Vaccinazione antinfluenzale e/o anticovid

Quali vaccini avete fatto recentemente?

  • Solo 1° o 2° dose vaccino anticovid

    Voti: 2 50,0%
  • Richiamo vaccino anticovid (3° o 4° o 5° dose)

    Voti: 0 0,0%
  • 1° 2° dose vaccino anticovid + antinfluenzale

    Voti: 1 25,0%
  • Richiamo vaccino anticovid (3° o 4° o 5° dose) + antinfluenzale

    Voti: 1 25,0%

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Charlie

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Sondaggio riservato a chi ha fatto dosi di vaccino (covid e/o antinfluenzale) recentemente
 
Il vaccino covid, come tutti i vaccini antivirali, necessita di una dose di richiamo annuale, non capisco perchè ci si meravigli di 4° e 5° dosi, se si vuole copertura vaccinale dopo al massimo un anno è necessario fare un'ulteriore dose.
Io non parlerei neppure più di 3°, 4°. 5° dose, ecc... ma di richiamo vaccinale annuale
Come per altri vaccini, il vaccino anticovid diventerà una prassi, come quello antinfluenzale
E infatti la scienza consiglia di farli entrambi
 
Sulla base della Circolare 6 luglio 2022 Prevenzione e controllo dell'influenza: raccomandazioni per la stagione 2022-2023, la vaccinazione antinfluenzale è raccomandata per:

Persone ad alto rischio di complicanze o ricoveri correlati all'influenza

  • Donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano in gravidanza e nel periodo “postpartum”.
  • Soggetti dai 6 mesi ai 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza:
  1. malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio (inclusa l’asma grave, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopatia cronico ostruttiva-BPCO)
  2. malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite
  3. diabete mellito e altre malattie metaboliche (inclusi gli obesi con indice di massa corporea BMI >30)
  4. insufficienza renale/surrenale cronica
  5. malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie
  6. tumori e in corso di trattamento chemioterapico
  7. malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV
  8. malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali
  9. patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici
  10. patologie associate a un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari)
  11. epatopatie croniche.
  • Soggetti di età pari o superiore a 65 anni.
  • Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale.
  • Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti.
  • Familiari e contatti (adulti e bambini) di soggetti ad alto rischio di complicanze (indipendentemente dal fatto che il soggetto a rischio sia stato o meno vaccinato).
Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori

  • Medici e personale sanitario di assistenza in strutture che, attraverso le loro attività, sono in grado di trasmettere l'influenza a chi è ad alto rischio di complicanze influenzali.
  • Forze di polizia
  • Vigili del fuoco
  • Altre categorie socialmente utili che potrebbero avvantaggiarsi della vaccinazione, per motivi vincolati allo svolgimento della loro attività lavorativa; a tale riguardo, la vaccinazione è raccomandata ed è facoltà delle Regioni/PP.AA. definire i principi e le modalità dell’offerta a tali categorie.
  • Infine, è pratica internazionalmente diffusa l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione antinfluenzale da parte dei datori di lavoro ai lavoratori particolarmente esposti per attività svolta e al fine di contenere ricadute negative sulla produttività.
Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani

  • Allevatori
  • Addetti all’attività di allevamento
  • Addetti al trasporto di animali vivi
  • Macellatori e vaccinatori
  • Veterinari pubblici e libero-professionisti
Altre categorie cui la vaccinazione è fortemente raccomandata

  • Donatori di sangue
  • Bambini sani nella fascia di età 6 mesi - 6 anni (allo scopo di ridurre la circolazione del virus influenzale fra gli adulti e gli anziani)
  • Soggetti nella fascia di età 60-64 anni**
  • Esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie che operano a contatto con i pazienti
  • Anziani istituzionalizzati in strutture residenziali o di lungo degenza.
**Anche per la stagione 2022-2023, vista l’attuale circolazione del virus SARS-CoV-2, al fine di ridurre la probabilità che l’eziologia della malattia sia il virus influenzale e quindi di facilitare la diagnosi differenziale nelle fasce d’età di maggiore rischio di malattia grave, la vaccinazione antinfluenzale è fortemente raccomandata e può essere offerta gratuitamente nella fascia d’età 60-64 anni.

