Venezuela e PDVSA (Vol.159)

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Stato
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una curiosità che mi passa per la mente.. ma il giorno in cui dovessero togliere le sanzioni ed i bond ritornassero a scambiare sui mercati c'è qualcuno che comprerebbe titoli in default? :D

Perché no? I bond russi degli inizi del '900 li quotarono e negoziarono per 70 anni dopo che smisero di pagare. Perché non dovrebbero avere acquirenti i titoli venezuelani in default?
 
Scusami Ninja ma i titoli scaduti come verranno trattati?
Non dimentichiamoci che l’anno prossimo scade la 2022

Ho scritto che:
Io credo che data la lunga sospensione, da 1 febbraio 2019 a tutt'oggi, prima di permettere scambi regolamentati questa volta, credo, che convengano di riammetterli post ristrutturazione e post swap bond ai mercati regolamentati.

Anche perché come hai fatto notare tu ci sono già 7/8 bonds già scaduti come capitale e interessi (ven18, ven19, ven20, elecar18, pdvsa18, pdvsa20, pdvsa21, ad agosto22 la ven22 e la pdvsa22.... ) e qualche altra l'avrò dimenticata.

Anche perché riammetterli così avranno spreads troppo divergenti e speculazioni da montagne russe....

Mia opinione.

Si vedrà.

Credo il prossimo anno :D

Da come appare... ;)
 
Ho scritto che:
Io credo che data la lunga sospensione, da 1 febbraio 2019 a tutt'oggi, prima di permettere scambi regolamentati questa volta, credo, che convengano di riammetterli post ristrutturazione e post swap bond ai mercati regolamentati.

Anche perché come hai fatto notare tu ci sono già 7/8 bonds già scaduti come capitale e interessi (ven18, ven19, ven20, elecar18, pdvsa18, pdvsa20, pdvsa21, ad agosto22 la ven22 e la pdvsa22.... ) e qualche altra l'avrò dimenticata.

Anche perché riammetterli così avranno spread troppo divergenti e speculazioni da montagne russe....

Mia opinione.

Si vedrà.

Ripeto per l'ennesima volta.

sono titoli in US$, NY law.
vengono trattati (eccetto sanzioni) in primis in USA, e poi, eventualmente, in Europa, Asia, America latina o isole varie.

NON sono sospesi dalle contrattazioni in assoluto, ma soggetti a determinate sanzioni, inedite, che ovviamente limitano moltissimo le contrattazioni anche tra privati.

il fatto che i titoli siano o meno scaduti non ha alcuna rilevanza. hanno rilevanza le sanzioni USA.

a mero titolo di esempio, Argentina 2003 in CHF, scaduto nel 2003.. ha continuato a trattare normalmente su mercato svizzero fino al 2015, quando e' stato rimborsato a 150 a chi lo ha presentato per l'incasso al Mecon argentino.
 
ABC delle obbligazioni:

una obbligazione (bond) e' un titolo di credito emesso in base ad un contratto, descritto in un prospetto informativo in caso di titoli negoziabili, che definiscono le sue caratteristiche, i diritti di chi li detiene, gli obblighi di chi li emette, le circostanze in cui i creditori possono esigere rimborso immediato, le modalita' di possibili ristrutturazioni, clausole di azione collettiva, tribunale competente, etc etc etc.

questi titoli possono essere scambiati su mercati regolamentati, o per accordi diretti (OTC).

il fatto che il titolo quoti 100 o quoti 10, sia in regola o in default (difetto), sia scaduto o sia in vita normale, non ha influenza sulla possibilita di comprarlo o venderlo,
tranne, caso eccezionale del Venezuela dal 2017, specifiche limitazioni di liberta' di acquisto che riguardano le US persons, cioe' soggetti americani.

Il fatto che eventuali mercati regolamentati europei pongano limitazioni addizionali, o meno, in nulla modifica le obbligazioni stesse e i loro termini contrattuali.
Eventualmente, possono esservi conflitti tra i titolari delle obbligazioni e le loro banche depositarie, ma questi non riguardano ne il debitore, ne le eventuali decisioni dell'unico tribunale competente, che e' la corte federale di lower manhattan, a New york city.
 
Ho quasi 41 anni

È il mio primo default sovrano vissuto con bond in portafoglio..

