Il report di MF sulla trimestrale:
Unicredit superstar, utile record di 2,1 miliardi, ora più soldi agli azionisti. L’ad Orcel: meglio buyback che M&A per ora. Gli analisti
Andrea Orcel, ad Unicredit
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Unicredit superstar, utile record di 2,1 miliardi, ora più soldi agli azionisti. L’ad Orcel: meglio buyback che M&A per ora. Gli analisti
di Elena Dal Maso
Titolo in corsa dopo i conti. La banca ha registrato un utile quasi decuplicato rispetto ad un anno fa quando aveva dovuto svalutare la partecipata in Russia grazie a maggiori ricavi e al crollo dei crediti deteriorati. Battute le attese degli analisti, Cet 1 ratio solidissimo al 16,05%
Unicredit superstar. Il gruppo milanese, guidato dall’
ad Andrea Orcel, ha chiuso il primo trimestre 2023 battendo il consenso degli analisti interpellati dalla stessa banca su tutta la linea e ha alzato la guidance.
Il titolo, mercoledì 3 maggio, balza del 5,6% a 18,616 euro per azione a Piazza Affari mentre il Ftse Mib sale dello 0,7%.
La banca ha chiuso il periodo con
ricavi per 5,930 miliardi di euro, in rialzo del 18,3% anno su anno, oltre le attese del consenso per 5,292 miliardi, i
costi operativi per 2,327 miliardi sono in calo dello 0,6% sul 2022 (2,398 miliardi attesi), i
crediti deteriorati per 12,602 miliardi risultano in decisa contrazione (-29,2%), mentre l’
utile netto per 2,062 miliardi è quasi decuplicato rispetto ai 274 milioni di un anno fa quando il gruppo aveva dovuto svalutare la partecipata in Russia e si confronta con aspettative degli analisti per 1,308 miliardi.
Sul fronte della solidità patrimoniale, il
Cet 1 ratio al 16,05% è del 2,1% superiore a quello del 2022, le attese erano per il 15,25%.
Il rapporto
costi/ricavi al 39,2% è in calo del 7% anno su anno e il
costo del rischio di soli 8 punti base è in flessione di 108 punti nei dodici mesi.
Alzata la guidance
Il gruppo ha alzato quindi la guidance 2023: utile netto di oltre 6,5 miliardi e distribuzione maggiore o uguale a 5,75 miliardi di euro (da 5,25 miliardi precedenti), «che fissa una nuova base di riferimento per il 2023 e oltre», scrive
Unicredit. La banca ha migliorato anche la guidance sui margini (NII) di oltre 12,6 miliardi.
L’ad Orcel: meglio buyback dell’M&A per ora
Il ceo Orcel ha spiegato che «l'utile netto record del primo trimestre, pari a 2,1 miliardi, è stato ottenuto grazie a una crescita a doppia cifra dei ricavi netti, sostenuta da un margine di interesse estremamente forte e da un'ulteriore riduzione dei costi, checha generato una leva operativa positiva. Abbiamo continuato a generare organicamente un'elevata quantità di capitale che ci ha permesso di essere tra i leader del settore con un Cet 1 ratio del 16,05%, già considerando l’intera distribuzione relativa al 2022 di 5,25 miliardi e il dividendo per cassa accantonato nel primo trimestre pari a 0,7 miliardi».
Quanto al capitolo sulle operazioni straordinarie, l’ad Orcel, in conference call post conti ha detto che, «considerate le performance che abbiamo ottenuto e quelle attese,
vediamo molto più valore nel ricomprare le nostre azioni a questo livello rispetto a qualunque operazione di
M&A».
Le acquisizioni, ha aggiunto Orcel, devono essere considerate «uno strumento» per generare valore, «la banca userà lo strumento che conviene di più. Se non troviamo dei target in grado di assicurare queste condizioni continueremo a comprare le nostre azioni».
«In questo momento», ha aggiunto l’ad, «c’è una serie di opportunità e un certo numero di target sono spinti dalla speculazione e non hanno alcun senso», precisando che se le condizioni dovessero cambiare in futuro, la banca potrà esaminare le opzioni, «ma al momento la situazione è questa».
Gli analisti
Gli analisti di
Kbw hanno confermato
il rating outperform e il target price di 25,7 euro dopo i conti spiegando che l’utile «è molto forte e i conti hanno battuto le attese su tutta la linea, trainati da migliori margini (NII), commissioni e costo del rischio».
Anche il coefficiente Cet 1 ha battuto le attese ad un livello «molto forte del 16,05%. La qualità degli asset continua ad essere sotto controllo.
Guidance migliorata per il 2023, più alta del consenso». Il titolo
Unicredit ha sovraperformato l'indice Eurostoxx Banks (SX7E) di circa il 3% nell’ultimo mese, «ma riteniamo che questi risultati dovrebbero essere ben accolti».
La
nuova guidance 2023 dalla banca risulta quindi migliore del consenso degli analisti. I ricavi per oltre 20,3 miliardi sono superiori rispetto ai 18,8 miliardi attesi, il margine di intermediazione (NII) per oltre 12,6 miliardi si confronta con i 12,0 miliardi del consenso, le spese (opex) sotto i 9,6 miliardi risultano a loro volta inferiori a 9,7 miliardi delle aspettative, mentre l’utile netto per oltre 6,5 miliardi è di quasi un miliardo sopra il consenso (5,6 miliardi).
Gli asset ponderati per il rischio (Rwa) sotto i 300 miliardi sono sotto i 311 miliardi del consenso. La
guidance include la Russia e fa riferimento al
consenso di Visible Alpha.
Equita conferma il
rating buy e il target price di 24 euro su
Unicredit. Gli analisti della Sim milanese parlano di «risultati del primo trimestre 2023 ampiamente superiori alle attese». Sul fronte del capitale, il Cet1 è risultato in ulteriore incremento ad un «eccellente 16,05% rispetto al 14,9% pro forma del quarto trimestre del 2022».
Anche
Equita si sofferma sulla nuova guidance rivista al rialzo per il 2023: il margine di interesse (NII) per oltre 12,6 miliardi (dal precedente oltre 11,3 miliardi) si confronta con la stima degli analisti di 11,7 miliardi; i ricavi netti per oltre 20,3 miliardi (dai precedenti oltre 18,5 miliardi) sono oltre le attese di 18,8 miliardi; migliori anche i costi totali sotto i 9,6 miliardi (precedenti oltre 9,7 miliardi) su stime per 9,7 miliardi; costo del rischio confermato a 30-35 punti base rispetto a 32 punti attesi, l’utile netto (ante bond At1, cashes e costi di ristrutturazione) per oltre 6,5 miliardi va oltre le attese di 5,6 miliardi.
Il nuovo obiettivo di distribuzione sul 2023 di almeno 5,75 miliardi equivale al
17% della capitalizzazione di mercato di Unicredit, nota
Equita.
Citi (rating buy, target price 24 euro) scrive che
Unicredit è «uno dei titoli bancari migliori in Europa da inizio anno, prevediamo che
questa sovraperformance continui grazie ai continui miglioramenti del consenso, all'aumento del rendimento del capitale e alla valutazione ancora contenuta».
Orario di pubblicazione:
03/05/2023 07:24
Ultimo aggiornamento:
03/05/2023 09:25