Uscire dall'Euro.

Tu acquisteresti lira e tds in lira?

Io sinceramente no, anzi venderei quelli in portafoglio e comprerei dollari o franco svizzero.

dipende da tante cose...se la lira fosse svalutata di un 20-25% e fornisse rendimenti più alti di un 200 pb magari si (dal punto di vista di uno straniero) :o
 
Tu acquisteresti lira e tds in lira?

Io sinceramente no, anzi venderei quelli in portafoglio e comprerei dollari o franco svizzero.

Si può fare tutto quello che si vuole, ma un conto è la razionalità economica, l'altra l'emotività.

Secondo razionalità economica, un residente italiano non avrebbe nessun motivo di non acquistare un tds italiano, es un BTPi (ove lo Stato avesse la sovranità monetaria) che un differenziale più dell'inflazione e che viene rimborsato a 100.

Un residente straniero avrebbe il rischio di cambio. Ma anche ammettendo una svalutazione del 20% ogni dieci anni, uno spread di soli 200 rende già il titolo conveniente dal punto di vista finanziario rispetto a un bund.

In ogni caso una internalizzazione del debito pubblico sarebbe auspicabile per migliorare il saldo della bilancia dei pagamenti.

La realtà dei fatti è che oggi, trasformato il nostro debito in valuta estera, con il PIL che va a picco, questo sta diventando impagabile.

Dalla nascita dei rispettivi stati, la Germania ha fatto default 8 volte, l'Italia 1.
 
Hai dimenticato le sette piaghe d'Egitto

e tu hai dimenticato di citare questo:


Poi, nel lungo, dopo, forse...

Ma nel lungo saremo tutti morti.
:cool:

e ribadisco.
FORSE.
Che è un forse grande quanto un palazzo di venti piani.
 
Io si ma non è questo il tema, facciamo finta che tu rappresenti i mercati.

ma perchè i nordici non se ne vanno allora??. Rivaluterebbero alla grande e tutti si butterebbero sui loro titoli, abbandonando i meridionali schifosi ad annaspare nel mediterraneo.

Alla fine il gioco è a somma zero (in prima approssimazione), perchè Scheuble dice che chi puppa alla grande è la Germania???? Mistero!
Anzi no io sono d'accordissimo con Scheuble.

I nordici i loro titoli li piazzano senza problemi.

Il credito (rectius: la fiducia dei creditori nell'ipoetico rimborso) è un nostro problema.
 
I nordici i loro titoli li piazzano senza problemi.

Il credito (rectius: la fiducia dei creditori nell'ipoetico rimborso) è un nostro problema.

Sì, ma devi aggiungere: "da quando è denominato in valuta estera"
 
Si può fare tutto quello che si vuole, ma un conto è la razionalità economica, l'altra l'emotività.

Secondo razionalità economica, un residente italiano non avrebbe nessun motivo di non acquistare un tds italiano, es un BTPi (ove lo Stato avesse la sovranità monetaria) che un differenziale più dell'inflazione e che viene rimborsato a 100.

Un residente straniero avrebbe il rischio di cambio. Ma anche ammettendo una svalutazione del 20% ogni dieci anni, uno spread di soli 200 rende già il titolo conveniente dal punto di vista finanziario rispetto a un bund.

In ogni caso una internalizzazione del debito pubblico sarebbe auspicabile per migliorare il saldo della bilancia dei pagamenti.

La realtà dei fatti è che oggi, trasformato il nostro debito in valuta estera, con il PIL che va a picco, questo sta diventando impagabile.

Dalla nascita dei rispettivi stati, la Germania ha fatto default 8 volte, l'Italia 1.

Oggi il mercato 'balla' per una crisi di governo. Timori probabilmente legati a posizioni elettorali anti Ue.

In queste condizioni mi pare impossibile gestire l'eventuale trasformazione valutaria, al netto di ogni calcolo sui benefici\danni.

Si tratta di osservare la questione in modo concreto, senza posizioni pro\contro euro.

Stabilizzati i mercati possono essere affrontati e smussati gli spigoli della costruzione dell'Ue e dell'euro.
 
e tu hai dimenticato di citare questo:


Poi, nel lungo, dopo, forse...

Ma nel lungo saremo tutti morti.
:cool:

e ribadisco.
FORSE.
Che è un forse grande quanto un palazzo di venti piani.

in fondo sei simpatico.

terrorizzato dal non sapere, ma simpatico ;)

comunque sappi che nel '92, quando uscimmo dallo SME, c'è voluto molto meno del lungo termine che hai in mente tu. Pochi mesi

E Monti ammise addirittura di essersi sbagliato
' LA SVALUTAZIONE CI HA FATTO BENE' - La Repubblica

Ma quante volte s'è sbagliato Monti? :clap:
 
I nordici i loro titoli li piazzano senza problemi.

