VHYL: L'ETF d'oro per chi vuole vivere di VERA rendita?

Ero entrato nella discussione attratto dal titolo; provo sempre a vedere il confronto con un S&P500 e dal 2014 S&P500 ha performato meglio del 130% dividendi inclusi.
 
Stai facendo un ragionamento fondamentale sbagliato in partenza perché calcoli il dividendo sul numero di quote dell'etf e non sul numero di quote dei titoli che compongono il sottostante, ed essendo che esso è uguale in entrambi gli etf è che quello ad accumulazione sostanzialmente reinveste automaticamente i dividendi delle società che lo compongono, il dividendo non cambia nonostante il numero di quote dell'etf siano diminuite perché con un capitale maggiore avrai sicuramente più quote del sottostante

Ad essere pignoli in realtà il dividendo cresce, cosa che sbilancia ulteriormente i conti a favore dell'accumulazione, cosa che prima ho omesso per semplicità di calcolo e perché non necessario a dimostrare la mia affermazione

È ovvio che essendo il sottostante lo stesso, se finito il primo anno il mio capitale è l'1,3% maggiore del valore delle stesse quote degli stessi titoli in quel momento, avrò anche l'1,3% in più di quote di essi, indipendentemente dal fatto che le quote dell'etf in mio possesso siano diminuite e quindi anche il mio dividendo sarà l'1,3% maggiore perché i dividendi li staccano le società che compongono l'etf, mica vanguard

Il tuo ragionamento è come affermare che finito il primo anno comprando il prodotto a distribuzione con meno soldi compri più quote della stessa cosa che con quello ad accumulazione
È un paradosso
Rifaccio il calcolo considerando i dividendi maggiori in quanto sulle quote rimanenti la distribuzione aumenta per via della maggiore presenza di titoli riflessa nel valore della quota. Non credo che con la sequenza di rendimenti di cui sopra, la simulazione possa cambiare di molto.
Ma se sarà così ammetterò l’errore.
Il fatto è che quando il sottostante sale per due anni, il dividendo reinvestito concorre a generare un maggior ribasso perché l’esposizione è maggiore, mentre su quello a distribuzione il dividendo, nonostante la tassazione “ mette in salvo la liquidità “.
Questo è il motivo per cui con quelle sequenze si ottiene quel risultato finale
 
Rifaccio il calcolo considerando i dividendi maggiori in quanto sulle quote rimanenti la distribuzione aumenta per via della maggiore presenza di titoli riflessa nel valore della quota. Non credo che con la sequenza di rendimenti di cui sopra, la simulazione possa cambiare di molto.
Ma se sarà così ammetterò l’errore.
Il fatto è che quando il sottostante sale per due anni, il dividendo reinvestito concorre a generare un maggior ribasso perché l’esposizione è maggiore, mentre su quello a distribuzione il dividendo, nonostante la tassazione “ mette in salvo la liquidità “.
Questo è il motivo per cui con quelle sequenze si ottiene quel risultato finale
No, l'esposizione è maggiore, ma perché i soldi che paghi in tasse li reinvesti, il tuo discorso sarebbe valido se potessi percepire il dividendo esentasse e accantonare una parte

Ma indipendentemente dalla perdita, è meglio perdere una parte di qualcosa che hai, che perdere 0 su dei soldi che non hai perché spesi in tasse

Cioè mettiamo che l'etf in questione sia composto da una sola azienda che quota 1 e ogni quota dell'etf costi 1

Se compro 100 quote dell'etf compro cento quote dell'azienda
Se a fine anno l'azienda perde il 10% anche l'etf perderà altrettanto e avrò 100 quote dell'etf e dell'azienda che corrispondono ad un valore di 90

Nel mentre l'etf a distribuzione ha staccato un dividendo di 5, io incasso 3,7 e pago 1,3 di tasse
Risultato:
100 quote etf
100 quote azienda sottostante
Valore 90
Redita 3,7
Tasse pagate 1,3

L'etf ad accumulazione invece capitalizza quei 5, quindi a fine anno io avrò 100 quote dell'azienda più altre 5,5 che corrispondono a quelle acquistate col dividendo (essendo calato il sottostante del 10% con 5 acquisti 5,5 quote), quindi 105,5 quote azienda che corrispondono a 100 quote dell'etf che valgono 95
A questo punto io vendo 3,7 (ovvero circa 4 quote azienda/etf dal valore di 0,9) per ottenere la rendita netta che avrei a distribuzione e mi trovo con:
96 quote etf
101,5 quote azienda
Valore 91,3
Rendita 3,7
Tasse 0

