Vivere di rendita, posso (Vol. LIV)?

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Ma scusatemi, avete presente in che situazione è arrivato Monti?
Manco a me piacciono le patrimoniali e il bollo è una tassa patrimoniale. Però va giudicato il contesto. Monti è una persona competente, poi si può essere contro la sua politica, lecitamente. Ma la competenza è oggettiva. Come per Draghi.
 
Si avvicina il Natale, riponete gli artigli...:yeah:
 

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Al governo ci sono stati alcuni degli uomini più invidiati dal resto del mondo (monti o draghi), ma la maggioranza degli italiani preferisce alla fine Conte o Salvini, perché permette loro di vivere come sempre fatto sulle spalle.di cinque milioni di sfigati che pagano per tutti quanti.
1. I Governi devono essere politici solo così possono assumersi la responsabilità politica delle loro scelte.
Governi tecnici stile Draghi e Monti, che non rilasciano nessuna intervista nè alle TV nei ai giornali non fanno bene in una democrazia.

2. "Sulle spalle di cinque milioni di sfigati che pagano per tutti quanti?"

Quindi secondo te a tenere in piedi l'Italia sono 5.000.000 di italiani, che tolti i dipendenti pubblici - 3.500.000(le cui imposte rappresentano una mera partita di giro per lo Stato) sono 1.500.000 di italiani? Mah.:rolleyes: Per pietà non consideriamo nemmeno i dipendenti di municipalizzate e partecipate interamente dal MEF.

Ah non dimentichiamoci che anche le imprese pagano le tasse (anche le brutte e cattive PMI):o
Il problema poi rimane sempre lo stesso purtroppo.....la mediocrità e l'incapacità dei governanti e dei politici eletti democraticamente dagli italiani è tale per cui non ci vuole molto per eccellere....basta semplicemente fare cose di buon senso.
Fare le cose con buon senso equivale a distruggere la domanda interna e sperare che la Germania acquisti i nostri prodotti? :o:D

 
Ma scusatemi, avete presente in che situazione è arrivato Monti?
Manco a me piacciono le patrimoniali e il bollo è una tassa patrimoniale. Però va giudicato il contesto. Monti è una persona competente, poi si può essere contro la sua politica, lecitamente. Ma la competenza è oggettiva. Come per Draghi.

Pensa che io Monti l'ho anche votato. Ora se ci ripenso un po' mi viene da ridere, ma è facile ragionare col senno di poi.
Al momento appariva l'unica via d'uscita accettabile.
 
Fare le cose con buon senso equivale a distruggere la domanda interna e sperare che la Germania acquisti i nostri prodotti? :o:D


dai...basta davvero !
Continui a riciclare le balle trite e ritrite del main-stream sovranista.
Portare il dibattito pubblico su tali livelli infimi non aiuta a far crescere il paese

Qui smonto per sempre l’ignobile bufala di Monti che si vanterebbe di avere distrutto la domanda interna

" Davvero qualcuno può essere così stupido da credere che Monti trovi intelligente vantarsi in diretta su uno dei principali network televisivi mondiali del fatto di avere sadicamente distrutto la domanda interna? "

si...a quanto pare qualcuno lo crede
 
beh...che dire ?!
Io che sono rentier non ho votato Meloni...ma a questo punto...vista l'insistenza a furor di popolo...un ringraziamento a tutti quelli che l'hanno votata.

Meloni fa un altro favore a ricchi e rentier. E sbaglia per 3 motivi (di L. Bianco)

In manovra la norma che permette di far pagare di meno tasse sui guadagni di borsa: dal 26 al 14%. Alla faccia dei lavoratori dipendenti che pagano sempre le stesse aliquote. Tabellini (Bocconi): “La Melonomics è un problema per l’equità fiscale, le casse dello Stato e penalizza la modernizzazione dell’Italia”
09 Dicembre 2022 alle 19:55

