Valutazione titoli x trading e non, con excel.

a seguire :
 

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  • International Business Machines Corp.pdf
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  • Pirelli & C SpA Ordinary Shares.pdf
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  • Poste Italiane SpA.pdf
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  • Saipem SpA.pdf
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  • Terna SpA.pdf
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ed infine :
 

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  • Walmart Inc.pdf
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  • Sintesi sec. Warren_16082019.pdf
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Altro giro alla data odierna .
 

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  • Brembo SpA.pdf
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  • Enel SpA.pdf
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  • Eni SpA.pdf
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  • Intesa Sanpaolo.pdf
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  • Poste Italiane SpA.pdf
    176,6 KB · Visite: 30
Se avete curiosità su altri titoli ... chiedete pure .
 

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  • Saipem SpA.pdf
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  • Terna SpA.pdf
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  • WARREN_test04122019.pdf
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Visto che è citato in prima pagina sul Fol
 

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  • Atlantia SpA.pdf
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@gianca53
ciao ho visto i tuoi file excel sono davvero interessanti. Sarebbe bello riuscire ad inserire una sezione di analisi fondamentale e value investing che si autolimenta con i dati già nel file
 
Premesso che causa un grandioso pasticcio informatico mi sono bannato da solo, quindi rinato come ExGianca53, ti chiedo se puoi chiarire meglio il tuo pensiero. Io non sono propriamente un esperto, anzi ...
 

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  • Assicurazioni Generali.pdf
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  • Azimut Holding SPA.pdf
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  • Eni SpA.pdf
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  • Fiat Chrysler Automobiles NV.pdf
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  • Intesa Sanpaolo.pdf
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la tabella coi dividendi e le restanti elaborazioni + valutazione secondo Warren :
Dividendi.jpg
 

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  • UniCredit SpA.pdf
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  • UnipolSai SPA.pdf
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  • Warren 15122019.pdf
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Ciao ExGianca53, il tuo ottimo lavoro mi è stato di spunto per sviluppare un "cruscotto" personalizzato ma, più ci lavoravo e più ho capito che dovevo "approfondire" la mia conoscenza finanziaria. Poi, sempre su FOL mi sono imbattuto su di un thread dove Maste, utente "storico" del forum, consigliava di utilizzare il quoziente Re (risultato d'esercizio)/Rv (ricavi di vendita) per selezionare le aziende "attraenti" da quelle moeno appetibili nonchè altri quozienti analizzando in dettaglio il bilancio della società sotto osservazione. In sostanza la mia domanda è, gli indicatori che hai utilizzato/utilizzi per discriminare i titoli validi prendono in considerazione anche questi quozienti (e.g. FCF/dividendi, Dedito tot./Re, quoziente di indebitamento, ecc.)? Se si, che peso gli hai dato?

Grazie
 
... In sostanza la mia domanda è, gli indicatori che hai utilizzato/utilizzi per discriminare i titoli validi prendono in considerazione anche questi quozienti (e.g. FCF/dividendi, Debito tot./Re, quoziente di indebitamento, ecc.)? Se si, che peso gli hai dato?