Direi che così dovrebbe essere evidente come nonostante un numero minore di quote etf in realtà hai un numero maggiore di quote del sottostante, cosa che corrisponde ad un dividendo maggiore l'anno successivo

La sostanziale differenziata tra i due prodotti è che con uno percepisci il dividendo pagandoci le tasse, mentre staccandolo artificialmente lo percepisci netto e reinvestire ciò che avresti speso in tasse e per quanto la parte reinvestitia possa essere soggetta a perdita è sicuramente meglio che regalare quei soldi allo stato

Poi ovviamente nel caso in cui il capital gain diventasse importante sarai costretto a pagarlo su una parte del "dividendo", ma anche con un +100% dell'etf esso sarà comunque tassato la metà di quanto non sia quello a distribuzione ed ora che arrivi a quel risultato di profitto il differenziale tra il montante accumulato grazie all'interesse composto sul risparmio fiscale accumulato negli anni, garantirebbe un dividendo molto più elevato perché con un montante molto più elevato avresti ovviamente molte più quote di sottostante
 
Ultima modifica:
No, l'esposizione è maggiore, ma perché i soldi che paghi in tasse li reinvesti, il tuo discorso sarebbe valido se potessi percepire il dividendo esentasse e accantonare una parte

Ma indipendentemente dalla perdita, è meglio perdere una parte di qualcosa che hai, che perdere 0 su dei soldi che non hai perché spesi in tasse

Cioè mettiamo che l'etf in questione sia composto da una sola azienda che quota 1 e ogni quota dell'etf costi 1

Se compro 100 quote dell'etf compro cento quote dell'azienda
Se a fine anno l'azienda perde il 10% anche l'etf perderà altrettanto e avrò 100 quote dell'etf e dell'azienda che corrispondono ad un valore di 90

Nel mentre l'etf a distribuzione ha staccato un dividendo di 5, io incasso 3,7 e pago 1,3 di tasse
Risultato:
100 quote etf
100 quote azienda sottostante
Valore 90
Redita 3,7
Tasse pagate 1,3

L'etf ad accumulazione invece capitalizza quei 5, quindi a fine anno io avrò 100 quote dell'azienda più altre 5,5 che corrispondono a quelle acquistate col dividendo (essendo calato il sottostante del 10% con 5 acquisti 5,5 quote), quindi 105,5 quote azienda che corrispondono a 100 quote dell'etf che valgono 95
A questo punto io vendo 3,7 (ovvero circa 4 quote azienda/etf dal valore di 0,9) per ottenere la rendita netta che avrei a distribuzione e mi trovo con:
96 quote etf
101,5 quote azienda
Valore
No, l'esposizione è maggiore, ma perché i soldi che paghi in tasse li reinvesti, il tuo discorso sarebbe valido se potessi percepire il dividendo esentasse e accantonare una parte

Ma indipendentemente dalla perdita, è meglio perdere una parte di qualcosa che hai, che perdere 0 su dei soldi che non hai perché spesi in tasse

Cioè mettiamo che l'etf in questione sia composto da una sola azienda che quota 1 e ogni quota dell'etf costi 1

Se compro 100 quote dell'etf compro cento quote dell'azienda
Se a fine anno l'azienda perde il 10% anche l'etf perderà altrettanto e avrò 100 quote dell'etf e dell'azienda che corrispondono ad un valore di 90

Nel mentre l'etf a distribuzione ha staccato un dividendo di 5, io incasso 3,7 e pago 1,3 di tasse
Risultato:
100 quote etf
100 quote azienda sottostante
Valore 90
Redita 3,7
Tasse pagate 1,3

L'etf ad accumulazione invece capitalizza quei 5, quindi a fine anno io avrò 100 quote dell'azienda più altre 5,5 che corrispondono a quelle acquistate col dividendo (essendo calato il sottostante del 10% con 5 acquisti 5,5 quote), quindi 105,5 quote azienda che corrispondono a 100 quote dell'etf che valgono 95
A questo punto io vendo 3,7 (ovvero circa 4 quote azienda/etf dal valore di 0,9) per ottenere la rendita netta che avrei a distribuzione e mi trovo con:
96 quote etf
101,5 quote azienda
Valore 91,3
Rendita 3,7
Tasse 0
Provo a fare il calcolo anche io:

Compro 100 quote di un etf a cui corrispondono 100 quote di azienda per un valore di 100 euro ciascuna.
Controvalore 10.000 euro

Rendimento costante di 5 euro per quota.