L’elenco sopra riportato non è esaustivo e gli operatori sanitari dovrebbero applicare il loro giudizio clinico per tenere conto del rischio di influenza che aggrava eventuali malattie di base che un paziente può avere, così come il rischio di gravi malattie derivanti dall'influenza stessa. Il vaccino antinfluenzale dovrebbe essere raccomandato e offerto gratuitamente, in questi casi, anche se l'individuo non appartiene ai gruppi di rischio clinici sopra specificati. Inoltre, dopo aver vaccinato le categorie di popolazione eleggibili, laddove siano presenti scorte eccedenti di vaccino, è possibile offrirlo gratuitamente a chiunque lo richieda.
 
Basta ste domande tendenziose, stai diventando un super-mega-iper-ultra no vax.:5eek::5eek:


CHARLONE, EH FATTI STA BOMBA
 
Il vaccino covid, come tutti i vaccini antivirali, necessita di una dose di richiamo annuale, non capisco perchè ci si meravigli di 4° e 5° dosi, se si vuole copertura vaccinale dopo al massimo un anno è necessario fare un'ulteriore dose.
Io non parlerei neppure più di 3°, 4°. 5° dose, ecc... ma di richiamo vaccinale annuale
Come per altri vaccini, il vaccino anticovid diventerà una prassi, come quello antinfluenzale
E infatti la scienza consiglia di farli entrambi
Ma che stai dicendo ?

leggendo il tuo messaggio un utente che ti desse fiducia sarebbe indotto a credere che il vaccino proteggerebbe per un anno ....


Allora professor ciarli , ci illustri , secondo lei per quanto tempo la 4a dose sarebbe efficace ?
 
Ultima modifica:
Come ogni anno a meta novembre vaccino e antinfluenzale e poi via ai Caraibi. Quest’anno non ho fatto pneumococco che farò l’anno prossimo
 
Ma che stai dicendo ?

leggendo il tuo messaggio un utente che ti desse fiducia sarebbe indotto a credere che il vaccino proteggerebbe per un anno ....


Allora professor ciarli , ci illustri , secondo lei per quanto tempo la 4a dose sarebbe efficace ?
Un sistema immunitario che ha avuto 2 o più dosi di vaccino ha comunque la protezione dei linfociti T, mentre gli anticorpi decadono nel tempo, quindi la percentuale di protezione è minore, ma comunque c'è, non esiste nessun rimedio eterno, la vita è una malattia con esito negativo al 100%
questo secondo gli ultimi studi medici. e io ho scritto dopo MASSIMO 1 anno, per soggetti sani, altrimenti dopo 4-6 mesi occorre fare un richiamo.
Se vuoi fare un richiamo ogni 4 mesi puoi farlo, non ti preoccupare.
 
Un sistema immunitario che ha avuto 2 o più dosi di vaccino ha comunque la protezione dei linfociti T, mentre gli anticorpi decadono nel tempo, quindi la percentuale di protezione è minore, ma comunque c'è, non esiste nessun rimedio eterno, la vita è una malattia con esito negativo al 100%
questo secondo gli ultimi studi medici. e io ho scritto dopo MASSIMO 1 anno, per soggetti sani, altrimenti dopo 4-6 mesi occorre fare un richiamo.
Se vuoi fare un richiamo ogni 4 mesi puoi farlo, non ti preoccupare.
Fornisci gli studi che lo provano... la scienza dice il contrario... decadimento dopo 120gg. Fino a protezione negativa. Con effetto imprinting per le spike con sequenza di prima inoculazione.
 
Ho fatto tre vaccinazioni in vita mia...l'ultima nel 1977...vado avanti per la mia strada....voi fatevi altre dosi.

p.s. ho avuto il covid due volte, la seconda volta più leggera della prima....in entrambi i casi un giorno di febbre; curato tutto con ibuprofene. Sto benone...voi però vaccinatevi.
 
