Venezuela e PDVSA (Vol.159)

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Per la cronaca (diplomatica): l'ONU non puo' prendere "decisioni vincolanti" se non con voto del consiglio di sicurezza, nel quale i "big 5" hanno diritto di veto.
Puo' prendere iniziative per facilitare la soluzione di conflitti, con il consenso delle grandi potenze, o semplicemente elaborare documenti e restare la sede di negoziati diplomatici.
il resto e' "fuffa".
 
Scusate se mi autocito,
ero curioso di vedere quante persone avrebbero scaricato il paper.
82 utenti , non sono affatto pochi .(provare a contare fino a 82).
Normalmente quando alcuni anni fa postavo dei papers (Gulati e compagnia "contante") a malapena arrivavo a 20.
A questi 82 (poi che animano il 3d sono i soliti 6-7, alcuni interpretano una parte come nella Commedia dell'Arte dove si partiva da un canovaccio e poi i vari attori sapevano che ruolo interpretare) va il mio piu' sincero in bocca al lupo.

83
Non faccio parte di coloro che “animano” il 3d, ma di coloro che hanno questi bonds e che sperano di recuperare almeno il capitale investito
 
Per intanto la frase in grassetto te la potevi benissimo risparmiare e cerca di moderare i termini e di non offendere chi magari è meno "ferrato" di te sull'argomento!!!
Per secondo non hai risposto alla mia domanda: "sei con noi o contro di noi??" a quanto pare sei CONTRO...
Ovviamente se sei CONTRO, la domanda sorge spontanea, cosa ci fai qui dentro? credo che anche questa rimarrà senza risposta IMHO...
Ossequi

post interessante.
perdona la mia pigrizia (mai studiato a fondo regolamento del forum).

"sei con noi o contro di noi??"
un 3d viene dunque lanciato da una fazione?
come si fa a essere con voi?
(ma soprattutto) voi chi?

"a quanto pare sei CONTRO"
che vuol dire essere contro?

"se sei CONTRO, cosa ci fai qui dentro"?
quali dovrebbero essere i pre-requisiti per poter scrivere in un 3d?

"credo che anche questa rimarrà senza risposta"
e questa?

Grazie e ossequi a te.
 
È durata quasi tre ore la conferenza stampa del presidente venezuelano Nicolas Maduro. Dopo una breve introduzione sul momento pre-elettorale che interessa il paese in vista delle mega-elezioni del 21 novembre, Maduro ha risposto alle domande dei giornalisti, in presenza o in virtuale, fornendo notizie e analisi sulla situazione nazionale e internazionale. Al centro dell’incontro, il dialogo con l’opposizione che ha concluso in Messico la sua prima tornata, e che proseguirà il 3 settembre.

Il presidente ha mostrato il protocollo d’intesa firmato dal presidente del Parlamento Jorge Rodriguez (“rappresentante plenipotenziario” del governo bolivariano), da Gerardo Blyde, portavoce dell’opposizione, riunita nella Piattaforma Unitaria, e da Dag Nylander, che ha guidato la squadra di “facilitatori” norvegesi. Russia e Paesi Bassi hanno “accompagnato” gli incontri, ospitati dal presidente messicano Lopez Obrador.
Perché questo gran dispiegamento di forze e risorse messo in campo per paesi in guerra o per conflitti incancreniti da scontri di interessi geopolitici di difficile soluzione? Visto dall’esterno, considerando l’inconsistenza della controparte “guaidosista”, sembra surreale. E, infatti, non sono i politici di estrema destra i veri antagonisti del governo bolivariano. Se così fosse, tutto potrebbe risolversi nell’arena politica, essendo il Venezuela un paese che ha messo la propria democrazia “partecipata e protagonista” alla prova di 25 elezioni negli ultimi 21 anni. Il 21 novembre, si svolgerà la n. 26.
Dietro le figurine di cartone che, più grigie dal golpe del 2002, o accompagnate da qualche nuova comparsa, ripetono lo stesso copione, c’è l’imperialismo più potente del pianeta, sostenuto da una pletora di vassalli ben posizionati nello scacchiere globale. Un burattinaio che, ha spiegato Maduro ricapitolando le numerose tornate di dialogo da lui volute, è sempre entrato a gamba tesa, facendo saltare il banco all’ultimo minuto.