A fine del primo anno, con sottostante calato del 10% avrò 100 quote etf ( 100 quote azienda ) che valgono 90 euro l’una.
Con i 5 euro per quota di dividendo ho 500 euro con cui il gestore compra 5,55 quote complessivamente di azienda portando il saldo quote azienda a 105,55. ( 500/90= 5,55 )

Quindi la situazione post capitalizzazione dividendo è:
Ho 100 quote di etf che valgono 95 euro l’una ( 90+ 5 ), al suo interno ci sono 105,55 quote azienda( informazione che ci serve esclusivamente per calcolare il successivo dividendo generato ).

Alla fine del secondo anno il sottostante cala di altro 10% portando il valore dell’etf a 85,5.
Il dividendo generato, però è di 527,75 euro ( 5,27 per quota ) pertanto :
527/85,5 = 6,16 quote azienda acquistate dal gestore.
Quindi avremo tale situazione:
100 quote di etf che valgono 90,5 (85,5+ 5 ), al suo interno ci sono 111,71 ( 105,55 + 6,16 ) quote di azienda.

Alla fine del terzo anno il sottostante sale del 10% portando il valore dell’etf a 99,55.
Il dividendo generato è di 558,55 euro complessivi ( 5,58 per quota ) pertanto:
558,55/ 99,55= 5,61 quote azienda acquistate dal gestore.
Quindi avremo tale situazione:
100 quote etf che valgono 104,55 ( 99,55+ 5 ) al suo interno ci sono 117,32 quote azienda ( 111,71+ 5,61 )

Ultimo anno, alla fine del quarto anno il sottostante sale del 10 % portando il valore dell’etf a 115,05
Il dividendo generato è di 586,6 ( 5,86 per quota ) pertanto:
586/115,05 = 5,09 quote azienda acquistate dal gestore.
Quindi avremo 100 quote di etf che valgono 120,05 ( 115,05+ 5 ) ed al suo interno ci saranno 122,41 ( 5,09+ 117,32) quote azienda.
Controvalore finale= 12.005 ( 120,05 x 100 quote )
Si pagano tasse su 20,005 che sono 5,20 euro, ( 520 euro su 100 quote ) e restano quindi 11.500 euro.
Che è un 15% netto su 4 anni ovvero un 3,75% netto annuo.

Con quello a distribuzione avremmo
370 euro il primo anno.
Reinvestendo manualmente avremmo:
Fine primo anno, le quote valgono 90 ne compro 4,11 portando il saldo a 104,11.

Fine secondo anno, le 104,11 quote valgono 81 e incasso 385 netti con cui compro 4,75 quote portando il saldo a 108,86 quote

Fine terzo anno le quote valgono 89,10 e incasso netti 403 euro netti con cui compro 4,52 quote portando il saldo quote a 113,38.

Fine quarto anno le quote valgono 98,01 e incasso netti 419 euro.

Vendo le quote al prezzo di mercato ottenendo 11.112 euro ovvero un netto di 1112 euro che su 5 anni sono il 2,78 netto.

Se siamo d’accordo su questi calcoli, siamo d’accordo che, lo strumento ad accumulazione genera maggior valore grazie alle tasse che vengono reinvestite come notoriamente risaputo.

Se ti sembra tutto corretto, procedo a fare il calcolo che prevede la liquidazione annuale delle quote per finanziarsi un dividendo artificialmente.

Ah, forse c’è errore ovvero, quando a fine del secondo anno il dividendo generato è 5,27 bisogna sommare tale importo a 85,5 pertanto il valore quota etf è 90,77 e non 90,5 giusto ?
Se è questo l’errore allora ci siamo.
 
