Venezuela e PDVSA (Vol.158) Quota "Aran2" .... il sogno reminiscente!

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

La necessità di trasformare il sistema
finanziario globale, di avanzare verso la riduzione delle disuguaglianze e “superare gli errori del neoliberismo, che hanno rovinato il mondo”, sono stati i temi che il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, ha sollevato questa settimana

Gli "errori del neoliberismo" sono quelli che fanno sì che la sua popolazione socialista fruga tra i rifiuti per cibarsi, mentre in Germania sono in grado di inventare un vaccino a RNA in 48 ore.
 
Guarda che il PSUV e' al potere da molto piu' tempo..
Che ci sara' cambio di interlocutore e' tutto da dimostrare.
io auspicherei un cambio.. ma con gli auspici non si risolvono i problemi.
consentimi, ma la tua visione del "sudamerica" mi pare un po superficiale e generalizzante.
Ci hai per caso vissuto o investito direttamente (non in titoli, ma beni) per qualche tempo?

Mai vissuto in sud America
Vero il PSUV è al potere da molto più tempo e Maduro fa il politico da molti più anni ed hai ragione nel dire che "è tutto da dimostrare"
Ho usato la parola dozzina come sinonimo di tanto ... purtroppo
Tutti auspichiamo un cambio e almeno a livello personale non solo di tipo economico ma anche di tipo sociale

Quello che volevo dire è che i paesi del sud America non sono un esempio di democrazia e efficienza economica ed anche una rotazione ai vertici del potere non ribalterebbero una indole naturale alla cattiva gestione del potere e del denaro

Segue le vicende del sud America assiduamente da un pò meno di 30 anni come investitore di titoli a partire dall'argentina per finire al Messico
 
Mai vissuto in sud America
Vero il PSUV è al potere da molto più tempo e Maduro fa il politico da molti più anni ed hai ragione nel dire che "è tutto da dimostrare"
Ho usato la parola dozzina come sinonimo di tanto ... purtroppo
Tutti auspichiamo un cambio e almeno a livello personale non solo di tipo economico ma anche di tipo sociale

Quello che volevo dire è che i paesi del sud America non sono un esempio di democrazia e efficienza economica ed anche una rotazione ai vertici del potere non ribalterebbero una indole naturale alla cattiva gestione del potere e del denaro

Segue le vicende del sud America assiduamente da un pò meno di 30 anni come investitore di titoli a partire dall'argentina per finire al Messico

Ok, ci siamo capiti.
Ovviamente, quando le obbligazioni rendono il 3%.. e uno compra una obbligazione al 12% di cedola.. e' consapevole che c'e un maggior rischio.
E quando la paga 25,. invece che 100, capisce che il rischio e' ancora maggiore.
 
Negociaciones politicas atraen a inversionistas a Venezuela - Primer Informe

Molti si aspettano azioni positive all'interno dei negoziati politici che finiscono per attirare nuovi investitori e quindi l'emergere di una nuova economia nella nazione sudamericana.
Redazione | Primo rapporto

Per molti l'inizio dei negoziati politici tra il regime e l'opposizione in Venezuela è imminente. Se i colloqui avranno successo, gli Stati Uniti potrebbero gradualmente revocare le sanzioni. Questo genererebbe una nuova classe di investimenti privati ​​dopo due decenni di intenso controllo statale sull'economia, secondo un rapporto di Argus Media.

Questi negoziati politici cercano di stabilire condizioni credibili per le elezioni nazionali e locali del 21 novembre. Oltre alla cooperazione per affrontare la pandemia di COVID-19 e accordi di condivisione del potere più ampi.

Prima di questi negoziati politici, entrambe le parti hanno avviato conversazioni con i loro principali sponsor. Da un lato, l'opposizione ha affidato la responsabilità a Gerardo Blyde , che è in tournée internazionale.

Il regime, dal canto suo, ha come emissario il ministro degli Esteri chavista Jorge Arreaza , che ha incontrato a Mosca il suo omologo russo Sergei Lavrov.

LEGGI ANCHE: Guaidó prepara una squadra che cercherà di firmare l'Accordo di Salvezza Nazionale con Maduro

In attesa di soluzioni per gli investimenti internazionali
Gli investitori vedono questi nuovi negoziati politici che stanno per iniziare in Venezuela come una buona notizia.

Alcune compagnie petrolifere private affamate di prestazioni e obbligazionisti abbandonati stanno aspettando una rampa di lancio , osserva Argus Media .

Maduro sta promuovendo la contestata legge anti-blocco per consentire al settore privato di avere una quota di maggioranza nei contratti petroliferi upstream, di cui circa due dozzine sono già state firmate con anonime società locali e straniere.

L'esecuzione dei contratti si basa sulla riforma della legge sugli idrocarburi per cementare l'eliminazione del mandato di controllo dello stato venezuelano PDVSA , proposta respinta dai puristi ideologici del chavismo.

Le principali compagnie petrolifere occidentali come la Chevron , che è in attesa in Venezuela a causa della rinuncia alle sanzioni statunitensi, sperano che i colloqui politici e la riforma legislativa convergano.

Le aziende vedono questa come un'opportunità per riattivare le operazioni nella cintura dell'Orinoco e sfruttare le riserve di gas naturale a lungo trascurate.

Le società Ue Repsol ed Eni cercano vie di esportazione per il gas che già producono in alto mare.

È improbabile che le aziende senza una presenza in Venezuela si affrettino a causa del rischio politico e dell'intensità di carbonio delle operazioni dell'Orinoco.

Investitori che vogliono profitti rapidi

La possibile riapertura dopo questi negoziati politici sta attirando una classe di investitori più interessati ai guadagni a breve termine che a quelli a lungo termine.

