 15,40), Intesa Sanpaolo (19,30 euro) e JPMorgan (21 euro). Barclays ha migliorato la raccomandazione a Overweight (da Equal Weight), con un prezzo obiettivo a 24 euro.

Equita ha confermato il Buy e alzato il target price a 23,50 euro per azione (da 15,60). Gli analisti hanno migliorato le stime di net income 2023 del 37% a 5 miliardi di euro, leggermente al di sotto della guidance per un approccio più prudente su fees, trading e costi operativi. Viene sottolineato che gli spunti positivi dalla call "confermano l'ottima capacità di generare capitale e remunerare gli azionisti".

Credit Suisse, che ha una raccomandazione Outperform, ha aumentato il target price a 21,20 euro per azione (da 17,20). Gli analisti si aspettano "che la sensibilità agli aumenti dei tassi, i miglioramenti disciplinati dell'efficienza, la comprovata solidità del bilancio e un'eccezionale copertura offrano un rialzo alle prospettive del management". Inoltre, pensano che l'obiettivo di UniCredit di mantenere un utile netto piatto rispetto al 2022 sia troppo prudentee migliorano le stime sull'utile netto del 10% fino al 2023-25.

(TELEBORSA) 01-02-2023 18:50
 

BCE: ALZA TASSI DI 50 PB, ANNUNCIA NUOVO RIALZO DI 50 PB A MARZO (RCO)​

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Francoforte, 02 feb - La Bce ha annunciato oggi un nuovo aumento dei tassi di interesse di 50 punti base. I tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale salgono di conseguenza rispettivamente al 3%, al 3,25% e al 2,50%. Nel comunicato di fine vertice, il Consiglio direttivo annuncia che i tassi verranno alzati di ulteriori 50 pb a marzo, "per poi valutare la successiva evoluzione della sua politica monetaria". "Mantenere i tassi di interesse su livelli restrittivi - si spiega nel comunicato - fara' diminuire nel corso del tempo l'inflazione frenando la domanda e mettera' inoltre al riparo dal rischio di un persistente incremento delle aspettative di inflazione.
In ogni caso, anche in futuro le decisioni del Consiglio direttivo sui tassi di riferimento saranno guidate dai dati e rifletteranno un approccio in base al quale tali decisioni vengono definite di volta in volta a ogni riunione".

Il Consiglio direttivo ha altresi' deciso le modalita' di riduzione delle consistenze dei titoli detenuti dall'Eurosistema nel quadro del Programma di acquisto di attivita' (Paa). Come comunicato a dicembre, il ritmo di tale riduzione sara' pari in media a 15 miliardi di euro al mese dall'inizio di marzo alla fine di giugno 2023 e verra' poi determinato nel corso del tempo. "I reinvestimenti parziali saranno condotti sostanzialmente in linea con la prassi attuale - si spiega nel comunicato -. In particolare, i restanti reinvestimenti verranno distribuiti in proporzione alla quota di rimborsi nelle singole componenti del Paa e, nel quadro del programma di acquisto per il settore pubblico (Pspp), in proporzione alla quota di rimborsi per ogni paese e per i vari emittenti nazionali e sovranazionali.

Nell'ambito degli acquisti di obbligazioni societarie da parte dell'Eurosistema, i restanti reinvestimenti saranno orientati maggiormente verso emittenti con risultati migliori dal punto di vista climatico. Fatto salvo l'obiettivo della Bcec della stabilita' dei prezzi, tale approccio sosterra' la graduale decarbonizzazione delle consistenze di obbligazioni societarie dell'Eurosistema, in linea con gli obiettivi dell'Accordo di Parigi".

Cop
(RADIOCOR) 02-02-23 14:24:17
 
Acuto finale in asta con un controvalori pari ad €. 77 milioni OK!
 
Raccomandazioni degli analisti su UNICREDIT

02 Feb 23JefferiesBuy▲ 24.5000
01 Feb 23Deutsche BankBuy▲ 20.2000
01 Feb 23Credit SuisseBuy▲ 21.2000
01 Feb 23UBSBuy▲ 24.0000
01 Feb 23Barclays▲ Overweight▲ 24.0000
01 Feb 23IntesaSanpaoloBuy▲ 19.3000
01 Feb 23Jp MorganBuy▲ 21.0000
27 Gen 23BarclaysEqualweight▲ 17.4000
26 Gen 23UBSBuy▲ 18.5000
25 Gen 23Jp MorganBuy▲ 20.0000
20 Gen 23JefferiesBuy▲ 21.0000
16 Gen 23Morgan StanleyN.d.▲ 17.0000
13 Gen 23Goldman SachsBuy▼ 19.5000
13 Gen 23MediobancaTop pick▲ 18.0000
15 Dic 22Goldman SachsBuy▲ 20.2500
06 Dic 22Jp MorganBuy▲ 16.0000
11 Nov 22BerenbergBuy▲ 17.0000
02 Nov 22Goldman SachsBuy▲ 19.5000
 
