Unicredit: solo news n. 4

CALENDARIO FINANZIARIO 2023


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Preview UniCredit tra maxi regalo Orcel e Russia​

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di Laura Naka Antonelli
23/01/2023 12:17


UniCredit: massima trepidazione sui mercati per i conti di Piazza Gae Aulenti, relativi al quarto trimestre del 2022, che approderanno sui mercati il prossimo 31 gennaio.
Dal ceo della banca Andrea Orcel buone indicazioni sono arrivate la scorsa settimana, a margine dei lavori di Davos, protagonista della finanza mondiale con il World Economic Forum.
L’amministratore delegato si è mostrato ottimista sullo stesso Pil dell’area euro , a dispetto gli alert lanciati ripetutamente da alcuni economisti sul rischio dell’avvento di una recessione nel corso di quest’anno, a causa dei ripetuti rialzi dei tassi lanciati – e ancora in arrivo – dalla Bce di Christine Lagarde. Da Orcel sono arrivate anche parole più che confortanti in tema dividendi.

Una preview sui conti di UniCredit è stata presentata da Equita SIM, che delinea un quadro più che positivo per la banca italiana.
“Ci aspettiamo un buon trimestre, guidato da un eccellente andamento dell’NII supportato dal rialzo dei tassi di interesse (EUR 3M +95bps QoQ), che – sul fronte dei ricavi core – più che compenserà un rallentamento delle commissioni (in particolare per quanto riguarda le investment fees)”.
“Per quanto riguarda i costi operativi, ci aspettiamo un leggero incremento YoY (+3%), con le pressioni inflazionistiche che saranno almeno in parte compensate dall`implementazione delle iniziative a piano. Complessivamente vediamo il 4Q con un C/I ancora a livelli eccellenti in area 50%”.
Equita continua nella nota dedicata alla preview dell’istituto:
“Sotto la linea operativa, il CoR (costo del rischio) sottostante – come indicato da recenti dichiarazioni del CEO Orcel – dovrebbe essersi mantenuto anche nel 4Q su livelli particolarmente contenuti. Tuttavia non escludiamo che – alla luce
dell`incertezza sull`evoluzione del contesto macro e degli inviti alla prudenza della Vigilanza – UCG possa aver optato nel 4Q per maggiori accantonamenti, finalizzati sia a coprire ulteriormente le posizioni in Russia sia ad aumentare lo stock di overlays (c. 1.3bn al 3Q23). Ci aspettiamo quindi un CoR in area 75bps”.

In dettaglio, ecco le voci di bilancio che la SIM milanese stima per UniCredit, relative al quarto trimestre del 2022:
  • NII: 3,1 miliardi (+25% su base trimestrale, +29% su base annua), consensus: 3.2bn
  • Ricavi totali: 5 miliardi (+4% su base trimestrale, +13% su base annua), consensus: 5.2bn
  • Utile operativo: 2,5 miliardi (+25% YoY), consensus: 2.6bn
  • LLPs: -0,85 miliardi (76bps), consensus: -0,85bn
  • Net Income (utile netto): 0,8 miliardi, consensus: 1 miliardo
  • Net Income ex Russia (utile netto ex Russia): 0,9 miliardi, consensus: 1,1 miliardi
Complessivamente, riguardo all’intero anno, Equita SIM prevede un utile netto ex Russia a 4,9 miliardi, coerente con la guidance di utile > 4.8 miliardi“.
“A livello di capitale stimiamo un CET1 post distribuzioni > 14.5%, in linea con i target – conclude la SIM – Possibile catalyst positivo, in parte anticipato dalle dichiarazioni del CEO, potrebbe essere una remunerazione superiore ai 3,75 miliardi (c. 13% della capitalizzazione di mercato) distribuiti nel 2022 (a cui noi siamo allineati)”.

“Viene fatto notare che il titolo UniCredit “tratta a valutazioni che continuiamo a giudicare interessanti (2023-24E P/TE = 0.44x-0.40x)”.
“Vediamo incertezza, anticipiamo tutti uno shock potenziale, ma gli indicatori sono tutti positivi. Lo stock degli NPL sta scendendo e il costo del rischio si sta tuttora comprimendo“, ha detto Orcel da Davos, la scorsa settimana.
Sul fronte dividendi, va ricordato che Orcel ha promesso di centrare il target di distribuire un payout di un valore superiore ai 16 miliardi di euro, in tre anni, anche in caso di “una recessione severa”. Massima attenzione anche alla strategia di UniCredit in Russia.
“Nell’arco degli ultimi 9 mesi – ha spiegato il banchiere – abbiamo ridotto la nostra esposizione sulla Russia del 50% sul cross border e lo abbiamo fatto in maniera razionale e calma senza regalare valore a nessuno. Questo proseguirà, continueremo ad andare avanti in questa direzione”.
“Sulla presenza locale (in Russia) – ha detto ancora il ceo di UniCredit a dicembre, presentando la sua view sul 2023 – abbiamo una banca che aveva più di 4.000 persone. Oggi ne sono 3.500 circa. Abbiamo anche lì rifocalizzato la banca, che è principalmente corporate e ha 1.500 clienti di cui 1.250 sono europei”.

Dunque, “noi sì, abbiamo una banca in Russia, ma stiamo sostenendo il disimpegno, e tutte le sfide che hanno 1.500 clienti europei che sono nostri clienti anche nei paesi in cui siamo: stiamo accompagnando questa transizione nella maniera migliore che conosciamo”, ha detto ancora il numero uno di Piazza Gae Aulenti.
Occhio anche all’accordo sul risparmio gestito che UniCredit ha raggiunto con Azimut‘.
Va segnalato anche l’articolo che il Financial Times aveva dedicato alla banca italiana all’inizio di novembre, che faceva riferimento a tensioni tra UCG e la Bce, quando sia la Russia che il caso Mps erano stati citati come motivi della discordia. La questione dividendi era stata citata come altro pomo della discordia, visto l’impegno di Orcel a remunerare gli azionisti della banca con un maxi regalo da 16 miliardi di euro.
Non è un mistero che la Bce abbia già invitato le banche dell’area euro a rivedere i loro piani strategici, in primis l’impatto che potrebbero avere sui loro livelli di capitale. A tal proposito, Orcel sbandierava già da allora il numero asso nella manica .
Vanno ricordati i numeri della trimestrale precedente, che hanno fatto praticamente la storia di Piazza Gae Aulenti
 
