Venezuela e PDVSA (Vol.166)

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Ciao ,
in caso di ristrutturazione per i bonos scaduti nel 2018 c'è un tasso che calcolano sino al momento della nuova eventuale emissione ??' Grazie
 
Scusa ma esiste un documento che dice questo? Dove si può reperire?

PROPOSTA DI RISOLUZIONE​

5.1.2005
presentata a seguito di dichiarazioni del Consiglio e della Commissione
a norma dell'articolo 103, paragrafo 2, del regolamento
da Frithjof Schmidt, Marie-Hélène Aubert, Bernat Joan i Marí
a nome del gruppo Verts/ALE
sull'indebitamento dei paesi in via di sviluppo


Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento :
B6-0024/2005
Testi presentati :
B6-0024/2005
Discussioni :
PV 12/01/2005 - 10
Votazioni :
PV 13/01/2005 - 6.4
Testi approvati :


B6‑0024/2005

Risoluzione del Parlamento europeo sull'indebitamento dei paesi in via di sviluppo​

Il Parlamento europeo,
– vista la risoluzione della Commissione dei diritti dell'uomo delle Nazioni Unite (2001/27) sulle conseguenze delle politiche di adeguamento strutturale e dell'indebitamento estero sull'effettivo godimento di tutti i diritti dell'uomo, in particolare dei diritti economici, sociali e culturali,
– vista la petizione "Giubileo 2000", firmata da 24 milioni di cittadini che chiedono l'annullamento del debito dei paesi in via di sviluppo,
– visto l'articolo 103, paragrafo 2, del suo regolamento,
A. considerando che nel 2001 l'indebitamento dei paesi in via di sviluppo ammontava a circa 2450 miliardi di dollari, allorché nel 1980 era pari a circa 560 miliardi di dollari e che nello stesso periodo di tempo tali paesi hanno rimborsato 3.400 miliardi di dollari,
B. considerando che 20 anni dopo lo scoppio della crisi dell'indebitamento, nel 1982, i paesi indebitati hanno rimborsato più di sette volte quanto dovevano e che oggi il loro debito è di quattro volte superiore a quello di allora;
C. considerando che l'indebitamento estero dei paesi in via di sviluppo, in generale, e dei paesi meno sviluppati in particolare, rappresenta uno dei principali fattori che scalzano gli sforzi di sviluppo economici e sociali di tali paesi,
D. considerando che negli anni '60 i paesi industrializzati e le istituzioni finanziarie internazionali hanno esortato i paesi del Sud, e in particolare i paesi africani da poco indipendenti e i paesi dell'America Latina, a contrarre prestiti,
E. considerando che i massicci prestiti contratti dai dirigenti dei paesi del Sud non hanno recato vantaggio alle popolazioni e che una notevole parte delle somme prestate è stata sottratta dai regimi dittatoriali di tali paesi,
F. considerando che il concetto di debito "odioso" è stato utilizzato per la prima volta nel 1898, quando gli Stati Uniti d'America si sono annessi Cuba e hanno rifiutato di pagare il debito del paese alla Spagna, sostenendo che i prestiti non avevano recato vantaggio alla popolazione e che il cambiamento di regime aveva annullato il debito "odioso",
G. considerando che i paesi meno sviluppati, che perlopiù sono paesi africani molto indebitati, continuano a rimborsare un importo corrispondente a circa il 40% del proprio PIL e che il fardello dell'indebitamento impedisce lo sviluppo di tali paesi,
H. considerando che nel 1996 la Banca Mondiale, l'FMI, il G7 e il Club di Parigi hanno preso l'iniziativa di alleggerire il debito dei paesi poveri molto indebitati,
I. considerando che, stando al rapporto 2002 della CNUCED e dopo due decenni di programma di adeguamento strutturale, la povertà continua ad aumentare, la crescita economica è piuttosto aleatoria, le crisi rurali si sono aggravate e la disindustrializzazione ha compromesso le prospettive di crescita,
J. considerando che per spezzare la spirale della povertà che attanaglia i paesi poveri molto indebitati è indispensabile innanzitutto sostituire la logica esclusiva della crescita economica con la nozione di sviluppo sostenibile endogeno, che soddisfi i bisogni della maggior parte della popolazione,
1. invita il Consiglio dell'UE ad adottare un'iniziativa coraggiosa per annullare l'indebitamento dei paesi più poveri e per sbloccare i fondi necessari a raggiungere gli Obiettivi di sviluppo del Millennio;
2. invita il Consiglio dell'UE a considerare i prestiti contratti dai paesi del Sud, durante i regimi dittatoriali come debito "odioso", che non deve essere ripreso dai regimi eletti democraticamente;
3. chiede che in futuro nessun debito sia accordato senza l'approvazione dei parlamenti nazionali eletti democraticamente dai paesi interessati e ritiene necessario che le somme liberate annullando l'indebitamento siano gestite da un fondo di sviluppo socialmente ed ecologicamente sostenibile, controllato democraticamente dalle popolazioni locali;
4. sottolinea che la gestione della crisi dell'indebitamento dei paesi in via di sviluppo e il rimedio proposto con il consenso di Washington, compresa l'iniziativa a favore dei paesi poveri molto indebitati, non hanno consentito di uscire dalla spirale che da oltre un ventennio attanaglia questi paesi, pregiudicando così qualsiasi strategia di sviluppo sostenibile,
5. reputa inaccettabile il fatto che i paesi meno sviluppati, che perlopiù sono paesi africani, continuino a rimborsare un importo pari a circa il 40% del proprio bilancio a titolo del servizio del debito, allorché sono necessarie ingenti risorse finanziarie per sviluppare il sistema scolastico e le infrastrutture di base per le cure sanitarie,
6. deplora il fatto che l'attuazione dei programmi di adeguamento strutturale da parte dei paesi più poveri sia una conditio sine qua non per beneficiare dell'iniziativa a favore dei paesi poveri molto indebitati e constata che le condizioni imposte dalle istituzioni finanziarie, fra l'altro la Banca Mondiale e il FMI, nella prospettiva di ristabilire i grandi equilibri macroeconomici, hanno contribuito alla marginalizzione e all'impoverimento della popolazione;
7. chiede che sia applicata la dichiarazione delle Nazioni Unite del 1986 sul diritto allo sviluppo e ritiene che, in quanto diritto umano universale e inalienabile, esso debba essere trattato dall'Unione europea alla stregua degli altri diritti fondamentali;
8. chiede che le norme dell'OMC siano riviste nella prospettiva di raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile stabiliti a Rio nel 1992 e ritiene che tali obiettivi debbano servire a definire le nuove regole dei meccanismi direttori dell'economia mondiale per lottare con efficacia contro la povertà;
9. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Segretario generale delle Nazioni Unite.