Interessante correlazione tra intesa ed unicredit. buona visione

 
Quelli di Exane stanno esagerando? Qui trovate l'articolo (a pagamento) di MF:

Unicredit, ecco perché per Exane vale il doppio. Distribuirà non 16 ma 25 miliardi agli azionisti - MilanoFinanza News

Unicredit, ecco perché per Exane vale il doppio. Distribuirà non 16 ma 25 miliardi agli azionisti​

di Elena Dal Maso

La banca guidata dal ceo Andrea Orcel è uno dei migliori titoli europei per solidità e distribuzione di capitale agli azionisti, sottolinea Exane Bnp Paribas. Che ricorda: a breve parte il buyback. Il tema Eurostoxx 50​

 
qualche anima pia che postasse l'articolo completo di MF.....ringrazio in anticipo
 
Unicredit colloca un bond che rende il 4,5%. Piovono richieste dagli investitori. Titolo sugli scudi
Andrea Orcel, ceo Unicredit

Unicredit colloca un bond che rende il 4,5%. Piovono richieste dagli investitori. Titolo sugli scudi​

di Elena Dal Maso

Dopo il bilancio 2022 che ha visto l’utile netto balzare ai massimi dal 2018, Unicredit ha collocato giovedì un’obbligazione senior non preferred per un miliardo di euro.​


Dopo il bilancio 2022 che ha visto l’utile netto balzare ai massimi dal 2018, Unicreditha collocato, giovedì 9 febbraio, un’obbligazione senior non preferred per un miliardo di euro. Le richieste da parte degli investitori internazionali sono state per oltre 2,1 miliardi di euro.

Il titolo traina il Ftse Mib, sale infatti del 3,64% a 18,89 euro per 36,57 miliardi di capitalizzazione. L’indice principale di Piazza Affari, invece, guadagna l’1,45%.

Si tratta di un bond con scadenza 16 febbraio 2029 che in apertura di collocamento, giovedì mattina, era partito da 185 punti sopra il tasso midswap a 6 anni per poi stringere a fine mattinata a 160 punti. Si tratta di un rendimento del 4,45% circa.

Il bond ha un taglio minimo di 150.000 euro (Isin XS2588885025) e sarà quotato alla borsa del Lussemburgo ma sotto legge italiana. E’ prevista una cedola fissa fino al 16 febbraio 2028 e se allora l’emissione non sarà richiamata (called), la cedola verrà ridefinita in base all’Euribor a tre mesi più spread.

Bookrunners dell’operazione sono Unicredit, Citi, Deutsche Bank, Mediobanca, NatWest Markets, Santander, SocGen.

Orario di pubblicazione: 09/02/2023 12:44
Ultimo aggiornamento: 09/02/2023 13:06
 

Raccomandazioni degli analisti su UNICREDIT​

In questa pagina tutte le raccomandazioni su UNICREDIT. I report degli analisti su un titolo azionario sono molto rilevanti, perché possono anche avere un'influenza sui suoi prezzi. La banche d'affari esprimono un giudizio (detto anche rating) e un prezzo obiettivo (detto anche target price). L'orizzonte temporale di queste analisi è generalmente pari a 12 mesi.
FILTRA PER BANCA Banca Akros Bank of America ML Barclays Berenberg Citigroup Credit Suisse Deutsche Bank Equita sim Goldman Sachs HSBC IntesaSanpaolo Jefferies Jp Morgan Mediobanca Morgan Stanley ODDO BHF Société Générale UBS FILTRA PER GIUDIZIO Accumulate Buy Equalweight N.d. Neutral Outperform Overweight Selected list Top pick
DATABANCA D'AFFARIGIUDIZIOTARGET PRICE
09 Feb 23BerenbergBuy▲ 22.5000
02 Feb 23JefferiesBuy▲ 24.5000
01 Feb 23Deutsche BankBuy▲ 20.2000
01 Feb 23Credit SuisseBuy▲ 21.2000
01 Feb 23UBSBuy▲ 24.0000
01 Feb 23Barclays▲ Overweight▲ 24.0000
01 Feb 23IntesaSanpaoloBuy▲ 19.3000
01 Feb 23Jp MorganBuy▲ 21.0000
 