Grazie per le delucidazioni.... @Carib

Vedrò, vedremo...

Credo pochi mesi, oramai.
 
Ho scritto che:
Io credo che data la lunga sospensione, da 1 febbraio 2019 a tutt'oggi, prima di permettere scambi regolamentati questa volta, credo, che convengano di riammetterli post ristrutturazione e post swap bond ai mercati regolamentati.

Anche perché come hai fatto notare tu ci sono già 7/8 bonds già scaduti come capitale e interessi (ven18, ven19, ven20, elecar18, pdvsa18, pdvsa20, pdvsa21, ad agosto22 la ven22 e la pdvsa22.... ) e qualche altra l'avrò dimenticata.

Anche perché riammetterli così avranno spread troppo divergenti e speculazioni da montagne russe....

Mia opinione.

Si vedrà.

ammiro la tua inattaccabile positività e spero venga premiata,
ma ora come ora penso che la parola ristrutturazione sia una parola grossa, molto grossa,
non è una cosuccia che viene concordata in quattro e quattr'otto, avrà bisogno di tempo, di accordi di proposte di contro proposte
e fino a che in Venezuela non ci sarà un governo credibile, con pieni poteri non credo si arriverà a rimettere a posto la questione debito.
Arriverà di certo il momento, piu si avvicina la fine di maduro e meglio è , sempre che non accada l'impensabile e che il regime venga tollerato,
anche perchè ho l'idea che sarebbe meglio ristrutturare con Maduro piuttosto con chi verrà dopo..
sempre parere mio il prossimo step potrebbe essere la riammissione ai mercati dei bonos, non credo che avvantaggi il regime in qualche modo,
non avrebbe senso continuare all'infinito il blocco, se fossero stati in grado avrebbero già rastrellato il piu possibile.
Comunque dipende tutto dalle decisioni degli onnipotenti.
 
Ho quasi 41 anni

È il mio primo default sovrano vissuto con bond in portafoglio..

Grazie per le delucidazioni.... @Carib

Vedrò, vedremo...

Credo pochi mesi, oramai.

cominciare l'esperienza a 37 anni.. e' meglio che cominciarla a 87!

scherzi a parte.. il fatto che il bond sia sovrano o corporate implica una differenza sostanziale:
il sovrano debitore, di norma, non scompare, e non e' soggetto a procedure fallimentari coercitive.

Essendo sovrano, puo' tuttavia infischiarsene delle decisioni giudiziarie altrui.

I debiti (Sovrani) della russia zarista, in default dal 1917, sono stati parziamente rimborsati da Putin qualche anno fa.
ovviamente, nessun titolare originario era ancora in vita.
I debiti cubani pre-rivoluzionari non sono mai stati rimborsati dalla famiglia Castro.

Hitler fece default sui debiti tedeschi pre-nazisti.. ma poi li fece ricomprare a basso prezzo, piano piano, dalla Reichsbank.
 
Il peggio è passato....

Ed era l'arancione pazzo....

I soldi non si perdono, sono carta o numeri...

Nessuno vuole perdere soldi, tantomeno i creditori USA e internazionali...

Nessuno stato vuole perdere la possibilità di rifinanziamento nei mercati internazionali....

Lo hanno detto, si aspira ad una graduale normalizzazione politica in Venezuela.... già dal prossimo anno, ma credo prima, sarà permesso al Venezuela di riprendere i rapporti commerciali e di vendere il suo petrolio.....

Il petrolio nei prossimi anni avrà prezzi alti causa carenza materie prime ed eccesso di domanda per sostenere la ripresa post pandemia ....

Il problema quale è? Che ci daranno 15 ennali? Io credo riconoscano gran parte del claim se non tutto.... ;)

Solo l'arancione, stupidamente, "voleva il male del mondo" :D

Quel tempo è finito....

Credo che i prossimi 10 anni anche 15 saranno economicamente molto vivaci e floridi... :)
 
ed ora per stemperare gli animi un po di gossip

Quien es Camilla Fabri, la esposa de Alex Saab investigada por lavado de dinero en Italia - BBC News Mundo

Chi è Camilla Fabri, la moglie di Alex Saab indagata per riciclaggio in Italia


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"Sono uno studente e per hobby, per raccogliere fondi, sono un modello (...) vorrei essere un presentatore o un editorialista".