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UNICREDIT: CARIVERONA, CONTENTI DI RIALZO TITOLO, MANAGEMENT LAVORA BENE​

Lo ha dichiarato il dg dell'Ente, Filippo Manfredi (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 23 gen - La Fondazione Cariverona 'ha registrato positivamente il ri-apprezzamento del titolo' UniCredit 'sul mercato' e conferma il giudizio positivo sul management guidato dall'a.d. Andrea Orcel. Lo ha dichiarato Filippo Manfredi, direttore generale dell'ente veronese, storico azionista di UniCredit, a margine della presentazione del bando "Costruire il futuro" presso il Consorzio Universitario di Vicenza.
'Il management di UniCredit sta lavorando bene - ha spiegato -. E' visibile e apprezzabile l'impegno di UniCredit per promuovere la redditivita' della banca, contenendo i costi, tra cui anche quelli delle consulenze, e cogliendo il favorevole rialzo del margine legato al trend del settore finanziario'. Questo, ha aggiunto, 'senza allentare una gestione attenta dei crediti potenzialmente rischiosi, come conferma il reperimento di nuove coperture attraverso 1,3 miliardi di overlays, che potranno essere utilizzate in caso di ciclo economico recessivo'.
La Fondazione, inoltre, 'come osservatrice della situazione economica sui suoi territori, guarda con interesse alla strategia della banca di affidare maggiori deleghe a regional manager, accorciando la catena decisionale e migliorando il servizio ai clienti'.
Ppa-
(RADIOCOR) 23-01-23 11:57:46
 

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UniCredit taglia compensi a consulenti esterni: nel mirino McKinsey e Boston Consulting Group​

di Alessandra Caparello
23 Gennaio 2023 10:58


UniCredit dimezza i compensi pagati dalla banca a consulenti esterni, riducendoli di almeno 75 milioni. Lo riporta il Financial Times secondo cui la decisione dell’AD Orcel si inserisce nell’ambito della sua strategia di aggressiva riduzione dei costi.
Secondo il quotidiano, la riduzione più consistente (-75%) riguarderebbe i contratti per consigli operativi e strategici con controparti come McKinsey e Boston Consulting Group. Obiettivo è ridurre la dipendenza di UniCredit da
 
Qualche dettaglio in più sul "taglio":

Unicredit: scure di Orcel sugli advisor (MF)​

ROMA (MF-DJ)--Andrea Orcel cala la scure sui consulenti e realizza 75 milioni di euro di risparmi l'anno. Secondo quanto ha riportato il Financial Times, che ha citato fonti a conoscenza del dossier, da quando e' entrato in banca e cioe' da aprile del 2021, l'amministratore delegato di Unicredit ha dimezzato i compensi pagati ai consulenti esterni. Piazza Gae Aulenti, che non ha commentato l'indiscrezione, sborsava ogni anno piu' di 150 milioni per advisor esterni e l'aggressiva spending review del ceo ha fruttato almeno 75 milioni a esercizio. Man mano che Orcel ha rafforzato lo strategy and optimization team guidato dall'ex Ubs Fiona Melrose, team a cui si e' aggiunto il direttore generale Giacomo Marino, le sforbiciate piu' consistenti del gruppo hanno riguardato le commissioni pagate alle banche d'investimento e a societa' come McKinsey e Boston Consulting Group per la consulenza operativa e strategica. Solo nell'ultimo anno, queste uscite sono diminuite del 75%, mentre la scure ha risparmiato le consulenze su audit e compliance che costituiscono ora le voci piu' significative per questi capitoli di spesa. Sempre secondo il FT, la mossa di Orcel avrebbe infastidito le societa' di advisory abituate a consolidate relazioni con Unicredit e a fatturare decine di milioni all'anno con il gruppo italiano nel decennio successivo alla crisi finanziaria e dell'eurodebito. Oltre alla riduzione dei costi che, secondo quanto fissato nel piano industriale, deve fruttare nel triennio 500 milioni di risparmi, l'obiettivo del banker ex Ubs e' quello di eliminare la dipendenza di Unicredit da competenze esterne e di aumentare l'autonomia della banca sul fronte strategico. Tanto che, ha segnalato sempre il quotidiano della City, gli effetti sono visibili presso la sede centrale di Milano, dove Orcel ha ridotto il personale operativo eliminando 1.700 posizioni portandole nella rete, braccio armato del gruppo da cui dipende l'execution del piano. Sull'onda ripida del rialzo dei tassi, nell'ultima fotografia sui conti Unicredit ha messo a segno il settimo trimestre consecutivo di crescita record, numeri che hanno consentito a Orcel di rivedere al rialzo le previsioni sull'utile netto per il 2022, portandole da 4 a 4,8 miliardi. Il 31 gennaio la banca alzera' il velo sul bilancio, conti in cui gli analisti si attendono profitti complessivi ancora maggiori a 5,07 miliardi. Nel frattempo, con l'inizio del nuovo anno, al vertice della banca si sarebbe riaperto il dibattito sulle politiche di remunerazione e, in particolare, sullo stipendio dell'amministratore delegato. Fin dal suo arrivo, scrive MF-Milano Finanza, il banchiere ex Ubs era finito al centro di polemiche per il compenso da 7,5 milioni stabilito dal board anche se la cifra, pur elevata per il mercato italiano, non si discosta comunque dalla media delle grandi banche europee. Nel 2021 Orcel ha ricevuto un totale di 6,7 milioni, cosi' articolati: 1,8 milioni di componente cash fissa, 89 mila euro di cash variabile e 4,8 milioni di azioni. C'e' chi ritiene che i risultati di bilancio 2022 (oltre allo sprint del titolo, salito del 76% negli ultimi sei mesi e al possibile aumento del dividendo) potrebbero spingere il consiglio ad alzare ulteriormente l'asticella. Una decisione che il banchiere e il mercato potrebbero interpretare come il preludio a una riconferma a fine mandato, nel 2024. Per ora comunque nessuna decisione e' stata presa al vertice dell'istituto, dove il confronto tra l'amministratore delegato, il presidente Pier Carlo Padoan, il vice presidente Lamberto Andreotti e gli altri consiglieri e' intenso. Da Cariverona Filippo Manfredi, direttore generale dell'ente azionista di Piazza Gae Aulenti con circa l'1,5% del capitale, ha spezzato una lancia a favore di Orcel. "Il management sta lavorando bene. visibile e apprezzabile l'impegno di UniCredit per promuovere la redditivita' della banca, contenendo i costi, tra cui anche quelli delle consulenze e cogliendo il favorevole rialzo del margine legato al trend del settore finanziario", ha spiegato. red fine MF-DJ NEWS