Banche, i cinque maggiori istituti di credito italiani hanno registrato nel 2022 un utile di 12,8 miliardi (+66%)


Banche, i cinque maggiori istituti di credito italiani hanno registrato nel 2022 un utile di 12,8 miliardi (+66%)​

di Emma Bonotti

I maggiori margini di interesse e il minor costo del credito hanno sostenuto lo scorso anno i risultati di Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco Bpm, Bper e Mps. Cosa aspettarsi nel 2023 secondo gli esperti di Dbrs​


Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco Bpm, Bper e Mps, insieme le cinque maggiori banche italiane nel 2022 hanno registrato un utile netto pari a 12,8 miliardi, in crescita del 66% anno su anno. Nel solo quarto trimestre il risultato è stato pari a 3,9 miliardi contro una perdita netta di 700 milioni nell’esercizio precedente. Per quali ragioni? Dbrs punta il dito sui ricavi in crescita, le spese operative rimaste inalteratee i minori costi del credito.

I rialzi dei tassi sostengono i ricavi

La stretta monetaria messa in campo dalla Banca centrale europea per rallentare l’inflazione ha sostenuto la crescita dei margini di interesse delle banche. I ricavi core degli istituti (il margine appunto e le commissioni nette) sono cresciuti del 21% anno su anno, spingendo il fatturato totale in aumento dell’8% rispetto al 2021.

Il futuro? Per gli esperti di Dbrs potrebbe essere ancora più prospero, dato che il beneficio dell’aumento dei tassi di interesse sarà visibile appieno solo nei prossimi trimestri. Tuttavia, i broker avvertono che la maggiore sensibilità dei depositi e della raccolta all’ingrosso all’aggiornamento dei tassi di interesse potrebbe limitare parte del guadagno. Diversi fattori come la nuova domanda di prestiti, la concorrenza sul mercato e lo spostamento nel mix di deposito dei consumatori verso prodotti con remunerazioni più alte potrebbero condizionare i margini di interesse.
Inoltre, nel corso del 2023 il contributo del Tltro dovrebbe gradualmente svanire. A dicembre dello scorso anno, le banche italiane erano i maggiori beneficiari dello strumento europeo, con una percentuale del 27% del totale dei fondi raccolti dalle banche nella zona euro.

I costi operativi sono rimasti piatti


La crescita degli utili del 2022 è stata spiegata anche dall’andamento dei costi operativi, rimasti pressoché inalterati. L’aumento dei ricavi ha poi ridotto il costo medio del reddito dal 61% del 2021 al 57%. Tuttavia, secondo gli esperti una solida politica di ottimizzazione dei costi sarà centrale anche nel 2023 per affrontare l’inflazione ancora alta, il caro energia, per sostenere gli investimenti digitali e per rispettare le norme sempre più stringenti in materia di sostenibilità.

L’impatto della guerra

A febbraio 2022, quando è scoppiato il conflitto in Ucraina, le banche italiane erano discretamente esposte alla Russia. Come sottolinea Dbrs, gli accantonamenti per perdite su crediti legati ai due Paesi coinvolti dalla guerra rappresentavano circa il 33% del totale. Nel complesso, al 31 dicembre gli Llp sono diminuiti del 5% rispetto all’esercizio precedente, ma sono aumentati del 30% escludendo gli accantonamenti relativi alla Russia e l’Ucraina. Guardando al solo quarto trimestre, la voce a bilancio è scesa del 13%, riflettendo profili di rischio più solidi. Rispetto ai tre mesi precedenti, invece, gli Llp sono più che raddoppiati, principalmente a causa della stagionalità.

