Vivere di rendita, posso (Vol. LI)?

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
No...non arriva Gianluigi Paragone.
Arrivano governi tecnici del tipo Monti e Draghi...detti anche da qualcuno "governi di salvezza nazionale"
I politici arruffoni come Salvini, Paragone, Berlusconi etc. , quando la situazione diventa incandescente, tagliano la corda di fronte alle responsabilità . Altrimenti dovrebbero farsi carico di decisioni impopolari nocive al consenso elettorale....quindi meglio che il lavoro sporco lo faccia una come la signora Fornero la quale poi doventa oggetto di odio e disprezzo. Dopodichè, il poltico in fufìga dalle proprie responsabilità, mette in giro narrazioni fantasiose costruite ad arte, come quella di Berlusconi che nel 2011 venne fatto fuori dal complotto da Merkel, Sarkosy e poteri forti che tramavano contro di lui.

Da una parte i governi tecnici rappresentano per me un sollievo...essendo la politica italiana espressione fallita di un paese fallito.
Dall'altra però tocca poi sentire in giro le fastidiose lamentele dell'italiota il quale si lagna perchè i governi democraticamente eletti vengono esautorati per fare spazio a quelli non-eletti.

Dulcis in fundo, c'è il piddì che governa sempre a prescindere perchè:

-se vince le elezioni, ha il mandato popolare
-se le perde sta in panchina qualche mese, ma poi alla prima occasione vota la fiducia al governo tecnico "perché ce lo chiede l'Europa"

-nel dubbio, sta al governo

Chiamali scemi :D
 
Ma che unione è quella dove c'è un paese che decide il prezzo del gas, e chi non può decidere le dimensioni delle vongole veraci?
 
Scusa ho dimenticato putiniano :o
 
Ma che unione è quella dove c'è un paese che decide il prezzo del gas, e chi non può decidere le dimensioni delle vongole veraci?

Secondo taluni l'Unione Europea è come la squadra del cuore, non si discute, si ama :)
 
No...non arriva Gianluigi Paragone.
Arrivano governi tecnici del tipo Monti e Draghi...detti anche da qualcuno "governi di salvezza nazionale"
I politici arruffoni come Salvini, Paragone, Berlusconi etc. , quando la situazione diventa incandescente, tagliano la corda di fronte alle responsabilità . Altrimenti dovrebbero farsi carico di decisioni impopolari nocive al consenso elettorale....quindi meglio che il lavoro sporco lo faccia una come la signora Fornero la quale poi diventa oggetto di odio e disprezzo nazionali. Dopodichè, il poltico in fuga dalle proprie responsabilità, mette in giro narrazioni fantasiose costruite ad arte, come quella di Berlusconi che nel 2011 venne fatto fuori dal complotto da Merkel, Sarkosy e poteri forti che tramavano contro di lui.

Da una parte i governi tecnici rappresentano per me un sollievo...essendo la politica italiana espressione fallita di un paese fallito.
Dall'altra però tocca poi sentire in giro le fastidiose lamentele dell'italiota il quale si lagna perchè i governi democraticamente eletti vengono esautorati per fare spazio a quelli non-eletti.
 

https://www.repubblica.it/politica/...ci_fu_complotto_governo_faccia_luce-86002202/

https://www.secoloditalia.it/2015/0...ernazionale-del-2011-contro-berlusconi-ci-fu/

Rapporto debito / PIL 2011 (governo Berlusconi): 119,7%

Rapporto debito / PIL 2013 (dopo due anni di governo di salvezza nazionale, Monti che prendeva ordini dalla Merkel e Sarkozy): 132,5% !!!

P.S. non voterò Italexit, tanto a porre fine all'euro ci penserà la Germania quando non potrà più guadagnarci, e forse quel momento si avvicina
 
tanto a porre fine all'euro ci penserà la Germania quando non potrà più guadagnarci, e forse quel momento si avvicina

Ecco, però non ho mai capito su cosa si baserebbe di preciso questa narrazione.

Perché è sempre parso evidente a tutti che l'euro è stato cucito addosso alla Germania, mentre noi pensavamo al calcio, a lavorare un giorno in meno (Prodi) e in generale ad andare in vacanza, oltre che a sperare di farci mantenere dalla solidarietà del nord Europa.. :eek:
 
Secondo taluni l'Unione Europea è come la squadra del cuore, non si discute, si ama :)

Purtroppo sono molti di più i motivi per mettere in discussione l'Italia piuttosto che la UE.
 
Ultima modifica:
P.S. non voterò Italexit, tanto a porre fine all'euro ci penserà la Germania quando non potrà più guadagnarci, e forse quel momento si avvicina

In linea di massima tutti i paesi nordeuropei...quando si saranno stufati di fare trasferimenti di denaro verso il sud per mantenere in vita paesi altrimenti falliti come l'Italia.
 
Ultima modifica:
Il rendimento reale si calcola alla fine. Non è che se compri un tasso fisso al 4% in un momento d'inflazione all'otto avrai rendimento reale negativo. Dipende dall'evoluzione dell'inflazione negli anni futuri.