Il credito (rectius: la fiducia dei creditori nell'ipoetico rimborso) è un nostro problema.

mah, andiamoci piano. la Svezia nel '92 arrivo' a pagare il 500% (poi se ne ando' dallo SME e si salvo' ma è un'altra storia). l'Islanda è andata gambe all'aria (aslvata dal FMI).
I baltici hanno fatto PIL -25% nel 2007 con licenziamenti di massa. La Svezia, Danimarca, Norvegia nel 2007 hanno svalutato di corsa le loro corone del 30% per salvarsi dalla crisi finanziaria. UK il pound del 30% con la fila agli sportelli delle banche.

Da noi nulla di tutto questo

Resta la domanda a cui non rispondi. Perchè stanno con noi che puppiamo e basta? Perchè Scheuble dice falsità in Parlamento (che chi puppa di più sono loro?)
 
Oggi il mercato 'balla' per una crisi di governo. Timori probabilmente legati a posizioni elettorali anti Ue.

In queste condizioni mi pare impossibile gestire l'eventuale trasformazione valutaria, al netto di ogni calcolo sui benefici\danni.

Si tratta di osservare la questione in modo concreto, senza posizioni pro\contro euro.

Stabilizzati i mercati possono essere affrontati e smussati gli spigoli della costruzione dell'Ue e dell'euro.

Ma come pensi di stabilizzarli? I mercati sanno che l'euro è una baracca tenuta con lo sputo.

Mi va bene la concretezza e il pragmatismo, ma qui siamo al wishful thinking: "adesso si calmano i mercati e mettiamo a posto tutto quello che nell'euro non va".
Ci vuole veramente una grande dose di ottimismo.
E comunque Francia e Germania non mi paiono tanto per la quale. Mi sbaglierò...
 
Chiunque voi votiate, ricordate che solo uscendo dall'euro esistono possibilità di farcela. Altrimenti è una enorme presa per il c....lo.


Votate Bersani;
Votate Grillo;
Votate Berlusconi.

Ma fate sentire chiara la vostra voce "Fuori dall'Euro, Adesso!!"
dentro l euro ma con gli stati uniti europei .
 
Si può fare tutto quello che si vuole, ma un conto è la razionalità economica, l'altra l'emotività.

Secondo razionalità economica, un residente italiano non avrebbe nessun motivo di non acquistare un tds italiano, es un BTPi (ove lo Stato avesse la sovranità monetaria) che un differenziale più dell'inflazione e che viene rimborsato a 100.

Un residente straniero avrebbe il rischio di cambio. Ma anche ammettendo una svalutazione del 20% ogni dieci anni, uno spread di soli 200 rende già il titolo conveniente dal punto di vista finanziario rispetto a un bund.

In ogni caso una internalizzazione del debito pubblico sarebbe auspicabile per migliorare il saldo della bilancia dei pagamenti.

La realtà dei fatti è che oggi, trasformato il nostro debito in valuta estera, con il PIL che va a picco, questo sta diventando impagabile.

Dalla nascita dei rispettivi stati, la Germania ha fatto default 8 volte, l'Italia 1.

Oggi il mercato 'balla' per una crisi di governo. Timori probabilmente legati a posizioni elettorali anti Ue.

In queste condizioni mi pare impossibile gestire l'eventuale trasformazione valutaria, al netto di ogni calcolo sui benefici\danni.

Si tratta di osservare la questione in modo concreto, senza posizioni pro\contro euro.

Stabilizzati i mercati possono essere affrontati e smussati gli spigoli della costruzione dell'Ue e dell'euro.
 
Secondo me tutta sta teorizzazione dell'uscita dell'euro é un falso problema.
Tutto il ns debito pubblico é stato convertito in euro ed é nominale in euro, questo é un forum finanziario, dovreste saperlo che per diritto internazionale anche se tornassimo alla lira svalutando il debito rimarrebbe in euro (qualcuno di voi spero si ricordi del dramma di chi si fece il mutuo in ECU, perché da li non si scampa).


Il debito pubblico è stato convertito in euro poiché, in Italia, vige il principio nominalistico, in base al quale il debito è pagato con la moneta in corso legale al tempo del pagamento, non con quella avente al momento della sottoscrizione, tanti pezzi quanti sono al momento della riconversione nella nuova divisa.
Questo perché il debito pecuniario è un debito di valuta e non di valore, come ad esempio, lo è un risarcimento danni, quindi, appunto, la rivalutazione non si applica, solo il calcolo degli interessi, quale corrispettivo e remunerazione.
Quindi, salvo patti ulteriori, tutto il debito pubblico verrebbe riconvertito, nel caso, nella nuova valuta, il capitale subirebbe l'apprezzamento o deprezzamento dovuti all'oscillazione delle monete sui cambi, a seconda dei casi, ma rimarrebbe, comunque, in nuova moneta, tanti pezzi di nuova (questo è il principio nominalistico) quanti sono al momento del cambio, più gli interessi corrispettivi.
Per questo i grandi investitori sono terrorizzati da una simile evenienza, in ragione che, come è più probabile rispetto ad un deprezzamento, il subitaneo apprezzamento dell'euro sulla nuova lira eroderebbe parecchio capitale da restituire.
Ovviamente, caso meno probabile, potrebbe succedere il contrario, esattamente com'è successo con la lira - euro, cioè che l'euro si deprezzi rispetto alla lira, appesantendo il capitale da restituire.
 
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