Vivere di rendita, posso (Vol. L)?

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Sacchi rusco dal Bricoman 15pz 70x75cm erano 1.60, ora 1.75
+9% e rotti :'(

Fatto scorta, che non vorrei tra un paio di mesi ritrovarmeli a 2 euro l'uno.
 
Possedere o Fruire ?

Nel tread precedente (da poco chiuso) qualche utente aveva sollevato la curiosita' del noleggio a lungo termine e in un altro post avevo letto che "non e' era furbo vivere in affitto solo per poter essere liberi di poter scappare dall'Italia.." (mi si perdoni il semplicistico riassunto, solo per richiamare il punto sollevato)

Entrambi gli argomenti riportano ad un concetto di base: possedere o disporre?

Personalmente sono piu' per il fuire delle cose che non per possederle, pero' spesso mi sono trovato "costretto" a comprarle.
In quei momenti a volte e' stato determinante il calcolo economico (interessi troppo esosi), in altre la passione.
Nell'ultimo caso mi riferisco soprattutto alle auto.
Dopo averne appunto posseduto in famiglia ben oltre 30 in circa 30 anni di patente, oggi sono sempre piu' propenso all'affitto, soprattutto quando ormai le auto non hanno piu' delle peculiarita' ma sono diventate solo mezzi di trasporto.
I costi sono cresciuti tanto ed i prezzi sono ben superiori ai redditi medi.
Oggi le case automobilistiche producono un'auto sapendo che dovra' essere posseduta da piu' soggetti nelle sue diverse fasi del ciclo di vita, altrimenti sono beni non sostenibili (soprattutto in Italia con redditi inferiori alla media europea).
Oggi penso di acquistare solo auto particolari, che siano emozionali da guidare e quindi conservare nel tempo.
Per tutte le altre penso che il noleggio sia piu' logico. Conveniente? Cosi' Cosi'.
Indubbiamente si paga qualcosa di piu', ma si acquista anche tanta liberta' e nessun vincolo futuro con un pezzo di lamiera che varra' sempre meno.

Per le case ho piu' o meno la stessa opinione.
Se potessi acquistare una villa sul Lago di Como, o un attico in Piazza di Spagna, o una dimora sul golfo di Positano, non ci penserei un secondo.
Acquistare un appartamento di commerciali 160 mq (calpestabili 96) a 500k€ in un'insignificante cittadina di provincia... manco per sogno.
Se poi non si hanno eredi (come nel mio caso) ancora meno.
Vedo valori immobilari per appartamenti classificati A4 + gold etc etc venduti come se fossero palazzi reali...
In realta' fanno leva sul provincialismo tipico del italiano medio, che acquista "l'attico" (un giorno qualcuno mi spieghera' perche' il secondo piano di una palazzina si chami attico) nella via tal dei tali a 600k€ solo per dimostrare ai parenti ed ai compagni di scuola nonche' agli amici al bar che e' arrivato a comprare "la casa di lusso"...
Siamo in piena denatalita', un paese che si impoverisce e che e' alla perifieria d'Europa.
Saremo tra non molto solo una zona di transito per l'immigrazione climatica ed economica dell'Africa che nei prossimi 50 anni triplichera' la sua popolazione...
...e vogliamo comprare casa con mutui trentennali e pretendere che il valore per di piu' aumenti in futuro ?
Onestamente a chi ha figli suggerirei di accantonare le dovute somme per permettere loro di studiare in importanti universita' straniere e fare i primi stage all'estero... se non gli vogliono lasciare un misero futuro nelle loro mani.

Non si fa altro che leggere nei prospetti informativi che "i rendimenti passati non rappresentano certezza dei rendimenti futuri". Applicarlo alle case? No?

I nostri nonni (prima meta' novecento) nascevano, vivevano, lavoravano (lo stesso per tutto il tempo) e morivano nello stesso paesino.
I nostri genitori (seconda meta' novecento) nascevano in una citta', vivevano in almeno altre 2 cambiando almeno 1 lavoro, e morivano forse in quella di origine da pensionati.
Oggi (prima meta' degli anni 2000) possiamo essere nati in una citta' non di origine della nostra famiglia, abbiamo trasclocato con i nostri genitori durante l'adolescenza, siamo andati a fare l'universita' in un'altra citta'/nazione, lavoreremo chissa' dove e per quanto tempo...
Tutto diventa sempre piu' mobile, temporaneo, instabile..
...e vogliamo ancora comprare auto e case come facevano i nostri nonni... :specchio:
 