Occhio al costo del rischio

Nonostante le turbolenze geopolitiche, nel 2022 il costo medio del rischio è migliorato rispetto a quello registrato nel 2019 e nel 2021, fermandosi a 58 punti base. Per il momento, le banche prevedono un’ulteriore riduzione del Cor nei prossimi mesi verso un livello medio di circa 45 punti base. Ma gli esperti mettono in guardia: il costo del rischio potrebbe tornare a crescere se l’economia dovesse rallentare più del previsto e se i tassi di insolvenza dovessero discostarsi in modo significativo dai livelli attuali.
Dbrs, infatti, non esclude che i tassi di insolvenza possano accelerare, spinti dal caro vita, dalla stretta monetaria della Bce e dall’aspettativa di un’economia più debole che potrebbe incidere sul reddito disponibile delle famiglie e sulla struttura dei costi delle imprese. Nonostante tali aspetti, in questa fase di rinnovata incertezza, le banche versano in condizioni «nettamente migliori» rispetto agli ultimi periodi di rallentamento economico. Le riserve di capitale, proseguono da Dbrs, sono «adeguate», con un Cet1 ratio medio a pieno carico pari circa al 14%, ovvero 500 punti base oltre il requisito minimo. «In un contesto di miglioramento della generazione di capitale interno, alcune banche hanno anche rivisto la guidance sullo stacco delle cedole», concludono gli esperti.

Orario di pubblicazione: 14/02/2023 09:31
Ultimo aggiornamento: 14/02/2023 11:38
 

Unicredit: studia operazioni straordinarie nei pagamenti (MF)​

ROMA (MF-DJ)--Unicredit accelera sul dossier pagamenti. La banca guidata da Andrea Orcel sta prendendo in considerazione operazioni straordinarie in un settore dove finora ha seguito una strategia in controtendenza rispetto al resto del sistema bancario italiano. L'indiscrezione, rilanciata ieri da Bloomberg, e' in linea con quanto raccolto nei mesi scorsi da MF-Milano Finanza in merito a un forte interesse da parte di piazza Gae Aulenti per questo segmento. Oggi la fabbrica prodotti dei pagamenti si trova in parte sotto la divisione client solution e in parte fa riferimento ai diversi Paesi in cui opera il gruppo. Offre una serie di servizi tra cui il merchant acquiring (l'attivita' che gestisce il conto di un esercente per consentirgli di accettare carte di credito o di debito), le carte di pagamento e la stessa elaborazione delle transazioni. Al progetto di una ulteriore espansione starebbe lavorando l'amministratore delegato, Andrea Orcel, per rendere sempre piu' profittevole il gruppo, tagliare i costi e aumentare i ricavi, mantenendola nel contempo una delle banche europee che remunerano meglio i soci fra dividendo e buyback. L'attivismo di Unicredit deriva soprattutto dall'evoluzione che il comparto ha conosciuto a cavallo della pandemia. Una delle conseguenze del Covid e' stata infatti la forte accelerazione dell'e-commerce e dei pagamenti digitali in quasi tutti i settori produttivi, anche in una geografia storicamente in ritardo in questo ambito come quella italiana. Questo trend sta imponendo significative sfide ai merchant acquirer (cioe' le istituzioni finanziarie che processano le transizioni per le aziende o gli esercenti) ma, a detta delle societa' di consulenza, puo' rappresentare un volano importante per i ricavi. Per Unicredit inoltre la scelta di investire deriva anche dalla particolare conformazione del gruppo che, grazie al posizionamento internazionale, puo' intercettare una domanda molto variegata di servizi e gestire operazioni cross-border per conto sia di grandi sia di piccole aziende. Come detto, tra le opzioni al vaglio della banca c'e' quella di crescere per linee esterne. I mercati piu' interessanti per individuare un target sono oggi il Regno Unito e i Paesi scandinavi, dove il livello di penetrazione dei canali digitali e' assai piu' alto rispetto al resto d'Europa, ma non si puo' escludere l'interesse per qualche societa' italiana. Se non e' realistico aspettarsi acquisizioni d'ampia taglia, occorre ricordare che i multipli nel comparto dei pagamenti sono oggi assai piu' abbordabili che in passato. Motivo in piu' per pensare al m&a. alu fine MF-DJ NEWS

15/02/2023 09:48
 

Unicredit: J. Alan Hedberg presidente Comitato Remunerazione, Cda si riduce a 12​

MILANO (MF-DJ)--A seguito delle dimissioni del consigliere Jayne Anne Gadhia e previo parere favorevole del Comitato Corporate Governance & Nomination, il Cda di Unicredit ha nominato il consigliere indipendente Jeffrey Alan Hedberg quale presidente del Comitato Remunerazione. Nella stessa riunione, in considerazione della prossima assemblea degli azionisti del 2023, il Consiglio ha inoltre deciso di sottoporre all'assemblea degli azionisti la riduzione del numero dei membri del Consiglio di amministrazione a 12. Tale nuova composizione, si legge in una nota, e' stata valutata adeguata e pienamente rispondente al profilo teorico quali-quantitativo approvato dal Cda in data 3 marzo 2021, garantendo cosi' tutte le competenze necessarie, un adeguato equilibrio di genere e la quota prevista di membri indipendenti. com/cce MF-DJ NEWS

16/02/2023 19:14
 
Banche italiane, raffica di promozioni e nuovi target da Kbw - Finanzareport.it

Banche italiane sotto la lente degli analisti di Kbw, che promuovono diversi titoli e riservano una sola bocciatura nel proprio universo di copertura. Nuovi target price in particolare per Unicredit, Intesa, Banco Bpm, Bper, Credem.