Fornisci gli studi che lo provano... la scienza dice il contrario... decadimento dopo 120gg. Fino a protezione negativa. Con effetto imprinting per le spike con sequenza di prima inoculazione.
Decadimento non significa annullamento, e la scienza dice che i linfociti T costituiscono un'ottima memoria immunitaria, e permangono per anni, ovviamente come noto ancora non si sa tutto del covid, degli anticorpi e di come reagisce il sistema immunitario, gli studi scientifici richiedono del tempo, al contrario degli "studi" approfonditi a cui attingono complottisti negazionisti ecc...che hanno sempre saputo tutto, hanno sempre avuto la soluzione a tutto, ma essendo parrucchieri e non immunologi stranamente non gli hanno dato retta.8-)
 
Decadimento non significa annullamento, e la scienza dice che i linfociti T costituiscono un'ottima memoria immunitaria, e permangono per anni, ovviamente come noto ancora non si sa tutto del covid, degli anticorpi e di come reagisce il sistema immunitario, gli studi scientifici richiedono del tempo, al contrario degli "studi" approfonditi a cui attingono complottisti negazionisti ecc...che hanno sempre saputo tutto, hanno sempre avuto la soluzione a tutto, ma essendo parrucchieri e non immunologi stranamente non gli hanno dato retta.8-)
il vaccino non si discute, si ama
dopo 120 gg un'altra dose, tanto è gratuita, senza effetti collaterali, non rischi il tubo in gola, non lo dico io ma LASCIENZA
 
Decadimento non significa annullamento, e la scienza dice che i linfociti T costituiscono un'ottima memoria immunitaria, e permangono per anni, ovviamente come noto ancora non si sa tutto del covid, degli anticorpi e di come reagisce il sistema immunitario, gli studi scientifici richiedono del tempo, al contrario degli "studi" approfonditi a cui attingono complottisti negazionisti ecc...che hanno sempre saputo tutto, hanno sempre avuto la soluzione a tutto, ma essendo parrucchieri e non immunologi stranamente non gli hanno dato retta.8-)
Blablablabla

se non sei tu la scienza impersonificata, mostra gli studi!

il buon @chiesa2 ha postato gli studi che dicono esattamente il contrario di quel che sostieni... ossia:

dopo la seconda dose, passati 120gg. la protezione dalla malattia prodotta dalla spike prodotta a Wuhan diventa negativa, con le dosi sucessive i tempi si riducono ancora.
Il meccanismo di funzionamento del medicinale concentra le capacità immunitarie sulla sola spike in molti casi procurando una forma di immunodeficienza acquisita.
la prima dose di questo medicinale ha procurato un imprinting al meccanismo di azione per cui anche variando la sequenza delle spike autoprodotte, la difesa immunitaria sarà in grado di riconoscere solo la sequenza originaria.

infatti, sempre il buon chiesa sta continuando a postare nuovi studi che propongono una “vaccinazione“ che lavori direttamente sulle vie aeree, proprio per arrestare l’ingresso senza coinvolgere il metabolismo, come viene fatto naturalmente dal corpo.

ps. per @chiesa2
spero di aver sintetizzato correttamente, grazie ancora per il tuo utilissimo impegno
 
:D
cito:
La risposta immunitaria a cellule T innescata grazie alla vaccinazione è in grado di contrastare tutte le varianti virali di Sars-Cov-2 emerse sino ad oggi, Omicroncompresa. Un risultato duraturo nel tempo -le osservazioni si sono estese a 6 mesi- che potrebbe essere la svolta contro Covid-19. I risultati, ottenuti dal laboratorio del professor Alessandro Sette del La Jolla Institute for Immunology (LJI) in collaborazione con altri istituti internazionali, sono stati pubblicati dalla rivista Cell.

:D
grande carlino :D
 
:D
cito:
La risposta immunitaria a cellule T innescata grazie alla vaccinazione è in grado di contrastare tutte le varianti virali di Sars-Cov-2 emerse sino ad oggi, Omicroncompresa. Un risultato duraturo nel tempo -le osservazioni si sono estese a 6 mesi- che potrebbe essere la svolta contro Covid-19. I risultati, ottenuti dal laboratorio del professor Alessandro Sette del La Jolla Institute for Immunology (LJI) in collaborazione con altri istituti internazionali, sono stati pubblicati dalla rivista Cell.

:D
grande carlino :D
E' sparito? 🤣 🤣 🤣
 
Votate il sondaggio, grazie.
 
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