Infatti, anche io chiederò al mio datore di lavoro di non pagarmi tutto lo stipendio ma solo lo stretto necessario perché voglio pagare meno tasse possibile, il resto dello stipendio lo lascio in azienda e me lo faccio pagare a fine rapporto di lavoro, con gli interessi ovviamente...scherzi a parte, io resto grande sostenitore dei ptf a distribuzione, nonostante l'inefficienza fiscale,

...se però vai sulla sezione ETF e ti metti a parlare di ptf interamente a distribuzione ti prendono per folle, non sono proprio tollerati...

quale scherzo scusa, se ti apri il Fondo pensione privato puoi anche farci versare il 100% dello stipendio, quindi di fatto quello che hai detto come battuta è tecnicamente possibile...il problema è che essendo un paese fiscalmente insensato la deducibilità è limitata ai famosi 5.164€ (che ormai dopo 20 anni, e con l'inflazione attuale, è un tetto del tutto anacronistico), se la trattenuta al FP fosse come per i contributi Inps, ossia deducibili senza limite, sarebbe la cosa più intelligente del mondo per un dipendente, farsi erogare in busta paga lo stretto necessario e la parte non necessaria farla versare lorda al fondo pensione.
 
quale scherzo scusa, se ti apri il Fondo pensione privato puoi anche farci versare il 100% dello stipendio, quindi di fatto quello che hai detto come battuta è tecnicamente possibile...il problema è che essendo un paese fiscalmente insensato la deducibilità è limitata ai famosi 5.164€ (che ormai dopo 20 anni, e con l'inflazione attuale, è un tetto del tutto anacronistico), se la trattenuta al FP fosse come per i contributi Inps, ossia deducibili senza limite, sarebbe la cosa più intelligente del mondo per un dipendente, farsi erogare in busta paga lo stretto necessario e la parte non necessaria farla versare lorda al fondo pensione.

magari!
 
Nel tread precedente (da poco chiuso) qualche utente aveva sollevato la curiosita' del noleggio a lungo termine e in un altro post avevo letto che "non e' era furbo vivere in affitto solo per poter essere liberi di poter scappare dall'Italia.." (mi si perdoni il semplicistico riassunto, solo per richiamare il punto sollevato)

Entrambi gli argomenti riportano ad un concetto di base: possedere o disporre?

Personalmente sono piu' per il fuire delle cose che non per possederle, pero' spesso mi sono trovato "costretto" a comprarle.
In quei momenti a volte e' stato determinante il calcolo economico (interessi troppo esosi), in altre la passione.
Nell'ultimo caso mi riferisco soprattutto alle auto.
Dopo averne appunto posseduto in famiglia ben oltre 30 in circa 30 anni di patente, oggi sono sempre piu' propenso all'affitto, soprattutto quando ormai le auto non hanno piu' delle peculiarita' ma sono diventate solo mezzi di trasporto.
I costi sono cresciuti tanto ed i prezzi sono ben superiori ai redditi medi.
Oggi le case automobilistiche producono un'auto sapendo che dovra' essere posseduta da piu' soggetti nelle sue diverse fasi del ciclo di vita, altrimenti sono beni non sostenibili (soprattutto in Italia con redditi inferiori alla media europea).
Oggi penso di acquistare solo auto particolari, che siano emozionali da guidare e quindi conservare nel tempo.
Per tutte le altre penso che il noleggio sia piu' logico. Conveniente? Cosi' Cosi'.
Indubbiamente si paga qualcosa di piu', ma si acquista anche tanta liberta' e nessun vincolo futuro con un pezzo di lamiera che varra' sempre meno.

Per le case ho piu' o meno la stessa opinione.
Se potessi acquistare una villa sul Lago di Como, o un attico in Piazza di Spagna, o una dimora sul golfo di Positano, non ci penserei un secondo.
Acquistare un appartamento di commerciali 160 mq (calpestabili 96) a 500k€ in un'insignificante cittadina di provincia... manco per sogno.
Se poi non si hanno eredi (come nel mio caso) ancora meno.
Vedo valori immobilari per appartamenti classificati A4 + gold etc etc venduti come se fossero palazzi reali...
In realta' fanno leva sul provincialismo tipico del italiano medio, che acquista "l'attico" (un giorno qualcuno mi spieghera' perche' il secondo piano di una palazzina si chami attico) nella via tal dei tali a 600k€ solo per dimostrare ai parenti ed ai compagni di scuola nonche' agli amici al bar che e' arrivato a comprare "la casa di lusso"...
Siamo in piena denatalita', un paese che si impoverisce e che e' alla perifieria d'Europa.
Saremo tra non molto solo una zona di transito per l'immigrazione climatica ed economica dell'Africa che nei prossimi 50 anni triplichera' la sua popolazione...
...e vogliamo comprare casa con mutui trentennali e pretendere che il valore per di piu' aumenti in futuro ?
Onestamente a chi ha figli suggerirei di accantonare le dovute somme per permettere loro di studiare in importanti universita' straniere e fare i primi stage all'estero... se non gli vogliono lasciare un misero futuro nelle loro mani.