https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/B-6-2005-0024_IT.html
 
ma come ragioni tu ,
tutti gli stati ristrutturano , devono uscire dal default se vogliono tornare ad averi rapporti commerciali
con il resto del mondo, ed è quello che vuole Maduro, sta facendo di tutto per provare a riabilitarsi.
Guardati le passate ristrutturazioni, tutti gli stati caduti in default hanno sempre ristrutturato, per te invece è il contrario...
Hanno già deciso tutto secondo te..l'ONU, il 24%, , interesse dell'uno % ..poi sono io che mi faccio i film in testa
Ristrutturerà anche il Venezuela come hanno fatto tutti gli altri
ecco qualche esempio: tutti hanno un recovery price, tutti , per te il Venezuela no...

Vedi l'allegato 2862531


Explaining Why Investors Hold Sovereign Bonds with Default Risk


Giusto una lettura .....
 
Ciao ,
in caso di ristrutturazione per i bonos scaduti nel 2018 c'è un tasso che calcolano sino al momento della nuova eventuale emissione ??' Grazie
Dipende se ti riferisci alla richiesta di una sentenza di condanna a pagare, (nella quale il tribunale di NY -credo- applica l'interesse contrattuale sino alla sentenza e poi l'interesse legale) o alla misura in cui in una ristrutturazione il debitore compensera' il PDI.

In pratica, basandoci sull'esperienza del passato.. post default il PDI (interessi in mora) di tutti i bonds sono trattati in maniera analoga, e il debitore fa un'offerta di nuovi titoli con un haircut x sul totale.
 