24/01/2023 09:26
 
Raccomandazioni degli analisti su UNICREDIT


DATABANCA D'AFFARIGIUDIZIOTARGET PRICE
25 Gen 23Jp MorganBuy▲ 20.0000
20 Gen 23JefferiesBuy▲ 21.0000
16 Gen 23Morgan StanleyN.d.▲ 17.0000
13 Gen 23Goldman SachsBuy▼ 19.5000
13 Gen 23MediobancaTop pick▲ 18.0000
15 Dic 22Goldman SachsBuy▲ 20.2500
06 Dic 22Jp MorganBuy▲ 16.0000
11 Nov 22BerenbergBuy▲ 17.0000
02 Nov 22Goldman SachsBuy▲ 19.5000
02 Nov 22Deutsche BankBuy▲ 15.4000
31 Ott 22Equita simBuy▲ 15.6000
27 Ott 22BarclaysEqualweight▲ 13.0000
27 Ott 22Credit SuisseBuy▲ 16.9000
27 Ott 22UBSBuy▲ 15.5000
24 Ott 22BarclaysNeutral▲ 12.5000
21 Ott 22Equita simBuy▲ 15.3000
18 Ott 22Goldman SachsBuy▼ 16.2500
17 Ott 22UBSBuy▲ 14.1000
14 Ott 22Mediobanca▲ Outperformn.d.
11 Ott 22JefferiesBuy▲ 17.5000
27 Set 22Jp Morgan▲ Overweight▲ 15.0000
27 Set 22Credit SuisseBuy▼ 14.4000
23 Set 22Goldman SachsBuy17.0000
17 Ago 22JefferiesBuy▲ 17.0000
01 Ago 22Goldman SachsBuy▲ 19.0000
29 Lug 22Equita simBuy▲ 14.9000
29 Lug 22BerenbergBuy▲ 14.5000
28 Lug 22Jp MorganNeutral▲ 12.5000
28 Lug 22MediobancaNeutral▲ 11.6000
28 Lug 22BarclaysNeutral▲ 11.9000
 
Raccomandazioni degli analisti su UNICREDIT

DATABANCA D'AFFARIGIUDIZIOTARGET PRICE
26 Gen 23UBSBuy▲ 18.5000
25 Gen 23Jp MorganBuy▲ 20.0000
20 Gen 23JefferiesBuy▲ 21.0000
16 Gen 23Morgan StanleyN.d.▲ 17.0000
13 Gen 23Goldman SachsBuy▼ 19.5000
13 Gen 23MediobancaTop pick▲ 18.0000
 

Banche italiane, Barclays alza fino al 16% l’utile per azione. Focus su Intesa e Mps. Tutti gli aumenti dei target price​

di Elena Dal Maso

(MF) In attesa della stagione degli utili delle banche italiane, che inizia martedì 31 gennaio con Unicredit, gli analisti di Barclays alzano le stime sull’utile per azione adjusted degli istituti nel biennio 2022-2023 rispettivamente del 6% e 16%​

 
Il riassunto...