Il broker promuove le banche italiane citando la performance del margine d’interesse emersa dai bilanci 2022 e le prospettive macro migliori del previsto che rendono “lo scenario di recessione meno probabile”. Vengono pertanto alzate le previsioni sugli utili con le stime di Eps 2024 alzate in media del 18%.

Venendo alle singole raccomandazioni, Kbw alza il rating da market perform a outperform sulle azioni Intesa Sanpaolo con target price che passa da 2,64 a 3,43 euro; Banco Bpm con prezzo obiettivo alzato da 4 a 5,81 euro; Bper con target a 3,85 euro da 2,59 precedente; e Credito Emiliano (Credem) con target price migliorato da 8,8 a 10,69 euro.

Kbw conferma l’outperform su Unicredit, sua top pick nel settore, e alza il target da 20,33 a 25,9 euro; e Mps con target che passa da 2,28 a 2,66 euro.

Il broker taglia invece Mediobanca da market perform a underperform con un prezzo obiettivo di 11,15 euro.
 
Ultima modifica:

Unicredit: lascia Torre B di Piazza Gae Aulenti (MF)​

ROMA (MF-DJ)--Unicredit rivisitera' la struttura del proprio quartier generale milanese. A breve la banca guidata da Andrea Orcel potrebbe uscire dalla torre B di piazza Gae Aulenti, dopo discussioni durate oltre un anno. Lo scrive MF-Milano Finanza aggiungendo che oggi l'immobile (21 piani per 100 metri di altezza e oltre 23 mila metri quadrati) e' di proprieta' del gruppo Coima a cui Unicredit versa un affitto. Il progetto sarebbe quello di subaffittarlo a una pluralita' di soggetti per razionalizzare gli spazi alla luce delle nuove modalita' di lavoro introdotte dopo la pandemia. "La commercializzazione procede molto positivamente, in linea con le attese e l'appetibilita' per una delle piazze piu' prestigiose di Milano per gli uffici", spiega una fonte. Al momento non e' ancora stato raggiunto un accordo formale, ma sarebbero in corso contatti con diversi soggetti e un'intesa potrebbe arrivare entro il primo semestre. L'iniziativa rientra nei piani di razionalizzazione e di controllo dei costi previsti dal piano di Unicredit che prevede nel triennio 500 milioni di risparmi. La banca di piazza Gae Aulenti comunque non e' l'unico istituto italiano molto attivo in questa fase nel settore immobiliare. Bper si e' trasferita nel business district di Porta Nuova e piu' precisamente nell'edificio occupato prima da Hsbc in via Mike Bongiorno, che ospita anche le attivita' di Bank of New York Mellon. Banco Bpm stabilira' in tempi brevi il destino di una fetta consistente del proprio portafoglio immobiliare non strumentale. Prima della pausa natalizia il gruppo guidato da Giuseppe Castagna ha ricevuto le offerte per uno stock del valore di circa 500 milioni e la decisione finale e' attesa entro il primo trimestre. Banca Montepaschi invece lo scorso anno ha dovuto mettere sul mercato una parte consistente del proprio portafoglio immobiliare. Dopo un lungo processo Rocca Salimbeni e' riuscita infatti a cedere a DeA Capital Real Estate 26 immobili a prevalente destinazione uffici, situati per lo piu' nei centri storici di Milano e Roma. Nel frattempo e' stata ufficializzata la riammissione del titolo Unicredit nell'indice Euro Stoxx 50, l'indice azionario delle principali aziende dell'Eurozona. Dopo esserne stata esclusa nel settembre 2016, la banca guidata da Orcel sara' riammessa il 1* marzo, grazie ai risultati di bilancio riportati e alla forte rivalutazione del titolo in borsa. Unicredit sara' la sesta banca inclusa nell'indice e la seconda italiana, dopo Intesa Sanpaolo. Oltre all'Italia, solo la Spagna ha due banche quotate sull'indice. pev (fine) MF-DJ NEWS

22/02/2023 09:27
 
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