Certo che si fanno buoni affari ma sapere qual è il prezzo di entrata resta un mistero , mentre tu continua a proporre la solita minestra allungata da cinque anni di attesa che il TUO pmc ti farà guadagnare chissà quanto , chissà quando ...
Se poi lo dice graham ... il padre del investing - default siamo certi del successo

Vedo che l'incubo del verbo vendere non ti ha lasciato dormire ...
il prezzo di entrata di ciascuno... riguarda solo costui.
agli altri, non importa nulla, anche perche' il costui in oggetto e' libero di mentire scrivendo qui.
farsi i fatti altrui non serve a nulla, se non a danneggiare i fegati.
 
Dipende se ti riferisci alla richiesta di una sentenza di condanna a pagare, (nella quale il tribunale di NY -credo- applica l'interesse contrattuale sino alla sentenza e poi l'interesse legale) o alla misura in cui in una ristrutturazione il debitore compensera' il PDI.

In pratica, basandoci sull'esperienza del passato.. post default il PDI (interessi in mora) di tutti i bonds sono trattati in maniera analoga, e il debitore fa un'offerta di nuovi titoli con un haircut x sul totale.
dipende dal barbiere . se ha la mano pesante resta poco :D

:D
Butch-Cut-Neat-min-675x730.jpg
:D
 
una ristrutturazione e' un processo negoziale, in cui il debitore aspira a pagare zero, e i creditori ad incassare 200.
se l'offerta finale e' bassa, le adesioni saranno basse, e il problema del default resta irrisolto.
E' ovvio che il retail non ha potere negoziale, ma solo di accettare o respingere l'offerta.
Il Venezuela non e' l'Argentina, nel senso che pre 2017 e' stato un buon pagatore, e non ha l'arroganza infingarda dei potrenos.
Detto questo, hanno petrolio sotto terra, non dollari disponibili in quantita' sufficiernte.

E' prematuro, credo, discutere di recovery values.
 
Certo che si fanno buoni affari ma sapere qual è il prezzo di entrata resta un mistero , mentre tu continua a proporre la solita minestra allungata da cinque anni di attesa che il TUO pmc ti farà guadagnare chissà quanto , chissà quando ...
Se poi lo dice graham ... il padre del investing - default siamo certi del successo

Vedo che l'incubo del verbo vendere non ti ha lasciato dormire ...
Screenshot prima di vendere….per ricordare il pmc in caso di riacquisto. Dai retta a me…prima si risolve la situazione e meglio è per tutti. Per chi ha tenuto e per chi ha venduto.
 
Screenshot prima di vendere….per ricordare il pmc in caso di riacquisto. Dai retta a me…prima si risolve la situazione e meglio è per tutti. Per chi ha tenuto e per chi ha venduto.
Tu hai bisogno di una lungaaaaaaa vacanza dove non esiste internet
p.s. ho così tanti eseguiti che dovrei avere una contabilità da manicomio :o
 
il prezzo di entrata di ciascuno... riguarda solo costui.
agli altri, non importa nulla, anche perche' il costui in oggetto e' libero di mentire scrivendo qui.
farsi i fatti altrui non serve a nulla, se non a danneggiare i fegati.
E solo questo tentano invano di fare i detrattori 😁
Ma riescono soltanto a fare traboccare di bile il loro 😂
 

Il Venezuela vede le esportazioni di petrolio finanziare quasi due terzi del budget 2023​

Il Venezuela vede le esportazioni di petrolio finanziare quasi due terzi del budget 2023
05-12-2022 | 15:43

Il governo venezuelano prevede che le esportazioni di petrolio finanzieranno il 63% del bilancio nazionale nel 2023, come risulta da un documento visionato da Reuters, una percentuale leggermente superiore a quella di quest'anno, dato che le sanzioni statunitensi contro il governo sono in fase di revisione.

 

Il Venezuela vede le esportazioni di petrolio finanziare quasi due terzi del budget 2023​

Il Venezuela vede le esportazioni di petrolio finanziare quasi due terzi del budget 2023
05-12-2022 | 15:43

Il governo venezuelano prevede che le esportazioni di petrolio finanzieranno il 63% del bilancio nazionale nel 2023, come risulta da un documento visionato da Reuters, una percentuale leggermente superiore a quella di quest'anno, dato che le sanzioni statunitensi contro il governo sono in fase di revisione.


