2 cose:
- Il risparmio privato italiano e la proprietà sono ottime cose ma non puoi presentarle come garanzia dei debiti di stato, perché nessun governo che vuole durare e farsi votare in futuro potrà ragionevolmente tassare risparmi e proprietà oltre un certo limite. Per questo il debito pubblico italiano non è considerato al 100% sostenibile sul lungo periodo, non solo è troppo alto rispetto al PIL, è anche difficile mettere a garanzia di tale debito la grande ricchezza privata degli italiani. Non è ovviamente un male avere una buona industria ma non è sufficiente per evitare il fallimento e quando i tassi d'interesse schizzano alle stelle e il debito sovrano viene attaccato grazie al fatto che lo stato non da garanzie sufficienti le cose nel lungo periodo non possono che andar male.
Il governo Monti a mio parere ha fatto quel che poteva/doveva in quel momento storico, sostenuto, ricordiamolo, a maggioranza da tutto il parlamento (comunque politico, perché nessuno in Italia può governare senza il sostegno del parlamento eletto), quindi più che prendersela con Monti qua bisognerebbe prendersela con chi l'ha sostenuto se si pensa che abbia fatto male. Ciò che avrebbero dovuto fare i governi successivi sarebbe stato semplicemente correggere le varie riforme in maniera da renderle meno problematiche (dopotutto le politiche che hanno dovuto approvare sono state molto pesanti e in un lasso di tempo strettissimo).
Al contrario da allora abbiamo avuto tra rdc, flat tax e bonus vari solo politiche populiste al 100%, nessuna politica di lungo respiro che magari oggi costa 10, ma che domani da 1000...
La fornero stessa è una legge pensata per rendere sostenibile il sistema pensionistico ma andrebbe corretta per chi, come nelle nuove generazioni, ha pochi contributi o una storia contributiva non continuativa, magari anche studiare un sistema per fissare un tetto massimo all'adattamento del sistema alla durata della vita perché per quanto si viva di più non significa che si possa continuare a lavorare... e magari anche studiare sistemi come studiare un sistema per cui chi più è vicino alla pensione abbia la possibilità di lavorare part time al posto che full time, accompagnandolo verso uno stile di vita meno frenetico...... il senso sarebbe insomma creare un sistema che sul lungo periodo non da problemi ma che pensi a chi va in pensione domani, non a chi va in pensione tra 2 giorni e dovrebbe aspettare 1 anno in più.
- la germania come tutti i paesi ha i suoi problemi... come pure l'europa, basti guardare il pasticcio del tetto al prezzo del gas, una cosa ignobile. Ma è innegabile che siano stati fatti passi in avanti dalla germania nazista e che insieme si siano raggiunti anche tanti buoni traguardi. Ci sono un sacco di cose che se non fossimo in europa semplicemente non funzionerebbero, e il fatto che venga messo il freno a spese folli dei nostri governi lo considero uno dei plus perché per quanto ora possa dar fastidio, in particolare a livello individuale, in futuro porterà dei miglioramenti.
Ciò detto la mia filosofia è non affidarmi allo stato, se uno vuole ritirarsi prima dal lavoro da anni a questa parte i contributi minimi per farlo sono 20 anni di contributi (e anche quando sono stati cambiati da 15 a 20 chi già ne aveva maturati 15 prima di quella data poteva e può ancora, andarci con 15) raggiungendo l'età. Dopo 20 anni di contributi allo stato ogni anno di spese risparmiato è un anno in cui ci si può ritirare prima dal lavoro. Non mi fa impazzire il fatto che quando potrò usufruire della pensione io probabilmente si andrà a 70 anni al posto che a 67, ma tra risparmi, investimenti e tfr ho intenzione di ritirarmi decisamente prima questo a prescindere da quel che farà lo stato (purché si mantenga entro certi limiti).
E visto che l'europa è un fattore di stabilizzazione preferisco di gran lunga lo status quo ad un'avventura nella nuova liretta.