Nel tread precedente (da poco chiuso) qualche utente aveva sollevato la curiosita' del noleggio a lungo termine e in un altro post avevo letto che "non e' era furbo vivere in affitto solo per poter essere liberi di poter scappare dall'Italia.." (mi si perdoni il semplicistico riassunto, solo per richiamare il punto sollevato)
Entrambi gli argomenti riportano ad un concetto di base: possedere o disporre?
Personalmente sono piu' per il fuire delle cose che non per possederle, pero' spesso mi sono trovato "costretto" a comprarle.
In quei momenti a volte e' stato determinante il calcolo economico (interessi troppo esosi), in altre la passione.
Nell'ultimo caso mi riferisco soprattutto alle auto.
Dopo averne appunto posseduto in famiglia ben oltre 30 in circa 30 anni di patente, oggi sono sempre piu' propenso all'affitto, soprattutto quando ormai le auto non hanno piu' delle peculiarita' ma sono diventate solo mezzi di trasporto.
I costi sono cresciuti tanto ed i prezzi sono ben superiori ai redditi medi.
Oggi le case automobilistiche producono un'auto sapendo che dovra' essere posseduta da piu' soggetti nelle sue diverse fasi del ciclo di vita, altrimenti sono beni non sostenibili (soprattutto in Italia con redditi inferiori alla media europea).
Oggi penso di acquistare solo auto particolari, che siano emozionali da guidare e quindi conservare nel tempo.
Per tutte le altre penso che il noleggio sia piu' logico. Conveniente? Cosi' Cosi'.
Indubbiamente si paga qualcosa di piu', ma si acquista anche tanta liberta' e nessun vincolo futuro con un pezzo di lamiera che varra' sempre meno.
Per le case ho piu' o meno la stessa opinione.
Se potessi acquistare una villa sul Lago di Como, o un attico in Piazza di Spagna, o una dimora sul golfo di Positano, non ci penserei un secondo.
Acquistare un appartamento di commerciali 160 mq (calpestabili 96) a 500k€ in un'insignificante cittadina di provincia... manco per sogno.
Se poi non si hanno eredi (come nel mio caso) ancora meno.
Vedo valori immobilari per appartamenti classificati A4 + gold etc etc venduti come se fossero palazzi reali...
In realta' fanno leva sul provincialismo tipico del italiano medio, che acquista "l'attico" (un giorno qualcuno mi spieghera' perche' il secondo piano di una palazzina si chami attico) nella via tal dei tali a 600k€ solo per dimostrare ai parenti ed ai compagni di scuola nonche' agli amici al bar che e' arrivato a comprare "la casa di lusso"...
Siamo in piena denatalita', un paese che si impoverisce e che e' alla perifieria d'Europa.
Saremo tra non molto solo una zona di transito per l'immigrazione climatica ed economica dell'Africa che nei prossimi 50 anni triplichera' la sua popolazione...
...e vogliamo comprare casa con mutui trentennali e pretendere che il valore per di piu' aumenti in futuro ?
Onestamente a chi ha figli suggerirei di accantonare le dovute somme per permettere loro di studiare in importanti universita' straniere e fare i primi stage all'estero... se non gli vogliono lasciare un misero futuro nelle loro mani.
Non si fa altro che leggere nei prospetti informativi che "i rendimenti passati non rappresentano certezza dei rendimenti futuri". Applicarlo alle case? No?
I nostri nonni (prima meta' novecento) nascevano, vivevano, lavoravano (lo stesso per tutto il tempo) e morivano nello stesso paesino.
I nostri genitori (seconda meta' novecento) nascevano in una citta', vivevano in almeno altre 2 cambiando almeno 1 lavoro, e morivano forse in quella di origine da pensionati.
Oggi (prima meta' degli anni 2000) possiamo essere nati in una citta' non di origine della nostra famiglia, abbiamo trasclocato con i nostri genitori durante l'adolescenza, siamo andati a fare l'universita' in un'altra citta'/nazione, lavoreremo chissa' dove e per quanto tempo...
Tutto diventa sempre piu' mobile, temporaneo, instabile..
...e vogliamo ancora comprare auto e case come facevano i nostri nonni...