Le entrate fiscali per il prossimo anno sono stimate a circa 3,24 miliardi di dollari, secondo il documento, che copriranno il 22% della spesa governativa.

Il resto del bilancio sarà finanziato con il debito, comprese le emissioni obbligazionarie nel mercato interno del Venezuela e i prestiti.

Sono proprio messi male ... si indebitano in bolivar ??
 
Tu hai bisogno di una lungaaaaaaa vacanza dove non esiste internet
p.s. ho così tanti eseguiti che dovrei avere una contabilità da manicomio :o
Giovedì infatti parto…ma sei tu che ne avresti bisogno. Non si capisce cosa vuoi da cinque anni!
 
Giovedì infatti parto…ma sei tu che ne avresti bisogno. Non si capisce cosa vuoi da cinque anni!
Vai augurandoti una lungaaaaaa vacanza
Non mi piacciono le cassate siciliane piene di fantasiosi ingredienti che rovinano uno dei dolci simbolo della sicilia:o
 

PROPOSTA DI RISOLUZIONE​

5.1.2005
presentata a seguito di dichiarazioni del Consiglio e della Commissione
a norma dell'articolo 103, paragrafo 2, del regolamento
da Frithjof Schmidt, Marie-Hélène Aubert, Bernat Joan i Marí
a nome del gruppo Verts/ALE
sull'indebitamento dei paesi in via di sviluppo


Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento :
B6-0024/2005
Testi presentati :
B6-0024/2005
Discussioni :
PV 12/01/2005 - 10
Votazioni :
PV 13/01/2005 - 6.4
Testi approvati :


B6‑0024/2005

Risoluzione del Parlamento europeo sull'indebitamento dei paesi in via di sviluppo​