Nella manovra Giorgia Meloni aggiunge sempre più premi per ricchi, rentier e autonomi a discapito di dipendenti e pensionati. Prima la flat tax per le partite Iva. Poi la rottamazione delle cartelle esattoriali di basso taglio. Infine la criptosanatoria e ora - ultima novità - lo sconto fiscale per i guadagni in Borsa. Le tasse, in quest’ultimo caso, verranno tagliate dal 26 al 14%, sostanzialmente quasi la metà. Una operazione vantaggiosa per gli investitori rentier, un po’ meno per le casse dello Stato, che sacrificano le entrate nel medio-lungo periodo a fronte di incassi immediati. Insomma, prevale la filosofia dei pochi, maledetti e subito. Sono infatti tre i motivi per cui la Melonomics, secondo l’ex rettore dell’Università Bocconi Guido Tabellini, sta andando nella direzione sbagliata: l’iniquità fiscale, perché avvantaggia solo alcune categorie mentre ne penalizza altre (i lavoratori dipendenti in primis); la miopia sui conti, perché fa sconti fiscali per incassare oggi ma riduce l’entrate dello Stato in termini assoluti sul lungo periodo; l’inefficienza per il sistema paese, “perché non puoi modernizzare l’Italia sussidiando fiscalmente le categorie meno dinamiche, cioè le partite Iva”.​

Ma come funziona l’operazione che il governo ha deciso di piazzare in manovra, articoli 26 e 27 del disegno di legge, per fare cassa anche sulle rendite degli azionisti? Lo abbiamo chiesto al commercialista Carlo Alberto Micheli: “Se un risparmiatore investe 100 euro su azioni o Etf e vede aumentare il valore del titolo a 1000, sui 900 di plusvalenza dovrà pagare il 26% di tasse allo Stato, quando venderà. Il problema – per le casse dello Stato – è che spesso chi detiene questi titoli è un holder di lungo periodo. Li compra ora e li rivende tra 10-15 anni, tenendoli da parte”. Questo significa che le tasse saranno pagatee tra 10-15 anni e fino ad allora il fisco non vedrà un solo quattrino. Ma questo governo ha fretta di battere cassa e vuole raccogliere gettito anche dagli holder di lungo periodo.​

“Il governo gli da la possibilità di rivalutare gli investimenti azionari fatti”. Prima si poteva fare sulle quote di società, sugli immobili, sulle non quotate o sui terreni edificabili. Ora, se la misura andrà in porto con l’approvazione della legge di bilancio, ci saranno tasse ridotte sia sulle plusvalenze azionarie che su quelle criptovalutarie, come abbiamo spiegato qui. Certo, il contribuente avrà comunque, come sempre, l’obbligo di presentare tutti gli elementi precisi. Quando ha comprato un titolo e a quanto. “In questo caso però lo Stato non ti obbliga a rivendere l’azione per avere l’agevolazione. No, il 14% si applica sulla rivalutazione. Se nel 2010 hai comprato il titolo a 100 e ora lo stesso è a 1000, puoi pagare il 14% sui 900 di plusvalenza. Poi quel titolo puoi anche rivenderlo più avanti, tra qualche anno, come era nei tuoi piani originali – spiega Micheli – e il 26% dovrai pagarlo solo sull’ulteriore plusvalenza fatta dopo la rivalutazione”.​

E lo Stato cosa ci guadagna? “Entrano più soldi, qui e ora. Perché tantissimi risparmiatori avrebbero venduto e pagato le tasse chissà quando. In questo modo lo Stato fa cassa prima”. E non stiamo parlando di qualche spicciolo. L’impatto della misura può essere massiccio. Secondo l’Istat, in Italia ben 700 miliardi di euro sono investiti in fondi comuni. E 1.200 miliardi in polizze assicurative. Cioè esattamente lì dove la norma andrebbe a intervenire. Ovviamente questo non significa che tutti vorranno partecipare alla rivalutazione, anzi: “Spesso il risparmiatore mette i soldi su questi strumenti proprio per pagare tasse molto più in là. E quindi a loro va bene pagare comunque il 26% tra 10-15 anni”. Comunque, per chi pagherà il 14% già dal 2023, sarà una mossa doppiamente vantaggiosa per il governo: a livello economico ma anche elettorale: “Quelli sono soldi del ceto medio, dei risparmiatori, piccoli e grandi che siano”. Milioni di persone. Quindi di elettori. “Il vantaggio, ai loro occhi, c’è eccome: pagare il 14% significa pagare una tassazione che è un quarto di quella che si paga sui redditi da lavoro dipendente o autonomo”.​

