Vivere di rendita, posso (Vol. LII)?

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Il problema a mio avviso non sono gli 80k/90k liquidi.
Il problema è tutto il resto.

Mi sembra di capire che tu hai intenzione di investire tutto in conti deposito e BTP....cioè in poche parole stai venendo meno alla regola della diversificazione...in questo caso la diversificazione geografica.

Inoltre ti invito a leggere attentamente come funziona un conto deposito vincolato (senza quindi possibilità di svincolarlo prima della scadenza)
Se tu ad esempio metti 100k su un CD della durata di 5 anni...significa che per 5 anni quei 100k li tiene bloccati la tua banca e tu non puoi più toccarli se non per casi di estrema necessità che vanno comunque verificati dalla banca stessa.

Io ho concentrato molto sull'Italia. Circa 3/4. Il resto lo dislocherò su tds esteri, lasciando magari una quota per fare quegli scambi che dicevo.
Col senno di poi, avrei cambiato alcune cose, ora non posso perché il valore dei titoli è sceso e non vendo in perdita.
Detto ciò, non ho particolarmente paura di un nostro default.
 
Detto ciò, non ho particolarmente paura di un nostro default.

Nemmeno io.
Comunque bisogna essere consapevoli che così facendo si viene meno ad una delle regole fondamentali degli investimenti
 
...alfa71 questo è il tipico soggetto a cui consiglierei di rivolgersi ad un consulente finanziario indipendente. Che dici?

perchè gli vuoi far spendere 3-4.000€ anno per di fatto fare le stesse robe o ritrovarsi chissà che portafogli, che poi hanno risultati analoghi a un corretto LS?! e te lo dico da potenziale cfi...non vedo nessun dramma nell'idea di allocazione dell'utente, è prudente vuole investire "in ciò che capisce" (che dovrebbe essere la regola aurea di chiunque, anche in chi si affida a terzi) e poi magari perfezionare un po' portafoglio ed esigenze/obiettivi personali.

...ho guardato sul sito e ne indicano tre. Ma può essere che non sia stato aggiornato...

https://www.bancasistema.it/conto-corrente ;)
 
Ultima modifica:
Spesso vedo pubblicare portafogli molto complessi con molti strumenti diversi, ma, solo per curiosità personale, sono solo io ad investire esclusivamente nel LS60? Francamente, al netto della passione per la finanza, che è soggettiva, non trovo molto rilassante seguire gli investimenti h24. Oltre a non averne le competenze
 
per curiosità personale, sono solo io ad investire esclusivamente nel LS60?

Ci sono anche io ed il mio VNGA60 con il quale adesso sono sotto del 10%
Negli ultimi tempi non si parla più di ETF come Lifestategy poichè ormai CD, BTP e fondi pensione la fanno da padroni
 
https://www.huffingtonpost.it/econo...lani-10356106/?ref=HHTP-BH-I10264500-P1-S2-T1

La mail alla Commissione europea parte nella notte tra mercoledì e giovedì dall'ufficio di Marie-Christine Marghem, la ministra belga dell'Energia. È una mail che contiene un allegato pesante. Dentro ci sono le indicazioni per dotare l'Europa di un tetto al prezzo del gas. Di tutto il gas, non solo quello che arriva dalla Russia. In fondo al documento ci sono le firme di una ventina dei ministri dell'Energia, a iniziare da quella del titolare della Transizione ecologica Roberto Cingolani, e il numero è un'ulteriore prova del peso della proposta. Sono di più rispetto alle firme della lettera inviata dieci giorni fa da quindici Paesi al Commissario europeo per l'energia Kadri Simson per una proposta sul price cap da formulare entro una settimana, a cui agganciare una proposta legislativa "il prima possibile". Anche questa volta i ministri della Germania e dell'Olanda non firmano. Allo stesso tempo, però, non ostacolano l'invio del documento a Bruxelles. Non è un sì ai punti qualificanti della proposta, ma è un'apertura con riserva. Trattano. Fino a pochi giorni fa era una contrarietà al tetto in sé, ora si è aperta una strada su come impostare il tetto. Anche il calendario misura una possibile svolta: martedì, a Praga, Cingolani proverà a chiudere la partita con i tedeschi.