Grazie
Ciao, è difficile risponderti, perchè è complessa la materia . Comunque ritengo che non esista "Il parametro " che per definizione determini la bontà o meno di un titolo. Nei miei ragionamenti ho tenuto conto degli indicatori " canonici" dei quali avevo letto e fossero noti dei riferimenti numerici ciò con lo scopo evidente di imbastire una sorta di classifica che indicasse - sommariamente - in quale direzione si muova il titolo in questione. (vedi grafico riferimenti 1) Nel quale, in funzione della supposta relazione esistente: diretta o inversa, ho calcolato la percentuale rispetto a ciascun limite; la somma di questi valori mi da una indicazione di massima della scala entro cui si muove il titolo , la bontà insomma .
Accanto a ciò, sempre proseguendo sulla strada delle conoscenze note e pubblicate ho calcolato altri indicatori- vedi riferimenti2 - sempre secondo pensatori economici che hanno divulgato il loro lavoro ( qualche post più indietro trovi i vari pdf a cui mi sono ispirato). Infine ho costruito il riepilogo (tab.3 ) nella quale c'è la sintesi di tutto quanto .
Come potrai notare non è facile orizzontarsi e dire "questo titolo ha superato il test e questo no", ci puoi andare ragionevolmente vicino ma la certezza vera l'avrai solo a posteriori. Sai quante volte, come a tanti, mi è capitato di dire o pensare se avessi acquistato ... oppure se avessi rischiato tot di più ... anzichè pochi euro ... ma del senno di poi ...
Quindi sebbene a suo tempo avessi letto il 3d di Maste, alla fine non avevo recepito questi sue idee, anche perchè sarebbero da validare su dati storici e francamente "non ho uno staff " al quale affidare la ricerca statistico-storica per la valutazione di questo o quel parametro. Quindi ho adottato solo quelli che mi sembravano più adatti al mio scopo e già verificati, non necessariamente i migliori in assoluto.
ps in riferimento alla tab1 si ha un max di 4 punti per rigo , quindi moltiplicato 13 righe = 52 punti teorici X il 30 % = 15,6
ovvero il punteggio minimo per superare il test .

riferimenti 1 Riferimenti 1.jpg
riferimenti 2 riferimenti 2.jpg
tabella sintesi 3 Tabella sintesi .jpg
 
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Ciao,
è vero, la materia è molto complessa ed è per questo motivo che sto cercando di progettare un sistema "semi-automatico" che mi aiuti non solo a discriminare le società con buoni fondamentali ma anche nell'operatività, ovvero capire il momento in cui un'azienda, per motivi contingenti e non strutturali, subisca una contrazione nella propria quotazione.

Purtroppo (o per fortuna altrimenti tutti "giocherebbero" in borsa e diventerebbe un lavoro come gli altri) non esite un numero o formula "magica" che permetta di individuare e capire sia la società che il momento giusto per investire. Per questo motivo, ho letto tutti i post non solo tuoi ma anche di altri utenti esperti sull'argomento in oggetto. In particolare, mi ero focalizzato sul modello o formula di Altman, salvo poi scoprire che, oltre alle eccezioni, lo stesso Altman ha sostanzialmente abbandonato lo Z-Score "classico" per svilupparne uno nuovo, se non sbaglio a 7 variabili che, a suo dire, è molto più efficace e valido per un periodo superiore ai due anni. Per caso hai qualche info al riguardo? Sembra che la formula sia, al momento, "top secret". Sarebbe interessante capire che cosa abbia modificato/aggiunto nel suo nuovo modello.

Inoltre, per quanto riguarda gli altri sistemi, alcuni "padri" degli stessi, penso a Graham, nell'ultimo periodo della loro lunga carriera da investitori, hanno sostanzialmente modificato se non semplificato notevolmente i loro modelli. Anch'io volevo semplificare il mio, utilizzando pochissimi indicatori/quozienti per evitare di perdersi in una serie infinita di interpretazioni dei risultati alcune volte contradditori tra loro.

Infine, concordo sul fatto di utilizzare comunque sistemi/metodi "testati" con successo nel tempo, tenendo presente, però che lo scenario attuale non è facilmente paragonabile con quello di 20-30 anni fa, dove la situazione non solo economica ma anche politica era completamente diversa (basti pensare al periodo della guerra fredda, dove prevalevano altre logiche e non certo quella di mercato).
 
Gli unici riferimenti che ho, tra quelli che non avevo pubblicato, sono questi. Dagli una controllata . Ciao
 

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  • Harjans_BA_BMS.pdf
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  • TherevisedAltmanZ-scoreModelVerifyingitsValidityasaPredictorofCorporateFailureintheCaseofUKPriva.pdf
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Inanzitutto buone feste (anche se la più importante, secondo me, è appena passata).

