Mah!
Buongiorno
di Massimo Gramellini
L'uomo dei sogni
26 giugno 2003
Dicono che l'amore ti faccia diventare un altro e lui un altro lo è diventato per davvero. Invaghitosi su Internet di una ragazza romana con la passione per le spie, la informa che è stata fortunata, lui di mestiere fa proprio quello: la spia. Invece fa il negoziante a Torino ed è pure sposato. La Rete è il paradiso delle doppie identità che si accendono e si spengono insieme al computer. Ma l'eroe di questa storia è tale perché entra nella parte. Compra una pistola giocattolo, si munisce di tesserino militare, impermeabile e occhiali neri per non dare nell'occhio, e scende a Roma in missione d'amore. E qui scatta il colpo di genio del travestimento double-face: lo stesso abito indossato per affascinare l'amante, il nostro Zelig lo utilizza per giustificare le sue fughe alla moglie: «Non chiedermi di più, ora sono un collaboratore dei servizi segreti».
A questo punto entrano in azione le due donne e il sogno cede al senso pratico, mentre la vicenda romantica precipita in farsa di bottega. L'amante, che forse aveva annusato tutto dall'inizio, si fa finanziare da James Bond l'acquisto di una casa, inducendolo ad accendere un mutuo (le spie non hanno un tasso agevolato?). E la moglie, non scorgendo nuove entrate sul conto di famiglia, chiama il ministero degli Interni per informarsi sullo stipendio dell'agente segreto. Così l'impostore viene smascherato, rivelandosi un disastro come spia, come adultero e anche come adulto. Già, però è difficile non volergli un po' bene.
