Ciao,
è vero, la materia è molto complessa ed è per questo motivo che sto cercando di progettare un sistema "semi-automatico" che mi aiuti non solo a discriminare le società con buoni fondamentali ma anche nell'operatività, ovvero capire il momento in cui un'azienda, per motivi contingenti e non strutturali, subisca una contrazione nella propria quotazione.
Purtroppo (o per fortuna altrimenti tutti "giocherebbero" in borsa e diventerebbe un lavoro come gli altri) non esite un numero o formula "magica" che permetta di individuare e capire sia la società che il momento giusto per investire. Per questo motivo, ho letto tutti i post non solo tuoi ma anche di altri utenti esperti sull'argomento in oggetto. In particolare, mi ero focalizzato sul modello o formula di Altman, salvo poi scoprire che, oltre alle eccezioni, lo stesso Altman ha sostanzialmente abbandonato lo Z-Score "classico" per svilupparne uno nuovo, se non sbaglio a 7 variabili che, a suo dire, è molto più efficace e valido per un periodo superiore ai due anni. Per caso hai qualche info al riguardo? Sembra che la formula sia, al momento, "top secret". Sarebbe interessante capire che cosa abbia modificato/aggiunto nel suo nuovo modello.
Inoltre, per quanto riguarda gli altri sistemi, alcuni "padri" degli stessi, penso a Graham, nell'ultimo periodo della loro lunga carriera da investitori, hanno sostanzialmente modificato se non semplificato notevolmente i loro modelli. Anch'io volevo semplificare il mio, utilizzando pochissimi indicatori/quozienti per evitare di perdersi in una serie infinita di interpretazioni dei risultati alcune volte contradditori tra loro.
Infine, concordo sul fatto di utilizzare comunque sistemi/metodi "testati" con successo nel tempo, tenendo presente, però che lo scenario attuale non è facilmente paragonabile con quello di 20-30 anni fa, dove la situazione non solo economica ma anche politica era completamente diversa (basti pensare al periodo della guerra fredda, dove prevalevano altre logiche e non certo quella di mercato).