Un chiaro problema di equità fiscale, e non è la prima volta se pensiamo alla Melonomics, la politica economica e soprattutto fiscale di un governo che, in poco meno di due mesi in carica, procede spedito verso il taglio delle tasse per le partite Iva con la flat tax, una criptosanatoria e una tregua fiscale, con il cestinamento delle cartelle fino a 1000 euro: “Non c’è solo un problema di equità di trattamento tra redditi da capitale e redditi da lavoro dipendente” afferma ad HuffPost Guido Tabellini, economista ed ex rettore dell’Università Bocconi di Milano: “Le scelte dell’esecutivo in ambito fiscale sono decisamente miopi dato che, con la scusa di voler far cassa prima, privi lo Stato di entrate in termini assoluti più alte sul medio e lungo periodo”. Cioè la logica spiegata dal commercialista Micheli: sulle plusvalenze fino a oggi paghi il 14% e su quelle future torni al 26%. Ma intanto hai risparmiato dodici punti percentuali. Soldi che restano nelle tasche dell’investitore, ma non vanno in quelle dello Stato. “Su flat tax, cartelle esattoriali e rivalutazioni sulle plusvalenze si è detto molto dell’iniquità, ma il problema sta anche nell’efficienza di questo genere di provvedimenti” continua il prof. Tabellini: “L’esigenza del nostro paese è quella di modernizzare la propria economia, non c’è dubbio. Per farlo, però, la strada del sostegno fiscale alle partite Iva e autonomi non è quella giusta. Per innovare bisogna puntare su settori più dinamici e grandi imprese. I provvedimenti del governo Meloni, invece, penalizzano la modernizzazione italiana”.​



beh...che dire ?!
Io che sono rentier non ho votato Meloni...ma a questo punto...vista l'insistenza a furor di popolo...un ringraziamento a tutti quelli che l'hanno votata.

Meloni fa un altro favore a ricchi e rentier. E sbaglia per 3 motivi (di L. Bianco)

In manovra la norma che permette di far pagare di meno tasse sui guadagni di borsa: dal 26 al 14%. Alla faccia dei lavoratori dipendenti che pagano sempre le stesse aliquote. Tabellini (Bocconi): “La Melonomics è un problema per l’equità fiscale, le casse dello Stato e penalizza la modernizzazione dell’Italia”
09 Dicembre 2022 alle 19:55

Nella manovra Giorgia Meloni aggiunge sempre più premi per ricchi, rentier e autonomi a discapito di dipendenti e pensionati. Prima la flat tax per le partite Iva. Poi la rottamazione delle cartelle esattoriali di basso taglio. Infine la criptosanatoria e ora - ultima novità - lo sconto fiscale per i guadagni in Borsa. Le tasse, in quest’ultimo caso, verranno tagliate dal 26 al 14%, sostanzialmente quasi la metà. Una operazione vantaggiosa per gli investitori rentier, un po’ meno per le casse dello Stato, che sacrificano le entrate nel medio-lungo periodo a fronte di incassi immediati. Insomma, prevale la filosofia dei pochi, maledetti e subito. Sono infatti tre i motivi per cui la Melonomics, secondo l’ex rettore dell’Università Bocconi Guido Tabellini, sta andando nella direzione sbagliata: l’iniquità fiscale, perché avvantaggia solo alcune categorie mentre ne penalizza altre (i lavoratori dipendenti in primis); la miopia sui conti, perché fa sconti fiscali per incassare oggi ma riduce l’entrate dello Stato in termini assoluti sul lungo periodo; l’inefficienza per il sistema paese, “perché non puoi modernizzare l’Italia sussidiando fiscalmente le categorie meno dinamiche, cioè le partite Iva”.​

