Victor Vasarely

Ti racconto anche un piccolo ma recente episodio di provincia che ovviamente non è paragonabile a quello da te indicato.
Un importante boutique di moda del nord Italia (non faccio nomi) ha deciso di inaugurare a fine dello scorso anno il nuovo negozio davvero bellissimo presentando la sua bella collezione di moda alla presenza tra l'altro di una stilista, il tutto con un evento collaterale cioè dando ad un gallerista la possibilità di presentare in contemporanea una dozzina di opere grafiche di Andy Wharol. Morale della fiaba opere tutte vendute in blocco e da quanto ho sentito anche molto ma molto bene. Giammai quel gallerista avrebbe venduto al volo ed a cifre elevate tutta la serie dentro la sua galleria o in una fiera.
Morale della favola la formula Arte e Moda va a braccetto alla grandissima quando il tutto viene fatto in un certo modo. ;)
 
eh, caro mio

e c'è un precedente notevole nell'incontro fra Germana Marucelli e Getulio Alviani:clap:
 

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Per chi non lo sapesse molti brand di moda famosi si ispirano all'arte nel creare le proprie collezioni anche in funzione dei trend artistici del momento.
Le collezioni legate alloptical sono state concepite ed avviare un paio di anni fa ed ora arrivano sul mercato.
 
Distinguerei il fenomeno dell’ABBINAMENTO arte/ moda con presentazione di una sfilata di moda in una cornice impreziosita da opere di determinati autori…( questo avrebbe un senso!)
Vedere, invece, simili obbrobri stilistici e deturpare un autore come Vasarely con gonne svolazzanti o top con dei “vega” in corrispondenza dei seni, lo trovo davvero ridicolo e svilente per l’autore preso in prestito e, xkè no, anche per lo stilista stesso che va a “ copiare” un qlsa che un altro artista ha,precedentemente, partorito con la sua ispirazione e bravura:yes:
 
Distinguerei il fenomeno dell’ABBINAMENTO arte/ moda con presentazione di una sfilata di moda in una cornice impreziosita da opere di determinati autori…( questo avrebbe un senso!)
Vedere, invece, simili obbrobri stilistici e deturpare un autore come Vasarely con gonne svolazzanti o top con dei “vega” in corrispondenza dei seni, lo trovo davvero ridicolo e svilente per l’autore preso in prestito e, xkè no, anche per lo stilista stesso che va a “ copiare” un qlsa che un altro artista ha,precedentemente, partorito con la sua ispirazione e bravura:yes:
Non sono d’accordo.
Da sempre i grandi stilisti si ispirano ai grandi Artisti realizzando abiti, foulard etc…
Vasarely non è la prima volta che fornisce il suo notevole contributo in tal senso.
Arte e moda vanno a braccetto da sempre ed i secondi sono sempre stati influenzati dai primi con lavori anche in condivisione in vita.
 
Ogni opinione è ovviamente rispettabile, però faccio fatica a dire che questi abiti dicano qualcosa di innovativo e siano di classe!
Posso semplificare,ma mi sembrano banali ed imbarazzanti scopiazzature che nulla hanno di originale, ma soprattutto violentano l’opera ( presunta) ispiratrice!
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Peraltro,sarebbe curioso poter avere (fosse possibile naturalmente…) un parere,in merito,dal maestro per queste
“performance stilistiche” :D
 

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caro Galak,
comprendo la tua perplessità ma considera anche che per i futuristi, come Balla e Depero, il vestire avrebbe preso le forme e i colori dei quadri e avrebbe rispecchiato sul corpo l’ideale dinamico e rivoluzionario della poetica del Manifesto futurista in contrapposizione all’estetica dell’abito borghese, vecchio e grigio.;)
Laura Biagiotti, appassionata collezionista di opere futuriste, ha disegnato una collezione di abiti ispirata alle geometrie cromatiche di Balla.

Sonja Delaunay applicò gli studi sui rapporti cromatici simultanei non soltanto ai suoi quadri, ma anche a mobili, stoffe, scenografie e modelli di moda. A partire dal 1913, creò tessuti variopinti dai ritmi astratti e vestiti di grande intensità cromatica, gli abiti simultanei, creando uno stile visivo unico per la moda corrente dell’epoca.

Ernesto Thayaht, sempre nell’ambiente futurista fiorentino, ha operato tra gli anni Venti e Cinquanta con un’intensa produzione di disegni per tessuti, marchi, manifesti e progetti per la moda.

Elsa Schiaparelli, geniale interprete della moda parigina tra le due guerre collaborò con Salvador Dalì, Man Ray e Jean Cocteau.

Yves Saint-Laurent, fin dagli esordi mantenne un rapporto costante con l’arte frequentando artisti come Andy Warhol, Henry Matisse, Pablo Picasso.

Lucio Fontana nel 1961, ha disegnato abiti realizzati dall’atelier di Bruna Bini e Giuseppe Telese a Milano.