Non si fa altro che leggere nei prospetti informativi che "i rendimenti passati non rappresentano certezza dei rendimenti futuri". Applicarlo alle case? No?

I nostri nonni (prima meta' novecento) nascevano, vivevano, lavoravano (lo stesso per tutto il tempo) e morivano nello stesso paesino.
I nostri genitori (seconda meta' novecento) nascevano in una citta', vivevano in almeno altre 2 cambiando almeno 1 lavoro, e morivano forse in quella di origine da pensionati.
Oggi (prima meta' degli anni 2000) possiamo essere nati in una citta' non di origine della nostra famiglia, abbiamo trasclocato con i nostri genitori durante l'adolescenza, siamo andati a fare l'universita' in un'altra citta'/nazione, lavoreremo chissa' dove e per quanto tempo...
Tutto diventa sempre piu' mobile, temporaneo, instabile..
...e vogliamo ancora comprare auto e case come facevano i nostri nonni... :specchio:

Sull'ultimo punto vorrei un po' dissentire. Io ho 47 anni e siamo cresciuti con i film americani dei giovani rampanti, successo etc. Guardiamo la realtà. In Italia solo una misera percentuale fa veramente carriera. Ed anche abbastanza indipendentemente dal titolo di studio, perchè, almeno negli ultimi 30 anni, conta più chi conosci che non cosa sai fare. Quindi stare in affitto e peregrinare per ottenere stipendi sempre più elevati quanto val la pena? Secondo me meno di quello che si pensa. Per me mettere radici è essenziale (parlando per la media della persone) per avere un certo successo.
 
se esistono è perchè qualcuno li compra
il motivo è strettamente psicologico, consentono di sopportare meglio i crolli
piuttosto potrebbe valere la pena ragionare se non sia meglio, con certi importi, comprare direttamente azioni e obbligazioni che compongono ETF (salvo problemi di doppia tassazione)
EUDV, per esempio, costa 0,30% annuo (rendimento 3,09%) e le prime 10 partecipazioni compongono quasi il 50% dell'indice
fiscalmente parlando, salvo che cambi la normativa degli ETF, la compensabilità di minus/plusvalenze aiuta ad un minimo di ottimizzazione

sta roba poi nella pratica la voglio proprio vedere, se ti ritrovi un etf azionario sotto del 20 o 30% in conto capitale, voglio vedere se uno fa finta di nulla perchè prende uno 0,xx di dividendo...questo ragionamento ancora ancora sta in piedi con i bond, dove se sei in loss almeno hai la componente psicologica del rimborso, ma sull'etf mi sa che dopo qualche mese che il titolo sta sempre in rosso pure il dividendo non basta più a calmare la psiche.

Chi dice prendo l'ETF a distribuzione così sopporto meglio e più tranquillamente i crolli (e quindi non per prevedibili necessità di cassa) nel lungo periodo, sta solo mentendo a se stesso e non dovrebbe prendere un ETF, altrimenti finisce che ai primi storni o peggio se sta in loss sul pmc, altro che lunghi periodi, dopo qualche mese comincia ad agitarsi ugualmente.
 
Nel tread precedente (da poco chiuso) qualche utente aveva sollevato la curiosita' del noleggio a lungo termine e in un altro post avevo letto che "non e' era furbo vivere in affitto solo per poter essere liberi di poter scappare dall'Italia.." (mi si perdoni il semplicistico riassunto, solo per richiamare il punto sollevato)

Entrambi gli argomenti riportano ad un concetto di base: possedere o disporre?

Personalmente sono piu' per il fuire delle cose che non per possederle, pero' spesso mi sono trovato "costretto" a comprarle.
In quei momenti a volte e' stato determinante il calcolo economico (interessi troppo esosi), in altre la passione.
Nell'ultimo caso mi riferisco soprattutto alle auto.
Dopo averne appunto posseduto in famiglia ben oltre 30 in circa 30 anni di patente, oggi sono sempre piu' propenso all'affitto, soprattutto quando ormai le auto non hanno piu' delle peculiarita' ma sono diventate solo mezzi di trasporto.