Ultima modifica:
No, il calcolo è più complesso
Premetto che per comodità ogni valore sarà approssimato al centesimo

Situazione iniziale

Valore etf 100
Valore azienda 100
Quote etf 100
Quote azienda 100
Capitale 10000
Dividendo costante di 5 per ogni quota azienda

Primo anno -10%

Valore
etf 90
Valore azienda 90
Quote etf 100
Quote azienda 100
Capitale = valore etf*quote etf=9000
Dividendo = 5*quote azienda=500

Che diventa

Valore etf = 90+dividendo/quote etf=95
Valore azienda 90
Quote etf 100
Quote azienda = quote già in possesso+quote acquistabili col dividendo incassato=quote già in possesso+dividendo/valore azienda=100+500/90=105,56
Capitale = valore etf*quote etf=9500

Secondo anno - 10%

Valore etf 85,5
Valore azienda 81
Quote etf 100
Quote azienda 105,56
Capitale 85,5*100=8550
Dividendo 5*105,56=527,8

Che diventa

Valore etf 85,5+527,8/100=90,78
Valore azienda 81
Quote etf 100
Quote azienda 105,56+527,8/81=112,08
Capitale 90,78*100=9078

Ecc fino al completamento della sequenza...

Il tuo errore è quello di calcolare il numero di nuove quote azienda acquistabili con la formula
Dividendo / valore etf
MA è sbagliato perché così stai calcolando il numero di quote etf che acquisterai

Per esempio, il secondo anno tu calcoli 527/85,5 ottenendo che acquisti 6,16 quote extra dell'azienda, che sommate a quelle in tuo possesso ti portano ad avere 111,71 quote azienda, ma è impossibile perché 111,71 quote di un azienda che valgono ognuna 85,5 corrispondono a un valore totale di 9551,205
Mentre il tuo etf a fine anno secondo il tuo calcolo è composto da 100 quote con un valore di 90,5 o veto un totale di 9050
Ed inoltre il tuo ragionamento è come affermare che un azienda che perde il 10% per due anni di seguito, alla fine del secondo anno varrà 85,5, mentre è ovvio che 100-10%-10%=91

Questa tua inesattezza, che esaminando solo i primi due anni da una differenza molto contenuta, cresce esponenzialmente gli anni successivi
- all'aumentare della differenza tra il numero di quote di etf possedute e il numero di quote azienda possedute
- all'aumentare della differenza di valore tra una quota dell'etf ed una quota dell'azienda sottostante
 
Ultima modifica:
Comunque ci stiamo perdendo in calcoli inutilmente complessi, quando il ragionamento di base è molto semplice e logico
Ad accumulazione risparmio soldi in tasse, quindi il rendimento è maggiore

Per farla semplice, immagina che il valore dell'etf, dividendi esclusi, rimanga sempre costante a 100, nel tempo a distribuzione se non reinvesto i dividendi avrò il mio capitale invariato più I dividendi netti incassati, mentre ad accumulazione, staccando ogni anno artificiale un dividendo pari a quello netto del prodotto a distribuzione, avrò la stessa rendita, ma un capitale maggiore

Fare tutti conti serve solo a calcolare di quanto sottoperforma il prodotto a distribuzione
 
S
Diciamo che, dopo aver investito in accumulazione finchè si può sfruttare il vantaggio fiscale, VHYL può essere un ottimo cavallo su cui puntare per un giusto dividendo ed il mantenimento del capitale ( almeno esaminandolo finora ), ovviamente come dici tu, se ci devo campare coi dividendi meglio puntare a IEMB o EMBE, che sono anche mensili e forse piu' indicati ( non guardando il capitale ).

Tutti i prodotti hanno il loro senso ed il loro perchè una volta messi a sistema con le proprie esigenze.
Sì sono d'accordo. Diciamo che entrambi sono ottimi per vivere di rendita a seconda del capitale: se il rendimento di VHYL non ti basta, sceglierai EMBE.
Però, se ti basta, secondo me è meglio VHYL.
Ad esempio, supponi di aver bisogno di 1000 euro al mese e di poterli avere con VHYL, io andrei su questo. Non andrei su EMBE (che magari mi darebbe 1100/1200 euro al mese).
Questo perché i soldi di cui ho bisogno me li dà pure VHYL, e in più c'è la rivalutazione del capitale.
VHYL sono aziende di qualità che hanno la loro rivalutazione sul lungo periodo, non penso proprio si limitino a mantenere il capitale
 
