Versamenti volontari o pensione integrativa?

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

waterloo

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Un mio amico, coniugato, ma che non lavora, ha accumulato a 55 anni 12 anni e mezzo di contributi, secondo le nuove leggi pensionistiche potrebbe andare in pensione a 68 anni e qualche mese con 20 anni di contribuzione, dato che non lavora ha pensato, potendolo fare, di effettuare i versamenti volontari per coprire gli anni mancanti con un aggravio, al netto delle detrazioni, di circa 41.000 euro e per percepire poi una pensione di circa 580,00 euro al mese. Considerate che il coniuge lavora e che quindi non avrebbe diritto all' assegno sociale nè tanto meno al calcolo della pensione secondo il contributivo perchè ha versato prima del 1992, sappiamo che gli altri, a 70 anni, avranno la minima calcolata sugli anni effettivamente versati. Pertanto la sua operazione è valida o avrebbe altre alternative, magari lasciando perdere l' Inps ma affrontando una pensione privata?
Grazie
 
Il tuo amico ha già effettuato il calcolo in cui partendo dal montante corrente, ipotizzando una successione di contributi volontari, ipotizzando l'andamento del PIL e ipotizzando il coefficiente di conversione finale, ha ottenuto 580 Euro mensili all'età di 68 anni.
Ora non gli resta che applicare gli stessi calcoli per l'età di 70 anni, senza i contributi volontari [NB questo aumenta il coefficiente di conversione del montante]. Ovviamente deve ipotizzare che cosa fare dei contributi volontari che non versa più (aumentare i consumi, aumentare il portafoglio investimenti personale, sottoscrivere assicurazioni, aderire a fondi pensione...).
Confronta i due casi, e decide in base alle sue preferenze intertemporali. :p

Questo per dire che i dati che hai messo a disposizione sono troppo pochi per effettuare un qualsiasi suggerimento sensato.
Primo di tutti, quello indicato da moorecat: come il tuo amico potrebbe usufruire delle detrazioni sui contributi volontari?
 
Il tuo amico ha già effettuato il calcolo in cui partendo dal montante corrente, ipotizzando una successione di contributi volontari, ipotizzando l'andamento del PIL e ipotizzando il coefficiente di conversione finale, ha ottenuto 580 Euro mensili all'età di 68 anni.
Ora non gli resta che applicare gli stessi calcoli per l'età di 70 anni, senza i contributi volontari [NB questo aumenta il coefficiente di conversione del montante]. Ovviamente deve ipotizzare che cosa fare dei contributi volontari che non versa più (aumentare i consumi, aumentare il portafoglio investimenti personale, sottoscrivere assicurazioni, aderire a fondi pensione...).
Confronta i due casi, e decide in base alle sue preferenze intertemporali. :p

Questo per dire che i dati che hai messo a disposizione sono troppo pochi per effettuare un qualsiasi suggerimento sensato.
Primo di tutti, quello indicato da moorecat: come il tuo amico potrebbe usufruire delle detrazioni sui contributi volontari?
Senza i contributi volontari a 70 anni avrebbe pensione pari a 0. La pensione in base al contributivo viene, appunto, data a 70 anni in base agli anni versati, che siano 5 o 10 o 18, soltanto se il suo calcolo è solo contributivo, ma lui ha la mista, quindi senza arrivare ai 20 anni dato che con il coniuge avrà un reddito superiore a 11500 euro non prenderà né l' assegno sociale e nemmeno un proporzionale agli anni versati.
 
Un mio amico, coniugato, ma che non lavora, ha accumulato a 55 anni 12 anni e mezzo di contributi, secondo le nuove leggi pensionistiche potrebbe andare in pensione a 68 anni e qualche mese con 20 anni di contribuzione, dato che non lavora ha pensato, potendolo fare, di effettuare i versamenti volontari per coprire gli anni mancanti con un aggravio, al netto delle detrazioni, di circa 41.000 euro e per percepire poi una pensione di circa 580,00 euro al mese. Considerate che il coniuge lavora e che quindi non avrebbe diritto all' assegno sociale nè tanto meno al calcolo della pensione secondo il contributivo perchè ha versato prima del 1992, sappiamo che gli altri, a 70 anni, avranno la minima calcolata sugli anni effettivamente versati. Pertanto la sua operazione è valida o avrebbe altre alternative, magari lasciando perdere l' Inps ma affrontando una pensione privata?
Grazie

Ciao Waterloo. Se vuoi un consiglio, digli di andare al patronato. Solo lì possono effettuare prima di tutto una ricostruzione esatta della storia contributiva (magari c'è qualche periodo che può essere riscattato). In secondo luogo, verificheranno insieme se è davvero conveniente fare dei versamenti volontari. In terzo luogo, dovranno vedere se ha i requisiti per poter inoltrare la domanda per i versamenti volontari. Per tutto questo serve conoscere la situazione reale aggiornata ad oggi, non è possibile rispondere in via generica su di un forum.
 
