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kiton

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Meloni pronta a lasciare il Pdl:
«Non trovo stimoli per rimanere»
Lo sfogo dell'ex ministro della Gioventù a La Telefonata di Belpietro: «La nostra gente merita ben altro»


ROMA - «Bisogna capire dove sta andando e che cosa vuole essere il Pdl. Io ho detto cosa non voglio: non voglio più un partito di plastica, non voglio impresentabili in lista,non voglio un partito che non discute e non condivide decisioni, non voglio un partito di colonnelli, non voglio i parlamentari scelti da cinque persone in una stanza». Lo dice Giorgia Meloni, nel corso a La Telefonata di Belpietro. «Se il Pdl resterà cosi, io non trovo stimoli per rimanere, la nostra gente merita bel altro», aggiunge

«Avremo le idee più chiare - afferma Meloni - il prossimo 16 dicembre, giorno nel quale abbiamo organizzato a Roma una manifestazione anche con altri colleghi, come Guido Crosetto. In nessun caso intendo abbandonare il lavoro che abbiamo fatto per far nascere in Italia il Partito Popolare Europeo, per normalizzare il nostro bipolarismo, perciò non si torna indietro a ipotesi di operazioni nostalgia».

Sulle primarie del Pdl, Meloni ribadisce le sue critiche per la scelta di non farle. «Non si può dire - osserva - che il Pdl abbia fatto una grande figura annunciando le primarie, poi annullandole, poi annunciandole ancora, poi approvando un regolamento, facendo raccogliere 200mila firme, dando vita ai comitati e poi annullandole con un paio di telefonate e una comunicazione alla stampa». «Indipendentemente dalle scelte che si fanno, c'è - sottolinea Meloni - un dato di credibilità che va tenuto in considerazione soprattutto quando si pensa di voler governare una Nazione.

Le primarie sarebbero state una boccata d'ossigeno e una grande occasione per mettere a confronto idee, linee politiche, per tornare a parlare di contenuti, per tornare in mezzo alla gente».
 
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