Beh gli immobili uno se li ritrova per un processo di sedimentazione...e comunque hai ragione non è finanziariamente corretto investire tutto in immobili italiani...ma mettere 500 k (che mi pare di capire sia tutto il capitale dell'utente) su un etf azionario ci vuole fegato imho
No no, ci vuole conoscenza, consapevolezza e intelligenza (quest'ultimo termine usato con l'accezione che ne dà Ben Graham nel suo libro divino).
Io ho 500k ed è tutto su IUSQ.
Se avessi 10 milioni, sarebbe ugualmente 100% azionario, non cambia nulla.
E non ci vuole nessun fegato 😅
Stai investendo sull'economia. L'unico rischio è la fine del capitalismo, ma a quel punto diverrebbe secondaria la perdita del capitale, quindi....
 
Comunque ci stiamo perdendo in calcoli inutilmente complessi, quando il ragionamento di base è molto semplice e logico
Ad accumulazione risparmio soldi in tasse, quindi il rendimento è maggiore

Per farla semplice, immagina che il valore dell'etf, dividendi esclusi, rimanga sempre costante a 100, nel tempo a distribuzione se non reinvesto i dividendi avrò il mio capitale invariato più I dividendi netti incassati, mentre ad accumulazione, staccando ogni anno artificiale un dividendo pari a quello netto del prodotto a distribuzione, avrò la stessa rendita, ma un capitale maggiore

Fare tutti conti serve solo a calcolare di quanto sottoperforma il prodotto a distribuzione
Ho letto tutta la conversazione tra te e Francesco, interessantissima ed utilissima!
Penso sia molto importante conoscere questi calcoli per risparmiare soldi in futuro, quando si deciderà/riuscirà a vivere di rendita.
Quindi, sostanzialmente, per vivere di dividendi è preferibile prendersi un VWCE e vendere pian piano quote, anziché comprarsi un VHYL e usare i dividendi che elargisce, giusto?
 
Ho letto tutta la conversazione tra te e Francesco, interessantissima ed utilissima!
Penso sia molto importante conoscere questi calcoli per risparmiare soldi in futuro, quando si deciderà/riuscirà a vivere di rendita.
Quindi, sostanzialmente, per vivere di dividendi è preferibile prendersi un VWCE e vendere pian piano quote, anziché comprarsi un VHYL e usare i dividendi che elargisce, giusto?

Avendo VWCE e VHYL un sottostante diverso è impossibile affermare quale sia meglio, in quanto il rendimento dipenderà dal diverso andamento dei sottostanti

Quello che è certo è che acquistando un etf è meglio scegliere la versione ad accumulazione rispetto a quella a distribuzione
Quindi per esempio tra VHYL e la sua versione ad accumulo di cui non ricordo il tiker, la seconda sarà preferibile
 
Quindi, se ho capito bene, l’errore fatto nella simulazione che ho postato nei primi commenti, è il non aver calcolato un dividendo crescente generato dal sottostante
No, il calcolo è più complesso
Premetto che per comodità ogni valore sarà approssimato al centesimo

Situazione iniziale

Valore etf 100
Valore azienda 100
Quote etf 100
Quote azienda 100
Capitale 10000
Dividendo costante di 5 per ogni quota azienda

Primo anno -10%

Valore
etf 90
Valore azienda 90
Quote etf 100
Quote azienda 100
Capitale = valore etf*quote etf=9000
Dividendo = 5*quote azienda=500

Che diventa

Valore etf = 90+dividendo/quote etf=95
Valore azienda 90
Quote etf 100
Quote azienda = quote già in possesso+quote acquistabili col dividendo incassato=quote già in possesso+dividendo/valore azienda=100+500/90=105,56
Capitale = valore etf*quote etf=9500

Secondo anno - 10%

Valore etf 85,5
Valore azienda 81
Quote etf 100
Quote azienda 105,56
Capitale 85,5*100=8550
Dividendo 5*105,56=527,8

Che diventa

Valore etf 85,5+527,8/100=90,78
Valore azienda 81
Quote etf 100
Quote azienda 105,56+527,8/81=112,08
Capitale 90,78*100=9078

Ecc fino al completamento della sequenza...

