Venezuela e PDVSA (Vol.165)

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

OK!

speriamo in una conferma migliorativa per i democratici ;)

Maduro è pronto al dialogo con i paesi " ostili " :) annamo bene

restiamo fiduciosi.....

in un modo si risolverà ...
 
Ma che ci vai a fare in quel loculo cimiteriale?
Sono anni che non clikko quella pattumiera i cui componenti presumo siano persone adulte, leoni da tastiera che se frequentano il thread del ciclista nero significa che hanno anche loro i meravigliosi bonds venezuelani, quindi mica tanto messi meglio di chi gironzola qui..:D

Mahhh lèggevo di Russia poi non resisto e leggo tutto :D
 
Ma l'avvocato Esselle (ammesso che lo sia, siamo sempre su un forum)

Non sarà specializzato in diritto dello Stato di New York, o in diritto di insolvenza sovrana, non lo può conoscere bene.

L'avvocato Mark Walker, del Guggenheim Secureties, esperto di ristrutturazioni sovrane ha asserito che la prescrizione per le note del Venezuela non era neppure cominciata, causa la strana contingenza in cui si è verificato il default del Venezuela.

Forse la prescrizione è nominativa in diritto italiano o europeo ....

Qui parliamo di debito mondiale, con tutto il mondo tramite servizio del debito estero dello stato sovrano.

Qui dentro il più esperto è Carib in diritto statunitense....

come dice Storm Shadow, aspettiamo che dice Carib.

premesso ancora una volta che per ricevere pareri legali validi occorre rivolgersi a studi specializzati americani, invece che chiacchierare su un forum italiano, a quel che capisco lo "statute of limitation" riguarda il diritto a far causa, non il debito in se. Chi vuole, e' libero di far causa a NY nei sei anni successivi la scadenza finale di un bond NY law.
nella storia dei defaults sovrani o semi-sovrani dell'ultimo secolo, quasi nessun creditore ha recuperato il dovuto facendo causa, e quasi tutti coloro che hanno ricevuto qualcosa lo devono al fatto che il debitore, ad un certo punto, in una o piu' fasi, ha proposto una ristrutturazione o un rimborso del debito. Ovvio che i grandi creditori normalmente iniziano procedure legali, perche' e' loro dovere fiduciario farlo, visto che investono soldi altrui.
Il debitore ristruttura il debito in default per poter recuperare la possibilita' di tornare ad indebitarsi, cosa impossibile finche vi sono sentenze non onorate o procedimenti giudiziari in corso in USA.
Ho citato in precedenza non solo il precedente Argentina (debito sovrano NY law), ove a recuperare di piu' dei normali creditori sono stati unicamente i fondi del ricorso "pari passu", che oltre alla sentenza favorevole sul montante in default ottennero il congelamento dei nuovi titoli emessi nella precedente ristrutturazione dall'Argentina, ma anche casi di debitori corporate.
Citai il precedente del gruppo cartario indonesiano APP-Indah Kiat, andato in default nel 1999, portato in tribunale da un grosso detentore di bonds, Gramercy, che ha finalmente deciso di ristrutturare il debito quindici anni dopo il default. Personalmente, avendo un piccolo montante in gioco, non feci causa, ma ricevetti come gli altri creditori una lettera degli agenti del debitore , Morrow Sodali,
in cui mi si proponeva di aderire allo scambio in nuovi titoli completando un formulario. riempito il formulario e rimandato agli agenti, dal 2016 (se non vado errato) hanno cominciato a rimborsare il dovuto a rate, per il 120% del nominale iniziale, con un modesto interesse. Di nuovo, cattivo affare per chi aveva pagato 100, buon affare per chi aveva comprato a 20 post default.
Nel caso Venezuela, la vera variabile incontrollabile e senza precedenti.. sono le sanzioni.
 