Si presentava così Camilla Fabri a 19 anni in un video in riva al mare pubblicato su YouTube nel 2014, in cui promuoveva la sua partecipazione al programma #selfielasfida.

Nata alla periferia di Roma nel 1994, la giovane donna all'epoca non sapeva che cinque anni dopo aver girato quel candido video, il suo nome sarebbe apparso sui media mainstream del suo Paese, non come opinionista , ma per accuse di riciclaggio di denaro.

Dopo aver dichiarato gli stipendi da commessa part-time, nel 2019 le sue spese comprendevano un canone mensile di 5.800 euro e un veicolo Range Rover Evoque del valore di oltre 50.000 euro, secondo il Corriere della Sera.

Ma quello che più ha lasciato perplesse le autorità italiane è stato un appartamento legato alla giovane modella in via Condotti 9, una delle strade più esclusive di Roma . L'immobile è valutato 4,9 milioni di euro secondo i media italiani.

Dall'Italia al Venezuela

"Come poteva un'aspirante attrice e commessa con un lavoro part-time e uno stipendio di 1.840 euro dichiarato annualmente potersi permettere tali lussi?": Era una domanda che si ponevano all'epoca diversi media italiani.

Oggi, la 27enne è nei notiziari dall'altra parte dell'Atlantico, in particolare in Venezuela, dove ha fatto un'apparizione pubblica questa domenica assicurando che suo marito era stato "rapito".

Si trattava di Alex Saab, un colombiano di origine libanese di 49 anni, accusato di essere uno dei principali prestanome di diverse reti di corruzione all'interno del governo venezuelano.

Saab è stato estradato negli Stati Uniti durante il fine settimana, da Capo Verde, e lunedì un giudice di Miami gli ha negato la cauzione.

"In pieno uno dei motivi"

Dalla famosa Plaza Bolívar di Caracas, Camilla Fabri ha letto una lettera di suo marito, Alex Saab.

"Affronterò il processo con totale dignità. Voglio chiarire che non ho nulla da collaborare con gli Stati Uniti , non ho commesso alcun crimine", ha detto Saab attraverso la lettera.

Fabri ha anche chiarito che era in "pieno uso della ragione" e non era suicida: "nel caso in cui mi uccidano e dicono che mi sono suicidato", ha letto.

"Ciò che infastidisce di più gli Stati Uniti è che mio marito non si arrenderà mai . Mai."

Nella natia Italia, le autorità hanno sequestrato beni per un valore di circa 10 milioni di euro, tra cui la sua sontuosa proprietà in via Condotti 9 a Roma e alcune preziose opere d'arte dell'artista pop Edward Spitz.

"Una rete internazionale di corruzione"

Il sequestro è stato disposto nell'ottobre 2019 dal gip Francesca Ciranna, dopo le indagini di un corpo di polizia italiano specializzato in finanza, che si è adoperato per arrivare all'origine della fortuna e ha scoperto un complesso sistema internazionale di riciclaggio di denaro originato in Venezuela , riporta il quotidiano La Repubblica nel novembre dello stesso anno.

"Il capitale generato da una rete internazionale di corruzione e riciclaggio di denaro con sede in Venezuela, indagato dalla giustizia statunitense, è arrivato in Italia", ha scritto il giornalista Francesco Salvatore.

Al momento della pubblicazione di queste informazioni, non è stato possibile confermare lo stato delle indagini in Italia.

Secondo i media venezuelani e colombiani, Camilla Fabri ha sposato Alex Saab nel 2014 e hanno due figlie, quattro e un anno.

Nel suo libro "Alex Saab: la verità sull'uomo d' affari diventato miliardario all'ombra di Nicolás Maduro" , il giornalista colombiano Gerardo Reyes racconta che l'imprenditore legato al chavismo ha incontrato la modella italiana in un ristorante in Francia. Qualche tempo dopo hanno iniziato a frequentarsi.

Entro il 1 novembre

Il libro racconta che il matrimonio di Saab con la sua ex moglie, Cinthya Certain, aveva iniziato a sgretolarsi nel 2012 quando l'uomo d'affari diventava sempre più ricco.

Secondo Washington, Saab ha trasferito circa 350 milioni di dollari al di fuori del Venezuela su conti che controllava negli Stati Uniti e in altri paesi.