Unicredit: per analisti tra migliori banche in Europa (Mi.Fi)​

ROMA (MF-DJ)--Dodici analisti di banche d'affari, un coro di buy su Unicredit prima dei conti del quarto trimestre e del 2022 che saranno resi noti martedi' 31 gennaio. Kwb, Berenberg, Goldman Sachs, Kepler Cheuvreux, Jefferies, BofA, Citi, Ubs, Credit Suisse, JP Morgan, Exane Bnp Paribas e Mediobanca Securities hanno tutti scritto note in cui la banca guidata dall'amministratore delegato Andrea Orcel viene vista in generale fra le migliori opportunita' d'investimento in Europa. Il titolo, intanto, e' salito del 18% a 15,84 euro da inizio anno portandosi a 15,84 euro, ovvero il livello in cui si trovava il 10 febbraio 2022, prima che scoppiasse la guerra in Ucraina a seguito dell'invasione di Putin che ha fatto cadere Unicredit a maggio ai minimi di 8,2 euro per il peso delle attivita' in Russia. Adesso, pero', quanto spazio ha ancora per correre il titolo, dal momento che ha ripreso i livelli pre-guerra? Gli analisti, scrive MF-Milano Finanza, arrivano a indicare un target price a 19,5 euro, ovvero il 23,4% i piu' rispetto ai corsi attuali. Per gli analisti americani di Kbw, Unicredit puo' offrire un rendimento sul capitale del 13,3%, incluso il dividendo 2022 che poggia su un payout contenuto, di solo il 35% (un modo per evitare che intervenga la Bce con restrizioni alla remunerazione degli azionisti), "uno dei rendimenti piu' alti del settore" e mantenere un coefficiente di solidita' patrimoniale anche piu' elevato rispetto a Intesa Sanpaolo. I tedeschi di Berenberg ritengono che "le prospettive su Unicredit rimangano sottovalutate dal mercato. La banca e' orientata verso l'aumento dei tassi di interesse, ha notevolmente ridotto i rischi in bilancio e nel frattempo ha costituito coperture importanti riguardo alle perdite sui prestiti". Inoltre le riserve di capitale sono "tra le piu' elevate fra le banche della zona euro. Unicredit sta operando con successo su tutti i fronti (compresa la distribuzione del capitale) e ci aspettiamo che continui cosi'", scrivono gli esperti. Goldman Sachs sottolinea il fatto che "una solida posizione patrimoniale e margini di interesse piu' alti dovrebbero permettere a Unicredit di raggiungere l'obiettivo di rendimento totale sul capitale di 16 miliardi di euro" fra dividendi e buyback. Kepler prevede 4 miliardi di dividendo, pari al 14% della capitalizzazione di mercato del gruppo, ovvero 0,81 euro rispetto al consenso di 3,75 miliardi per 0,77 euro di dps (dividendo per azione) e un indice di solidita' patrimoniale, il Cet 1 ratio fully loaded del 15,4% pre-buyback, ovvero il 14,5% pro forma dopo il riacquisto delle proprie azioni. Per Jefferies la banca rappresenta una delle storie sul ritorno di capitale "piu' interessanti nel settore fra le banche europee: il buyback dovrebbe portare a un rerating sostenuto del titolo". Con un Cet1 ratio Fully Loaded del 15,4%, Unicredit ha un cuscinetto di liquidita' del 6,2% rispetto ai requisiti minimi e 9 miliardi di euro di liquidita' rispetto all'obiettivo minimo stabilito dai manager del 12,5%. BofA sottolinea che Unicredit continua a offrire il "rendimento totale -cedola piu' buyback- piu' elevato nell'area dell'euro mentre viene scambiato con un rapporto prezzo/utili contenuto, di circa 6 volte". Gli analisti stimano che la banca possa registrare un buffer (cuscinetto) di liquidita' di 400 punti base al di sopra del requisito minimo Bce del 9,2% e "restituire comunque il capitale agli azionisti finanziando qualsiasi potenziale occasione in caso M&A". Ubs ha collocato Unicredit al quinto posto nel settore finanziario grazie al suo dividend yield del 6,1%. Insieme a Deutsche Bank sono le "uniche banche dell'Eurozona presenti nell'elenco dei titoli preferiti". Credit Suisse sottolinea la sua preferenza per Unicredit in Italia grazie a Npl piu' bassi, livelli di copertura piu' elevati e un "significativo eccesso di capitale, offrendo flessibilita' per superare eventuali problemi in arrivo". JP Morgan vede un "significativo potenziale di rivalutazione grazie alla solidita' del bilancio e al rendimento sul capitale ancora sottovalutati". Anche con una svalutazione completa delle esposizioni russe e una riduzione del Cet 1 di 100 punti base, "la distribuzione del capitale rimarrebbe intatta con il Cet1 ancora in linea con l'obiettivo del 12,5-13%", conclude JP Morgan. Per i francesi di Exane, gli attuali rapporti di prezzo/utile attesi al 2023 e 2024 di Unicredit, rispettivamente di 5,4 e 4,6 volte rimangono a nostro "troppo bassi considerando la buona dinamica degli utili, il bilancio piuttosto solido della banca e il potenziale di distribuzione senza pari". Il titolo rimane una delle "nostre scelte migliori tra le banche europee". Unicredit e' un titolo da top pick per Mediobanca Securities non solo a Piazza Affari ma nel panorama europeo. Gli analisti di Piazzetta Cuccia ritengono che che l'azione tocchera' diversi obiettivi importanti nel 2023. In primo luogo, scrivono i broker della merchant milanese, Unicredit e' una delle banche piu' generose con gli azionisti in Europa ed e' in grado di "restituire circa il 20% della capitalizzazione di mercato nel biennio 2022-23 in un un mix fra dividendi pagati in contanti e riacquisti". In secondo luogo, Unicredit mostra "uno dei migliori coefficienti patrimoniali pari a oltre il 15% di Cet1 ratio tra le banche europee, con un possibile rialzo derivante da un'ulteriore ottimizzazione degli asset ponderati per il rischio (le Rwa) attraverso l'uso delle cartolarizzazioni sintetiche". Il capitale forte puo' sostenere una redditivita' elevata o proteggere gli azionisti in caso di profonda recessione in Europa. Inoltre, con circa il 20% delle operazioni effettuate in Germania, la banca italiana guidata dall'amministratore delegato Andrea Orcel puo' beneficiare "direttamente dell'ombrello protettivo di oltre 200 miliardi di euro messo a disposizione dalla Germania per le imprese e le famiglie nel 2023 e nel 2024". In terzo luogo, aggiungono gli analisti di Mediobanca Securites, il titolo scambia a un multiplo di 0,5 volte sul tangible equity (il patrimonio tangibile) per un ritorno sul capitale (Rote) atteso al 2023-24 rispettivamente del 7% e 9% con uno sconto sul rapporto prezzo/utili a due cifre per il settore finanziario. Con la conseguenza che "il rendimento del capitale e la forza del bilancio sono a fatica riconosciuti dal mercato". In quarto luogo, anche Piazzetta Cuccia cita il capitolo M&A e Unicredit "come acquirente di un altro istituto di credito, un fatto che potrebbe avere senso se il rendimento del capitale (potenziato e distribuito in un periodo di tempo piu' lungo) venga abbinato con la riduzione dei costi2, concludono gli analisti di Mediobanca Securities. red fine MF-DJ NEWS

30/01/2023 08:40
 
Il report di MF:




Unicredit, è record storico di utile nel quarto trimestre. Ora 5,25 miliardi agli azionisti, il dividendo sale dell’82%. M&A rinviato
Andrea Orcel, Imagoeconomica

Unicredit, è record storico di utile nel quarto trimestre. Ora 5,25 miliardi agli azionisti, il dividendo sale dell’82%. M&A rinviato​

di Elena Dal Maso

Unicredit apre la stagione dei conti bancari battendo le stime degli analisti su ricavi e utile sia del trimestre che dell’anno. I 5,25 miliardi di distribuzione agli azionisti si confrontano con i 3,8 miliardi del 2021. Orcel: confido nella Bce | L'intervista a Orcel | Unicredit è strong buy per 12 analisti. Ecco perché


Unicredit apre martedì 31 gennaio la stagione dei conti bancari battendo le stime degli analisti su ricavi e utile sia del trimestre che dell’anno. Il rialzo dei tassi fa bene all’istituto milanese che segna, come spiega la stessa Unicredit, «risultati record nel quarto trimestre e i migliori risultati full year del decennio».

