Toptrader1970
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Fatemi gioca i 6 numeri va che con 300 sacchi nun mi leggete più....
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Sconto sulle commissioni del Pos. Manovra, 700 milioni per le modifichescusa ma vedo che continui a farne una guerra ideologica senza scender ai punti indicati e postando articoli altrui a caso a supporto
Ti ho già scritto che le stime sono un po' grossolane e soprattutto i reali costi sono a maggioranza a carico del sistema bancario. Poi non è che si neghi che ci sono costi del contante, che sarebbe bello se tutto fosse digitale, anche per l'evasione etc.
Ma l'attuale guerra al contante non ha nulla a che veder con l'evasione o l'innovazione ma è una battaglia politica, far veder che si fa qualcosa, e economica di chi ci guadagna, vale a dire banche e co. Guarda caso mi citi i soliti dati dell'osservatorio del poli che è finanziato da 300 aziende praticamente tutte del sistema finanziario e digitale. Il classico oste!
Si parla continuamente di costi del contante ma allora perché non li confrontano con i costi del digitale: carta (in italia la maggioranza paga pure il canone direttamente o in un pacchetto per le carte di debito e credito), distribuzione, smagnetizzazioni, perdite, furti e clonazione, pos, commissioni a nexi, mastercard e banche, elettricità e rete. Anche se prendo per veritieri i costi del contante indicati ti posso ribattere con dati certi dei costi delle carte e già ti straccio: le commissioni nei bilanci di mastercard, visa, apple, banche, nexi etc. su pos e transazioni bancarie. Non mi serve nemmeno stimare il resto dei costi.
Si notano poi i nonsense di questa battaglia basata su scenari irrealistici in cui i pagamenti digitali diventerebbero totali o quasi. Basta legger l'ultima frase del tuo articolo. Ecco la scemenza, la totale perdita di buon senso e pragmatismo. La differenza fra chi fa e chi non fa! Perché non fai ragionamenti su scenari irrealistici ma devi farlo su ipotesi realistiche e allora vedrai che anche su ipotesi realistiche estreme tu non intaccheresti evasione e costi del contante anche se aumenti la digitalizzazione.
Facile capire ilvero scopo: «Sono necessari provvedimenti da parte del Governo – dice ancora Valeria Portale - per incentivare i pagamenti elettronici (con detrazioni o sconti), combattere l'evasione e accelerare il processo di digitalizzazione. Con i pagamenti elettronici, infatti, l'Italia sarebbe un Paese certamente più digitale».
Ora secondo sti furboni ovviamente la soluzione è che il governo metta soldi pubblici in detrazioni e sconti. Cavoli, qualche mese di cashback ci è costato 4,7 miliardi con tristi risultati. Il solito trucchetto, ormai sempre più in voga in sto paese (ed è questo il vero problema). E' lo Stato che deve farsi carico in toto di ipotetiche battaglie sociali e non chi ne trae vantaggio. Il solito sistema di far pagare alla collettività, come ora il settore edilizio che pretende di mantener il 110%, anche qui ovviamente perché c'è un alto valore sociale da difendere (ecologia, risparmio energetico, creazione di lavoro e blabla).
Proprio l'esperienza del cashback fa capire come sia senza senso questa soluzione.
Il Mef aveva nettamente bocciato la misura perché poco utile contro l'evasione e costosa per lo Stato. Il motivo è semplice e ben spiegato tra le righe della ricerca che divideva in due categorie le spese con carta in base alla categoria merceologica. Nella prima c'erano quelle a bassa propensione all'evasione come gdo o stazioni carburante. Nella seconda le altre.
Chiaramente il maggior utilizzo delle carte si concentrava nelle prime quindi è stato poco utile. E in quelle della seconda categoria l'aumento era inutile perché il problema non è l'utilizzo della carta, è che ci sarà sempre chi paga in contanti. In questi negozi anche se il pagamento in contanti scendesse al 33% (ipotesi utopica visto che è la quota di pagamenti digitali in Usa), questo 33% basterebbe a nasconder l'evasione.
Secondo te un negoziante ti rifiuta il pagamento con carta perché vuole evadere? Che gliene frega a un negoziante se tu vuoi pagar con carta quando tanto ha più del 50% dei clienti che paga in contanti.
E l'ignoranza di chi fa queste battaglie si vede proprio quando si impunta sul mezzo di pagamento. Le persone sono talmente instupidite da sto argomento che non capiscono che basta aver lo scontrino fiscale, anzi è più importante.
Il problema sta appunto nel fatto che tu e tanti altri ne fate una guerra ideologica. Per aver effetti reali sull'evasione dovresti aver % di uso del digitale altissimo, secondo me almeno l'80% , cifra impossibile da raggiungere anche con incentivi per anni.
E a sto punto come ho già scritto nel precedente post avremmo un altro tipo di problema ben più grave perché daremmo in mano a oligopoli una marea di soldi e dati sulle transazioni.
Guarda caso apple e google che non hanno nemmeno cagato il sistema bancario perché rispetto a quanto guadagnano ci sono margini irrisori, si sono gettati subito nel settore dei pagamenti perché è palese quanto ci sia da guadagnare.
