Valuta e frontiere...

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23/1/12
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COMO - Il nascondiglio classico è la cintura modificata, che all'interno contiene una fodera: è usata soprattutto per passare la frontiera a piedi o in treno. Poi ci sono le panciere, dotate di sottilissime tasche in cui i biglietti da 500 euro diventano invisibili. Le donne invece preferiscono infilare i soldi nel reggiseno o negli slip, pensando forse che nessun finanziere tasterà le parti intime. Calcolo sbagliato, però: a parte il fatto che tra i funzionari della Dogana ci sono molte donne, qui è in servizio anche Tango, il labrador fiuta-soldi cui non sfugge nulla.
Casalinghe, imprenditori, pensionati, commercianti, impiegati. Eccoli gli «spalloni» non professionisti, quelli che per portare la valuta in Svizzera, ma anche in Italia, sfidano i controlli della Guardia di Finanza senza ricorrere ai sofisticati doppi fondi della utilitarie usate dai chi il traffico lo fa di mestiere per conto terzi. Un traffico che sta assumendo proporzioni sempre più vaste. Le Fiamme gialle alla frontiera di Ponte Chiasso negli ultimi dodici mesi hanno compiuto 650 interventi, intercettando capitali per oltre 54,4 milioni di euro tra banconote (13 milioni) e titoli al portatore (41,4 milioni) e riscuotendo sanzioni immediate per 500 mila euro.
«Nell'immaginario collettivo - spiega il tenente colonnello Alessandro Luchini, comandante del Gruppo Ponte Chiasso della Finanza - si pensa che i soldi viaggino soprattutto verso la Svizzera. Invece non è così: il 50% delle somme intercettate è in entrata nello Stato e quest'anno sul valore complessivo c'è stato anche un aumento». Nella sola giornata di martedì sono stati scovati 400 mila euro. E senza l'ausilio di Tango, che era «fuori servizio».

La prima a cadere nella rete è stata una casalinga di Siena che dopo aver ritirato 36 mila euro in una banca di Lugano, è salita in treno diretta a Milano ma alla frontiera è incappata nei finanzieri. Da un controllo sono saltate fuori le banconote, nascoste nella cintura. Sanzione immediata di 3.900 euro. Un'intera famiglia, madre e due figli, è stata intercettata poche ore dopo al valico stradale di Ponte Chiasso: i tre si erano suddivisi 30 mila euro prelevati in una banca a pochi metri dalla frontiera, convinti di farla franca perché la soglia consentita è di 9.999 euro a persona. E mentre i funzionari della Dogana verbalizzavano l'infrazione, agenti in borghese hanno fermato un grafico pubblicitario di Brescia, 45 anni, che a bordo della sua auto passava la frontiera senza dichiarare 20 mila euro nascosti nella giacca. Ha dovuto pagare subito 500 euro di sanzione.
Nel pomeriggio è toccato a una farmacista molisana di 60 anni salita sul treno a Chiasso diretta in Italia, imbottita di banconote di grosso taglio: 80.430 euro nelle tasche dei pantaloni, della giacca e nel reggiseno. «Sono soldi che mi servono per pagare le tasse in Italia», ha detto agli agenti. Infine, la sera, il «colpo» più grosso. Al valico di Brogeda è stata fermata una Giulietta con a bordo un promotore finanziario australiano residente in Danimarca. In un paio di jeans accuratamente piegati in una valigia sono saltati fuori 270.500 euro non dichiarati. Immediato il sequestro cautelativo di 130.000 euro in attesa che il ministero definisca la sanzione da applicare.

Evidente il dissennato comportamento della GdF, ma non è questo il motivo per cui ho aperto il thread. Volevo capire, se qualcuno riesce a spiegarmelo, come fanno a multare madre e due figli per il possesso di 10.000 euro a testa. Se sono tre persone distinte non è possibile, visto che il limite di legge è stato rispettato. A questo punto se vogliamo andare all'estero con il coniuge portando il massimo consentito senza dichiarazione per persona, come dobbiamo fare?
 