Il tuo errore è quello di calcolare il numero di nuove quote azienda acquistabili con la formula
Dividendo / valore etf
MA è sbagliato perché così stai calcolando il numero di quote etf che acquisterai

Per esempio, il secondo anno tu calcoli 527/85,5 ottenendo che acquisti 6,16 quote extra dell'azienda, che sommate a quelle in tuo possesso ti portano ad avere 111,71 quote azienda, ma è impossibile perché 111,71 quote di un azienda che valgono ognuna 85,5 corrispondono a un valore totale di 9551,205
Mentre il tuo etf a fine anno secondo il tuo calcolo è composto da 100 quote con un valore di 90,5 o veto un totale di 9050
Ed inoltre il tuo ragionamento è come affermare che un azienda che perde il 10% per due anni di seguito, alla fine del secondo anno varrà 85,5, mentre è ovvio che 100-10%-10%=91

Questa tua inesattezza, che esaminando solo i primi due anni da una differenza molto contenuta, cresce esponenzialmente gli anni successivi
- all'aumentare della differenza tra il numero di quote di etf possedute e il numero di quote azienda possedute
- all'aumentare della differenza di valore tra una quota dell'etf ed una quota dell'azienda sottostante
Ecco dove sbagliavo, grazie per aver spiegato dettagliatamente!
Adesso mi metto a fare il calcolo correttamente.
Rispondo anche al messaggio che hai scritto dopo di questo:
Volevo arrivare a fare bene i conti perché, prima di fare la simulazione che adesso so’ essere sbagliata, ero convinto proprio del fatto che, logicamente, la versione ad accumulazione era più efficiente di quella a distribuzione in tutti i casi.
Facendo quella simulazione( non corretta ) mi ero convinto che non sempre è così, ricercando quindi le motivazioni.
Comunque da ciò capisco che sei un utente competente, quando potrò aprire una discussione, condividerò il mio portafoglio ( attualmente target in quanto sono molto liquido) e un tuo punto di vista sarà sicuramente interessante.
 
Avendo VWCE e VHYL un sottostante diverso è impossibile affermare quale sia meglio, in quanto il rendimento dipenderà dal diverso andamento dei sottostanti

Quello che è certo è che acquistando un etf è meglio scegliere la versione ad accumulazione rispetto a quella a distribuzione
Quindi per esempio tra VHYL e la sua versione ad accumulo di cui non ricordo il tiker, la seconda sarà preferibile
VGWE però è quotato su xetra, ed ha un AUM non così grande.
Circa le versioni ad accumulazione degli etf che vorrei comprare, molti hanno una notevole ridotta dimensione rispetto a quelli a distribuzione.
La mia paura è che tipo acquisto durante i ribassi e poi magari lo dovessero delistare mentre sono in drawdown....
Se tipo sei sotto di 50 k, quando riprendi il capitale post delisting, devi riaprire la posizione su altro etf (ovviamente con stesso sottostante ma di altro emittente), generando il danno per cui il recupero dei 50 K sarà rilevato come capital gain subendo una tassazione su un recupero del capitale di fatto.
 
Figurati, ho imparato molto dal forum leggendo in silenzio, mi sembra giusto restituire qualcosa quando posso

Comunque non mi considero un esperto, anzi, me la cavo se parliamo di logica e matematica, ma finanziariamente sono un "ragazzino", so qualcosina di etf perché mi sembravano interessanti, di bond per esempio non so nulla, ho iniziato a studiarli ora che i rendimenti sono tornati accettabili ed ho già fatto una figuraccia nella sezione dedicata...
 
Ringrazio anche io Francesco e Uovokinder per gli ottimi spunti, utilissimi da conoscere per valutare come procedere quando si deciderà di vivere di rendita 😄
 
Vero, li ho appena guardati.
Però forse, a livello di rivalutazione del capitale (1), non è meglio VHYL?
In più il TER di IEMB o EMBE è sensibilmente superiore (2).
E ancora, per quanto riguarda il rischio/diversificazione (3), non ritenete sia più sicuro detenere aziende value forti, rocciose e dominanti nei settori mondiali della salute, dell'energia, della finanza piuttosto che obbligazioni di paesi emergenti?