Esaminare la genesi dei precedenti negoziati – come questo organizzati con la portata di un teatro di guerra – serve a comprendere l’importanza del “laboratorio bolivariano”. Di fatto, si è trattato e si tratta di resistere a una guerra multiforme, condotta sia all’interno che all’esterno. Una guerra economico-finanziaria, diplomatica, mediatica, simbolica, che ha accompagnato le aggressioni militari e i tentativi golpisti con il lancio di bombe silenziose e micidiali (“le sanzioni”), per colpire – ha detto il presidente - l’intera cittadinanza, indipendentemente dal proprio colore politico, e nei suoi interessi generali.
Maduro ha ripetuto ai media quel che il Venezuela e Cuba denunciano presso le istituzioni internazionali: la natura feroce, immorale e indiscriminata delle misure coercitive unilaterali, imposte dall’imperialismo Usa ai popoli che non si inginocchiano al suo modello devastante. I burattini dell’imperialismo, ha detto il presidente, avrebbero voluto trasformare il Venezuela in un nuovo Afghanistan, in un nuovo Iraq, in una nuova Libia. Per questo, sono giunti a invocare l’R2P, la “Responsabilità di proteggere”, una norma del diritto internazionale umanitario che prevede l’intervento della “comunità internazionale” per fermare “crimini contro l’umanità”.



Di che natura sia stato e sia l’intervento “umanitario” nordamericano nei paesi del sud, si è visto nel corso del Novecento in Guatemala, Brasile, Panama, Cile…, e si continua a vedere nel secolo presente. “Non si può combattere la violenza con più violenza, il terrorismo con più terrorismo”, ha detto Maduro ricordando le parole di Chávez dopo il bombardamento in Afghanistan deciso da George W. Bush come rappresaglia per gli attentati dell’11 settembre. Affermazioni che hanno immediatamente messo il Comandante nel mirino dell’imperialismo nordamericano, che lo ha “invitato” a recedere per bocca dell’allora ambasciatrice Usa. Ma Chávez ha orgogliosamente rispedito al mittente quel tentativo di ingerenza, che avrà un seguito nel golpe del 2002.



Con l’orgoglio indipendentista di allora, che si riverbera nel Bicentenario celebrato nel paese bolivariano, Maduro ha rivendicato il progetto di pace con giustizia sociale rappresentato dal “socialismo del XXI secolo” e dal rinnovato impulso all’integrazione latinoamericana. Riprendendo ancora le parole di Chávez – “siamo una rivoluzione pacifica però armata” -, il presidente ha ribadito la disponibilità al dialogo anche con chi tira le fila dietro le quinte, ovvero il governo Usa. È anacronistico, ha detto, che in un contesto globale multicentrico e multipolare gli stati non riescano a mantenere un livello minimo di relazioni bilaterali.
Ha quindi invitato Biden a superare gli atteggiamenti “fascisti, suprematisti” della precedente amministrazione Trump, si è rivolto al popolo e ai giovani statunitensi che non vogliono aggressioni e guerre, e ha ribadito la propria disponibilità a riaccogliere in Venezuela l’incaricato d’affari degli Stati Uniti. Con la consueta ironia, il presidente ha poi rivelato i particolari di un precedente tentativo di dialogo, imbastito in Messico tra alcuni rappresentanti di alto livello dell’amministrazione Trump e il “plenipotenziario Jorge Rodriguez”.