Ho dato una scorsa ai documenti che hai allegato. Sono interessanti e anch'io avevo trovato delle analisi effettuate persino sul mercato italiano con la collaborazione dello stesso Altam (Z-Score Models’ Application to Italian Companies Subject to Extraordinary Administration). Però, quello che mi interessa maggiormente è il modello "Zeta Credit Risk", sviluppato da Altam in grado di predire con una buona approssimazione (circa il 70%) il fallimento di un impresa, rispetto al suo modello "classico" (Z-Score e suoi derivati), cinque anni prima che questo accada. In questa logica, lo L-Score, descritto nell'allegato "A comparison of Altman’s z-score and the Jmodel ...", merita sicuramente un approfondimento dato che introduce due nuovi parametri importantissimi per capire la validità di una società: X6 (cash flow from operations/total liabilities) e X7 (total liabilities / total assets).
Pertanto, continuerò le mie ricerche un tal senso al fine di ottenere un modello più preciso, senza dimenticare, comunque l'analisi di altri parametri.
Mi piacerebbe, comunque, avere un tuo parere sul "caso" italiano sopra citato, dato che credo ti interessi anche il mercato azionario domestico.

Ciao e grazie
 
Vedi anche questi altri .
Comunque, seppure il modello di Altman si sia dimostrato sufficientemente "affidabile" resto comunque dubbioso sulla sua applicabilità -precisa e puntuale - al manifatturiero italiano.
 

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  • Santoni_V_Previsione_insolvenza_aziendale_confronto.pdf
    2,3 MB · Visite: 119
  • modelli_previsione_insolvenze.pdf
    324,2 KB · Visite: 34
Ecco qua un nuovo file excel per lo scarico dei dati - in tempo reale- dal listino FTSEMIB da Investing.com .
L'idea iniziale era di assemblare un foglio excel per creare uno "storico dati" ad es. per scaricare i dati del FTSE Mib all'apertura e alla chiusura della borsa. In questo modo si può avere un idea di massima dell'andamento di quel titolo nel tempo.
E tutto ciò lo trovate nel foglio"Storico" ; in seconda battuta ho aggiunto un'altra possibilità, ovvero apponendo delle(x) -senza parentesi- in colonna A del medesimo foglio questi titoli vengo trasposti in colonne orizzontali aggiungendo - riga per riga i nuovi valori sul Foglio2.
Questo è utile nel caso si debbano tenere in evidenza particolari titoli, ad es. ad alto dividendo, o altri ancora che possano interessare.

Note varie di tipo tecnico : 1) una volta impostati gli orari nel foglio omonimo, premere il pulsante "salva e chiudi" sulla stessa pagina .
2) sempre con excel aperto caricare nuovamente il file che automaticamente si predispone per lo scarico dati, si accende una riga verde sul primo orario utile impostato.
3) all'ora prevista vengono attivate le macro di scarico dati.
4) il file lavora anche se minimizzato sulla barra dei comandi. Unica interferenza che ho notato è che non si può lavorare con altre macroistruzioni di excel, con il Visual basic, tanto per intenderci.
5) infine noterete che in colonna I del foglio "Azioni_ITA" , trovate l'ora di scarico dati , però è l'ora USA , non preoccupatevi, nei successivi passaggi viene convertita all'ora del PC .
6) il foglio per default prevede l'inserimento degli orari da A2 ad A10 , ma se serve si può estendere .
 

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  • FTSEMIB_Storico_.zip
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E aggiungo che con questo tipo di impostazione degli orari potete fare lo scarico dati a tempo determinato, per.es a ogni ora e vedere quindi l'andamento dei titoli selezionati nell'arco della giornata.
 
Aggiornato file Excel al post 116, l'area di inserimento orari permette fino a 20 input ( da A2 a A21 ).
 
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