Il Parlamento europeo,
– vista la risoluzione della Commissione dei diritti dell'uomo delle Nazioni Unite (2001/27) sulle conseguenze delle politiche di adeguamento strutturale e dell'indebitamento estero sull'effettivo godimento di tutti i diritti dell'uomo, in particolare dei diritti economici, sociali e culturali,
– vista la petizione "Giubileo 2000", firmata da 24 milioni di cittadini che chiedono l'annullamento del debito dei paesi in via di sviluppo,
– visto l'articolo 103, paragrafo 2, del suo regolamento,
A. considerando che nel 2001 l'indebitamento dei paesi in via di sviluppo ammontava a circa 2450 miliardi di dollari, allorché nel 1980 era pari a circa 560 miliardi di dollari e che nello stesso periodo di tempo tali paesi hanno rimborsato 3.400 miliardi di dollari,
B. considerando che 20 anni dopo lo scoppio della crisi dell'indebitamento, nel 1982, i paesi indebitati hanno rimborsato più di sette volte quanto dovevano e che oggi il loro debito è di quattro volte superiore a quello di allora;
C. considerando che l'indebitamento estero dei paesi in via di sviluppo, in generale, e dei paesi meno sviluppati in particolare, rappresenta uno dei principali fattori che scalzano gli sforzi di sviluppo economici e sociali di tali paesi,
D. considerando che negli anni '60 i paesi industrializzati e le istituzioni finanziarie internazionali hanno esortato i paesi del Sud, e in particolare i paesi africani da poco indipendenti e i paesi dell'America Latina, a contrarre prestiti,
E. considerando che i massicci prestiti contratti dai dirigenti dei paesi del Sud non hanno recato vantaggio alle popolazioni e che una notevole parte delle somme prestate è stata sottratta dai regimi dittatoriali di tali paesi,
F. considerando che il concetto di debito "odioso" è stato utilizzato per la prima volta nel 1898, quando gli Stati Uniti d'America si sono annessi Cuba e hanno rifiutato di pagare il debito del paese alla Spagna, sostenendo che i prestiti non avevano recato vantaggio alla popolazione e che il cambiamento di regime aveva annullato il debito "odioso",
G. considerando che i paesi meno sviluppati, che perlopiù sono paesi africani molto indebitati, continuano a rimborsare un importo corrispondente a circa il 40% del proprio PIL e che il fardello dell'indebitamento impedisce lo sviluppo di tali paesi,
H. considerando che nel 1996 la Banca Mondiale, l'FMI, il G7 e il Club di Parigi hanno preso l'iniziativa di alleggerire il debito dei paesi poveri molto indebitati,
I. considerando che, stando al rapporto 2002 della CNUCED e dopo due decenni di programma di adeguamento strutturale, la povertà continua ad aumentare, la crescita economica è piuttosto aleatoria, le crisi rurali si sono aggravate e la disindustrializzazione ha compromesso le prospettive di crescita,
J. considerando che per spezzare la spirale della povertà che attanaglia i paesi poveri molto indebitati è indispensabile innanzitutto sostituire la logica esclusiva della crescita economica con la nozione di sviluppo sostenibile endogeno, che soddisfi i bisogni della maggior parte della popolazione,
1. invita il Consiglio dell'UE ad adottare un'iniziativa coraggiosa per annullare l'indebitamento dei paesi più poveri e per sbloccare i fondi necessari a raggiungere gli Obiettivi di sviluppo del Millennio;
2. invita il Consiglio dell'UE a considerare i prestiti contratti dai paesi del Sud, durante i regimi dittatoriali come debito "odioso", che non deve essere ripreso dai regimi eletti democraticamente;
3. chiede che in futuro nessun debito sia accordato senza l'approvazione dei parlamenti nazionali eletti democraticamente dai paesi interessati e ritiene necessario che le somme liberate annullando l'indebitamento siano gestite da un fondo di sviluppo socialmente ed ecologicamente sostenibile, controllato democraticamente dalle popolazioni locali;
4. sottolinea che la gestione della crisi dell'indebitamento dei paesi in via di sviluppo e il rimedio proposto con il consenso di Washington, compresa l'iniziativa a favore dei paesi poveri molto indebitati, non hanno consentito di uscire dalla spirale che da oltre un ventennio attanaglia questi paesi, pregiudicando così qualsiasi strategia di sviluppo sostenibile,
5. reputa inaccettabile il fatto che i paesi meno sviluppati, che perlopiù sono paesi africani, continuino a rimborsare un importo pari a circa il 40% del proprio bilancio a titolo del servizio del debito, allorché sono necessarie ingenti risorse finanziarie per sviluppare il sistema scolastico e le infrastrutture di base per le cure sanitarie,
6. deplora il fatto che l'attuazione dei programmi di adeguamento strutturale da parte dei paesi più poveri sia una conditio sine qua non per beneficiare dell'iniziativa a favore dei paesi poveri molto indebitati e constata che le condizioni imposte dalle istituzioni finanziarie, fra l'altro la Banca Mondiale e il FMI, nella prospettiva di ristabilire i grandi equilibri macroeconomici, hanno contribuito alla marginalizzione e all'impoverimento della popolazione;
7. chiede che sia applicata la dichiarazione delle Nazioni Unite del 1986 sul diritto allo sviluppo e ritiene che, in quanto diritto umano universale e inalienabile, esso debba essere trattato dall'Unione europea alla stregua degli altri diritti fondamentali;
8. chiede che le norme dell'OMC siano riviste nella prospettiva di raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile stabiliti a Rio nel 1992 e ritiene che tali obiettivi debbano servire a definire le nuove regole dei meccanismi direttori dell'economia mondiale per lottare con efficacia contro la povertà;
9. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Segretario generale delle Nazioni Unite.


https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/B-6-2005-0024_IT.html
Allora se come hai supposto dai documenti sopra perché non ci danno 20/24 e smettiamo questa farsa?
 
Chevron Corp. will formally take over operational control of a key Venezuelan oil-processing facility this week during a joint visit to the site by company and government representatives, according to a person familiar with the plan.

Oil Minister Tareck El Aissami and the head of Chevron’s operations in the country, Javier La Rosa, are set to visit on Dec. 7 the Petropiar upgrader at the Jose Petrochemical Complex near Barcelona in northeast Venezuela, the person said. Chevron will take operational control following the inspection, according to the person, who asked for anonymity as the details have not been announced.
 
Stato
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