Un lungo incontro – ha detto – occupato in gran parte dalle espressioni di biasimo espresse dagli statunitensi nei confronti dei “ladroni e corrotti” che animano la cerchia dell’autoproclamato Juan Guaidó. Con loro, anche in caso di un cambio di governo, gli Usa non avrebbero voluto più avere rapporti. Il contenuto di quei colloqui – ha aggiunto il presidente – è filtrato anche su alcuni quotidiani statunitensi.

Gli Usa sembravano quindi consapevoli che il cambio di marcia nel modello di ingerenza, formalizzatosi nella farsa dell’autoproclamazione, poggiava su piedi d’argilla. E per questo, nonostante il gigantesco impiego di risorse per far cadere il governo bolivariano, quel modello è fallito. Il protocollo d’intesa firmato in Messico, ha messo nero su bianco almeno tre punti importanti: il riconoscimento delle istituzioni venezuelane e del governo legittimo presieduto da Maduro, la fine di violenze e cospirazioni, e la fine delle “sanzioni”. Ancora pendente, la richiesta che alla trattativa partecipino tutte le componenti dell’opposizione, che per ora la Piattaforma non ha accettato. Sul punto cruciale delle “sanzioni”, la palla ora passa al burattinaio, nel fermo convincimento, comunque, che la via maestra è quella dell’indipendenza economica e che occorre cercare tutte le strade, anche a livello internazionale, per spezzare l’assedio, con l’aiuto di quei paesi, a cominciare da Cina e Russia, che si muovono per la costruzione di un mondo multicentrico e multipolare. Quello dell’indipendenza economica non è un cammino semplice per un paese del sud, che l’imperialismo ha mantenuto in condizione di subalternità tecnologica, e che non può cambiare neanche la ruota di un macchinario perché di marca Usa. Disinnescare con grande intelligenza, come ha fatto il governo bolivariano, la sovversione interna, sarà però già un gran passo avanti. Tantopiù che il dialogo non finisce in Messico, ma continuerà nel paese che si prepara alle mega-elezioni del 21 novembre. Fino al 29 agosto, si potranno presentare le candidature agli oltre 8.400 incarichi per i governatori, sindaci, legislatori regionali e comunali. Anche i partiti della destra più estremista lo stanno facendo, il presidente ha citato il caso di Carlos Ocariz. La straordinaria partecipazione della militanza chavista alle primarie aperte del Psuv e l’efficace lotta alla pandemia condotta dal governo bolivariano e dal “popolo cosciente” in questa settimana che registra la cifra più bassa di contagi (19 casi per 100.000 abitanti), sono incoraggianti segnali di ripresa che anticipano il recupero, anche economico, del paese.

L'Antidiplomatico 18/8/2021

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nessuno qui mi pare abbia dato conto di questa recente conferenza stampa del Presidente Maduro , ma mi pare opportuna leggerla con attenzione :yes:OK!

recuerdos
 
post interessante.
perdona la mia pigrizia (mai studiato a fondo regolamento del forum).

"sei con noi o contro di noi??"
un 3d viene dunque lanciato da una fazione?
come si fa a essere con voi?
(ma soprattutto) voi chi?

"a quanto pare sei CONTRO"
che vuol dire essere contro?

"se sei CONTRO, cosa ci fai qui dentro"?
quali dovrebbero essere i pre-requisiti per poter scrivere in un 3d?

"credo che anche questa rimarrà senza risposta"
e questa?

Grazie e ossequi a te.

Di solito chi partecipa ad uno specifico forum di finanza, nel nostro caso obbligazioni venezuelane, possiede le obbligazioni venezuelane ed ha tutto l'interesse ad una soluzione favorevole della vicenda. Inconcepibile pertanto è il comportamento di chi, evidentemente non possedendole, si aggira nel forum continuando a gettare malumore tra i forumisti.
 