E pure il concettuale Vito Acconci:eek:, relazionando l’uomo agli ambienti, nel 1985 presentò Leaf Shirt, una maglietta ricoperta di foglie.

ciao;)
 

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... cheppoi se a Lucio piacesse la moda o le modelle
non è da sapere ...
:rotfl::rotfl::rotfl:
 

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Ne è sempre (soprattutto quando era ancora in vita) stato favorevole! Tantoché fu coniato il termine "Vasarélysation" Victor Vasarely inspired dresses, photo Guy Bourdin. Jardin des Modes December 1965 | Sixties fashion, 60s fashion, Fashion : "Comment Vasarely a envahi mes annees 70"

Mi riservo di consultare i testi sacri su questo punto: però , perdonami, ciò che hai postato non sono altro che vari tentativi di ispirarsi e di riportare nei vestiti l’optical di Vasarely .
Peraltro,anche nella moltitudine di foto riprese , a parte poche eccezioni , ribadisco la mia personalissima perplessità sul risultato estetico di tali capi vestiari di alta moda.:mmmm:
 
caro Galak,
comprendo la tua perplessità ma considera anche che per i futuristi, come Balla e Depero, il vestire avrebbe preso le forme e i colori dei quadri e avrebbe rispecchiato sul corpo l’ideale dinamico e rivoluzionario della poetica del Manifesto futurista in contrapposizione all’estetica dell’abito borghese, vecchio e grigio.;)
Laura Biagiotti, appassionata collezionista di opere futuriste, ha disegnato una collezione di abiti ispirata alle geometrie cromatiche di Balla.

Sonja Delaunay applicò gli studi sui rapporti cromatici simultanei non soltanto ai suoi quadri, ma anche a mobili, stoffe, scenografie e modelli di moda. A partire dal 1913, creò tessuti variopinti dai ritmi astratti e vestiti di grande intensità cromatica, gli abiti simultanei, creando uno stile visivo unico per la moda corrente dell’epoca.

Ernesto Thayaht, sempre nell’ambiente futurista fiorentino, ha operato tra gli anni Venti e Cinquanta con un’intensa produzione di disegni per tessuti, marchi, manifesti e progetti per la moda.

Elsa Schiaparelli, geniale interprete della moda parigina tra le due guerre collaborò con Salvador Dalì, Man Ray e Jean Cocteau.

Yves Saint-Laurent, fin dagli esordi mantenne un rapporto costante con l’arte frequentando artisti come Andy Warhol, Henry Matisse, Pablo Picasso.

Lucio Fontana nel 1961, ha disegnato abiti realizzati dall’atelier di Bruna Bini e Giuseppe Telese a Milano.

E pure il concettuale Vito Acconci:eek:, relazionando l’uomo agli ambienti, nel 1985 presentò Leaf Shirt, una maglietta ricoperta di foglie.

ciao;)

Tutto vero, ma Balla per esempio , non faceva certo mistero di tale “abbinamento” : ne era un artefice dichiarato e , permettimi di sottolinearlo, con risultati decisamente superiori, proprio perché IDEATI “AB ORIGINE” CON QUELLA FINALITÀ !
( vedi i vari motivi per ricami degli anni 10/20…)
:yes:
 
Mi riservo di consultare i testi sacri su questo punto: però , perdonami, ciò che hai postato non sono altro che vari tentativi di ispirarsi e di riportare nei vestiti l’optical di Vasarely .
Peraltro,anche nella moltitudine di foto riprese , a parte poche eccezioni , ribadisco la mia personalissima perplessità sul risultato estetico di tali capi vestiari di alta moda.:mmmm:

Rimani pure con le tue convinzioni. È il tuo punto di vista e non sono qui nè per polemizzare nè per farti cambiare idea, ma solo per ribadire che l'artista ha disegnato opere tessili (a partire dal 1956 "Oeta") per dei progetti di moda e interior design quando era in vita (nei "tuoi testi sacri" potrai verificare che il progetto per il tessuto Kernos" del 1962 è al MoMA). Eh mi dispiace contraddirti, ma ciò che ho postato non sono "vari tentativi di ispirarsi ..." ma il frutto di una ricerca e di una collaborazione paritaria tra Arte e Moda. Ciao! :)

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Rimani pure con le tue convinzioni. È il tuo punto di vista e non sono qui nè per polemizzare nè per farti cambiare idea, ma solo per ribadire che l'artista ha disegnato opere tessili (a partire dal 1956 "Oeta") per dei progetti di moda e interior design quando era in vita (nei "tuoi testi sacri" potrai verificare che il progetto per il tessuto Kernos" del 1962 è al MoMA). Eh mi dispiace contraddirti, ma ciò che ho postato non sono "vari tentativi di ispirarsi ..." ma il frutto di una ricerca e di una collaborazione paritaria tra Arte e Moda. Ciao! :)



Ti ringrazio TRAFU
prendo atto di ciò che sostieni , ovviamente, e siccome l’argomento mi stimola ma mi trovo nell’impossibilità di controreplicare
(eventualmente) in modo adeguato per motivi logistici di ubicazione personale,
mi limito per il momento a commentare le 2 foto da te postate.


1a foto:
La camicia che indossa è inguardabile , mentre l’opera alle sue spalle è ragguardevole…
( keith haring in confronto sarebbe da considerare un modello veniva ritratto con in dosso le sue magliette e camicie “loggate“ dai suoi omini stilizzati…:D!!! )

2a foto
ottimo esempio di ciò che ho sostenuto io nei precedenti post : location eccezionale grazie a opere ( o riproduzioni) del maestro e modella con abito “ in tono” con il tema optical ma non con la pedissequa riproduzione su tessuto di un disegno nato per un quadro.:no:

Questo per dire che ,a mio personalissimo gusto, una cosa sono le opere o installazioni del maestro
(immense!:yes:) , altra cosa i capi vestiari riproducenti i suoi temi più famosi, la maggior parte dei quali appaiono
“ otticamente “ inguardabili :(
Questo sia che l’autore dei disegni x le stoffe sia stato lui, sia che a selezionare i suoi disegni/opere sia stato lo stilista , seppur col suo benestare .
 

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La Galleria Mazzoleni presenta al Tefaf di New York un progetto tutto dedicato al Bianco & Nero.
Nello stand una notevole selezione di opere di Victor Vasarely. Bellissime!

Io prenderei al volo quella verticale nella seconda immagine qui sotto :)

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