Senza i contributi volontari a 70 anni avrebbe pensione pari a 0. La pensione in base al contributivo viene, appunto, data a 70 anni in base agli anni versati, che siano 5 o 10 o 18, soltanto se il suo calcolo è solo contributivo, ma lui ha la mista, quindi senza arrivare ai 20 anni dato che con il coniuge avrà un reddito superiore a 11500 euro non prenderà né l' assegno sociale e nemmeno un proporzionale agli anni versati.

Se non sbaglio, dovrebbe essere in condizione di esercitare l'opzione per passare dal calcolo con il sistema misto al calcolo con il sistema contributivo (integrando gli anni di contribuzione dal 1996). Se qualcuno gli ha però detto il contrario, è meglio sentire un patronato.
Quindi gli scenari diventerebbero tre:
1) versare contributi volontari sino al raggiungimento del minimo per passare al contributivo
2) versare contributi volontari sino all'età del pensionamento
3) non versare contributi volontari e effettuare consumi/investimenti alternativi
 
Se non sbaglio, dovrebbe essere in condizione di esercitare l'opzione per passare dal calcolo con il sistema misto al calcolo con il sistema contributivo (integrando gli anni di contribuzione dal 1996). Se qualcuno gli ha però detto il contrario, è meglio sentire un patronato.
Quindi gli scenari diventerebbero tre:
1) versare contributi volontari sino al raggiungimento del minimo per passare al contributivo
2) versare contributi volontari sino all'età del pensionamento
3) non versare contributi volontari e effettuare consumi/investimenti alternativi

Ma guarda per il contributivo bastano 5 anni e 70 anni,per chi ha versato contributi fino dal '96,perchi invece ha smesso entro il '95 occorrono 20 anni,


1) Soggetti in possesso di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995

Requisito contributivo – A decorrere dal 1° gennaio 2012, i soggetti in possesso di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 possono conseguire il diritto alla pensione di vecchiaia esclusivamente in presenza di un’anzianità contributiva minima pari a 20 anni,

Ha ben ragione di chiedere la prosecuzione volontaria,fino alla maturazione del diritto ed aspettare il compimento della età di vecchiaia.

Non ci sono alternative.
 
Se non sbaglio, dovrebbe essere in condizione di esercitare l'opzione per passare dal calcolo con il sistema misto al calcolo con il sistema contributivo (integrando gli anni di contribuzione dal 1996). Se qualcuno gli ha però detto il contrario, è meglio sentire un patronato.
Quindi gli scenari diventerebbero tre:
1) versare contributi volontari sino al raggiungimento del minimo per passare al contributivo
2) versare contributi volontari sino all'età del pensionamento
3) non versare contributi volontari e effettuare consumi/investimenti alternativi

A tutti gli effetti dipende da dove sono stati versati questi contributi, sappiamo solo che ci sono 12 anni di versamenti. Dove sono collocati? Sono raggruppati in un solo f.do o meno (dipendenti, commercianti, artigiani) oppure su gestioni diverse (che possono avere regole a loro volta differenti, come la gestione separata)? Anch'io come Mander sarei per la prosecuzione volontaria (a patto che questo sia possibile), però ritengo che la cosa migliore sia andare da un patronato (la consulenza per un inoccupato/disoccupato normalmente è gratuita e l'eventuale domanda di prosecuzione volontaria deve comunque passare da lì o da un ufficio Inps... tanto vale farci un salto e chiarirsi le idee).
 
A tutti gli effetti dipende da dove sono stati versati questi contributi, sappiamo solo che ci sono 12 anni di versamenti. Dove sono collocati? Sono raggruppati in un solo f.do o meno (dipendenti, commercianti, artigiani) oppure su gestioni diverse (che possono avere regole a loro volta differenti, come la gestione separata)? Anch'io come Mander sarei per la prosecuzione volontaria (a patto che questo sia possibile), però ritengo che la cosa migliore sia andare da un patronato (la consulenza per un inoccupato/disoccupato normalmente è gratuita e l'eventuale domanda di prosecuzione volontaria deve comunque passare da lì o da un ufficio Inps... tanto vale farci un salto e chiarirsi le idee).