OK!
Di solito chi partecipa ad uno specifico forum di finanza, nel nostro caso obbligazioni venezuelane, possiede le obbligazioni venezuelane ed ha tutto l'interesse ad una soluzione favorevole della vicenda. Inconcepibile pertanto è il comportamento di chi, evidentemente non possedendole, si aggira nel forum continuando a gettare malumore tra i forumisti.

OK!:yes:
 
PROPAGANDA,amico SONNY
vedrete apriranno una porticna e caleranno il ponte levatoio per sopravvivere alla meno peggio come pre 2017 i tassi golosi fanno GOLA E LO SANNO TUTTI senza OIL gazzz ORO coltan non si paga neppure lo0,50 base annua.......invece
TANTO TUTTE O QUASI LE SCADENZE SONO SOTTO SCOPA
Venezuela Politica : Altana Credit Opportunities Fund SPC: Otro acreedor que se enfrenta a Venezuela en las cortes por incumplimiento en el pago de los Bonos.
E SENZA quel ben di dio estratto a prezzi di mano d opera da fame non si va da nessuna parte
 
Di solito chi partecipa ad uno specifico forum di finanza, nel nostro caso obbligazioni venezuelane, possiede le obbligazioni venezuelane ed ha tutto l'interesse ad una soluzione favorevole della vicenda. Inconcepibile pertanto è il comportamento di chi, evidentemente non possedendole, si aggira nel forum continuando a gettare malumore tra i forumisti.

Aggiungo anche che è abbastanza naturale che in un forum ci sia chi "vede nero" perché ognuno ha la sua opinione, oppure semplicemente perché si è influenzati da una propria strategia di entrare più bassi (le opinioni dovrebbero sempre essere freddamente oggettive, ma si sa...). Fa comunque parte del comportamento di osservatori finalizzato a esprimere commenti sulla situazione per poi prendere le proprie decisioni.
In questo caso di compravendita bloccata, chi è ferreamente convinto che non si sbloccherà nulla... beh che ci sta a fare qui? A cosa gli torna utile aver eventualmente avuto ragione?
 
Di solito chi partecipa ad uno specifico forum di finanza, nel nostro caso obbligazioni venezuelane, possiede le obbligazioni venezuelane ed ha tutto l'interesse ad una soluzione favorevole della vicenda. Inconcepibile pertanto è il comportamento di chi, evidentemente non possedendole, si aggira nel forum continuando a gettare malumore tra i forumisti.

Bhe, comprenderai che:
1. “di solito” non è legge.
2. Ci possono essere altre realtà. Partiamo dalla più probabile: chi è fuori aspetta eventi e riammissione titoli per speculare, nel lungo periodo qualora le news lo consentano, nel breve periodo con la volatilità. Costoro dovrebbero farsi un 3d a parte? Per quale motivo è suffragato da quale norma del regolamento.
3. Per quanto apprezzi i tuoi toni (abbastanza rari in questo 3d) ti invito a fare un ragionamento. Secondo te, quelli che sono entrati in venezuela (5 anni fa, 8, 10) sono prima entrati ed hanno poi letto il 3d o viceversa? È la cosa più razionale del mondo: leggo un 3d, mi informo, decido se entrare o meno. Perchè prima si poteva fare e ora no?
La verità è che a qualcuno, purtroppo, sono però saltati i nervi in questi anni è si è deciso di percorrere strade a dir poco irrazionali tipo “chi non ha titoli che partecipa a fare al 3d”
 
Interessante capire le dinamiche di chi perde i soldi in borsa....e leggendo questo forum sono chiarissime. La paura è la chiave principale e quando nel 2017 le quotazioni sono crollate in molti hanno venduto perdendo tanti soldi, ma con la convinzione di aver salvato il rimanente del gruzzolo. Ora hanno di nuovo paura....di cosa? Che la situazione evolva come è naturale che sia, ovvero con una ristrutturazione ordinata che porterà chi è rimasto nell'investimento a non perdere nulla ma a guadagnarci. Elementare Watson 😉
 