Minckia, 30 macchine in 30 anni ? E chi sei, Jamiroquai ?
Finalmente uno che spende qui dentro e fa girare l'economia, qui sopra c'e' Mirko che guadagna 10k a ogni refolo di spread e fa incetta di sacchi per la spazzatura :D :p

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sta roba poi nella pratica la voglio proprio vedere, se ti ritrovi un etf azionario sotto del 20 o 30% in conto capitale, voglio vedere se uno fa finta di nulla perchè prende uno 0,xx di dividendo...questo ragionamento ancora ancora sta in piedi con i bond, dove se sei in loss almeno hai la componente psicologica del rimborso, ma sull'etf mi sa che dopo qualche mese che il titolo sta sempre in rosso pure il dividendo non basta più a calmare la psiche.

Chi dice prendo l'ETF a distribuzione così sopporto meglio e più tranquillamente i crolli (e quindi non per prevedibili necessità di cassa) nel lungo periodo, sta solo mentendo a se stesso e non dovrebbe prendere un ETF, altrimenti finisce che ai primi storni o peggio se sta in loss sul pmc, altro che lunghi periodi, dopo qualche mese comincia ad agitarsi ugualmente.

la psiche ha mille trappole, hai ragione
d'altro canto il ragionamento è analogo ma di verso opposto per chi ha l'immobile, non avendo l'app alla mano non ha idea della variazione in conto capitale, gode degli affitti e basta
per me è molto più difficile non vendere quando sono in buon gain che non vendere quando c'è il crollo
se si investe in lungo periodo non serve guardare i valori nominali ogni secondo giorno
 
Oggi penso di acquistare solo auto particolari, che siano emozionali da guidare e quindi conservare nel tempo.
Per tutte le altre penso che il noleggio sia piu' logico. Conveniente? Cosi' Cosi'.
Indubbiamente si paga qualcosa di piu', ma si acquista anche tanta liberta' e nessun vincolo futuro con un pezzo di lamiera che varra' sempre meno.

Concordo, però la vera frontiera del noleggio che non vincola al pezzo di lamiera destinato a svalutarsi è il car-sharing (tipo Enjoy, Car2Go etc.) e non il leasing che ti propongono oggi nelle concessionarie.

Il leasing che ti propongono oggi nelle concessionarie è diventata ormai una formula standard che pressapoco funziona così : paghi una certa rata mensile per 3 anni e dopo il terzo anno sei "libero" di versare una maxi rata se vuoi tenerti la macchina oppure sostituirla con una nuova andando avanti a pagare le rate. E' chiaro quindi che il meccanismo diventa una trappola perchè la stragrande maggioranza della gente non paga la maxi rata ma continua a versare le rate allettata anche dall'idea di avere una nuova auto.

Con il car sharing invece una moltitudine di persone condividono la stessa auto e pagano una piccola cifra a tempo o km, senza doversi preoccupare di bollo, assicurazione, costi di manutenzione, revisioni, tagliandi, gomme etc.


Per le case ho piu' o meno la stessa opinione.
Se potessi acquistare una villa sul Lago di Como, o un attico in Piazza di Spagna, o una dimora sul golfo di Positano, non ci penserei un secondo.
Acquistare un appartamento di commerciali 160 mq (calpestabili 96) a 500k€ in un'insignificante cittadina di provincia... manco per sogno.
Se poi non si hanno eredi (come nel mio caso) ancora meno.
Vedo valori immobilari per appartamenti classificati A4 + gold etc etc venduti come se fossero palazzi reali...
In realta' fanno leva sul provincialismo tipico del italiano medio, che acquista "l'attico" (un giorno qualcuno mi spieghera' perche' il secondo piano di una palazzina si chami attico) nella via tal dei tali a 600k€ solo per dimostrare ai parenti ed ai compagni di scuola nonche' agli amici al bar che e' arrivato a comprare "la casa di lusso"...
Siamo in piena denatalita', un paese che si impoverisce e che e' alla perifieria d'Europa.
Saremo tra non molto solo una zona di transito per l'immigrazione climatica ed economica dell'Africa che nei prossimi 50 anni triplichera' la sua popolazione...
...e vogliamo comprare casa con mutui trentennali e pretendere che il valore per di piu' aumenti in futuro ?
Onestamente a chi ha figli suggerirei di accantonare le dovute somme per permettere loro di studiare in importanti universita' straniere e fare i primi stage all'estero... se non gli vogliono lasciare un misero futuro nelle loro mani.

Perfettamente d'accordo ma l'ossessione per il mattone degli italiani nonostante tutto è ancora forte.
Permane l'idea che comperare la casa ai figli sia un investimento del quale essi potranno godere in futuro.
 