Il nuovo tentativo spinto dal governo italiano trova un gancio nella lettera che Ursula von der Leyen ha inviato mercoledì ai capi di Stato e di governo per uscire dal pantano sul price cap e per offrire una sollecitazione ai leader che si riuniranno venerdì a Praga per il Consiglio europeo informale. Sono mesi che si parla di tetto al prezzo del gas in Europa e la missiva della presidente della Commissione europea misura anche una certa difficoltà che si lega alla necessità di rilanciare lo strumento che può togliere soldi a Putin. Insomma fino ad ora l'unione politica intorno all'idea del cap non ha preso forma. La trattativa sui contenuti a livello ministeriale fa da binario parallelo, prova a fare da apripista e lo fa provando a rassicurare i tedeschi.

Veniamo alla proposta, che Huffpost è in grado di anticipare. Nel documento inviato a Bruxelles sono riportati una decina di punti che servono alla Commissione europea per costruire il framework legale del tetto al prezzo del gas. Il tetto si applicherebbe a tutto il gas importato in Europa, non solo quello russo, eccezione che la stessa Commissione aveva preso in considerazione per respingere invece l'idea di un cap a tutto il metano che arriva da fuori. Gli scenari indicati nel documento sono due. Il primo è quello attuale, cioè prezzi alti sul Ttf, il mercato di riferimento per l'Europa, e volumi di gas che sono comunque assicurati. Quando mercoledì mattina Cingolani si collega con l'omologo tedesco Robert Habeck, dall'altra parte del video c'è un sostanziale via libera. Le cose si complicano, invece, per il secondo scenario, quello avverso. Il titolo di questo scenario è shortage, cioè carenza di materia prima. Fissare un tetto al prezzo può comportare una riduzione dei volumi di gas da bruciare in casa perché chi vende può andare altrove, trovando un prezzo più conveniente rispetto a un paletto fissato da chi compra. I tedeschi temono questo scenario. Già hanno sdoganato il razionamento industriale e certificato la recessione per l'anno prossimo. Il rischio - spiega Habeck - è trovarsi con ancora meno gas, ma anche con l'impossibilità di comprare il metano a un prezzo più alto perché c'è un tetto deciso dalla stessa Europa. I tedeschi non vogliono le mani legate.

Il tema è quello delle scorte di gas e di come dividerle tra i Paesi europei. E qui entra in campo l'esito delle riunioni tra i ministri dell'Energia. La mossa la fa Cingolani e raccoglie il consenso della maggioranza dei Paesi: estendere la normativa sos. In pratica il tetto al prezzo verrebbe introdotto subito (si vedrà a breve come), ma in caso di escalation, e quindi di carenza di gas, allora scatterebbero misure per una maggiore solidarietà tra gli Stati, oltre a razionamenti obbligatori e alla possibilità per chi vuole e può - leggere Germania - di avere una via d'uscita per comprare gas al prezzo che vuole. In altre parole un ammorbidimento del price cap se le cose dovessero mettersi male. Già oggi la normativa sos prevede una serie di azioni da mettere in campo, ma l'obiettivo è renderla più stringente per convincere i tedeschi a dire sì al tetto al prezzo. Tecnicamente significherebbe modificare il regolamento sulla sicurezza degli approvvigionamenti, che è stato modificato in primavera con l'inserimento del target da raggiungere per il riempimento degli stoccaggi.

La direzione del tentativo spinge verso una sorta di cordone sanitario europeo che però bisognerà poi sostanziare. I precedenti non aiutano perché ogni Paese sta facendo per sè sulla programmazione dei razionamenti e la piattaforma per gli acquisti comuni di gas è rimasta sulla carta. Certo è che questa volta c'è un interesse comune e cioè provare a generare sofferenza nelle vendite di gas di Putin, anche per dare più forza a una strategia che non è riuscita a sfondare con i pacchetti delle sanzioni economiche. C'è anche un interesse particolare, che è quello della Germania, ma la storia recente ha dimostrato come molte partite in Europa devono tenere conto del ruolo predominante di Berlino. Fu quando Angela Merkel si convinse che nacque il Recovery, il debito comune per finanziare le misure contro la pandemia. Questa volta la clausola tedesca è che il tema del price cap faccia un passo indietro se Berlino si troverà a corto di gas, lasciando spazio al mercato libero, dove i tedeschi hanno più facilità a muoversi rispetto agli altri visto lo stato di salute delle proprie finanze. Il maxi piano da 200 miliardi contro il caro bollette, di fatto un tetto nazionale, è stata la dimostrazione della forza che la Germania avrebbe nel caso di uno scenario da liberi tutti. Ovvio è che il price cap passerebbe da un mitigamento all'annullamento se le cose dovessero mettersi ancora più male, insomma se dovessero saltare i tubi che attraversano l'Ucraina. A quel punto il tetto al prezzo farebbe posto alla necessità di comprare gas ovunque.