Ma come funziona l’operazione che il governo ha deciso di piazzare in manovra, articoli 26 e 27 del disegno di legge, per fare cassa anche sulle rendite degli azionisti? Lo abbiamo chiesto al commercialista Carlo Alberto Micheli: “Se un risparmiatore investe 100 euro su azioni o Etf e vede aumentare il valore del titolo a 1000, sui 900 di plusvalenza dovrà pagare il 26% di tasse allo Stato, quando venderà. Il problema – per le casse dello Stato – è che spesso chi detiene questi titoli è un holder di lungo periodo. Li compra ora e li rivende tra 10-15 anni, tenendoli da parte”. Questo significa che le tasse saranno pagatee tra 10-15 anni e fino ad allora il fisco non vedrà un solo quattrino. Ma questo governo ha fretta di battere cassa e vuole raccogliere gettito anche dagli holder di lungo periodo.​

“Il governo gli da la possibilità di rivalutare gli investimenti azionari fatti”. Prima si poteva fare sulle quote di società, sugli immobili, sulle non quotate o sui terreni edificabili. Ora, se la misura andrà in porto con l’approvazione della legge di bilancio, ci saranno tasse ridotte sia sulle plusvalenze azionarie che su quelle criptovalutarie, come abbiamo spiegato qui. Certo, il contribuente avrà comunque, come sempre, l’obbligo di presentare tutti gli elementi precisi. Quando ha comprato un titolo e a quanto. “In questo caso però lo Stato non ti obbliga a rivendere l’azione per avere l’agevolazione. No, il 14% si applica sulla rivalutazione. Se nel 2010 hai comprato il titolo a 100 e ora lo stesso è a 1000, puoi pagare il 14% sui 900 di plusvalenza. Poi quel titolo puoi anche rivenderlo più avanti, tra qualche anno, come era nei tuoi piani originali – spiega Micheli – e il 26% dovrai pagarlo solo sull’ulteriore plusvalenza fatta dopo la rivalutazione”.​

E lo Stato cosa ci guadagna? “Entrano più soldi, qui e ora. Perché tantissimi risparmiatori avrebbero venduto e pagato le tasse chissà quando. In questo modo lo Stato fa cassa prima”. E non stiamo parlando di qualche spicciolo. L’impatto della misura può essere massiccio. Secondo l’Istat, in Italia ben 700 miliardi di euro sono investiti in fondi comuni. E 1.200 miliardi in polizze assicurative. Cioè esattamente lì dove la norma andrebbe a intervenire. Ovviamente questo non significa che tutti vorranno partecipare alla rivalutazione, anzi: “Spesso il risparmiatore mette i soldi su questi strumenti proprio per pagare tasse molto più in là. E quindi a loro va bene pagare comunque il 26% tra 10-15 anni”. Comunque, per chi pagherà il 14% già dal 2023, sarà una mossa doppiamente vantaggiosa per il governo: a livello economico ma anche elettorale: “Quelli sono soldi del ceto medio, dei risparmiatori, piccoli e grandi che siano”. Milioni di persone. Quindi di elettori. “Il vantaggio, ai loro occhi, c’è eccome: pagare il 14% significa pagare una tassazione che è un quarto di quella che si paga sui redditi da lavoro dipendente o autonomo”.​

