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Sento parlare sempre di redistribuzione come cavallo di battaglia del socialista medio che tasserebbe pure l'aria pur di redistribuire a suo modo...Che anche qui bisognerebbe discuterne.Perché mai dovrei mantenere una zecca comunista pidocchiosa che sa solo criticare mentre io creo ricchezza rischio o almeno ci provo?Chi me lo fa fare di lavorare una vita per mantenere Vendola e compagni?Socialisti con il cu lo degli altri...Quello che é mio é mio quello che é tuo anche perché sei un padrone sfruttatore...Cosí ragionano i mediocri rossi...
Allora io vi dico una cosa.É giusto redistribuire in un certo senso e in certe condizioni ma il punto é volerlo fare sul serio non deve essere una redistribuzione parassitaria che toglie ogni forma meritocratica nella creazione tangibile di ricchezza e progresso.Non deve essere una redistribuzione che elimina i ricchi e non fa altro che aumentare la povertá.
1) cominciamo a introdurre le mancie obbligatorie.Facciamo partecipare a una quota di profitto i dipendenti come fossero soci.Vedreste come s'impegnerebbero nel lavoro sentendosi parte integrante di un progetto con delle prospettive di guadagno in base al merito.La mancia obbligatoria ha una funzione redistributiva eccezionale altro che le super tassazioni auspicate da Vendola per mantenere e creare parassitismo...
2)Io credo che la tassa di successione per esempio ipoteticamente avrebbe un
senso per evitare alla lunga la concentrazione di danaro nelle stesse famiglie peró ha un difetto.In realtá porta molta gente a dover vivere una vita o vendere parte dell'ereditá distruggendola nel suo insieme per pagare le tasse che in alcune situazioni di mercato avverso possono addirittura eguagliare se non superare il valore dell'ereditá stessa...
Il tutto per mantenere il vendola della situazione o quello stuolo di fancazzisti che poi a loro volta non redistribuiscono nulla a chi é meno fortunato ma magari in gamba e meritevole...
Allora invece di esercitare una tassa di successione cosí mal congeniata inseriamo nell'asse ereditario oltre ai leggittimi eredi sopra determinati patrimoni importanti ragazzi meritevoli.
Un po' come una sorta di borsa di studio.Se uno nasce da una familia povera ma ha studiato é intelligente ed ha ottenuto risultati eccellenti potrebbe cosí avere diritto a una parte di ereditá anche senza far parte del nucleo familiare.
Questo gioverebbe a tutti sia agli eredi naturali che a chi nasce in una familia economicamente modesta.E vi spiego il perché.
1 Perché sono molti gli eredi che non sono in grado di gestire il patrimonio lasciato dai genitori é un classico quello di far fallire aziende supercollaudate per evidenti incapacitá e mancanza di un merito che apparteneva ai genitori e che quindi potrebbero beneficiare del fatto di trovarsi "come socio" una persona meritevole e preparata in grado di salvaguardare e magari incrementare il patrimonio.
2 Perché cosí tutti anche quelli piú sfortunati se s'impegnano possono avere delle opportunità che probabilmente meriterebbero piú di tutti...Oltretutto eviterebbero fallimenti giá scritti che inciderebbero sulla vita di altre famiglie meno abbienti a loro volta...
Invece no la redistribuzione passerá come sempre x Vendola & company che sono buoni a nulla e che promuovono il parassitismo sociale e il conseguente degrado in nome della redistribuzione comunista.
Allora io vi dico una cosa.É giusto redistribuire in un certo senso e in certe condizioni ma il punto é volerlo fare sul serio non deve essere una redistribuzione parassitaria che toglie ogni forma meritocratica nella creazione tangibile di ricchezza e progresso.Non deve essere una redistribuzione che elimina i ricchi e non fa altro che aumentare la povertá.
1) cominciamo a introdurre le mancie obbligatorie.Facciamo partecipare a una quota di profitto i dipendenti come fossero soci.Vedreste come s'impegnerebbero nel lavoro sentendosi parte integrante di un progetto con delle prospettive di guadagno in base al merito.La mancia obbligatoria ha una funzione redistributiva eccezionale altro che le super tassazioni auspicate da Vendola per mantenere e creare parassitismo...
2)Io credo che la tassa di successione per esempio ipoteticamente avrebbe un
senso per evitare alla lunga la concentrazione di danaro nelle stesse famiglie peró ha un difetto.In realtá porta molta gente a dover vivere una vita o vendere parte dell'ereditá distruggendola nel suo insieme per pagare le tasse che in alcune situazioni di mercato avverso possono addirittura eguagliare se non superare il valore dell'ereditá stessa...
Il tutto per mantenere il vendola della situazione o quello stuolo di fancazzisti che poi a loro volta non redistribuiscono nulla a chi é meno fortunato ma magari in gamba e meritevole...
Allora invece di esercitare una tassa di successione cosí mal congeniata inseriamo nell'asse ereditario oltre ai leggittimi eredi sopra determinati patrimoni importanti ragazzi meritevoli.
Un po' come una sorta di borsa di studio.Se uno nasce da una familia povera ma ha studiato é intelligente ed ha ottenuto risultati eccellenti potrebbe cosí avere diritto a una parte di ereditá anche senza far parte del nucleo familiare.
Questo gioverebbe a tutti sia agli eredi naturali che a chi nasce in una familia economicamente modesta.E vi spiego il perché.
1 Perché sono molti gli eredi che non sono in grado di gestire il patrimonio lasciato dai genitori é un classico quello di far fallire aziende supercollaudate per evidenti incapacitá e mancanza di un merito che apparteneva ai genitori e che quindi potrebbero beneficiare del fatto di trovarsi "come socio" una persona meritevole e preparata in grado di salvaguardare e magari incrementare il patrimonio.
2 Perché cosí tutti anche quelli piú sfortunati se s'impegnano possono avere delle opportunità che probabilmente meriterebbero piú di tutti...Oltretutto eviterebbero fallimenti giá scritti che inciderebbero sulla vita di altre famiglie meno abbienti a loro volta...
Invece no la redistribuzione passerá come sempre x Vendola & company che sono buoni a nulla e che promuovono il parassitismo sociale e il conseguente degrado in nome della redistribuzione comunista.

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