premesso ancora una volta che per ricevere pareri legali validi occorre rivolgersi a studi specializzati americani, invece che chiacchierare su un forum italiano, a quel che capisco lo "statute of limitation" riguarda il diritto a far causa, non il debito in se. Chi vuole, e' libero di far causa a NY nei sei anni successivi la scadenza finale di un bond NY law.
nella storia dei defaults sovrani o semi-sovrani dell'ultimo secolo, quasi nessun creditore ha recuperato il dovuto facendo causa, e quasi tutti coloro che hanno ricevuto qualcosa lo devono al fatto che il debitore, ad un certo punto, in una o piu' fasi, ha proposto una ristrutturazione o un rimborso del debito. Ovvio che i grandi creditori normalmente iniziano procedure legali, perche' e' loro dovere fiduciario farlo, visto che investono soldi altrui.
Il debitore ristruttura il debito in default per poter recuperare la possibilita' di tornare ad indebitarsi, cosa impossibile finche vi sono sentenze non onorate o procedimenti giudiziari in corso in USA.
Ho citato in precedenza non solo il precedente Argentina (debito sovrano NY law), ove a recuperare di piu' dei normali creditori sono stati unicamente i fondi del ricorso "pari passu", che oltre alla sentenza favorevole sul montante in default ottennero il congelamento dei nuovi titoli emessi nella precedente ristrutturazione dall'Argentina, ma anche casi di debitori corporate.
Citai il precedente del gruppo cartario indonesiano APP-Indah Kiat, andato in default nel 1999, portato in tribunale da un grosso detentore di bonds, Gramercy, che ha finalmente deciso di ristrutturare il debito quindici anni dopo il default. Personalmente, avendo un piccolo montante in gioco, non feci causa, ma ricevetti come gli altri creditori una lettera degli agenti del debitore , Morrow Sodali,
in cui mi si proponeva di aderire allo scambio in nuovi titoli completando un formulario. riempito il formulario e rimandato agli agenti, dal 2016 (se non vado errato) hanno cominciato a rimborsare il dovuto a rate, per il 120% del nominale iniziale, con un modesto interesse. Di nuovo, cattivo affare per chi aveva pagato 100, buon affare per chi aveva comprato a 20 post default.
Nel caso Venezuela, la vera variabile incontrollabile e senza precedenti.. sono le sanzioni.

da scolpire
 



In tutto il mondo i titoli si stato si prescrivono e anche in VNZ. La prescrizione è stata evidenziata anche nella ristrutturazione che prevedeva l'interruzione della prescrizione a patto di rinunciare alle azioni legali, che, come sappiamo, non ha raggiunto la partecipazione prevista.
Anche in Italia è così. Basta andare sul sito della Banca d'Italia https://www.bancaditalia.it/compiti/operazioni-mef/prescrizione-titoli/index.html?dotcache=refresh
Viene evidenziato che:


La Banca d'Italia riceve frequentemente richieste di rimborso o di informazioni riguardo il possibile rimborso di titoli di Stato e buoni postali fruttiferi di vecchia emissione e ormai scaduti.

Al riguardo, il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha fornito chiarimenti allo scopo di prevenire l'insorgere nei risparmiatori di aspettative destinate a rimanere deluse e di evitare che questi sostengano inutili spese legali.

Tali chiarimenti, basati su tassative disposizioni di legge che non possono essere derogate, sono così riassunti:

la prescrizione per i titoli di Stato e per i buoni postali fruttiferi decorre dalla data di scadenza/rimborsabilità e non dal giorno del loro ritrovamento;

Siccome la rimborsabilità di tutti i bonos dovrebbe essere il giorno del default perchè in caso di mancato pagamento è possibile chiedere il rimborso del capitale senza aspettare la data di scadenza, è possibile ritenere che nel 2023 tutti i bonos andranno in prescrizione. Spero che non sia così....una cosa è certa....dobbiamo mettere al sicuro i nostri soldi interrompendo la prescrizione il prima possibile
 
In tutto il mondo i titoli si stato si prescrivono e anche in VNZ. La prescrizione è stata evidenziata anche nella ristrutturazione che prevedeva l'interruzione della prescrizione a patto di rinunciare alle azioni legali, che, come sappiamo, non ha raggiunto la partecipazione prevista.
Anche in Italia è così. Basta andare sul sito della Banca d'Italia https://www.bancaditalia.it/compiti/operazioni-mef/prescrizione-titoli/index.html?dotcache=refresh
Viene evidenziato che:


La Banca d'Italia riceve frequentemente richieste di rimborso o di informazioni riguardo il possibile rimborso di titoli di Stato e buoni postali fruttiferi di vecchia emissione e ormai scaduti.