Saab è stato arrestato nel giugno 2020 a Capo Verde, arcipelago africano dove l'aereo privato su cui viaggiava verso l'Iran ha fatto scalo tecnico.

Il governo Maduro ha cercato con tutti i mezzi di impedire l'estradizione di Saab negli Stati Uniti e lo ha persino nominato ambasciatore plenipotenziario e rappresentante permanente supplente della Missione venezuelana nell'Unione africana.

L'ultima di queste misure è stata quella di nominare Saab come membro della squadra negoziale nei colloqui in Messico.

Il giudice ha fissato lunedì 1 novembre la data per la comparizione di Alex Saab davanti ai tribunali statunitensi.
 
credo Rokerduck stesse scherzando.

Ovviamente, c'e' gente che crede che i "titoli di Stato" comunque alla fin fine pagano sempre tutto.. e che i titoli in default debbano essere sospesi.
Nel caso argentino, molti titoli corporate hanno subito meno tagli dei titoli di Stato.. e le contrattazioni sono proseguite anche dopo anni in default.

L'anomalia assoluta sono state le sanzioni di Trump sulla negoziazione delle obbligazioni del Venezuela..

in parte scherzavo in parte mica tanto.. ovviamente se non ci fossero le sanzioni i titoli scambierebbero , mi chiedevo se per chi fosse già investito e bloccato in questa melma da qualche anno se la fosse sentita d'investire ancora a prezzi bassissimi nella speranza di un ritorno al pagamento. come del resto dici anche tu " c'è gente che crede che alla fine i titoli di stato pagano sempre tutto " e sottolineo il crede...
 
io non penso di comprare altri bond, mi tengo quelli che ho.

comunque, prima che si chiarisca il destino degli oltre quattro anni di cedole maturate, io non vendo sicuramente.

e credo nessuno degli obbligazionisti che ha avuto la pazienza di aspettare fino ad ora e fino a quando sarà....

speriamo poco tempo ancora, data l'apertura USA al Venezuela sul fronte economico.

passato lo shock per l'estradizione ( aspettata comunque ) di Saab negli Stati Uniti, credo che la delegazione governativa continui il dialogo politico con l'opposizione.... non ha alternative....
 
in parte scherzavo in parte mica tanto.. ovviamente se non ci fossero le sanzioni i titoli scambierebbero , mi chiedevo se per chi fosse già investito e bloccato in questa melma da qualche anno se la fosse sentita d'investire ancora a prezzi bassissimi nella speranza di un ritorno al pagamento. come del resto dici anche tu " c'è gente che crede che alla fine i titoli di stato pagano sempre tutto " e sottolineo il crede...

Avrei tentato di arrotondare la mi esposizione, ma non di molto arrivando a circa ,3 mieloni di nominale.vedremo se come investitore retail in caso mi faranno fare con i New argentina non si poteva come retail ....
 
caro Rokerduck.. direi che, restando nel campo della razionalita', dipende dalle circostanze e dal prezzo.

immagina il caso di un tizio che una posizione a PMC 50, si attende un recovery di 25, ed ha la possibilita' di raddoppiare l'esposizione a 10, portando il PMC a 16.
Ovviamente il calcolo dipende dall'affidabilita' della previsione, alla luce degli eventi che potrebbero portare a maggiore negoziabilita' dei titoli.

la tua domanda, in fondo, vuol dire: quanto vale un bond Venezuela in default?

la risposta e'... zero.. se il default e' eterno. Ma non zero se c'e' una ristrutturazione ragionevole in futuro.
 
La periodista de VOA Celia Mendoza informó que según fuentes cercanas a las negociaciones entre el chavismo y delegados de la Plataforma Unitaria en México, Noruega -principal negociador- abandonó el país azteca luego de que Nicolás Maduro suspendió las rondas como respuesta a la extradición del colombiano Álex Saab.
 
La periodista de VOA Celia Mendoza informó que según fuentes cercanas a las negociaciones entre el chavismo y delegados de la Plataforma Unitaria en México, Noruega -principal negociador- abandonó el país azteca luego de que Nicolás Maduro suspendió las rondas como respuesta a la extradición del colombiano Álex Saab.

Peccato.
Alla fine anche gli algidi scandinavi hanno dovuto constatare il fallimento.
Il seguito alla, speriamo, prossima puntata.
 
Stato
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