Sull'ultimo punto vorrei un po' dissentire. Io ho 47 anni e siamo cresciuti con i film americani dei giovani rampanti, successo etc. Guardiamo la realtà. In Italia solo una misera percentuale fa veramente carriera. Ed anche abbastanza indipendentemente dal titolo di studio, perchè, almeno negli ultimi 30 anni, conta più chi conosci che non cosa sai fare. Quindi stare in affitto e peregrinare per ottenere stipendi sempre più elevati quanto val la pena? Secondo me meno di quello che si pensa. Per me mettere radici è essenziale (parlando per la media della persone) per avere un certo successo.

Ma infatti credo lui si riferisse al fatto di investire sullo studio dei figli di modo che questi abbiano la chance di trovare un lavoro ed una vita dignitosi all'estero.
Non certo stare a peregrinare in affitto in Italia dove ormai il futuro è desolante.
 
Sull'ultimo punto vorrei un po' dissentire. Io ho 47 anni e siamo cresciuti con i film americani dei giovani rampanti, successo etc. Guardiamo la realtà. In Italia solo una misera percentuale fa veramente carriera. Ed anche abbastanza indipendentemente dal titolo di studio, perchè, almeno negli ultimi 30 anni, conta più chi conosci che non cosa sai fare. Quindi stare in affitto e peregrinare per ottenere stipendi sempre più elevati quanto val la pena? Secondo me meno di quello che si pensa. Per me mettere radici è essenziale (parlando per la media della persone) per avere un certo successo.

Nelle mie osservazioni il cambiare citta' o lavoro non e' solo legato alla carriera, ma al fatto che il lavoro diventera' sempre piu' precario...
Se negli anni 70 - 80 il modello del distretto industriale ci ha portato alla crescita economica, oggi vediamo sempre piu' la fine di alcuni distretti visto che la porduzione e' stata decentralizzata nei paesi emergenti...
Per cui il cambiare lavoro / citta' in futuro sara' solo mera sopravvivenza e non ricerca di un salario maggiore... (purtroppo)
 
Minckia, 30 macchine in 30 anni ? E chi sei, Jamiroquai ?
Finalmente uno che spende qui dentro e fa girare l'economia, qui sopra c'e' Mirko che guadagna 10k a ogni refolo di spread e fa incetta di sacchi per la spazzatura :D :p

Vedi l'allegato 2841233

beh ma credo cambiandole, altrimenti ha un box enorme :D alla fine parla di famiglia, magari contando le sue, quelle del padre, della moglie, del figlio/i maggiorenni, cambiandole ogni 2-3 anni, alla fine possono saltar fuori quei numeri. Negli anni '90 '00 le auto si cambiavano con molta più frequenza.

comunque è brutto dirlo ma di fatto è vero, gli USA riprendono sempre più velocemente e meglio dalle crisi (ma quando ci finiscono sono dolori), proprio perchè l'americano medio se ne sbatte e spende e spende senza freni, la nostra propensione al risparmio e oculatezza (che qua dentro raggiunge vette fuori dal comune)...quindi si spendete/spendiamo questi 4.000 Mld di risparmi sui c/c così il nostro Pil tornerà a crescere prepotentemente, alla faccia dei parametri dell'€ :o
 
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Minckia, 30 macchine in 30 anni ? E chi sei, Jamiroquai ?
Finalmente uno che spende qui dentro e fa girare l'economia, qui sopra c'e' Mirko che guadagna 10k a ogni refolo di spread e fa incetta di sacchi per la spazzatura :D :p

Non vorrei creare troppe aspettative...
Ma avere avuto in famiglia un'azienda ha portato ad un certo turn over di auto.

Cmq a distanza di anni il vizio e' rimasto e anche se single ne possiedo 4 ed una quinta in societa'...
...diciamo che non e' il presupposto ideale per "vivere di rendita"... ed infatti so che il primo passo verso una vita diversa passera' proprio dalla riduzione del parco auto...
 
sta roba poi nella pratica la voglio proprio vedere, se ti ritrovi un etf azionario sotto del 20 o 30% in conto capitale, voglio vedere se uno fa finta di nulla perchè prende uno 0,xx di dividendo...questo ragionamento ancora ancora sta in piedi con i bond, dove se sei in loss almeno hai la componente psicologica del rimborso, ma sull'etf mi sa che dopo qualche mese che il titolo sta sempre in rosso pure il dividendo non basta più a calmare la psiche.

Chi dice prendo l'ETF a distribuzione così sopporto meglio e più tranquillamente i crolli (e quindi non per prevedibili necessità di cassa) nel lungo periodo, sta solo mentendo a se stesso e non dovrebbe prendere un ETF, altrimenti finisce che ai primi storni o peggio se sta in loss sul pmc, altro che lunghi periodi, dopo qualche mese comincia ad agitarsi ugualmente.