Un chiaro problema di equità fiscale, e non è la prima volta se pensiamo alla Melonomics, la politica economica e soprattutto fiscale di un governo che, in poco meno di due mesi in carica, procede spedito verso il taglio delle tasse per le partite Iva con la flat tax, una criptosanatoria e una tregua fiscale, con il cestinamento delle cartelle fino a 1000 euro: “Non c’è solo un problema di equità di trattamento tra redditi da capitale e redditi da lavoro dipendente” afferma ad HuffPost Guido Tabellini, economista ed ex rettore dell’Università Bocconi di Milano: “Le scelte dell’esecutivo in ambito fiscale sono decisamente miopi dato che, con la scusa di voler far cassa prima, privi lo Stato di entrate in termini assoluti più alte sul medio e lungo periodo”. Cioè la logica spiegata dal commercialista Micheli: sulle plusvalenze fino a oggi paghi il 14% e su quelle future torni al 26%. Ma intanto hai risparmiato dodici punti percentuali. Soldi che restano nelle tasche dell’investitore, ma non vanno in quelle dello Stato. “Su flat tax, cartelle esattoriali e rivalutazioni sulle plusvalenze si è detto molto dell’iniquità, ma il problema sta anche nell’efficienza di questo genere di provvedimenti” continua il prof. Tabellini: “L’esigenza del nostro paese è quella di modernizzare la propria economia, non c’è dubbio. Per farlo, però, la strada del sostegno fiscale alle partite Iva e autonomi non è quella giusta. Per innovare bisogna puntare su settori più dinamici e grandi imprese. I provvedimenti del governo Meloni, invece, penalizzano la modernizzazione italiana”.​


Ma che roba è ?:eek:

Questi equiparano la fiscalità dei risparmi con quella del lavoro, i soldi messi negli investimenti hanno già pagato le imposte, rob da matti.

Stanno tentando di “utilizzare” subito/quasi subito i soldi presenti nei c/c degli italiani, c’è anche la proposta dei btp autartici.

È un chiaro sintomo di un paese con le pezze al cul.
 
2. "Sulle spalle di cinque milioni di sfigati che pagano per tutti quanti?"

Quindi secondo te a tenere in piedi l'Italia sono 5.000.000 di italiani, che tolti i dipendenti pubblici - 3.500.000(le cui imposte rappresentano una mera partita di giro per lo Stato) sono 1.500.000 di italiani? Mah.:rolleyes:
Ah non dimentichiamoci che anche le imprese pagano le tasse (anche le brutte e cattive PMI):o

Tipico degli italiani pensare di dare la colpa di tutto quello che non va agli altri.. è vecchia come il mondo.
Mai mettersi in discussione..
 
@alfa71 giusto per capire significa che anche le tasse sui dividendi azioni/proventi etf calano al 14%?
E la tassazione sui CD?
Giusto per capire come dovrebbe essere impostata la cosa.

Poi come fanno a far pagare il 14% su un'azione che sale oggi, poi magari domani scende (visto che non l'hai venduta)?
 
Che poi, non avere il totem assoluto dell'Europa e dei tecnocrati visti come moderni Sommi Sacerdoti destinati a portarci per mano verso un futuro radioso, non vuol dire essere sovranisti, ma proprio per niente.

Vuol dire semplicemente essere più equilibrati nei giudizi e accorgersi che non è tutto oro quel che luccica, mai.

Ma il partito preso quello è, dunque amen.

Io sono il primo a non voler dare un centesimo ai tedeschi e a non voler foraggiare la loro macchina economica. Li ho conosciuti e ci ho lavorato: per carità.
Gente attaccata al denaro e povera dentro.
Arrivano con le BMW serie 5 e persino i tovaglioli e carta igienica nel bagagliaio, comprati nei loro negozi, pur di non spendere da noi. Oppure vanno alla LIDL.

Gente che dai tempi di Tacito vuole dominare l'Europa pur non avendone le capacità, ma solo la predisposizione ad obbedire agli ordini (QUALSIASI ordine, come s'è visto 80 anni fa).
 
Pensa che io Monti l'ho anche votato. Ora se ci ripenso un po' mi viene da ridere, ma è facile ragionare col senno di poi.
Al momento appariva l'unica via d'uscita accettabile.

Appariva l'unica via di uscita. Ovviamente poi le cose cambiano, se le guardi con gli occhi di 10 anni dopo. Ma allora era così.
 