In sintesi:
- si sparano i costi del contante ma si nascondono i costi facilmente calcolabili del digitale e soprattutto chi se ne avvantaggia
- si nasconde che i costi del contante (inclusa l'evasione) rimarrebbero quasi in toto anche se da oggi a domani le transazioni digitali raddoppiassero
- lo scopo reale di chi conduce questa battaglia (a parte qualche ideoogizzato) è spingere lo Stato a mettere regole e/o soldi per aumentare il business del digitale, non contrastare i lati negativi del contante. Il tuo articolo ne è la prova visto che stringi stringi questa è la soluzione prospettata
- se si volessero incentivare i pagamenti digitali in modo massiccio, vale a dire aver effetti significativi nel ridurre i costi e l'evasione, la strada maestra da seguire è ridurre drasticamente i costi dei pagamenti digitali o meglio sostituirli con l'euro digitale totalmente gestito dalla BCE (e questo favorirebbe pure la gestione della politica monetaria). Chiediti perché nessuno ne parla?!
- ci si butta in ste battaglie ideologiche perdendo di vista misure che per es. contro l'evasione possono dare risultati più immediati e sostanziosi. In primis l'incrocio dei dati che l'Ade ha già a disposizione (sostengo che se li dessimo in mano a google pagandogli il 10% dell'emerso, in un anno scoprirebbero easy 100 miliardi).
E ho già indicato in proposito la misura che mette paletti alla riapertura di partite iva. In proposito è esemplare un caso reale. Tempo fa uno come te esaltava un negozio cinese dove accettavano tranquillamente le carte. Quello che non aveva capito è che quel negozio durava meno di due anni, poi chiudeva e riapriva con nuova ragione sociale (anche se magari l'insegna era identica). Quanto aveva pagato di tasse: una cifra prossima allo zero!
Il problema di chi ne fa una battaglia ideologizzata come te è di veder tutto bianco o nero e non cogliere quanto una misura sia efficace o meno per ottener un risultato. E a scanso di equivoci, gli ideologizzati stanno su entrambi i versanti.
Si nota come tu vedi me e altri che non la pensano come te come un nemico, un pro-evasione etc. Io con buon senso e pragmatismo invece guardo al risultato finale, non al fatto di averla vinta ideologicamente o far dispetto a qualcuno come i negozianti. Perché qui la battaglia sembra guidata più da ipocrisia e invidia piuttosto che senso civico e morale.
Certamente è utile ridurre il contante e l'evasione ma non sono così fesso da pensare che la strada sia obbligare ad accettar il pagamento con carte o metter soglie basse ai contanti. E' come credere di svuotar l'oceano con il cucchiaio e infatti, smentiscimi se riesci, queste misure non hanno cambiato di una virgola la situazione. I pagamenti digitali crescono spontaneamente perché sono una soluzione comoda ma su evasione e costi del contante siamo sempre lì.
Quello che volevo dire e' che in una tavolata di 10 sconosciuti potresti anche indovinare le persone piu' ricche e con le posizioni gerarchiche piu' alte, in quanto spesso portano dietro i segni di questa agiatezza, molto piu' difficile trovare quelle piu' "intelligenti" o "felici"
premesso che se è un emendamento magari dura quanto un gatto in tangenziale, ma potresti postare il testo dell'articolo, perchè io ho giusto trovato questo sotto-titolo:
La strategia del Governo: "pochi, maledetti e subito...".Taglio delle tasse sui patrimoni e plus al 14% dal 26%premesso che se è un emendamento magari dura quanto un gatto in tangenziale, ma potresti postare il testo dell'articolo, perchè io ho giusto trovato questo sotto-titolo:
Pochi, maledetti e subito: per fare cassa nel 2023, la manovra prevede la possibilità di pagare subito tasse quasi dimezzate, dal 26 al 14%, sui redditi da capitale e mettersi a posto una volta per tutte. Previste entrate per 1,5 miliardi
Grazie. dall'articolo ci si capisce poco, e comunque finchè non vanno in GU ha anche poco senso cercare di comprenderle, però non è una riduzione della tassazione sembra ne più ne meno di un affrancamento a sconto una tantum (come avviene per esempio con gli immobili, che era l'11% poco tempo fa), da capire se poi ti lasciano mano libera per il resto (es. Compro btp a 80, a giugno prezza 85, pago l'affrancamento ridotto, e poi quando rimborsa a 100 sono esentasse, oppure si pagherà sui 15 di differenza).
Ottimo Barbero.buongiorno
Condivido, credo sia una cosa temporanea e secondo me fatta per chi sa chi, non certo per i piccoli risparmiatori.Dall'articolo si capisce nulla, sembra un papocchio all'italiana, come al solito.
Condivido, credo sia una cosa temporanea e secondo me fatta per chi sa chi, non certo per i piccoli risparmiatori.
quindi mi sembra di capire stiamo forse parlando di coloro che adottano la gestione patrimoniale.In pratica pagando il 14% su quanto maturato fino a quel punto lo Stato rinuncerebbe ad ulteriori pretese successive.
Cito:
Coloro che detengono risparmi e patrimoni nei fondi o in certe polizze assicurative assolvono a ogni richiesta del fisco, presente o futura, pagando il 14% — non più il 26% previsto dalla legge — su quanto guadagnato con l’investimento fatto.
Presente o futura? Mi sembra davvero strano.
Ma io nemmeno l’ho votata la Meloni, primo perché il consolato come di prassi manda le schede elettorali in ritardo e poi perché comunque non è una vera liberale come piacerebbe a me. Solo che dopo dieci anni di marmaglia che sappiamo si sperava che un po’ migliorasse.A forza di provare a votare tutti quelli che ci sono, prima o poi vi arrenderete come ho fatto io 25 anni fa ca.
Se non altro in quelle giornate se sono al mare o in montagna non torno per votare.
Ma io nemmeno l’ho votata la Meloni, primo perché il consolato come di prassi manda le schede elettorali in ritardo e poi perché comunque non è una vera liberale come piacerebbe a me. Solo che dopo dieci anni di marmaglia che sappiamo si sperava che un po’ migliorasse.