Il gruppo guidato dal ceo Andrea Orcel chiude il periodo ottobre-dicembre con ricavi per 5,719 miliardi (+29,2% su 2021) su 5,120 miliardi del consenso dei broker interpellati dalla stessa banca, un margine operativo lordo di 3,246 miliardi (2,565 attesi) e un utile netto sottostante di 1,457 miliardi (2,464 miliardi di utile netto contabile, 1,102 miliardi le aspettative).

Per quanto riguarda il 2022, i ricavi sfondano i 20 miliardi a 20,343 miliardi (19,738 le attese), il margine operativo lordo è di 10,782 miliardi (10,105 le attese), l’utile netto sottostante dell’anno di 5,227 miliardi (6,458 miliardi l’utile contabile, 5,070 miliardi le attese) per un Cet 1 ratio, l’indice di solidità patrimoniale, del 16% (15% la media degli analisti).

Buyback (3,34 miliardi) e dividendo (1,91 miliardi)

Sul fronte della remunerazione degli azionisti, il gruppo milanese spiega che «i risultati eccellenti e l’attenzione a rendimenti sostenibili e attrattivi sono comprovati da una distribuzione relativa al 2022» di 5,25 miliardi, con un aumento di 1,5 miliardi rispetto all’anno precedente e una proposta di dividendo in contanti di 1,91 miliardi, cui sommare il riacquisto di azioni proprie per 3,34 miliardi, soggetta all’approvazione degli organi di vigilanza e degli azionisti. I 5,25 miliardi di distribuzione agli azionisti si confrontano con i 3,8 miliardi del 2021, una crescita del 40% anno su anno.

Unicredit prevede di eseguire il riacquisto di azioni proprie in due tranche, la prima per 2,34 miliardi, da avviare immediatamente dopo l’approvazione da parte dell’assemblea del 31 marzo 2023, mentre la seconda, per 1,0 miliardo, è attesa durante la seconda metà del 2023 successivamente al completamento della prima tranche.

Il dividendo in contanti per 1,91 miliardi, in rialzo del 63%, corrisponde a un payout ratio del 35% sull’utile netto esclusa la Russia ovvero ad un dps (dividendo per azione) di 98,72 centesimi di euro, con una crescita dell’84% anno su anno.

L’ad Andrea Orcel sottolinea che Unicredit ha conseguito «un utile netto di 5,2 miliardi sull’intero esercizio, il nostro miglior risultato in oltre un decennio. La nostra attenzione alla crescita, alla disciplina dei costi e all'efficienza patrimoniale hanno portato il Rote al 10,7% superando l'obiettivo del piano industriale UnicreditUnlocked. Questo include accantonamenti significativi e misure proattive prese per potenziare le linee di difesa esistenti, rafforzando il già solido bilancio e la capacità di far fronte alle continue incertezze».

Sul fronte della remunerazione agli azionisti, l’ad Orcel ha detto, durante la call sui risultati di bilancio, di essere «molto fiducioso» sull'approvazione della Bce al piano di distribuzione di utile e buyback.

Sul tema M&A e Mps, la banca senese controllata dallo Stato al 64% dalla quale il Mef ha concordato con l’Ue di uscire, l’ad Orcel ha spiegato che «il piano di Unicreditgenera più valore di qualsiasi M&A

Mps? Non ci sono condizioni, in un futuro magari lontano vedremo».

Orario di pubblicazione: 31/01/2023 07:02
Ultimo aggiornamento: 31/01/2023 09:26
 
31/01/2023 08:16


Unicredit: ad, progressi significativi in percorso trasformazione industriale​

MILANO (MF-DJ)--"Unicredit ha conseguito una serie di risultati finanziari eccezionali che dimostrano i progressi significativi nel percorso di trasformazione industriale e la capacita' di ottenere performance eccellenti in tutto il ciclo. Abbiamo conseguito un utile netto di 5,2 miliardi sull'intero esercizio, il nostro miglior risultato in oltre un decennio". Lo ha affermato Andrea Orcel, ceo di Unicredit, in occasione dei risultati trimestrali e annuali. "La nostra attenzione alla crescita, alla disciplina dei costi e all'efficienza patrimoniale hanno portato il RoTE al 10,7 per cento, superando l'obiettivo UniCredit Unlocked. Questo include accantonamenti significativi e misure proattive prese per potenziare le linee di difesa esistenti, rafforzando il gia' solido bilancio e la capacita' di far fronte alle continue incertezze. Siamo cresciuti per otto trimestri consecutivi, chiara testimonianza della trasformazione di Unicredit che ha dimostrato resilienza e forza". com/cce MF-DJ NEWS
31/01/2023 08:15


Unicredit: proposta dividendo in contanti 1,91 mld e buyback per 3,34 mld​

MILANO (MF-DJ)--Unicredit mette nero su bianco una distribuzione agli azionisti di 5,25 miliardi di euro in crescita di 1,5 miliardi (+40%) rispetto all'anno precedente, con una proposta di dividendo in contanti di 1,91 miliardi e di riacquisto di azioni proprie per 3,34 miliardi, soggette alle debite approvazioni. E' quanto si legge nella nota relativa ai risultati finanziari del 2022 e del quarto trimestre. La crescita anno su anno dell'Eps diluito nel 2022 del 58,1 per cento, o del 75,6 esclusa la Russia, rispecchia la migliore creazione di valore per gli azionisti, ulteriormente rinforzata dalla crescita in termini assoluti e accresciuta dal riacquisto di azioni proprie relative all'esercizio 2021. Il proposto dividendo in contanti pari a 1,91 miliardi, in rialzo del 63 per cento e che corrisponde a un payout ratio del 35 per cento sull'utile netto di gruppo esclusa la Russia, rende possibile proporre un Dps pari a 98,72 centesimi di 1,6 euro, con una crescita dell'84 per cento anno su anno, a riprova della capacita' di Unicredit di generare un valore significativo per gli azionisti. com/cce MF-DJ NEWS
31/01/2023 08:13