Al riguardo, il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha fornito chiarimenti allo scopo di prevenire l'insorgere nei risparmiatori di aspettative destinate a rimanere deluse e di evitare che questi sostengano inutili spese legali.

Tali chiarimenti, basati su tassative disposizioni di legge che non possono essere derogate, sono così riassunti:

la prescrizione per i titoli di Stato e per i buoni postali fruttiferi decorre dalla data di scadenza/rimborsabilità e non dal giorno del loro ritrovamento;

Siccome la rimborsabilità di tutti i bonos dovrebbe essere il giorno del default perchè in caso di mancato pagamento è possibile chiedere il rimborso del capitale senza aspettare la data di scadenza, è possibile ritenere che nel 2023 tutti i bonos andranno in prescrizione. Spero che non sia così....una cosa è certa....dobbiamo mettere al sicuro i nostri soldi interrompendo la prescrizione il prima possibile

Non credo proprio sia possibile che un titolo di stato con scadenza 2034 scada nel 2023…non scherziamo ed occupiamoci del problema reale di questa vicenda che sono le sanzioni.
 
Quando leggo i messaggi di questo forum non posso che compiacermi delle finissime analisi giuridiche di certi utenti che spensieratamente miscelano diritto interno e diritto internazionale.

Spero che almeno loro credano a quello che scrivono.
 
Non credo proprio sia possibile che un titolo di stato con scadenza 2034 scada nel 2023…non scherziamo ed occupiamoci del problema reale di questa vicenda che sono le sanzioni.

Perché occupando tempo ed energie dei sconosciuti Nick risolveranno il problema.

L'unico che ci ha messo la faccia ,nome e cognome, sei solo tu... Tutti gli altri si parla tra sconosciuti e niente più...
 
Non credo proprio sia possibile che un titolo di stato con scadenza 2034 scada nel 2023…non scherziamo ed occupiamoci del problema reale di questa vicenda che sono le sanzioni.



Pure io non credo che sia possibile.
Il problema è che la Banca d'Italia afferma che la prescrizione decorre dalla scadenza o dalla rimborsabilità.
Altresì c'è il famoso articolo del sole 24 ore che conferma che nel 23 va tutto in prescrizione e l'utente Yvves ha evidenziato che su un articolo si dice la stessa cosa.
E' un'ipotesi che purtroppo dobbiamo prendere seriamente in considerazione:rolleyes:
 
Quando leggo i messaggi di questo forum non posso che compiacermi delle finissime analisi giuridiche di certi utenti che spensieratamente miscelano diritto interno e diritto internazionale.

Spero che almeno loro credano a quello che scrivono.


Io invece dal tuo post deduco che sei una frana in diritto.
E allora se ignori le questioni giuridice cosa commenti a fare?
Leggi e informati o stai zitto!(non usare la tastiera)
 
Quando leggo i messaggi di questo forum non posso che compiacermi delle finissime analisi giuridiche di certi utenti che spensieratamente miscelano diritto interno e diritto internazionale.

Spero che almeno loro credano a quello che scrivono.

appunto.
Paese che vai, usanze che trovi.

In Francia, ad esempio, c'era l'abitudine di mandare periodicamente fuori corso le banconote (prima dell'Euro).
In America la riserva federale puo' decidere di modificare il formato delle banconote, ma la precedenti conservano valore legale:
this note is public tender for all debt, public and private..." non c'e scadenza, ne obbligo di scambio.
In UE si e' deciso di smettere di stampare banconote da 500 EURO. ma quelle circolanti restano valido strumento di pagamento.
Il debito sovrano puo' essere "ripudiato" dal debitore, ma tale possibile decisione unilaterale non ha effetti per le leggi di NY.
Il passar del tempo non estingue di per se il debito, se il debitore va in moratoria.