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COMO - Il nascondiglio classico è la cintura modificata, che all'interno contiene una fodera: è usata soprattutto per passare la frontiera a piedi o in treno. Poi ci sono le panciere, dotate di sottilissime tasche in cui i biglietti da 500 euro diventano invisibili. Le donne invece preferiscono infilare i soldi nel reggiseno o negli slip, pensando forse che nessun finanziere tasterà le parti intime. Calcolo sbagliato, però: a parte il fatto che tra i funzionari della Dogana ci sono molte donne, qui è in servizio anche Tango, il labrador fiuta-soldi cui non sfugge nulla.
Casalinghe, imprenditori, pensionati, commercianti, impiegati. Eccoli gli «spalloni» non professionisti, quelli che per portare la valuta in Svizzera, ma anche in Italia, sfidano i controlli della Guardia di Finanza senza ricorrere ai sofisticati doppi fondi della utilitarie usate dai chi il traffico lo fa di mestiere per conto terzi. Un traffico che sta assumendo proporzioni sempre più vaste. Le Fiamme gialle alla frontiera di Ponte Chiasso negli ultimi dodici mesi hanno compiuto 650 interventi, intercettando capitali per oltre 54,4 milioni di euro tra banconote (13 milioni) e titoli al portatore (41,4 milioni) e riscuotendo sanzioni immediate per 500 mila euro.
«Nell'immaginario collettivo - spiega il tenente colonnello Alessandro Luchini, comandante del Gruppo Ponte Chiasso della Finanza - si pensa che i soldi viaggino soprattutto verso la Svizzera. Invece non è così: il 50% delle somme intercettate è in entrata nello Stato e quest'anno sul valore complessivo c'è stato anche un aumento». Nella sola giornata di martedì sono stati scovati 400 mila euro. E senza l'ausilio di Tango, che era «fuori servizio».

La prima a cadere nella rete è stata una casalinga di Siena che dopo aver ritirato 36 mila euro in una banca di Lugano, è salita in treno diretta a Milano ma alla frontiera è incappata nei finanzieri. Da un controllo sono saltate fuori le banconote, nascoste nella cintura. Sanzione immediata di 3.900 euro. Un'intera famiglia, madre e due figli, è stata intercettata poche ore dopo al valico stradale di Ponte Chiasso: i tre si erano suddivisi 30 mila euro prelevati in una banca a pochi metri dalla frontiera, convinti di farla franca perché la soglia consentita è di 9.999 euro a persona. E mentre i funzionari della Dogana verbalizzavano l'infrazione, agenti in borghese hanno fermato un grafico pubblicitario di Brescia, 45 anni, che a bordo della sua auto passava la frontiera senza dichiarare 20 mila euro nascosti nella giacca. Ha dovuto pagare subito 500 euro di sanzione.
Nel pomeriggio è toccato a una farmacista molisana di 60 anni salita sul treno a Chiasso diretta in Italia, imbottita di banconote di grosso taglio: 80.430 euro nelle tasche dei pantaloni, della giacca e nel reggiseno. «Sono soldi che mi servono per pagare le tasse in Italia», ha detto agli agenti. Infine, la sera, il «colpo» più grosso. Al valico di Brogeda è stata fermata una Giulietta con a bordo un promotore finanziario australiano residente in Danimarca. In un paio di jeans accuratamente piegati in una valigia sono saltati fuori 270.500 euro non dichiarati. Immediato il sequestro cautelativo di 130.000 euro in attesa che il ministero definisca la sanzione da applicare.

Evidente il dissennato comportamento della GdF, ma non è questo il motivo per cui ho aperto il thread. Volevo capire, se qualcuno riesce a spiegarmelo, come fanno a multare madre e due figli per il possesso di 10.000 euro a testa. Se sono tre persone distinte non è possibile, visto che il limite di legge è stato rispettato. A questo punto se vogliamo andare all'estero con il coniuge portando il massimo consentito senza dichiarazione per persona, come dobbiamo fare?

italia = stato di polizia tributaria
 
questo dimostra quanto noi italani siamo propensi all'evasione
 
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