Sono d'accordo, tanto più che in presenza di un mercato in difficoltà la parte distribuita va sempre più assottigliandosi man mano che il crollo procede quindi non solo vedi il capitale che si contrae ma anche quella che credevi essere una rendita "sicura" comincia a ridimensionarsi mese dopo mese aumentando la frustrazione.
L'euforia degli ETF è tutta legata ad un mercato che si ritiene debba essere in crescita e proprio perchè in alcuni periodi più o meno lunghi ci sono degli intoppi che contraddicono questo postulato si punta sul lunghissimo periodo facendo notare prontamente che chi acquista ETF lo deve fare con prospettive di larghissimo raggio.
In pratica l'assioma è che superati i 15/20 anni tutte le contrazioni di mercato verranno riassorbite a vantaggio di una crescita.
Insomma un ETF è per sempre anche se il mercato potrebbe non adattarsi alle nostre esigenze e pensarla diversamente.
O più semplicemente l'incedere dell'età anagrafica, accompagnata ad uno stato di salute magari poco rassicurante, potrebbe rimescolare completamente le carte e con esse gli assiomi che hanno dettato a suo tempo la scelta di investire in ETF.
 
Concordo, però la vera frontiera del noleggio che non vincola al pezzo di lamiera destinato a svalutarsi è il car-sharing (tipo Enjoy, Car2Go etc.) e non il leasing che ti propongono oggi nelle concessionarie.

Il leasing che ti propongono oggi nelle concessionarie è diventata ormai una formula standard che pressapoco funziona così : paghi una certa rata mensile per 3 anni e dopo il terzo anno sei "libero" di versare una maxi rata se vuoi tenerti la macchina oppure sostituirla con una nuova andando avanti a pagare le rate. E' chiaro quindi che il meccanismo diventa una trappola perchè la stragrande maggioranza della gente non paga la maxi rata ma continua a versare le rate allettata anche dall'idea di avere una nuova auto.

Con il car sharing invece una moltitudine di persone condividono la stessa auto e pagano una piccola cifra a tempo o km, senza doversi preoccupare di bollo, assicurazione, costi di manutenzione, revisioni, tagliandi, gomme etc.




Perfettamente d'accordo ma l'ossessione per il mattone degli italiani nonostante tutto è ancora forte.
Permane l'idea che comperare la casa ai figli sia un investimento del quale essi potranno godere in futuro.


Si esattamente, quello che ancora le concessionarie propongono e' piu' basato sulla fidelizzazione della clientela che non un cambiamento di business model dove si passi dal vendere un bene al vendere dei servizi...
Un auto e' fondamentalmente un servizio, anche se ancora poco compreso da produttori e consumatori...
Ma in futuro ci arriveremo volenti o nolenti, tra costi carburante in crescita, inquinamento sempre piu' elevato, stile di vita che ci portera' ad una mobilita' sempre piu' elevata.
Non appena avremo le auto a guida autonoma (oltre ad aver creato milioni di disoccupati), abbatteremo del tutto il concetto di possesso dell'auto e se ancora qualcuno si "ostinera'" a voler guidare... gli finira' come con i cavalli... solo mero diletto su circuiti appositi...

La mia generazione e' cresciuta con il mito del motorino... oggi i giovani pensano solo allo smartphone...
La patente era l'ingresso nell'eta' adulta, oggi spesso incontro neo laureati che non hanno preso la patente come un obbligo ma "tanto uso bla bla car o il monopattino in sharing..."
Sta crescendo una generazione pronta ad usare e poco propensa a possedere... (se poi penso ai loro stipendi di ingresso in azienda...)
 
Nel tread precedente (da poco chiuso) qualche utente aveva sollevato la curiosita' del noleggio a lungo termine e in un altro post avevo letto che "non e' era furbo vivere in affitto solo per poter essere liberi di poter scappare dall'Italia.." (mi si perdoni il semplicistico riassunto, solo per richiamare il punto sollevato)

Entrambi gli argomenti riportano ad un concetto di base: possedere o disporre?