Ma scusatemi, avete presente in che situazione è arrivato Monti?
Manco a me piacciono le patrimoniali e il bollo è una tassa patrimoniale. Però va giudicato il contesto. Monti è una persona competente, poi si può essere contro la sua politica, lecitamente. Ma la competenza è oggettiva. Come per Draghi.

Quindi te la sei bevuta?
 
@alfa71 giusto per capire significa che anche le tasse sui dividendi azioni/proventi etf calano al 14%?
E la tassazione sui CD?
Giusto per capire come dovrebbe essere impostata la cosa.

Poi come fanno a far pagare il 14% su un'azione che sale oggi, poi magari domani scende (visto che non l'hai venduta)?
È un rischio di chi sceglie di affrancare.
 
Appariva l'unica via di uscita. Ovviamente poi le cose cambiano, se le guardi con gli occhi di 10 anni dopo. Ma allora era così.

Certamente.
ma non mi era comunque piaciuto quello che aveva portato a Monti: i governi eletti (buoni, mediocri o pessimi) dovrebbero essere mandati a casa dagli elettori, non da un consiglio ristretto di tecnocrati.
 


Io sono il primo a non voler dare un centesimo ai tedeschi e a non voler foraggiare la loro macchina economica. Li ho conosciuti e ci ho lavorato: per carità.

Quindi con i tedeschi alla fine ci hai fatto affari...hai ottenuto un guadagno da loro.
Forse dopotutto, se sei arrivato alla condizione di rentier, lo devi anche ai soldi guadagnati grazie ai tedeschi.

Che lavoro hai fatto con i tedeschi ? qualche attività turistica sul Lago di Garda ?
 
@alfa71 giusto per capire significa che anche le tasse sui dividendi azioni/proventi etf calano al 14%?
E la tassazione sui CD?
Giusto per capire come dovrebbe essere impostata la cosa.

Poi come fanno a far pagare il 14% su un'azione che sale oggi, poi magari domani scende (visto che non l'hai venduta)?

Non ho capito molto bene come funziona il meccanismo
Sembra ci sia uno sconto sul capital gain per chi vende un titolo in plusvalenza con un certo anticipo.

Oltretutto non ho capito come vengono trattati i titoli di stato in quanto essi sono già tassati al 12,5% che è più basso del 14% previsto come sconto
 
Non ho capito molto bene come funziona il meccanismo
Sembra ci sia uno sconto sul capital gain per chi vende un titolo in plusvalenza con un certo anticipo.

Oltretutto non ho capito come vengono trattati i titoli di stato in quanto essi sono già tassati al 12,5% che è più basso del 14% previsto come sconto
Secondo quel che leggo qui
Aliquota Ridotta Redditi da Capitale 14%: Super Occasione? Ultime Novità

Pare valga di fatto solo per ETF, fondi comuni ed assicurazioni e, da quel che si può capire, non vale sui proventi da etf ma solo sull'aumento del capitale...
Molto meno interessante di quanto poteva sembrare, praticamente una scommessa molto pericolosa.
 
che cosa c'era da bersi esattamente ?
Lo spread stava a 500 ed i mercati scappavano a gambe levate dall'Italia che veniva vista da tutti come la prossima Grecia
Dai su...

È stato un simil colpo di Stato.

Berlusconi pur avendo la fiducia in entrambe le camere è stato costretto a dimettersi (come dimenticare le grida di giubilo di molti italiani, ma si sa noi italiani siamo sempre stati dei voltagabbana, Berlusconi non lo ha mai votato nessuno:o:D :clap:).

Pochi giorni dopo Monti viene nominato Senatore a vita e Presidente del Consiglio.

Tra l'altro, l'Italia, seconda manifattura d'Europa, come la Grecia? Stiamo scherzando? Senza considerare l'enorme risparmio privato.

E' stato fatto un bel lavaggio del cervello agli italiani che devono sentirsi nullità, poveri e si devono paragonare al Burundi.
 
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Stato
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