Aggiungo anche che è abbastanza naturale che in un forum ci sia chi "vede nero" perché ognuno ha la sua opinione, oppure semplicemente perché si è influenzati da una propria strategia di entrare più bassi (le opinioni dovrebbero sempre essere freddamente oggettive, ma si sa...). Fa comunque parte del comportamento di osservatori finalizzato a esprimere commenti sulla situazione per poi prendere le proprie decisioni.
In questo caso di compravendita bloccata, chi è ferreamente convinto che non si sbloccherà nulla... beh che ci sta a fare qui? A cosa gli torna utile aver eventualmente avuto ragione?

in effetti sono casi da affidare alla scienza neuropsichiatrica
 
Venezuela: Cidh lancia appello per dialogo “serio, ampio e inclusivo” (2)
Cacaras, 23 ago 18:14 - (Agenzia Nova) - Il dialogo tra governo e opposizioni venezuelane, formalmente avviato il 13 agosto a Città del Messico, entrerà nel vivo nella prima tornata di colloqui prevista dal 3 al 6 settembre. In un comunicato del ministero degli Esteri della Norvegia, Paese facilitatore del dialogo, si legge che le parti hanno sostenuto "riunioni costruttive", dando mostra di vuole "dar seguito" al memorandum di intesa firmato il 13 agosto. Nel comunicato si parla della "importanza dell'inclusione" di altri soggetti nel processo, e "l'impegno" a rispettare il metodo di lavoro nonché la "massima precauzione rispetto al riserbo e ai commenti sul processo". Un punto che spinge le parti a promettere "prudenza" nelle interazioni con l'opinione pubblica. (segue)
 
Venezuela: Cidh lancia appello per dialogo “serio, ampio e inclusivo” (2)
Cacaras, 23 ago 18:14 - (Agenzia Nova) - Il dialogo tra governo e opposizioni venezuelane, formalmente avviato il 13 agosto a Città del Messico, entrerà nel vivo nella prima tornata di colloqui prevista dal 3 al 6 settembre. In un comunicato del ministero degli Esteri della Norvegia, Paese facilitatore del dialogo, si legge che le parti hanno sostenuto "riunioni costruttive", dando mostra di vuole "dar seguito" al memorandum di intesa firmato il 13 agosto. Nel comunicato si parla della "importanza dell'inclusione" di altri soggetti nel processo, e "l'impegno" a rispettare il metodo di lavoro nonché la "massima precauzione rispetto al riserbo e ai commenti sul processo". Un punto che spinge le parti a promettere "prudenza" nelle interazioni con l'opinione pubblica. (segue)

Cidh sta per "Commissione interamericana per i diritti umani"
 
Bhe, comprenderai che:
1. “di solito” non è legge.
2. Ci possono essere altre realtà. Partiamo dalla più probabile: chi è fuori aspetta eventi e riammissione titoli per speculare, nel lungo periodo qualora le news lo consentano, nel breve periodo con la volatilità. Costoro dovrebbero farsi un 3d a parte? Per quale motivo è suffragato da quale norma del regolamento.
3. Per quanto apprezzi i tuoi toni (abbastanza rari in questo 3d) ti invito a fare un ragionamento. Secondo te, quelli che sono entrati in venezuela (5 anni fa, 8, 10) sono prima entrati ed hanno poi letto il 3d o viceversa? È la cosa più razionale del mondo: leggo un 3d, mi informo, decido se entrare o meno. Perchè prima si poteva fare e ora no?
La verità è che a qualcuno, purtroppo, sono però saltati i nervi in questi anni è si è deciso di percorrere strade a dir poco irrazionali tipo “chi non ha titoli che partecipa a fare al 3d”

a mio parere non ci sono interventi "pro" o "contro" di "noi", ma contributi utili, o fastidiosamente inutili.
Ascoltare diverse opinioni, se fondate, e' sempre utile.
Ascoltare un mantra ripetuto all'infinito.. solo utile in funzioni religiose destinate agli adepti.
 