Personalmente sono piu' per il fuire delle cose che non per possederle, pero' spesso mi sono trovato "costretto" a comprarle.
In quei momenti a volte e' stato determinante il calcolo economico (interessi troppo esosi), in altre la passione.
Nell'ultimo caso mi riferisco soprattutto alle auto.
Dopo averne appunto posseduto in famiglia ben oltre 30 in circa 30 anni di patente, oggi sono sempre piu' propenso all'affitto, soprattutto quando ormai le auto non hanno piu' delle peculiarita' ma sono diventate solo mezzi di trasporto.
I costi sono cresciuti tanto ed i prezzi sono ben superiori ai redditi medi.
Oggi le case automobilistiche producono un'auto sapendo che dovra' essere posseduta da piu' soggetti nelle sue diverse fasi del ciclo di vita, altrimenti sono beni non sostenibili (soprattutto in Italia con redditi inferiori alla media europea).
Oggi penso di acquistare solo auto particolari, che siano emozionali da guidare e quindi conservare nel tempo.
Per tutte le altre penso che il noleggio sia piu' logico. Conveniente? Cosi' Cosi'.
Indubbiamente si paga qualcosa di piu', ma si acquista anche tanta liberta' e nessun vincolo futuro con un pezzo di lamiera che varra' sempre meno.

Per le case ho piu' o meno la stessa opinione.
Se potessi acquistare una villa sul Lago di Como, o un attico in Piazza di Spagna, o una dimora sul golfo di Positano, non ci penserei un secondo.
Acquistare un appartamento di commerciali 160 mq (calpestabili 96) a 500k€ in un'insignificante cittadina di provincia... manco per sogno.
Se poi non si hanno eredi (come nel mio caso) ancora meno.
Vedo valori immobilari per appartamenti classificati A4 + gold etc etc venduti come se fossero palazzi reali...
In realta' fanno leva sul provincialismo tipico del italiano medio, che acquista "l'attico" (un giorno qualcuno mi spieghera' perche' il secondo piano di una palazzina si chami attico) nella via tal dei tali a 600k€ solo per dimostrare ai parenti ed ai compagni di scuola nonche' agli amici al bar che e' arrivato a comprare "la casa di lusso"...
Siamo in piena denatalita', un paese che si impoverisce e che e' alla perifieria d'Europa.
Saremo tra non molto solo una zona di transito per l'immigrazione climatica ed economica dell'Africa che nei prossimi 50 anni triplichera' la sua popolazione...
...e vogliamo comprare casa con mutui trentennali e pretendere che il valore per di piu' aumenti in futuro ?
Onestamente a chi ha figli suggerirei di accantonare le dovute somme per permettere loro di studiare in importanti universita' straniere e fare i primi stage all'estero... se non gli vogliono lasciare un misero futuro nelle loro mani.

Non si fa altro che leggere nei prospetti informativi che "i rendimenti passati non rappresentano certezza dei rendimenti futuri". Applicarlo alle case? No?

I nostri nonni (prima meta' novecento) nascevano, vivevano, lavoravano (lo stesso per tutto il tempo) e morivano nello stesso paesino.
I nostri genitori (seconda meta' novecento) nascevano in una citta', vivevano in almeno altre 2 cambiando almeno 1 lavoro, e morivano forse in quella di origine da pensionati.
Oggi (prima meta' degli anni 2000) possiamo essere nati in una citta' non di origine della nostra famiglia, abbiamo trasclocato con i nostri genitori durante l'adolescenza, siamo andati a fare l'universita' in un'altra citta'/nazione, lavoreremo chissa' dove e per quanto tempo...
Tutto diventa sempre piu' mobile, temporaneo, instabile..
...e vogliamo ancora comprare auto e case come facevano i nostri nonni... :specchio:

1. Dipende molto dalla zona dell'Italia considerata. Il nord sta aumentando il numero di residenti e guarda caso aumentano anche i valori immobiliari nelle zone dove c'è lavoro (prendo in considerazione solo i laureati perchè è il dato che ho sottomano).
Schermata-2022-05-24-alle-19-25-55.png


2. Chi può mettere da parte i soldi per importanti università all'estero è chi già oggi in Italia guadagna sopra la media.
Fare matematica all' Imperial Collage costa £34.000 (+£9,250 di tassa di iscrizione ogni anno) x 4 anni = £173.000 (206.826€) + spese di vitto, alloggio e di vita sociale.
Fare medicina all'Imperial Collage costa £46,650 all'anno (+£9,250 di tassa di iscrizione ogni anno) x 6 anni = £335.400 (400.978€)+ spese di vitto, alloggio e di vita sociale.
Fare Economia all'ESCP di Parigi costa 19.000€ all'anno + spese di vitto, alloggio e di vita sociale.

3. Sullo spostarsi dipende molto dal lavoro che si svolge.
4. L'estero lo considererei solo per lavori dal quadro/dirigente in sù. Fare l'impiegato all'estero non bilancia lo svantaggio dell'essere considerato straniero.
 