Unicredit: ad; in Russia avanti con de-risking, vendita? Non facciamo regali​

MILANO (MF-DJ)--"La nostra strategia relativa alla Russia non e' cambiata: il de-risking proseguira', in modo ordinato e progressivo". Per i conti di Unicredit la Russia "non e' piu' fonte di preoccupazione ma questo non vuol dire che non proseguiremo in questa direzione, anzi..." Lo ha affermato il ceo di Unicredit, Andrea Orcel, interpellato nel corso della conference call con la stampa. Quanto a chi gli chiedeva se la vendita fosse ancora un'opzione ha aggiunto: "Non possiamo regalare soldi alla Russia, non e' corretto, ne' eticamente ne' per via delle sanzioni. Regalare una banca non e' il modo giusto: proseguire con un de-risking ordinato invece in questo momento e' la strada giusta. E continueremo cosi'". L'esposizione cross-border della Russia "e' stata adeguatamente gestita e ridotta nel corso dell'anno, a costi minimi, complessivamente del 66% circa, ovvero di circa 4,1 miliardi, grazie ad azioni proattive e disciplinate", hanno ricordato i vertici. cce MF-DJ NEWS
31/01/2023 08:21


Unicredit: ad, fiduciosi su interazione con regolatori per ok a dividendi​

MILANO (MF-DJ)--"Siamo assolutamente fiduciosi" circa l'autorizzazione dei regolatori, con cui c'e' "un'interazione" in corso, relativamente all'autorizzazione dei dividendi. Lo ha affermato l'ad di Unicredit, Andrea Orcel, interpellato sul tema in conference call con la stampa. La banca di Piazza Gae Aulenti prevede sul 2022 una distribuzione agli azionisti complessiva di 5,25 miliardi, con una proposta di dividendo in contanti di 1,91 miliardi e di riacquisto di azioni proprie per 3,34 miliardi. cce MF-DJ NEWS

31/01/2023 08:38
 
Unicredit vola (+10%), è record storico di utile nel quarto trimestre. I 5,25 miliardi agli azionisti, un rendimento del 17%. Che cosa dicono gli analisti - MilanoFinanza News

seguito per analisti...


Che cosa dicono gli analisti

Scondo Kwb, i conti sono migliori delle attese su tutti i fronti, anche il rendimento sul capitale che, secondo gli analisti, è pari al 17%.
Infatti la banca prevede di distribuire 5,25 miliardi fra 1,91 miliardi di dividendi in contanti e 3,34 miliardi di riacquisti di azioni proprie sugli utili del 2022. Il consenso prevedeva rispettivamente 1,3 miliardi e 2,5 miliardi. Questa remunerazione equivale a un rendimento totale del 17,0%, un dato che sottolinea anche BofA.

A Kwb piace anche la qualità degli asset sotto controllo, con un Cet1 «molto forte del 16,0%, pari al 14,9% al netto della proposta di buyback». La guidance sul 2023 è a sua volta migliore del consenso.
Infatti la banca prevede ricavi netti per oltre 18,5 miliardi di euro (al netto del costo del rischio) contro un consenso di 16,8 miliardi di euro, margini di interesse (NII) sopra 11,3 miliardi contro il consenso degli analisti di 11,0 miliardi, spese operative sotto i 9,5 miliardi di euro (consenso per 9,7 miliardi), un utile rettificato sostanzialmente in linea con il 2022 (5,2 miliardi, al netto dei bond AT e dei Cashes) rispetto al consenso di 3,7 miliardi e una distribuzione nel 2023 sostanzialmente in linea con il 20222. La guidance comprende anche la Russia.

Il Cet 1 ratio al 16,0% si confronta con il consenso degli analisti per il 15,2% grazie a Rwa (asset ponderati per il rischio) migliori del previsto. Il Cet 1 scende al 14,91% al netto del buyback.

La copertura sui crediti in difficoltà (Npe) al 48,2%, Russia compresa, è in calo trimestrale, mentre l’Npe ratio lordo è a sua volta in discesa del 2,7% trimestrale. Il tasso di insolvenza della banca (default rate) è salito sempre su base trimestrale allo 0,9% di 0,5 miliardi a un totale 1,8 miliardi.

Secondo Citi (buy, target price di 16,4 euro) il Cet 1 del 16% prima del buyback potrebbe essere ridotto di 58 punti base nello scenario estremo di un azzeramento degli asset in Russia scendendo al 14,3% (un valore comunque alto).

Equita (buy, prezzo obiettivo di 15,6 euro) ritiene i risultati del quarto trimestre 2022 «nettamente superiori alle attese». La distribuzione complessiva per 5,25 miliardi, ovvero il 17% della market cap e la guidance 2023 sono «significativamente migliori di attese e consensus».

Goldman Sachs (rating buy, target price 19,5 euro) sottolinea che l'utile netto annuale migliore delle attese del 14% e la guidance 2023 stabile «implica di fatto un rialzo del 20% circa rispetto alle attese di consenso». I piani di distribuzione agli azionisti, scrivono gli analisti, «sono ben al di sopra delle aspettative». Questo livello di distribuzione dovrebbe essere mantenuto per il 2023, portando il totale biennale a 10,5 miliardi, il 20% sopra il consenso.

Orario di pubblicazione: 31/01/2023 07:02
Ultimo aggiornamento: 31/01/2023 14:18
 

Dalla conference call:

Unicredit: ceo, M&A? Non vedo banche vincenti in vendita per creazione di valore​

MILANO (MF-DJ)--"Rispetto all'M&A continua ad esserci incertezza in termini di contesto. Aggiungo poi che per fare acquisizioni serve una strategia industriale in grado di rinforzare il posizionamento della banca; servono banche "vincenti" in vendita e serve che l'operazione crei valore. Queste due ultime condizioni al momento non ci sono". Lo ha affermato il ceo di Unicredit, Andrea Orcel, interpellato in conference call con gli analisti. MF-DJ NEWS

31/01/2023 11:17

Unicredit: ceo, guidance 2023 calcolata in modo prudente​

MILANO (MF-DJ)--La guidance di Unicredit per il 2023 e' stata calcolata in modo "prudente" su diversi aspetti. Per esempio "includendo solo il 2,5%" per i tassi Bce sui depositi. Lo ha affermato il ceo di Unicredit, Andrea Orcel, interpellato in conference call con gli analisti. cce MF-DJ NEWS

