Viva la LAV

kika

StayHungry&Foolish
Registrato
10/3/00
Messaggi
23.577
Punti reazioni
1.007
Palii, feste e altri spettacoli





Si stima che in Italia ogni anno, tra sagre, feste paesane e palii, si svolgano un migliaio di manifestazioni con utilizzo di animali, delle quali, un terzo circa, si conclude con la loro morte. Si tratta per lo più di riti dal carattere sacro-profano , in genere in onore di santi e madonne locali, legati ad ataviche paure di carestie, epidemie ed a quant’altro affliggeva l’umanità; nessun spirito sacro o l’espressione di una sincera devozione, possono però trovare spazio oggi nel crocifiggere e terrorizzare una colomba legata ad ali spiegate su di una ruota cosparsa di petardi ad Orvieto, nell’insaponare e braccare un maialino a Capaci, nello strattonare per le vie e poi sacrificare un bue a Roccavaldina, nello sgozzare capretti a San Luca o nel sottoporre buoi ad uno sforzo spropositato per sei interminabili ore al solo scopo di trascinare un obelisco di 100 quintali a Mirabella Eclano.

Contraria a queste manifestazioni, pericolose per l'incolumità pubblica e degli animali, la LAV da sempre sollecita le Autorità competenti affinché prestino maggiore attenzione ed assumano iniziative che rendano obbligatorie alcune misure preventive. I Palii ad esempio si svolgono solitamente su tracciati urbani, inadatti a gare di velocità, su piste con fondo riportato, raggi di curvatura ridotti, tra protezioni rigide. Tutto si svolge in pochi minuti sottraendo a telecamere e spettatori la vista dei cavalli infortunati e differendo nel tempo la loro soppressione. Nei centri minori, si lanciano purosangue in folli corse su pericolosissimi percorsi cittadini dal fondo asfaltato o lastricato: cavalli zoppi e fondi proibitivi portano i cavalli a schiantarsi e morire contro muri e transenne ad Avola, Menfi, Solarino, Ronciglione, Siena, Udine ed Asti, a fracassare la testa del fantino a Castel del Piano. Al Sud, il fenomeno è aggravato dai reggenti mafiosi che colgono in queste manifestazioni, al pari dei combattimenti tra cani, l’opportunità d’incrementare l’attività delle scommesse clandestine. Seguono a cascata, in forme sempre più povere e patetiche, le innumerevoli sagre, le corse di buoi (Chieuti, Montefalco), asini (Premosello, Masera, Galliate, S. Maria a Monte, Cembra, Calliano, S. Maria a Monte, Castelsilvano, Benetutti, Alba), il rodeo delle pecore (Porciano-Lamporecchio), le “ruote della fortuna” fatte girare per intere giornate con sopra un porcellino d’India (Montalcino), la palombella stordita dai petardi a Orvieto, la corsa delle oche a Montagnano, Lacchiarella, San Miniato, la caccia alle rane (San Casciano Bagni) e persino alle zanzare (Valle Lomellina) premiate con maiali, struzzi, agnelli, anatroccoli, quasi a suggellare un destino inesorabile: morire da protagonisti o morire da comparse.

Pesante l’impatto diseducativo sui giovani nel vedere l’adulto deridere o sopraffare il soggetto debole. Eppure il nostro Paese si è dotato di norme che fissano principi di tutto rispetto per gli animali e pongono divieti ad ogni forma di abuso nei loro confronti. Ogni Sindaco, tra le proprie funzioni ha anche il ruolo, attribuitogli dal DPR 31 marzo 1979, di massima autorità tenuta a far rispettare le leggi a tutela degli animali che vivono nel territorio comunale ed a prevenire ogni forma di maltrattamento. L'articolo 727 del Codice Penale, che punisce il maltrattamento di animali, è riuscito solo in parte a bloccare questi spettacoli diseducativi. Gli organizzatori (in genere comuni o parrocchie) sono restii a sostituire gli animali veri con fantocci mentre veterinari, prefetture e procure, ancora oggi, non brillano per coraggio. Tuttavia, grazie a questi strumenti, ottenuti dopo anni di impegno, in alcune località si è potuto imporre la modifica degli aspetti cruenti di “tradizioni” apparentemente immutabili: a Roccavivara non si prende più a mazzate un gallo seminterrato ed a Calvello non si sgozzano più polli, conigli, capretti appesi ad una corda da persone bendate, infine a Pontenure non si fa più volare l’asino dal campanile.
http://www.infolav.org/lenostrecampagne/altrecampagne/paliiefestesadiche/introduzione/index.htm
 
Non so cosa dire.
Qui dove sto io, nel Paese degli Houyhnhnms, ci sono solo molti mostri pelosi, che saltellano come indemoniati e urlano frasi incomprensibili e prive di costrutto.

Si ricoprono di guano e fango, e amano prendersi a morsi, azzannarsi, fino a ferirsi gravemente, a volte anche ad uccidere il proprio simile.

Sono, credo, il gradino piu' infimo della sterminata zoologia che l'Onnipotente ci offre.

Enig Mistico
 
Indietro