Questi includono gruppi di private equity nascenti con capitale venezuelano e detentori di circa 60 miliardi di dollari in obbligazioni sovrane venezuelane e PDV in default.

Si prevede che gli attuali prezzi delle obbligazioni di appena $ 0,03 per dollaro aumenteranno in previsione di un accordo politico e di un allentamento delle restrizioni statunitensi sul commercio di obbligazioni venezuelane.

Alcuni obbligazionisti vogliono scambiare il loro debito con azioni di entità statali privatizzate o riserve petrolifere e minerarie, un meccanismo che è stato tranquillamente discusso con il principale consigliere finanziario di Maduro, l'ex ministro delle finanze ecuadoriano Patricio Rivera.
 
Questa me l'ero persa. :D
Per chi voti a novembre ? :D

Non voto a novembre, io ho passaporto e degree Usa, non la terza media in una città del quarto mondo dove si dice che una sigaretta ed una laurea non si negano a nessuno Non te lo dico per chi voto, non per gli amici di quelli che voi avete tanto sostenuto e a cui avete fatto beneficienza :D

Chi ha avuto ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato ha dato :p
 
Non voto a novembre, io ho passaporto e degree Usa, non la terza media in una città del quarto mondo dove si dice che una sigaretta ed una laurea non si negano a nessuno Non te lo dico per chi voto, non per gli amici di quelli che voi avete tanto sostenuto e a cui avete fatto beneficienza :D

Chi ha avuto ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato ha dato :p

si si buonanotte, auf wiedersehen.. :D
 
Tanto sempre a 100 + PDI si va :D

Tempo al tempo :D

Il Venezuela è un paese ricchissimo e si sta pacificando politicamente e sarà partner commerciale del mondo occidentale.... :D
 
E' piacevole vedere che lo staff del sito tiene d'occhio potenziali trolls.
buona serata.
 
E' piacevole vedere che lo staff del sito tiene d'occhio potenziali trolls.
buona serata.

Si, hanno anche avvertito che chi contrasta voi verrà bannato. Devono pur proteggere voi che scrivete tutto il giorno notizie così interessanti
 
Ultima modifica:
Non voto a novembre, io ho passaporto e degree Usa, non la terza media in una città del quarto mondo dove si dice che una sigaretta ed una laurea non si negano a nessuno Non te lo dico per chi voto, non per gli amici di quelli che voi avete tanto sostenuto e a cui avete fatto beneficienza :D

Chi ha avuto ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato ha dato :p

Ma quale beneficienza? Noi abbiamo comprato sul mercato secondario!!! I nostri soldi non sono certo andati al governo Venezuelano! :wall::wall::wall:
 
il forte disagio che si respira è palpabile
da entrambe le parti
avete tutti il mio più completo compatimento
 
Ci sono modi e modi per esprimere le opinioni anche contrarie, senza arrivare alle offese personali e ai soliti luoghi comuni, poi fate come k vi pare.
 
ma il buon dart che fine ha fatto?
lui si che teneva il thread nei giusti binari.
 
Biden non ha alcun interesse politico a sbloccare le cose a Caracas, senza alcuna contropartita. Ma ha le mani legate, visto che sul narcodittatore pendono accuse gravi.

Non dipende da Biden, in questo momento, sbloccare le cose, perché non ha il potere per farlo, allo stato attuale.
 
Venezuela: nota congiunta Usa-Ue-Canada apre nuovi scenari sulla crisi
Caracas, 28 giu 10:57 - (Agenzia Nova) - Il comunicato congiunto che Stati Uniti, Unione Europea e Canada, hanno diffuso venerdì sulla crisi in Venezuela, è il primo frutto di un lavoro che, sottobanco, va avanti da mesi. Alla ormai rituale "preoccupazione" sulla profondità dell'emergenza e alle ricadute sulla regione, si aggiunge la "disponibilità" a "rivedere le sanzioni" in caso di via libera a un negoziato che coinvolga tutti gli attori. Un impegno che per la prima volta viene messo nero su bianco in un documento firmato anche dagli Usa. Con un Congresso in maggioranza ancora non incline a concedere troppo a Nicolas Maduro, l'amministrazione di Joe Biden non ha capovolto l'impostazione che sul dossier aveva adottato Donald Trump, a partire dalle sanzioni, ma ha iniziato a ragionare su strategie alternative all'assedio incondizionato. Sono molti i fili da riannodare per capire che trama potrebbe svilupparsi nel prossimo futuro. (segue)
 
Venezuela: nota congiunta Usa-Ue-Canada apre nuovi scenari sulla crisi (2)

Caracas, 28 giu 10:57 - (Agenzia Nova) - Iniziamo dai firmatari. Sin qui Usa e Canada si erano impegnati su documenti del "Gruppo di Lima", istanza informale squisitamente regionale che ha sempre posto le dimissioni di Maduro come elemento insostituibile per la soluzione alla crisi. E soprattutto non si era mai arrivati a una firma congiunta con l'Unione Europea, all'interno della quale non tutti i Paesi - tra cui Spagna e Italia - hanno riconosciuto il leader oppositore Juan Guaidò come legittimo presidente "ad interim" del Venezuela. Anche per questo, Bruxelles ha intrapreso da tempo un'altra strada, animando un Gruppo di contatto internazionale - con paesi sulle due sponde dell'Atlantico - che scommetteva su un dialogo tutto interno al Paese, pur avendo come obiettivo ultimo azzerare le ultime elezioni presidenziali, queste sì, non accettate da nessuno dei Ventisette. (segue) (Vec)

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