31/01/2023 11:29

Unicredit: ad, in 2024 valuteremo se internalizzare A.M.​

MILANO (MF-DJ)--Unicredit valutera' nel corso del 2024 se ha senso come strategia internalizzare i business dell'asset management e dell'assicurazione Vita "impiegando" per tali attivita' "del capitale. Al momento la banca continuera' a cercare partnership per le fabbriche prodotto". Lo ha affermato il ceo di Unicredit, Andrea Orcel, interpellato in conference call con gli analisti. cce MF-DJ NEWS

31/01/2023 11:54

Unicredit: Orcel, a fine Piano useremo excess capital per soci o per M&A​

MILANO (MF-DJ)--L'ad di Unicredit, Andrea Orcel, vede due opzioni possibili alla fine del Piano strategico per l'utilizzo del capitale in eccesso. "Verso la fine del business plan o ci convinciamo che non c'e' valore in operazioni di M&A e quindi integreremo la nostra remunerazione ai soci" distribuendo loro il capitale in eccesso "oppure, e a mio avviso e' l'ipotesi migliore, faremo acquisizioni che aggiungono valore. Ovviamente se ci saranno" opzioni sul mercato. Lo ha affermato il banchiere interpellato in conference call con gli analisti. cce MF-DJ NEWS

31/01/2023 11:58

Unicredit: ad, chiederemo un solo ok per buyback da 3,34 mld in 2 tranche​

MILANO (MF-DJ)--Unicredit dividera' il buyback da 3,34 miliardi in due tranche ma "chiedera' una sola autorizzazione per l'intera" operazione. Lo ha precisato il ceo della banca, Andrea Orcel, rispondendo alla domanda di un analista nel corso della conference call sui risultati 2022. Il banchiere si aspetta di ricevere la risposta della Bce prima dell'assemblea in calendario per il 31 marzo. "L'esecuzione, poi, e' un'altra cosa e date le dimensioni ci e' sembrato troppo ambizioso farlo tutto in una volta ed e' per questo che abbiamo deciso di dividerlo in due tranche", ha concluso Orcel. cce MF-DJ NEWS

31/01/2023 12:05
 
Da CLASS CNBC:


Unicredit: ad, Bce riconosce piu' redditivita' e piu' capacita' di generare capitale (Cnbc)​

MILANO (MF-DJ)--"Abbiamo gia' parlato con la Bce" della nostra proposta di distribuzione ai soci "se no non saremmo qui a illustrarla". L'authority "riconosce la nostra maggior redditivita' e la maggiore capacita' di generare capitale. Stiamo aumentando il nostro capitale e questa e' la dimostrazione che abbiamo una strategia prudente". Lo ha affermato Andrea Orcel, ceo di Unicredit, in un'intervista a Cnbc. Interpellato sul futuro il banchiere ha aggiunto: "Andando avanti tutto dipendera' dal capitale organico che creeremo: se saremo in grado di continuare a generare questo livello di capitale proseguiremo con la stessa strategia: sinceramente non credo che in questi due anni il nostro approccio cambiera'". cce MF-DJ NEWS
31/01/2023 09:30

Unicredit: ad; siamo ancora sottovalutati e in 2023 miglioreremo (Cnbc)​

MILANO (MF-DJ)--In Borsa? "Siamo ancora sottovalutati: negli ultimi 8 trimestri abbiamo battuto il consensus del 30% ogni volta, cio' significa che il mercato non ha ancora aggiustato il nostro prezzo. Credo che nel 2023 avverra' la stessa cosa del 2022", in termini di risultati. "Ci aspettiamo di migliorare ancora: questa e' una banca diversa dal passato". Lo ha affermato Andrea Orcel, ceo di Unicredit, in un'intervista a Cnbc. cce MF-DJ NEWS
31/01/2023 09:28


Unicredit: ad; siamo ancora sottovalutati e in 2023 miglioreremo (Cnbc)​

MILANO (MF-DJ)--In Borsa? "Siamo ancora sottovalutati: negli ultimi 8 trimestri abbiamo battuto il consensus del 30% ogni volta, cio' significa che il mercato non ha ancora aggiustato il nostro prezzo. Credo che nel 2023 avverra' la stessa cosa del 2022", in termini di risultati. "Ci aspettiamo di migliorare ancora: questa e' una banca diversa dal passato". Lo ha affermato Andrea Orcel, ceo di Unicredit, in un'intervista a Cnbc. cce MF-DJ NEWS
31/01/2023 09:28


Unicredit: ad; in Russia fatto piu' di quanto promesso, non svendiamo a nemico (Cnbc)​

MILANO (MF-DJ)--In Russia? "Abbiamo ridotto il rischio in maniera aggressiva, come avevamo annunciato, e crediamo sia giusto continuare a farlo in maniera efficiente anziche' dare tutto questo a un nemico". Svendere "sarebbe sbagliato a livello etico e a causa delle sanzioni. Va considerato che fino ad ora abbiamo fatto piu' di quanto promesso e la nostra esposizione continuera' a scendere". Lo ha affermato Andrea Orcel, ceo di Unicredit, in un'intervista a Cnbc. cce MF-DJ NEWS

31/01/2023 09:33
 


Vi posto un commento/analisi che ho trovato molto interessante in relazione alla trimestrale. Buona visione
 