Dati questi 3 fattori, mi verrebbe da preferire VHYL. Voi che dite?
Ciao,
hai valutato anche USDV e FGQI? Il primo è totalmente esposto sugli USA però nel lungo periodo ha una rivalutazione sicuramente superiore e nel tempo cresce costantemente anche il dividend yield (per ipotesi, se qualcuno avesse fatto un ingresso PIC nel 2011 quando la quotazione era intorno ai 20 €, ora avrebbe un DY del 7% lordo e ancora in crescita). Purtroppo entrando oggi il DY è inferiore a VHYL e ipotizzando che il dividendo possa continuare il trend di crescita, servirebbe pazientare qualche anno per superarlo.
FGQI è invece globale come VHYL ma investe su titoli maggiormente value rispetto a Vhyl che invece investe maggiormente su aziende con focus dividendi (quindi potenzialmente meno solide che si riflette in minor rivalutazione della quota rispetto a USDV). Anche qui attualmente il DY è inferiore a VHYL ma dai primi dividendi staccati mi pare abbia una tendenza ad incrementarli annualmente come se fosse un aristocrat.
In effetti si tratta di dubbi che ho anche io, al momento sto investendo su VHYL, GLDV e ISPA per coprire tutti i mesi (soddisfa una mia necessità psicologica).
 
Ciao,
hai valutato anche USDV e FGQI? Il primo è totalmente esposto sugli USA però nel lungo periodo ha una rivalutazione sicuramente superiore e nel tempo cresce costantemente anche il dividend yield (per ipotesi, se qualcuno avesse fatto un ingresso PIC nel 2011 quando la quotazione era intorno ai 20 €, ora avrebbe un DY del 7% lordo e ancora in crescita). Purtroppo entrando oggi il DY è inferiore a VHYL e ipotizzando che il dividendo possa continuare il trend di crescita, servirebbe pazientare qualche anno per superarlo.
FGQI è invece globale come VHYL ma investe su titoli maggiormente value rispetto a Vhyl che invece investe maggiormente su aziende con focus dividendi (quindi potenzialmente meno solide che si riflette in minor rivalutazione della quota rispetto a USDV). Anche qui attualmente il DY è inferiore a VHYL ma dai primi dividendi staccati mi pare abbia una tendenza ad incrementarli annualmente come se fosse un aristocrat.
In effetti si tratta di dubbi che ho anche io, al momento sto investendo su VHYL, GLDV e ISPA per coprire tutti i mesi (soddisfa una mia necessità psicologica).
Dal confronto tra USDV e USVEUY, si nota come vi sia forte correlazione, ma comunque USDV sovraperforma anche sul price return quindi circa l’apprezzamento delle quote.
Se aggiungiamo al confronto anche QDVD, che replica Msci world high dividend yeld notiamo come si colloca appena sotto USDV e sopra a USVEUY.
Per tale motivo, essendo che il VHYL replica il ftse all world high dividend yeld, si può desumere che sia comunque in linea con l’azionario value, visto che l’indice replicato da VHYL è praticamente identico al Msci world acwi high dividend yeld, che è a sua volta praticamente identico a Msci world high dividend yeld( vista la bassa presenza degli emergenti ).
Per questo motivo credo che, stando sui globali, l’accoppiata GLDV e VHYL sia una soluzione ottima.
Come mai al posto di ISPA non hai scelto XGSD? Solo per il beneficio psicologico della copertura mensile delle distribuzioni?
Inoltre hai valutato l’impatto delle tassazioni con la distribuzione?
In effetti creare un portafoglio con gli stessi etf ad accumulazione e vendere le quote a fine anno, presenta vantaggi in quanto posticipi la tassazione utilizzandola come capitale che viene reinvestito, aumentando le quote sottostante.
Ho fatto in questi giorni delle simulazioni e avere strumenti ad accumulazione è vantaggioso.
Per quanto riguarda FGQI, non mi sembra così tanto value, è molto correlato a IWQU.... Aziende di qualità ma non con focus income....
Circa la scelta di USDV, rispetto a GLDV ho dubbi :
Non solo importante esposizione valutaria in un momento direi poco favorevole ( politiche monetarie che hanno rafforzato dollaro su euro ).
Inoltre per stare sempre e comunque più tranquilli trovo meglio diversificare al massimo rimanendo sui globali specialmente se si vuole avere una rendita e stare sereni
 