Interesse ad avere inflazione alta per ridurre il debito. I governi, specialmente quelli politici, tendono a cadere con inflazione alta prolungata.

Ci sono anche fattori strutturali che tendono a tenere l'inflazione bassa. Che erano quelli che venivano citati sempre fino a poco tempo fa. dalla demografia all'innovazione tecnologica.

Concordo
 
Rispondendo all’amico @10giorgbest sulla questione “modalità di applicazione” delle imposte sui BFP serie Q,R,S.. so che c’è tutta una letteratura e che ci sono decine di studi legali che ci stanno campando su questa ed altre questioni correlate.

Non entro nel merito poiché io mi sono sempre trovato bene e sono sempre stato trattato correttamente dalle Poste, sia in sede di scadenza serie S e seguenti, sia per la serie R che ancora produrrà (yeah!) fior di interessi fino al 2026.

Mi ricordo un gruppo Fb che ne parlava, erano tutti esagitati e inquatzati.. sostenevano che era stato tutto un complotto delle poste ecc.. alla fine ho notato il disagio di molti dei partecipanti alle discussioni e ho preferito mollare il gruppo, anche perché (questa è ovviamente un’altra questione, ma citiamola per dovere di cronaca) tutti i presenti basavano le proprie tesi sulla mancata informazione che secondo loro la clientela aveva dovuto patire.

Quando invece ho detto di possedere l’opuscolo distribuito regolarmente allora negli uffici, in cui spiegavano tutto l’ambaradan e che quindi smontava in un colpo solo tutti i complottisti, a molti è venuto un coccolone e ho scelto di mollare la presa.. affari loro :rolleyes:

grazie mille di questa risposta, se c'era un opuscolo significava che c'era l'intento di informare sulla questione.
ovviamente ti riferisci alla serie R. bisogna vedere se tale opuscolo c'era anche 10 anni prima... per la Q.
la cosa strana è che dopo la serie S tutti i buoni capitalizzano al lordo... non capisco perchè cambiare metodo se andava bene quello di prima.
senza scendere nel complottismo, in cui scendo ogni tanto per altre questioni, però è innegabile che prima venivano fatte cose con meno trasparenza... altrimenti non si spiegano tutte le regole inserite successivamente (pensiamo alle procedure mifid per esempio)...
 
Io ci capisco il giusto, lo giro a voi perche' l'argomento e' caldo :D

https://www.corriere.it/oriente-occ...ne-c517b5f4-2b54-11ed-b268-2b12bb5640dc.shtml

La potentissima lobby che non ha interesse a spegnere l’inflazione
C’è un «grosso, sporco segreto» che ci impedirà di venire a capo dell’inflazione? Se c’è, si chiama debito.

L’inflazione lo riduce, e quindi c’è una lobby potentissima che ha un inconfessabile interesse a non stroncare gli aumenti dei prezzi: i grandi debitori del pianeta, a cominciare dagli Stati.

Un tema che estraggo dal Forum Ambrosetti di Villa d’Este-Cernobbio riguarda lo scenario dei tassi d’interesse.

Siamo alla vigilia di nuovi rialzi sia da parte della Federal Reserve sia da parte della Bce. Quando si parla di recessione in arrivo – o di recessione già iniziata di fatto – una delle cause che vengono citate è la «stretta monetaria». Ma di quale stretta parliamo?

Per adesso i tassi d’interesse rimangono in larga parte negativi, cioè inferiori all’inflazione.

Questo è vero per i tassi direttivi delle banche centrali, che sono una misura del compenso richiesto per fornire credito alle banche commerciali; è vero anche per i rendimenti dei titoli pubblici. Per esempio, negli Stati Uniti i buoni del Tesoro a breve termine (biennali) danno un rendimento del 3,5% circa. Quelli decennali rendono poco meno del 3,3%. Questi interessi pagati dal Tesoro di Washington agli investitori, vanno paragonati con un tasso d’inflazione che è al 9% annuo. Il tasso reale è il rendimento depurato dell’inflazione. Rimane pesantemente negativo, dunque, nonostante i recenti aumenti dei tassi. (Eravamo partiti da zero).

Il concetto di tasso reale non è teorico, ha conseguenze pratiche importanti. Un rendimento negativo significa che i risparmiatori non sono protetti dall’erosione di valore dei loro risparmi: i rendimenti che ricevono non bastano per mantenere il potere d’acquisto dei loro soldi. Significa, ad esempio, che molti pensionati o futuri pensionati stanno diventando più poveri se i loro risparmi sono investiti in titoli del Tesoro: quando verranno a scadenza, il capitale si sarà svalutato.

Un rendimento negativo genera, a livello macroeconomico, un trasferimento di ricchezza dai creditori ai debitori. E sappiamo che tra i più grandi debitori ci sono gli Stati. Dunque, malgrado il rincaro del costo del denaro, gli Stati stanno alleggerendo il peso dei loro debiti con l’inflazione.

È un meccanismo classico che ha operato in altri periodi storici: l’inflazione diminuisce il peso reale dei debiti, pubblici e privati.