Ma cosa propongono i ministri dell'Energia per fissare un tetto al prezzo? Qui ritorna il gancio della lettera di von der Leyen. Nella missiva c'è scritto che si deve valutare l'istituzione di un nuovo indice, di fatto europeo, a cui agganciare un nuovo mercato. In pratica addio al Ttf, come indice e come piattaforma di scambio. Intanto, scrive sempre la presidente della Commissione europea, bisogna mettere subito un tetto al prezzo del gas scambiato sul Ttf e questo perché arrivare a un indice europeo è tutt'altro che facile. È più difficile del price cap in sé. Basta pensare alla discussione politica sulla sede della nuova Borsa, che non sarebbe più Amsterdam. Nel documento dei ministri è indicata una doppia strada. La prima, da attivare subito, è un tetto al prezzo del gas sul Ttf e qui la linea combacia con quella di von der Leyen. Il tetto, viene spiegato, si otterrebbe facendo una media giornaliera dei prezzi registrati su una decina di Borse, scegliendo se prenderle tutte in considerazione o solo una parte . A regime, lo stesso criterio verrebbe utilizzato per creare un nuovo indice strutturale, con la media giornaliera sempre tarata sulle dieci Borse e non solo sui listini principali del mercato internazionale delle materie prime, cioè l'Henry hub americano, il Brent che è la borsa del petrolio di Londra e il Jkm che viene preso come riferimento in Asia per il gas naturale liquido. L'ennesima puntata sul price cap parte da qui.
 
Spesso vedo pubblicare portafogli molto complessi con molti strumenti diversi, ma, solo per curiosità personale, sono solo io ad investire esclusivamente nel LS60? Francamente, al netto della passione per la finanza, che è soggettiva, non trovo molto rilassante seguire gli investimenti h24. Oltre a non averne le competenze

io avrò una 40ina di robe (la discesa attuale favorisce il mio fare portafogli macedonia :D) tra cd, bond, etf e fp/polizze...ma io sono un ******* e lo faccio più per divertimento, consapevole che avessi tutto su un LS50 (ossia mezzo 40 e mezzo 60) farei risultati migliori, ma poi come lo occupo il tempo :D
 
Negli ultimi tempi non si parla più di ETF come Lifestategy poichè ormai CD, BTP e fondi pensione la fanno da padroni

Il che purtroppo conferma il famoso detto di Warren Buffett che il mercato è un veicolo per trasferire denaro dagli impazienti ai pazienti.
Molti di quelli che hanno venduto in perdita le loro azioni per trasferirsi su CD e BTP perderanno il prossimo rialzo azionario, salvo poi decidersi a rientrare quando la borsa sarà tornata sulla bocca di tutti e quindi ai massimi. E via daccapo.
 
Il che purtroppo conferma il famoso detto di Warren Buffett che il mercato è un veicolo per trasferire denaro dagli impazienti ai pazienti.
Molti di quelli che hanno venduto in perdita le loro azioni per trasferirsi su CD e BTP perderanno il prossimo rialzo azionario, salvo poi decidersi a rientrare quando la borsa sarà tornata sulla bocca di tutti e quindi ai massimi. E via daccapo.

;)

L'impazienza ce l'ho solo sulle azioni del portafoglio trading ludico.
Quando vedo una certa cifra in gain ....la tentazione di vendere e passare all'incasso è forte.
Come ad esempio stamattina...con Porsche stavo guadagnando 1k...ma alla fine sono stato cmq paziente e non ho venduto
 
Spesso vedo pubblicare portafogli molto complessi con molti strumenti diversi, ma, solo per curiosità personale, sono solo io ad investire esclusivamente nel LS60? Francamente, al netto della passione per la finanza, che è soggettiva, non trovo molto rilassante seguire gli investimenti h24. Oltre a non averne le competenze

No ci sono anch'io.
Mi sono rimasti diversi etf da vecchio portafoglio pigro che manterrò finché avrò liquidità sui CD.
Una volta terminata quella venderò pure questi etf orfani per passare al LS. Chiaramente manterrò un buffer di cash per 3 anni (o più, non ho ancora deciso) di spese.
 
io avrò una 40ina di robe (la discesa attuale favorisce il mio fare portafogli macedonia :D) tra cd, bond, etf e fp/polizze...ma io sono un ******* e lo faccio più per divertimento, consapevole che avessi tutto su un LS50 (ossia mezzo 40 e mezzo 60) farei risultati migliori, ma poi come lo occupo il tempo :D

Sulla parte obbligazionaria la gestione attiva del ptf probabilmente porta un rendimento aggiuntivo non trascurabile rispetto agli etf lisci tipo gli aggregate bond, discorso diverso sull'azionario dove battere il mercato nel medio lungo periodo è un mestiere abbastanza complesso che richiede impegno e approfondimento, quindi meglio affidarsi agli etf ed eventualmente a qualche azione singola, battere il mercato sull'azionario è un mestiere complesso...
 