Cambiando gestione cambia poco,

I versamenti volontari possono essere effettuati dai lavoratori, che hanno cessato o interrotto l’attività lavorativa, per:
perfezionare i requisiti di assicurazione e di contribuzione necessari per raggiungere il diritto ad una prestazione pensionistica;
incrementare l’importo del trattamento pensionistico a cui si avrebbe diritto, se sono già stati perfezionati i requisiti contributivi richiesti.
Il rilascio dell’autorizzazione ai versamenti volontari è subordinato alla cessazione ovvero all’interruzione del rapporto di lavoro che ha dato origine all’obbligo assicurativo.

Deve solo fare domanda,non mi pare ci sia niente da dibattere.
 
Cambiando gestione cambia poco,

I versamenti volontari possono essere effettuati dai lavoratori, che hanno cessato o interrotto l’attività lavorativa, per:
perfezionare i requisiti di assicurazione e di contribuzione necessari per raggiungere il diritto ad una prestazione pensionistica;
incrementare l’importo del trattamento pensionistico a cui si avrebbe diritto, se sono già stati perfezionati i requisiti contributivi richiesti.
Il rilascio dell’autorizzazione ai versamenti volontari è subordinato alla cessazione ovvero all’interruzione del rapporto di lavoro che ha dato origine all’obbligo assicurativo.

Deve solo fare domanda,non mi pare ci sia niente da dibattere.

Dipende... ad. es. in gestione separata potrebbe aver versato 4 anni e potrebbero essere passati più di 5 anni dall'ultimo versamento, quindi i versamenti volontari non sarebbero possibili e quei contributi sarebbero persi comunque (non è ammessa la ricongiunzione)... questo cambierebbe il quadro delle valutazioni.
 
A 55 anni e con soli 12 anni di versamenti purtroppo è facilmente ipotizzabile una carriera discontinua (con spezzoni di versamenti in diversi fdi e/o in GS).

P.s.
cmq ripeto, andare in patronato non costa nulla :yes:
 
Ultima modifica:
A 55 anni e con soli 12 anni di versamenti purtroppo è facilmente ipotizzabile una carriera discontinua (con spezzoni di versamenti in diversi fdi e/o in GS).

P.s.
cmq ripeto, andare in patronato non costa nulla :yes:

Non ho detto che costi andare al padronato,al massimo ti chiedono la iscrizione,lo spartiacque è il dic 95/gennaio 96
 
Non ho detto che costi andare al padronato,al massimo ti chiedono la iscrizione,lo spartiacque è il dic 95/gennaio 96

Sì sì, ma siam d'accordo OK! Ti dico la verità, in realtà sospetto che l'amico ci sia già andato e volesse un secondo parere :cool: È che alla fine senza le carte in mano è difficile fare meglio di quello che gli abbiamo già consigliato...
 
Sì sì, ma siam d'accordo OK! Ti dico la verità, in realtà sospetto che l'amico ci sia già andato e volesse un secondo parere :cool: È che alla fine senza le carte in mano è difficile fare meglio di quello che gli abbiamo già consigliato...

Calmail di vita e di forum ho una certa esperienza,molti sono quelli fanno la parte del pesce nel barile,non penso che un tizio si svegli dopo lustri per scoprire che è appiedato e decidere di chiedere al forum cosa fare.

...devi pure stare attento a come parli,perche' puoi rischiare la contumelia.
 
Ma guarda per il contributivo bastano 5 anni e 70 anni,per chi ha versato contributi fino dal '96,perchi invece ha smesso entro il '95 occorrono 20 anni,
1) Soggetti in possesso di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995
Requisito contributivo – A decorrere dal 1° gennaio 2012, i soggetti in possesso di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 possono conseguire il diritto alla pensione di vecchiaia esclusivamente in presenza di un’anzianità contributiva minima pari a 20 anni,

Ha ben ragione di chiedere la prosecuzione volontaria,fino alla maturazione del diritto ed aspettare il compimento della età di vecchiaia.
Non ci sono alternative.

