V & S : Campagna pubblicitaria equivoca

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Voltaire

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Giro la domanda di Argema su IO:

http://www.investireoggi.it/forum/viewtopic.php?topic=1655&forum=1&1



Prima lettera di (........), rivolta a noi, per informarci sulla campagna pubblicitaria (.....) che stavano attivando sul nostro sito:

> Buongiorno,
> Stiamo attivando sul suo sito la seguente campagna :
>
> Cliente : (....)
> N. impressions : 6.500.000 suddivise su più siti del network
> Cost per action : per ogni form compilato verranno riconosciute L. 70.000
> Periodo : dal 31/10/2001 al 30/11/2001
>
> Questa è una mail informativa senza valore >di impegno; la campagna potrà essere >modificata o annullata a semplice richiesta >del cliente.



Ci siamo impegnati molto per quella campagna vista la posta in palio: vi abbiamo messi al corrente delle difficoltà di mantenimento del sito e la vostra risposta è stata magnifica..oltre 130 form compilati (un immenso grazie a tutti , siete stati davvero grandi ).
Ora però ci viene detto che in realtà il cliente pagava solo per chi aderiva poi al corso effettivo.
Ma a noi non è stata mai comunicata nessuna notizia in tal senso.

Altro dettaglio: su 10 persone che compilavano il form ne veniva chiamata 1, max 2, e dunque non tutti hanno avuto la possibilità di dire se volevano effettivamente partecipare al corso oppure no.


Alla fine il nostro compenso per la campagna (....) è stato di sole 300.000 lire circa, a fronte dei preventivati 4.000.000 ed oltre ( e che, ripeto, non servivano per gozzovigliare con Nutella e mortadella , ma per pagare parte delle spese del sito..parte)


Mi sento ingannato e danneggiato ma ho bisogno di capire se abbiamo elementi per rivalerci nei confronti di (....) oppure no.
 
Ultima modifica:
Scritto da Voltaire
> Cliente : (......)
> N. impressions : 6.500.000 suddivise su più siti del network
> Cost per action : per ogni form compilato verranno riconosciute L. 70.000
> Periodo : dal 31/10/2001 al 30/11/2001
>
> Questa è una mail informativa senza valore >di impegno; la campagna potrà essere >modificata o annullata a semplice richiesta >del cliente.


Preciso che si tratta dell'unico documento esistente: dopo non è stato ratificato nulla.
 
Ultima modifica:
Se la mail di Clikit potesse essere inquadrata in una proposta, ancorché revocabile, potrebbe applicarsi l'art. 1328 c.c. (se l'accettante ha intrapreso l'esecuzione del contratto proposto prima di avere notizia della revoca, il proponente è tenuto ad indennizzarlo delle spese e delle perdite subite per l'iniziata esecuzione del contratto).
Ma così come è formulata, la lettera di clikit ("...questa è una mail informativa senza valore di impegno..."), non può essere considerata, a mio avviso, una proposta di contratto.

Argema avrebbe dovuto puntualizzare meglio prima di dare corso alla campagna. Ora non credo che possa fare valere le sue ragioni.




Ciao paisà
 
Innanzitutto una preghiera: evitare i nominativi delle parti, dato che non è essenziale alla discussione. Invitiamo quindi ad escludere nei post i nomi delel imprese coinvolte.

E scusate il ritardo (eravamo fuori sede).

Rispondiamo "di getto", salvo precisazioni successive.

Trova applicazione da un lato la disciplina sull'interpretazione del contratto (comportamento complessivo di ENTRAMBE le parte) e comportamento SUCCESSIVO; dall'altro la disciplina sulla "formazione" del contratto (responsabilità precontrattuale).

L'espressione <<Questa è una mail informativa senza valore di impegno>> può essere solo interpretata nel senso che la parte non voleva considerarla come vera proposta (in quanto - probabilmente - vuole trattare il contenuto effettivo del contratto). Tuttavia non occorrono forme particolari per la successiva accettazione da parte di chi ha inviato l'email della proposta fatta dall'altra parte - destinatario della e.mail- di pari contenuto. In sostanza si invertono le posizioni di proponente (chi riceve la e.mail) ed accettante (chi invia la e.mail). Infatti - mi sembra - il contratto ha avuto esecuzione (con il consenso di chi ha aveva inviato la e.mail, mi sembra).

Si dice poi: la campagna potrà essere modificata o annullata a semplice richiesta del cliente. In effetti annullamento non può essere, si tratta di recesso (senza giusta causa): clausola ammessa, ma non è esercitabile il diritto di recesso in forma abusiva (contrario a buona fede).

Se invece si afferma che il contratto non si è concluso, c'è il discorso delle trattative: anche nelle trattative le parti debbono comportarsi secondo buona fede (esclusione della RETICENZA). Non si può nascondere un elemento importante del successivo contratto. In tal caso l'indennizzo però è limitato al c.d. interesse negativo (su cui avrei molte cose da dire ma non voglio tediare).
 
Grazie :)

Ciao,
innanzitutto grazie.
Avete probabilmente ragione poi sul fatto di non mettere nomi, me ne scuso.

Il contratto è stato concluso, nel senso che la campagna di **** è stata poi effettivamente visualizzata sul nostro sito.

Però, come vi ho detto, ora ci viene detto che le condizioni erano completamente differenti.
Dalle 70.000 a form si passava alle 70.000 -10% per ogni persona accettante il corso.

Ma non ci è stata mai comunicata alcuna variazione delle condizioni.
Abbiamo qualche elemento di ragione o no? Cosa possiamo fare?

Grazie infinite :):):) ed un salutone a tutti voi :):)
 
Se fossimo i Tuoi avvocati, imposteremmo l'atto con una subordinata: a) richiesta di pagamento sul presupposto che il contratto si sia concluso; b) in via subordinata, risarcimento dei danni per responsabilità precontrattuale (ART. 1337 c.c.). Sul 1337 c.c. si è scritto molto (anche per colpa nostra), e sotto il profilo risarcitorio conviene meno (quantificazione del danno).

E' lecito rimettere all'altra parte la determinazione di elementi del contratto. Ma il valore dell'informazione è sacrosanto.
 
c'è da aggiungere in ogni caso che è indubbia la necessità di pattuire espressamente l'eventuale condizione cui è sottoposto il pagamento del corrispettivo (non vi è nel caso concreto un mutamento delle "condizioni" contrattuali, come sopra affermato).

E' l'altra parte che dovrebbe dimostrare l'esistenza di una presupposizione (condizione inespressa), per cui il pagamento doveva avvenire "solo se.... ecc. ecc." o "nella misura di.... ecc. ecc.".
 
Grazie nuovamente. :)
A questo punto sono molto più esperto ma ugualmente confuso, spero mi scusiate.
Non so che fare. Voi cosa mi consigliate in definitiva?
Ciao :):):)
 
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