Uranio: Pronto ad esplodere

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

in rosso


Energia sprigionata da 1 chilogrammo dei seguenti materiali:
1 chilogrammo di legno produce 2 kWh
1 chilogrammo di carbone produce 4 kWh
1 chilogrammo di olio produce 6 kWh
1 metro cubico di gas produce 6 kWh
1 chilogrammo di uranio produce 50.000 kWh ( centrale elettrica PWR *) --> Černobyl'
2.500.000 kWh (centrale elettrica FBR**)

* PWR: Reattore ad acqua pressurizzata
** FBR: Reattore autofertilizzante a neutroni veloci
Hai già risposto tu OK!OK!OK!
 
Di ETF ci sono il GLOBAL URANIUM INDEX ETF di Horizon e il Global X uranium ETF, il primo è più diversificato, il secondo è un pure play ma è quotato sul mercato canadese e di conseguenza di difficile negoziazione. I due principali player sono Kazatomprom e Cameco, il primo potrebbe avere difficoltà in seguito a una decisione favorevole ai minatori statunitensi nella petizione 232, il secondo dovrebbe giovarne dato che possiede miniere negli USA e il Canada dovrebbe essere escluso da eventuali tariffe o dazi nel caso ci siano. In sintesi: Medium-risk: GLOBAL URANIUM INDEX ETF, High Risk: Cameco, Ultra High Risk: UEC, UUUU, URG. Ovviamente il rischio è paragonato ai classici investimenti in azioni ben capitalizzate, indici ed ETF diversificati. L'uranio è una materia prima estremamente volatile, i fondamentali sono eccellenti, la domanda non è se succederà ma quando succederà, e se dovessero ritardarsi i tempi essere sulle small potrebbe essere deleterio.

C'è anche il VanEck Vectors Uranium + Nuclear Energy ETF (NYSE: NLR), che però non prenderei in considerazione

bisognerebbe sapere quando il resto è facile :D
 
C'è anche il VanEck Vectors Uranium + Nuclear Energy ETF (NYSE: NLR), che però non prenderei in considerazione

bisognerebbe sapere quando il resto è facile :D

NLR, oltre ai total assets(soli 24 milioni) ed alla scarsa liquidità, non investe in minatori di uranio ma in utilities che generano ricavi dall'energia nucleare, un prezzo elevato dell'uranio, anche se non in misura significativa, urta la loro redditività.

Una volta che si sarà fatta chiarezza sulla petizione 232, Cameco e le utilities torneranno a comprare sul mercato spot.
 
Questa la chiusura di martedì per le principali uranium stocks. Ho evidenziato le statunitensi che hanno registrato una buonissima performance: anticipazione per l'imminente decisione sulla 232?

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Riepilogo velocemente quello che è successo nel weekend, venerdì su indiscrezioni provenienti da un noto quotidiano australiano è trapelata le notizia che Trump avrebbe rifiutato di approvare la richiesta di URG e UUUU riguardo alla petizione 232; Si è assistito di conseguenza ad un sell-off enorme (pari a circa il 30%); allo stesso tempo però i minatori non statunitensi ne hanno tratto giovamento, così come il prezzo dell'uranio spot che ha chiuso in verde.

La storia raccontata però era solo metà, perchè a mercati chiusi esce la notizia che il presidente ha ordinato la creazione di un gruppo per affrontare le preoccupazioni individuate dal DOC in merito alla produzione di uranio domestico e garantire una revisione globale dell'intera filiera nucleare interna. Il gruppo avrà 90 giorni per presentare un report al Presidente che illustri le conclusioni del gruppo di lavoro e formuli raccomandazioni, se necessario, per il rilancio e l'espansione della produzione nazionale di combustibile nucleare.

A questo link è possibile trovare la dichiarazione ufficiale del presidente
Memorandum on Effect of Uranium Imports on National Security and Establishment of United States Nuclear Fuel Working Group | Mirage News
 
Ultima modifica:
Le utilities statunitensi stanno ora rientrando in un mercato completamente cambiato. Le ipotesi formulate 18 mesi fa non sono più applicabili. La sicurezza dell'approvvigionamento è diminuita in modo significativo, mentre la domanda futura continua a crescere nel processo di rinascita nucleare.