Banche: +6% il valore dei brand (MF)​

ROMA (MF-DJ)--I tassi di interesse in aumento hanno portato alla crescita di ricavi netti e redditivita' per le banche mondiali e di conseguenza il valore medio dei loro brand e' migliorato nel 2022. Lo rileva Brand Finance che pubblica, in partnership con The Banker-Financial Times, la classifica delle 500 principali banche del mondo ordinate per valore del trademark, che rappresenta il valore monetario generato dalla reputazione fissato al 1* gennaio 2023 sulla base dei dati raccolti a novembre 2022. MF-Milano Finanza scrive che mediamente il valore del brand delle 500 principali banche del mondo e' cresciuto del 6% anno su anno, consolidando il recupero dei valori pre-pandemia. Un dato in controtendenza se si considera che mediamente i 500 principali marchi del mondo hanno perso l'1% del valore del trademark, soprattutto a causa dell'indebolimento dell'attrattivita' di brand come Amazon e Apple. Anche nel 2022 la classifica e' dominata dai brand dalle banche cinesi, che pero' mediamente perdono il 3%, e da quelle americane, che invece crescono in media del 7%. Le principali banche di queste due nazioni hanno un valore elevato sia perche' operano in mercati molto ampi sia perche' hanno un elevato livello di reputazione in grado di attirare e conservare i clienti. Icbc, con un valore pari a 69,5 miliardi di dollari, pari al 34% del valore di impresa della banca fissato al 1 gennaio 2023, e' il brand di maggiore valore al mondo nonostante la riduzione del 7% rispetto all'anno prima, dovuta in parte all'indebolimento dell'attrattivita' della banca e in parte al cambio sfavorevole col dollaro che ha penalizzato buona parte dei marchi in classifica. Il valore monetario del brand Icbc e' il maggiore tra le banche sia perche' opera in un mercato che favorisce delle elevate prospettive di fatturato, sia perche' questa banca risulta avere nel proprio mercato un brand estremamente forte, cioe' estremamente efficace nell'influenzare e attrarre i clienti. Nella classifica delle prime 500 banche mondiali anche quest'anno sono presenti in classifica 16 istituti italiani, che pesano per circa l'1% del valore complessivo dei brand in classifica e complessivamente hanno incrementato il valore in dollari anno su anno del 2%, nonostante il cambio sfavorevole. Il primo marchio italiano e' Intesa Sanpaolo, che occupa il 35esimo posto nella graduatoria, mentre quelli delle altre banche italiane sono posizionati relativamente in basso nella classifica di Brand Finance, soprattutto perche' quasi tutte sono focalizzate solo sul mercato italiano con prospettive di crescita limitate. Unicredit occupa il 116esimo posto (+14 posizioni), Banco Bpm il 170esimo (+5), Bper Banca il 236esimo (+5) e Bnl il 269esimo (-33). Intesa Sanpaolo, con un valore pari a 9,3 miliardi di dollari, e' il trademark italiano di maggiore valore e piu' forte. Il marchio Intesa anno su anno perde in dollari il 4%, ma in euro guadagna il 7% nonostante l'indebolimento della capacita' di attrazione che causa un downgrading dal brand rating da AAA- estremamente forte a AA+ molto forte. In seguito all'indebolimento e al cambio sfavorevole, Intesa perde una posizione nella classifica dei brand ordinati per valore monetario passando cosi' dal 34esimo al 35esimo posto a livello globale, mentre l'istituto italiano scende dal sesto all'ottavo posto tra le banche del continente europeo. Tra le italiane Fineco, con un miglioramento del 9% che porta il brand rating da AA- a AA, e' il brand che rafforza maggiormente la capacita' di attrarre e conservare clienti, migliorando la percezione sul customer care e sul rapporto qualita' prezzo. Con un valore di 550 milioni la banca si posiziona al 285esimo posto nella classifica dei brand ordinati per valore monetario. pev (fine) MF-DJ NEWS

01/02/2023 08:44
 

Unicredit superstar, Mercadante (Parvus) diventa il secondo azionista. Analisti, piovono aumenti di target price​

di Elena Dal Maso

(MF) Unicredit è il più grande bancomat europeo per gli investitori e ha le carte in regola per salire molto visto che scambia ancora a sconto, avverte Mediobanca Securities. Sono 22 i buy sul gruppo milanese, ecco tutte le promozioni e i rialzi di target price​

 

Raccomandazioni degli analisti su UNICREDIT



Raccomandazioni degli analisti su UNICREDIT​

In questa pagina tutte le raccomandazioni su UNICREDIT. I report degli analisti su un titolo azionario sono molto rilevanti, perché possono anche avere un'influenza sui suoi prezzi. La banche d'affari esprimono un giudizio (detto anche rating) e un prezzo obiettivo (detto anche target price). L'orizzonte temporale di queste analisi è generalmente pari a 12 mesi.

DATA
BANCA D'AFFARIGIUDIZIOTARGET PRICE
01 Feb 23IntesaSanpaoloBuy▲ 19.3000
01 Feb 23Jp MorganBuy▲ 21.0000
27 Gen 23BarclaysEqualweight▲ 17.4000
26 Gen 23UBSBuy▲ 18.5000
25 Gen 23Jp MorganBuy▲ 20.0000
20 Gen 23JefferiesBuy▲ 21.0000
16 Gen 23Morgan StanleyN.d.▲ 17.0000
13 Gen 23Goldman SachsBuy▼ 19.5000
13 Gen 23MediobancaTop pick▲ 18.0000
15 Dic 22Goldman SachsBuy▲ 20.2500
06 Dic 22Jp MorganBuy▲ 16.0000
11 Nov 22BerenbergBuy▲ 17.0000
02 Nov 22Goldman SachsBuy▲ 19.5000
02 Nov 22Deutsche BankBuy▲ 15.4000
31 Ott 22Equita simBuy▲ 15.6000
27 Ott 22BarclaysEqualweight▲ 13.0000
27 Ott 22Credit SuisseBuy▲ 16.9000
27 Ott 22UBSBuy▲ 15.5000
24 Ott 22BarclaysNeutral▲ 12.5000
21 Ott 22Equita simBuy▲ 15.3000
18 Ott 22Goldman SachsBuy▼ 16.2500
17 Ott 22UBSBuy▲ 14.1000
14 Ott 22Mediobanca▲ Outperformn.d.
11 Ott 22JefferiesBuy▲ 17.5000
27 Set 22Jp Morgan▲ Overweight▲ 15.0000
27 Set 22Credit SuisseBuy▼ 14.4000
23 Set 22Goldman SachsBuy17.0000
17 Ago 22JefferiesBuy▲ 17.0000
01 Ago 22Goldman SachsBuy▲ 19.0000
29 Lug 22Equita simBuy▲ 14.9000
 
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