Figurati, ho imparato molto dal forum leggendo in silenzio, mi sembra giusto restituire qualcosa quando posso

Comunque non mi considero un esperto, anzi, me la cavo se parliamo di logica e matematica, ma finanziariamente sono un "ragazzino", so qualcosina di etf perché mi sembravano interessanti, di bond per esempio non so nulla, ho iniziato a studiarli ora che i rendimenti sono tornati accettabili ed ho già fatto una figuraccia nella sezione dedicata...
Ah beh anche io di bond so’ poco, utilizzo etf obbligazionari, quindi è importante più che altro conoscere il
Concetto di duration, e merito Creditizio.
Se valuto qualche emissione singola guarda più che altro alle BEI,IBRD ( obbligazioni banca mondiale e europea per gli investimenti che quindi, essendo detenute dai rispettivi stati, hai di fatto una diversificazione al rischio emittente con una sola operazione )
Chiaramente se vai su valute forti i guadagni sono quelli che sono, su valute tipo lira turca o rand, ci sono più rischi e guadagna solo chi le trada ( salvo eccezioni che si contano sulle dita di una mano ovvero colpi di fortuna in cui intercetti un ritracciamento fisiologico del trend primario di indebolimento di quelle valute che termina insieme alla scadenza del bond )
Comunque ho fatto delle simulazioni ulteriori corrette come mi hai indicato e alla fine conviene sempre lo strumento ad accumulazione.
Poi nel mio caso che c’è anche la probabilità che le distribuzioni non le utilizzi tutte meglio ancora.
 
Dal confronto tra USDV e USVEUY, si nota come vi sia forte correlazione, ma comunque USDV sovraperforma anche sul price return quindi circa l’apprezzamento delle quote.
Se aggiungiamo al confronto anche QDVD, che replica Msci world high dividend yeld notiamo come si colloca appena sotto USDV e sopra a USVEUY.
Per tale motivo, essendo che il VHYL replica il ftse all world high dividend yeld, si può desumere che sia comunque in linea con l’azionario value, visto che l’indice replicato da VHYL è praticamente identico al Msci world acwi high dividend yeld, che è a sua volta praticamente identico a Msci world high dividend yeld( vista la bassa presenza degli emergenti ).
Per questo motivo credo che, stando sui globali, l’accoppiata GLDV e VHYL sia una soluzione ottima.
Come mai al posto di ISPA non hai scelto XGSD? Solo per il beneficio psicologico della copertura mensile delle distribuzioni?
Inoltre hai valutato l’impatto delle tassazioni con la distribuzione?
In effetti creare un portafoglio con gli stessi etf ad accumulazione e vendere le quote a fine anno, presenta vantaggi in quanto posticipi la tassazione utilizzandola come capitale che viene reinvestito, aumentando le quote sottostante.
Ho fatto in questi giorni delle simulazioni e avere strumenti ad accumulazione è vantaggioso.
Per quanto riguarda FGQI, non mi sembra così tanto value, è molto correlato a IWQU.... Aziende di qualità ma non con focus income....
Circa la scelta di USDV, rispetto a GLDV ho dubbi :
Non solo importante esposizione valutaria in un momento direi poco favorevole ( politiche monetarie che hanno rafforzato dollaro su euro ).
Inoltre per stare sempre e comunque più tranquilli trovo meglio diversificare al massimo rimanendo sui globali specialmente se si vuole avere una rendita e stare sereni
Quindi secondo te l’accoppiata migliore è GLDV E VHYL? Potresti spiegarmi il perché per favore? Sono alle prime armi e vorrei capire meglio grazie
 
Quindi secondo te l’accoppiata migliore è GLDV E VHYL? Potresti spiegarmi il perché per favore? Sono alle prime armi e vorrei capire meglio grazie
Perche riflettono azionario difensivo dove per difensivo si intende in grado di generare utili costantemente con maggiore probabilità.
Lato azionario, da affiancare a questi due ho optato per XDWS e MVOL...
Identificare gli strumenti giusti e adatti ai propri obbiettivi è la prima cosa da saper fare...
Poi si deve sempre essere in grado di acquistarli nei momenti in cui soffrono maggiormente. ( Tipo comprare etf obbligazionari a tasso fisso, tramite value averaging, su fase rialzo tassi ad esempio ).
 
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