Il sistema legale americano non e' ostile ai debitori, visto che le persone fisiche possono liberarsi dai debiti dichiarandosi in bancarotta (e perdendo tutti i beni),
e le persone giuridiche possono ottenere protezione dai creditori applicando il capitolo 11 del codice commerciale, e poi ristrutturando capitale e debiti.
Non offre pero' protezione ai debitori sovrani esteri (con creditori americani) se non limitando la possibilita' di sequestrare beni che godono di immunita' sovrana.
Non esiste un diritto fallimentare internazionale applicabile ai Governi, perche' i sovrani non accettano o riconoscono poteri ad essi superiori.
Esiste il diritto commerciale normale, che regole le emissioni di nuove obbligazioni, ed esiste il diritto consuetudinario accumulato dai tempi di Alexander Hamilton, che scelse di evitare un default sovrano dopo la guerra d'indipendenza, strada che gli USA hanno seguito fino ad oggi, con l'eccezione del default di Nixon sulla convertibilita' in oro, nel 1971.

Tutti temi noti a chi da decenni investe in obbligazioni "distressed" o in default.
 
Ultima modifica:
Non esiste un diritto fallimentare internazionale applicabile ai Governi, perche' i sovrani non accettano o riconoscono poteri ad essi superiori.
Esiste il diritto commerciale normale, che regole le emissioni di nuove obbligazioni, ed esiste il diritto consuetudinario accumulato dai tempi di Alexander Hamilton, che scelse di evitare un default sovrano dopo la guerra d'indipendenza, strada che gli USA hanno seguito fino ad oggi, con l'eccezione del default di Nixon sulla convertibilita' in oro, nel 1971.

Tutti temi noti a chi da decenni investe in obbligazioni "distressed" o in default.

Il problema del diritto è che è frutto degli Stati moderni (almeno dall'800 in poi: prima si viaggiava ancora con il diritto romano/giustinianeo) ed ogni Stato sovrano non è né dipendente né sottoposto a nessun altro potere o Stato. Come corollario una norma interna (quale è la prescrizione, istituto antichissimo creato nel tardo impero romano per la faccenda delle terre non coltivate) può essere vigente in uno Stato. Ma non è affato detto che lo sia esattamente in un altro.

Lascio ogni commento ai redidivi Bartolo da Sassoferrato che postano su quest 3d.
 


In diverse occasioni, gli specialisti consultati da Voice of America hanno convenuto che l'invasione russa dell'Ucraina potrebbe portare gli Stati Uniti ad assumere una posizione di "pragmatismo" che potrebbe portare a un riavvicinamento con il Venezuela e alla revoca delle sanzioni, lungo la strada. accesso alle risorse energetiche.

;)
 
Lascio ogni commento ai redidivi Bartolo da Sassoferrato che postano su quest 3d.

complimenti per il dotto richiamo a Bartolo.

viaggiando piu' "terra-terra", per quel che riguarda i titoli venezolani che ho in portafoglio, il piu' "corto" prevede con certezza il diritto ad iniziare causa a NY entro il 2027.
Se entro tale data PDVsa non avra' proposto qualche soluzione, valutero' se val la pena di iniziare un'azione o associarmi ad una gia' in cammino.
Il sovrano che ho permette di far causa entro il 2040.
Spero di aver incassato qualcosa e di essere ancor vivo prima di tale scadenza..
immagino che i grandi creditori americani, con uffici legali ridondanti di avvocati, nel frattempo sapranno valutare se val la pena di far causa o meno.
Credo molti la faranno a prescindere, prima o poi, per cui senza ristrutturazione non se ne uscira', perche' 100 miliardi cash il debitore non li ha, e se li avesse ricomprerebbe a prezzi bassi prima di rimborsare alcunche'.
buona notte.
 
Hei, oltre alla 22 ho la 19. Bisogna che Maduro e Biden facciano presto a fare pace.
 
Stato
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