Grazie a tutti, mi state aiutando. Cerco di dare un po' di risposte sparse, aggiungendo un paio di considerazioni sotto.
Per esperienza diretta con parenti e amici, è improbabile che una banca online abbia costi superiori a una banca fisica. Ad esempio quei "35 euro semestrali di custodia" che citi (che fanno 70 EUR l'anno) non esistono su Fineco, i bonifici sono gratuiti così come la carta di debito e in questo momento c'è una promo su molti ETF che ti consente di acquistarli senza pagare commissioni.
C'è effettivamente un canone mensile, ma ci sono vari modi per diminuirlo o addirittura azzerarlo (nel caso ti rimando ai thread specifici nella sezione Banking del forum).
Non mi dispiacerebbe una banca mista online+fisica come Fineco ma ho già un conto dove ho carta di debito e credito
che voglio mantenere come conto principale. Se investire in ETF vuol dire aprire anche il conto, con Fineco pagherei 83,40 euro anno + i bolli perché non ricado nei casi dove avrei i 6,95 euro azzerabili (questo quanto capito sommariamente leggendo i costi dal sito). Quindi quasi più della mia banca (70+10 euro di costi negoziazione*4 versamenti), mi chiedo: ha senso?
PS il risparmio dei 6,95 euro sulla disponibilità è con 80K di risparmio amministrato (tra cui Etf)
Direi che un certo grado di economicità' e' preferibile, se hai intenzione di fare un PAC. Le commissioni alte, oltre a essere piu' costose (e qui faccio invidia al barone Lapalisse) ti possono anche portare a cambiare frequenza e valore nel singolo acquisto, col rischio di fare danni ben maggiori rispetto al costo vivo commissionale.
Se invece hai gia' intenzione di investire tutto il cucuzzaro in 2-4 rate non sono certo quei 40 euro in piu' o in meno a fare la differenza.
Inizierò da un versamento di circa 3500 euro per poi fare un Pac con credo 4 versamenti annuali da 100/150 euro + versamenti ad hoc ogni tanto. Se la cosa funziona potrei spostarci sopra più liquidità (ma gradualmente).
In questa prospettiva secondo voi 110 Euro/anno di sole commissioni possono mettere in crisi i rendimenti? Quello che mi dispiace è avere uno strumento economico gestito da uno inutilmente costoso (la mia banca attuale), ma se servisse per fare le cose con più comodità e tranquillità forse potrebbe avere un suo senso.. C'è da dire che però la stessa mia banca mi ha evidenziato che questi costi sono "appositamente" elevati per spingere sui loro prodotti.
Per gestire gli ETF utilizzo Directa: 2 anni circa e nessun problema.
Sulla banca tradizionale ho il CC ed alcuni investimenti tradizionali che sto smobilitando con gradualità: concluso il percorso, quasi sicuramente lascerò solo il CC e la gestione ordinaria (mantenere un po' di contatto fisico non mi dispiacerebbe).
Comunque, siccome questa banca da qualche anno non remunera in nessun modo la liquidità, potrei tagliare completamente i ponti a favore di Illimity (che del resto ho già: CC gratis e CD spesso interessanti): ho tempo per decidere.
Voglio anche io restare con la mia banca tradizionale come conto base dove ho la gestione ordinaria, anche se più costosa. Il punto è capire se è indicato affiancarci qualcosa per gli Etf e cosa (Fineco/Directa), ma sempre con regime amministrato.
Ho Fineco, Directa, Degiro, Interactive Brokers. Non inizio nemmeno ad elencare i conti deposito.
Per investire con un PAC/DCA Fineco con la funzione Replay è la cosa più economica che esista (ci sono anche commissioni zero per Fineco e altri brokers per specifici ETF, ma sono casi particolari).
Forse perché sono un po' démodé ma tra Sim e banca preferisco avere il conto titoli con una banca (almeno per la parte più sostanziosa del mio ptm).
Poi con Fineco se si hanno sul conto titoli soli 40K i costi mensili vengono azzerati (1 euro in meno ogni 10K di investito).
40K in titoli a 27/30 anni (lavorando) credo che, se non proprio tutti, la maggior parte dei giovani possano averli.
La mia classifica:
-Fineco (sistema amministrato)
-Directa (sistema amministrato)
-Degiro (sistema dichiarativo, ti consegnano i docs a fine anno fiscale da consegnare al commercialista per il 730/Unico)
-Interactive Brokers (sistema dichiarativo, ci si deve arrangiare per quanto riguarda i docs per la dichiarazione)
Questa cosa di avere conto titoli in banca la posso capire (e mi sembra che Fineco abbia anche dei punti di consulenza dove avere un contatto diretto). I costi di mantenimento mi sembrano però abbastanza più alti rispetto Directa. Da capire quindi cosa ha più senso in ottica di lungo periodo..
Mio obittivo: trovare un sistema semplice e affidabile per iniziare un Pac, semplice anche nel senso che se tra 1 anno scopro che per qualsiasi motivo non voglio continuare, devo poter "chiudere tutto" senza troppa difficoltà. L'idea però è di iniziare qualcosa da portare dietro per molti anni e da usare per attingere parzialmente alla cifra quando serve.
Quindi versamenti trimestrali sui 100/150 euro + la possibilità di fare versamenti ad hoc quando voglio dopo quello iniziale più "sostanzioso", partendo comunque da cifre "basse". Altra domanda che mi ero posto e che può influenzare la scelta: tra 10 anni siamo sicuri che Fineco (o altro intermediario diverso dalla mia banca) esisterà ancora? Perché dover incassare tutto per iniziare altrove potrebbe essere anti-economico