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Opinione personale
La decisione di non imporre tariffe o quote è positiva per ogni azienda di uranio al di fuori degli Stati Uniti.
La minaccia alla sicurezza nazionale è stata riconosciuta e il Gruppo di lavoro sul combustibile nucleare è stato creato per far rivivere ed espandere l'industria nucleare statunitense e deve presentare un report in 90 giorni.
L'incertezza per le utilities è stata rimosso e ora possono acquistare uranio senza la minaccia di quote. Essenzialmente portando più acquirenti sul mercato. Da qui la crescita dell'1% del prezzo spot dell'uranio venerdì.

Personalmente credo che questo sia probabilmente uno dei migliori risultati che potesse esserci. Nessuna tariffa sulle importazioni internazionali e una rivitalizzazione molto probabile dell'industria nucleare statunitense. Ciò che il presidente ha sostanzialmente dichiarato è che non sono le importazioni di uranio straniero a costituire il rischio per la sicurezza nazionale, ma piuttosto la mancanza di produzione di uranio negli Stati Uniti, costringendo le utilities ad acquistare da fonti estere.

Ora che l'incertezza è sparita possiamo tornare alla matematica di base. La domanda è già superiore all'offerta e continua ad aumentare.
 
+5% per l'uranio ieri, il più grande guadagno in una sola seduta dal 25 luglio 2018, dopo la chiusura di McArthur River.
The bulls are now completely free.

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Le entità di proprietà statale cinese hanno effettivamente acquisito il controllo dell'estrazione dell'uranio in Namibia, in seguito all'acquisizione della miniera di uranio di Rössing da parte della China National Uranium Corporation Limited (CNUC). Rio Tinto ha annunciato recentemente di aver completato la vendita della sua partecipazione del 69% in Rössing Uranium Limited, che possiede la miniera di Rössing vicino ad Arandis nella regione di Erongo.

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La nuova presentazione aziendale di Areas Vimy Resources (#ASX: $ VMY) ha alcune nuove slide che presentano le ultime informazioni aggiornate sul mercato nucleare e sull'uranio. Questa slide mostra il Consensus Price Outlook per l'uranio.

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Il 15% delle utilities è ora scoperto, se non comprano ora rimarranno scoperti per i prossimi 24 mesi (la durata approssimativa del ciclo del combustibile).

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Dando un'occhiata all' Uranium Red Book 2018 dell'AIEA pubblicato a dicembre. Ci sono alcune potenziali miniere, ma nulla di grosso dovrebbe entrare in produzione presto, la maggior parte con date di inizio vuote. Diverse miniere stanno chiudendo e la produzione si è fermata in altre 14 miniere dal 2011.

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Cameco ora prevede di acquistare 2 milioni di pound in più di uranio, sul mercato aperto, poiché sono aumentate le consegne previste di 2 milioni di pound.

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Oggi un importante consulente dell'industria nucleare ha inviato un'avvertimento agli acquirenti: l'era dei prezzi bassi sta terminando, meglio cominiciare a comprare ora per evitare di creare dei picchi nel prezzo come quelli degli anni 2000, riconoscendo anche l'influenza che la Cina ha e che avrà in futuro in questo mercato.

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E' un settore come un altro... è chiaro che anche solo in ottica di stabilizzazione... i prezzi potrebbero risalire...!!! ;)

I guadagni sul GAS li sto mettendo sull'URANIO...!!! :yes:
 
Visti i valori dell'ultimo mese si può dire di aver toccato il fondo? Può essere questo il momento migliore? Tengo sotto occhio 4 società ma il trend non è omogeneo per niente mi fa paura. Se una sale del 4% l'altra scende del 3% :eek:

La capitalizzazione per alcune è così bassa (circa 100-150M di usd) che mi sembra troppo a rischio speculativo.
 
E' un settore come un altro... è chiaro che anche solo in ottica di stabilizzazione... i prezzi potrebbero risalire...!!! ;)

I guadagni sul GAS li sto mettendo sull'URANIO...!!! :yes:

Posso sapere quali sono le stock del caso su cui ritieni si possa avere un po' di affidabilità?
 
Penso che a breve potrebbe ritornare sopra i 2$... diciamo 2,15-2,20$ senza osare TP più alti...!!! E' già cmq un buon gain...!!! :)
 
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