Non vorrei creare troppe aspettative...
Ma avere avuto in famiglia un'azienda ha portato ad un certo turn over di auto.

Cmq a distanza di anni il vizio e' rimasto e anche se single ne possiedo 4 ed una quinta in societa'...
...diciamo che non e' il presupposto ideale per "vivere di rendita"... ed infatti so che il primo passo verso una vita diversa passera' proprio dalla riduzione del parco auto...

tutte intestate alla società, o storiche, perchè altrimenti è un costo tra bolli e assicurazioni (ora poi quei fenomeni dell'UE vorrebbero vietare le sospensioni delle polizze, dopo aver limitato la trasferibilità della stessa solo in presenza di una compravendita :angry::angry: )

se fossimo un paese furbo, il bollo non esisterebbe e l'assicurazione sarebbe sulla patente, daresti un boost al mercato dell'auto e soprattutto a quello dell'usato e degli appassionati, con ricadute positive anche sull'indotto...se non ci fossero quelle 2 gabelle fisse, pur magari non usandole mai un paio d'auto le terrei anche solo per sfizio (un Mx5 '15 e mi riprenderei l'auto del mio nick...aggiungi anche un altro paio di moto :D invece mi "accontento" di una moto, uno scooter e l'auto della mia compagna)
 
La mia generazione e' cresciuta con il mito del motorino... oggi i giovani pensano solo allo smartphone...
La patente era l'ingresso nell'eta' adulta, oggi spesso incontro neo laureati che non hanno preso la patente come un obbligo ma "tanto uso bla bla car o il monopattino in sharing..."



esatto, da motociclista convinto è palese la dinamica, quando ero adolescente e poi ventenne, tutti volevamo scooter-moto e patente, e l'età media degli acquirenti di moto negli anni '00 erano principalmente under30...oggi sono tutti over40 e più, sono sempre quelli di 20 anni fa che sono invecchiati, tra altri 20 anni l'acquirente medio delle moto (sempre che il fisico ancora consenta :D) saranno gli over60, sempre quelli di prima invecchiati di altri 20 anni...tra altri 20 il mercato moto in Italia si sara estinto :D
 
Non vorrei creare troppe aspettative...
Ma avere avuto in famiglia un'azienda ha portato ad un certo turn over di auto.

Cmq a distanza di anni il vizio e' rimasto e anche se single ne possiedo 4 ed una quinta in societa'...
...diciamo che non e' il presupposto ideale per "vivere di rendita"... ed infatti so che il primo passo verso una vita diversa passera' proprio dalla riduzione del parco auto...

Vabbe', se erano auto aziendali che venivano usate e sostituite periodicamente e' un altro discorso. Io non ho questa passione, apprezzo l'estetica di un auto ma come quella di un treno o di una funivia: l'importante e' che mi porti a destinazione.
Certo, l'hobby e' costoso ma non e' detto che si debba vivere di rendita solo attraverso un downshifting selvaggio in tutte le componenti di spesa: se uno si puo' permettere lo stesso tenore di vita, avanti cosi'. Auto comprese.
 
tutte intestate alla società, o storiche, perchè altrimenti è un costo tra bolli e assicurazioni (ora poi quei fenomeni dell'UE vorrebbero vietare le sospensioni delle polizze, dopo aver limitato la trasferibilità della stessa solo in presenza di una compravendita :angry::angry: )

se fossimo un paese furbo, il bollo non esisterebbe e l'assicurazione sarebbe sulla patente, daresti un boost al mercato dell'auto e soprattutto a quello dell'usato e degli appassionati, con ricadute positive anche sull'indotto...se non ci fossero quelle 2 gabelle fisse, pur magari non usandole mai un paio d'auto le terrei anche solo per sfizio (un Mx5 '15 e mi riprenderei l'auto del mio nick...aggiungi anche un altro paio di moto :D invece mi "accontento" di una moto, uno scooter e l'auto della mia compagna)

Solo 1 storica e 1 in "usofrutto", il resto pesa sul mio bilancio...
Nel loro insieme si parla di circa 700-800€ mese di solo possesso (bolli, superbollo, assicurazione, manutenzione, garage).
Per qualche amico sono un pazzo... ma spiegare ogni volta che mi costano meno di un figlio non e' facile... (e per di piu' la mia e' una scelta reversibile).
Al momento lo stipendio tiene in piedi il tutto (e ovviamente ritarda il ritiro dal mondo del lavoro).
Ma fino a quando non riusciro' a "smettere"... il vivere di rendita lo vedo ancora lontano (anche se ci sto lavorando)...
 
Stato
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