Luis Vicente Leon: "Salida de Maduro no esta sobre la mesa"


"La partenza di Maduro non è sul tavolo": per Luis Vicente León l'opposizione non ha forza


Il presidente di Datanálisis, Luis Vicente León, ha dichiarato lunedì 23 agosto che la possibilità di un cambio di governo in Venezuela "non è sul tavolo , almeno fino a quando l'opposizione non riuscirà a salvare il suo potere negoziale".

"Non puoi ottenere l'uscita di Maduro dal potere in un negoziato politico; e il pieno salvataggio di ciò che ti aspettavi o sapevi come un diritto democratico. Non è quello che puoi ottenere come risultato di un negoziato politico a breve e medio termine. ; perché non hai la forza per raggiungerlo ", ha detto.

Sottolinea che se l'opposizione avesse avuto la forza di portare un cambiamento politico, lo avrebbe raggiunto prima di sedersi a negoziare ; "E saresti andato alla trattativa per aggiustare quegli elementi e negoziare con il governo alcune cose come quelle che sono state sollevate qualche anno fa con una tale arroganza che era su quale aereo stava partendo Maduro (...) ma non l'hai fatto hai e non hai la forza per farlo”.

"Il governo è ancora al potere e non ha una minaccia di uscita credibile . Non è vero che la comunità internazionale è di fronte a te al di là di elementi che ti aiutano come pressioni e meccanismi che potrebbero eventualmente portare a un negoziato politico per fare sanzioni". più flessibile, ma non ha la forza di rimuovere Maduro ", ha espresso Luis Vicente León.

Durante un'intervista offerta al giornalista Román Lozinski a Éxitos , ha sottolineato che considerare che il governo degli Stati Uniti sia disposto ad entrare in Venezuela con la forza "è stato assolutamente assurdo per due o tre anni".

Secondo Luis Vicente León, la ristrutturazione dell'opposizione può essere realizzata al tavolo delle trattative , così come il ripensamento della sua azione proposta.

Ha anche affermato che un'opposizione che è stata con la stessa leadership per così tanto tempo "si sta esaurendo".

"Il rapporto tra la leadership dell'opposizione e la popolazione è esaurito. La fiducia che l'opposizione possa cambiare il governo è esaurita, la sua forza di articolazione è esaurita perché è divisa e fratturata", ha affermato.

Luis Vicente León ha sottolineato che l'opposizione può essere articolata attorno a obiettivi credibili e l'emergere di leadership regionali può essere ripensata.

" Dalle elezioni regionali potrebbero emergere nuove leadership dell'opposizione che consentiranno loro di riconquistare la fiducia nel popolo", ha affermato.

Inoltre, Luis Vicente León ha affermato che solo il 20% della popolazione ritiene che l'opposizione sia in grado di rimuovere Maduro dal potere nei prossimi 12 mesi ; “e si genera un cortocircuito con la dirigenza in generale, è successo che la popolazione si senta disconnessa”.
 
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Si lavora giorno per giorno tra "ufficiali" e opposizione...
Ma non li chiamano più regime? Usurpatori? :confused: :D

Ormai il governo ad interim è morto e sepolto come colui che l'ha promosso.... il tappeto arancione :D
 
Interessante capire le dinamiche di chi perde i soldi in borsa....e leggendo questo forum sono chiarissime. La paura è la chiave principale e quando nel 2017 le quotazioni sono crollate in molti hanno venduto perdendo tanti soldi, ma con la convinzione di aver salvato il rimanente del gruzzolo. Ora hanno di nuovo paura....di cosa? Che la situazione evolva come è naturale che sia, ovvero con una ristrutturazione ordinata che porterà chi è rimasto nell'investimento a non perdere nulla ma a guadagnarci. Elementare Watson 😉
Bravo LovebondOK!OK!:yes:
 
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