Secondo -ad esempio- la CISL (http://www.cislmilano.it/files/1863/allegati/72f6ddccfbbd723363a28118f5b03264.pdf) le cose sono un po' più complicate, sia per le modalità di raggiungimento del diritto che per il calcolo.
[Addendum. Cfr anche http://www.leggioggi.it/2016/03/22/...e-di-vecchiaia-con-soli-5-anni-di-contributi/ per gli allegerimenti dei requisiti.]
Nessuno mette in dubbio il suo diritto a chiedere la prosecuzione volontaria: osservavo solo che occorre determinare il numero degli anni per cui conviene farla e il risultato che si otterrebbe (in termini di pensione), e confrontarlo con altre alternative.

Detto brutalmente: se il nostro amico fosse malato terminale con pochi anni di vita, gli converrebbe probabilmente non effettuare versamenti e spendere in consumi correnti i soldi destinati ai versamenti integrativi. C'è differenza tra la possibilità di esercitare un diritto e la convenienza economica a farlo.
 
Ultima modifica:
Secondo -ad esempio- la CISL (http://www.cislmilano.it/files/1863/allegati/72f6ddccfbbd723363a28118f5b03264.pdf) le cose sono un po' più complicate, sia per le modalità di raggiungimento del diritto che per il calcolo.
[Addendum. Cfr anche Pensioni: chi puo accedere alla pensione di vecchiaia con soli 5 anni di contributi? - LeggiOggi per gli allegerimenti dei requisiti.]
Nessuno mette in dubbio il suo diritto a chiedere la prosecuzione volontaria: osservavo solo che occorre determinare il numero degli anni per cui conviene farla e il risultato che si otterrebbe (in termini di pensione), e confrontarlo con altre alternative.

Detto brutalmente: se il nostro amico fosse malato terminale con pochi anni di vita, gli converrebbe probabilmente non effettuare versamenti e spendere in consumi correnti i soldi destinati ai versamenti integrativi. C'è differenza tra la possibilità di esercitare un diritto e la convenienza economica a farlo.

Semplificando, arimeticamente il problema lo risolvi partendo da 12 ed aggiugendo 8 per avere anche12.Ovvero verso i 2/5 per avere anche i 3/5.

Arrivato a 70 avro' una pensione maturata con il sistema misto per 3/5 e con il contributivo per 2/5.La prima quota rivalutata mi darà il 24% della base di calcolo ,la seconda il il 61% dei 2/5.

Insomma è l'equivalente del prendi 5 e paghi 2.se campi quanto gli altri hai vinto se perdi pazienza.Distinu fu diciamo noi siculi.
 
Semplificando, arimeticamente il problema lo risolvi partendo da 12 ed aggiugendo 8 per avere anche12.Ovvero verso i 2/5 per avere anche i 3/5.

Arrivato a 70 avro' una pensione maturata con il sistema misto per 3/5 e con il contributivo per 2/5.La prima quota rivalutata mi darà il 24% della base di calcolo ,la seconda il il 61% dei 2/5.

Insomma è l'equivalente del prendi 5 e paghi 2.se campi quanto gli altri hai vinto se perdi pazienza.Distinu fu diciamo noi siculi.

Aggiungo che con il misto credo abbia diritto anche all'integrazione al minimo. Inoltre, se ora risulta a carico della moglie oppure ha altri redditi Irpef (ad es. locazioni commerciali) può portare i contributi in deduzione e recuperarne tutti gli anni una parte in dichiarazione. Questo ad oggi perché se in LdS approvano l'Ape potrebbe aprirsi una finestra a 63 anni (+ i famosi 20 di contributi) e sicuramente sugli assegni bassi non ci saranno penalizzazioni. Tutto ciò a patto che non abbia spezzoni.
 
Semplificando, arimeticamente il problema lo risolvi partendo da 12 ed aggiugendo 8 per avere anche12.Ovvero verso i 2/5 per avere anche i 3/5.

Arrivato a 70 avro' una pensione maturata con il sistema misto per 3/5 e con il contributivo per 2/5.La prima quota rivalutata mi darà il 24% della base di calcolo ,la seconda il il 61% dei 2/5.

Insomma è l'equivalente del prendi 5 e paghi 2.se campi quanto gli altri hai vinto se perdi pazienza.Distinu fu diciamo noi siculi.

Azzeccato, da un conto fatto a partire da 77 anni sarebbe tutto grasso che cola, altrimenti ci rimette.
 
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