Sulla parte obbligazionaria la gestione attiva del ptf probabilmente porta un rendimento aggiuntivo non trascurabile rispetto agli etf lisci tipo gli aggregate bond, discorso diverso sull'azionario dove battere il mercato nel medio lungo periodo è un mestiere abbastanza complesso che richiede impegno e approfondimento, quindi meglio affidarsi agli etf ed eventualmente a qualche azione singola, battere il mercato sull'azionario è un mestiere complesso...

ah sì sì, la misera parte azionaria è un pac su LS80 e SWDA attualmente in corso, tutta la mere a di roba sono cd e bond ;)
 
in quel video si è dimenticato questo:

ovviamente non dice che se può correre in quel parco è perchè qualche giardiniere si è alzato alle 6 del mattino per curarlo (o forse crede che la natura sia immutabile), se indossa quella maglietta, usa quel cellulare, lo curano se gli viene un coccolone a correre è perchè qualcuno si alza alle 6 e va a fare quelle 8h abbondanti al lavoro...e lo dico da uno che fa esattamente la sua vita, ma ho la lungimiranza di capire che se la posso fare è proprio perchè altri fanno la vita che lui sfotte, e di questo ne ho rispetto non supponenza.

Ah non so chi sia questo youtuber, ma leggo che ha risparmiato per 10 anni fino ai 29 e poi via di prodotti finanziari...spero che abbia risparmiato molto, perchè se sui mercati parte un decennio stile anni '00 voglio vedere tutti quelli abituati a mercati che salgono solo che fine fanno. Intanto sono spariti tutti quelli che vivevano di bitcoin, se parte un mercato orso decennale spariranno anche tutti quelli che vivevano con WS :o

:no:non conosci il personaggio
E' meglio che ti informi meglio prima di giudicarlo,consiglio generico che vale per tutti
 
Il che purtroppo conferma il famoso detto di Warren Buffett che il mercato è un veicolo per trasferire denaro dagli impazienti ai pazienti.
Molti di quelli che hanno venduto in perdita le loro azioni per trasferirsi su CD e BTP perderanno il prossimo rialzo azionario, salvo poi decidersi a rientrare quando la borsa sarà tornata sulla bocca di tutti e quindi ai massimi. E via daccapo.

nessuno sul fol vende in perdita e ricompra sui massimi, qui si entra sempre ai minimi e si esce prima dei crolli :D
 
:no:non conosci il personaggio
E' meglio che ti informi meglio prima di giudicarlo,consiglio generico che vale per tutti

e cosa dovrei dire, è l'ennesima persona che partendo da un proprio stile di vita si è creato un business tra social network e librerie (o pensate che le faccia gratis) e ci costruiscono sopra un personaggio da "vendere" al pubblico...premesso massimo rispetto per l'imprenditorialità di certe persone, ma quello non è essere rentier è essere imprenditori, è pieno il mondo, alla fine anche lui fa l'influencer. Se volesse veramente godersi la vita, non sentirebbe l'esigenza di raccontarlo su yt o di scriverci libri e fare tournée promozionali, se la godrebbe e basta.

Detto questo quel video, video che potrei fare benissimo pure io tutti i giorni e con location molto più belle del boschetto in questione, è ridicolo, perchè di fatto è alla stregua dello spezzone di Sordi (per altro fa una mezza citazione quando parla di dito medio sotto le coperte), perchè vorrei un po' vedere cosa combinerebbe nella vita se tutti intorno a lui facessero il dito medio anzichè alzarsi e andare a produrre o erogare un servizio...e non voglio stare a sindacare sull'affermazione che viva coi profitti degli investimenti, perchè sarei curioso di sapere in proporzione quanto incidono i ricavi di youtube e pubblicazioni varie.
 
Ultima modifica:
prima si compravano i btp per vivere di rendita.....poi si è passato ad enel......ora si sta passando dopo tanti di nuovo sui btp.....fra poco si ritorna su enel

se scende ancora.JPG
 
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