La «stretta» monetaria in atto è in realtà assai poco restrittiva, almeno finora, se paragonata a quello che le banche centrali fecero negli anni Ottanta per venire a capo dell’inflazione che era divampata a partire dai due shock petroliferi degli anni Settanta. Negli anni Ottanta, guidati dal presidente della Federal Reserve Paul Volcker, i banchieri centrali riuscirono a ripristinare dei rendimenti reali positivi. Oggi sono ben lontani da quel traguardo. Per arrivare ad avere dei tassi superiori all’inflazione la Fed e la Bce dovrebbero continuare molto a lungo ad operare rialzi molto robusti. Alcuni degli esperti presenti al Forum Ambrosetti di Cernobbio pensano che le banche centrali non saranno così determinate come lo furono negli anni Ottanta e rinunceranno ad aumentare i tassi fino al livello che Volcker avrebbe considerato adeguato per stroncare l’inflazione.

I banchieri centrali di oggi «si spaventeranno prima»”, ha sostenuto qualcuno. Vuoi per le conseguenze sociali di una stretta che porterebbe un pesante ritorno della disoccupazione. (Ieri il dato Usa di agosto è stato positivo, +315.000 posti di lavoro, ma in rallentamento rispetto ai mesi precedenti). Vuoi perché viviamo in un mondo con troppo debito, e troppo debito sovrano: gli Stati hanno un enorme interesse a lasciar correre l’inflazione per ridurre il peso dei propri debiti; mentre un aumento troppo sostenuto dei tassi renderebbe più probabili delle bancarotte sovrane (anche l’Italia entrerebbe in una fase di grande fragilità visto il suo livello di debito pubblico).

Negli anni Ottanta i rapporti debiti/Pil erano una frazione degli attuali.

Se queste ipotesi sono vere, allora vivremo a lungo con un’inflazione più alta rispetto a quella a cui ci eravamo abituati negli ultimi 40 anni.

Oltre all’interesse degli Stati a imporre la tassa occulta dell’inflazione sui risparmiatori, tre fattori strutturali si aggiungono nel favorire uno scenario di inflazione prolungata.

Il primo è il progetto di divorzio Usa-Cina, cioè di rilocalizzazione industriale nei paesi geopoliticamente alleati o amici o affini all’Occidente. Quand’anche il divorzio dovesse essere solo parziale (com’è realistico), comporterebbe probabilmente degli aumenti nei costi di produzione.

Il secondo fattore inflazionistico sono i limiti all’immigrazione, che migliorano il potere contrattuale dei lavoratori nei paesi ricchi e quindi aiutano ad aumentare i salari.

Il terzo sono le politiche energetiche legate al cambiamento climatico, anch’esse in genere inflazionistiche perché la fonte energetica più a buon mercato è il carbone, tutte le alternative per una ragione o per l’altra hanno costi superiori.

Detto in poche parole ce lo stanno per mettere in quel posto poco alla volta
 
Grazie.
In pratica hai (hanno) appena tagliato le gambe a tutti noi "poveri" aspiranti rentier ;) Che fregatura...

A parte gli scherzi, almeno noi qualche risparmio l'abbiamo e "per fortuna" (si fa per dire) non abbiamo più vent'anni per non dover subire le conseguenze più pesanti.

Immagina quali prospettive di "farsi una vita" ha un 25enne di oggi (parlo per le "formiche", le "cicale" non le prendo in considerazione) ?
Come poter risparmiare qualcosa se l'inflazione anno dopo anno ti mangia una percentuale importante del frutto del tuo lavoro ?

Ci ridurremo come gli argentini con pacchi di dollari (o renminbi/yen/dollari australiani ?) nascosti nello sciacquone del water ?

E tutto questo e' capitato con l'€....
 
Secondo taluni l'Unione Europea è come la squadra del cuore, non si discute, si ama :)

In qualunque consesso di persone (dalla riunione di condominio alle organizzazioni internazionali, dall'asta del fantacalcio al meeting economico), se sei autorevole, credibile, solido nelle argomentazioni (cioè con studi e numeri a supporto), puoi assumere il ruolo di leader e guidare il resto dei partecipanti in decisioni condivise.

Se sei un analfabeta funzionale, senza competenze numeriche, superficiale e gretto, nessuno ti ascolta.

I primi, di solito, oltre a decisioni migliori per il gruppo, riescono ad avere anche una quota maggiore di vantaggi personali.

Il problema è che invece nella democrazia spesso sono i secondi ad avere maggior successo. Tu che leader preferiresti a rappresentare l'Italia nei consessi internazionali? Chi si lamenta del diametro delle "zucchine di mare" o chi guida le maggiori potenze industriali nella definizione di piani di investimento internazionali e politiche energetiche continentali?

Tanti elettori sono evidentemente attratti da mediocrità e superficialità.
Come chi continua a blaterare di "euro costruito su misura della Germania", "le sanzioni fanno più male a noi che a loro" ,"soppressione delle libertà costituzionali".
 
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