Vivere di rendita, posso (Vol. LV)?

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Foster

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Cosa non si inventano per fare cassa...
Nella manovra il governo aggiunge sempre più premi per ricchi, rentier e autonomi a discapito di dipendenti . Prima la flat tax per le partite Iva. Poi la rottamazione delle cartelle esattoriali di basso taglio. Infine la criptosanatoria e ora - ultima novità - lo sconto fiscale per i guadagni in Borsa. Le tasse, in quest’ultimo caso, verranno tagliate dal 26 al 14%, sostanzialmente quasi la metà. Una operazione vantaggiosa per gli investitori rentier, un po’ meno per le casse dello Stato, che sacrificano le entrate nel medio-lungo periodo a fronte di incassi immediati. Insomma, prevale la filosofia dei pochi, maledetti e subito. Sono infatti tre i motivi per cui la Melonomics, secondo l’ex rettore dell’Università Bocconi Guido Tabellini, sta andando nella direzione sbagliata: l’iniquità fiscale, perché avvantaggia solo alcune categorie mentre ne penalizza altre (i lavoratori dipendenti in primis); la miopia sui conti, perché fa sconti fiscali per incassare oggi ma riduce l’entrate dello Stato in termini assoluti sul lungo periodo; l’inefficienza per il sistema paese, “perché non puoi modernizzare l’Italia sussidiando fiscalmente le categorie meno dinamiche, cioè le partite Iva”.
Ma come funziona l’operazione che il governo ha deciso di piazzare in manovra, articoli 26 e 27 del disegno di legge, per fare cassa anche sulle rendite degli azionisti? Se un risparmiatore investe 100 euro su azioni o Etf e vede aumentare il valore del titolo a 1000, sui 900 di plusvalenza dovrà pagare il 26% di tasse allo Stato, quando venderà. Il problema – per le casse dello Stato – è che spesso chi detiene questi titoli è un holder di lungo periodo. Li compra ora e li rivende tra 10-15 anni, tenendoli da parte”. Questo significa che le tasse saranno pagate tra 10-15 anni e fino ad allora il fisco non vedrà un solo quattrino. Ma questo governo ha fretta di battere cassa e vuole raccogliere gettito anche dagli holder di lungo periodo.
“Il governo gli da la possibilità di rivalutare gli investimenti azionari fatti”. Prima si poteva fare sulle quote di società, sugli immobili, sulle non quotate o sui terreni edificabili. Ora, se la misura andrà in porto con l’approvazione della legge di bilancio, ci saranno tasse ridotte sia sulle plusvalenze azionarie che su quelle criptovalutarie, Certo, il contribuente avrà comunque, come sempre, l’obbligo di presentare tutti gli elementi precisi. Quando ha comprato un titolo e a quanto. “In questo caso però lo Stato non ti obbliga a rivendere l’azione per avere l’agevolazione. No, il 14% si applica sulla rivalutazione. Se nel 2010 hai comprato il titolo a 100 e ora lo stesso è a 1000, puoi pagare il 14% sui 900 di plusvalenza. Poi quel titolo puoi anche rivenderlo più avanti, tra qualche anno, come era nei tuoi piani originali e il 26% dovrai pagarlo solo sull’ulteriore plusvalenza fatta dopo la rivalutazione”.
 
come mai questo repentino cambio di volume?
 
Nella manovra il governo aggiunge sempre più premi per ricchi, rentier e autonomi a discapito di dipendenti . Prima la flat tax per le partite Iva. Poi la rottamazione delle cartelle esattoriali di basso taglio. Infine la criptosanatoria e ora - ultima novità - lo sconto fiscale per i guadagni in Borsa. Le tasse, in quest’ultimo caso, verranno tagliate dal 26 al 14%, sostanzialmente quasi la metà. Una operazione vantaggiosa per gli investitori rentier, un po’ meno per le casse dello Stato, che sacrificano le entrate nel medio-lungo periodo a fronte di incassi immediati. Insomma, prevale la filosofia dei pochi, maledetti e subito. Sono infatti tre i motivi per cui la Melonomics, secondo l’ex rettore dell’Università Bocconi Guido Tabellini, sta andando nella direzione sbagliata: l’iniquità fiscale, perché avvantaggia solo alcune categorie mentre ne penalizza altre (i lavoratori dipendenti in primis); la miopia sui conti, perché fa sconti fiscali per incassare oggi ma riduce l’entrate dello Stato in termini assoluti sul lungo periodo; l’inefficienza per il sistema paese, “perché non puoi modernizzare l’Italia sussidiando fiscalmente le categorie meno dinamiche, cioè le partite Iva”.
Ma come funziona l’operazione che il governo ha deciso di piazzare in manovra, articoli 26 e 27 del disegno di legge, per fare cassa anche sulle rendite degli azionisti? Se un risparmiatore investe 100 euro su azioni o Etf e vede aumentare il valore del titolo a 1000, sui 900 di plusvalenza dovrà pagare il 26% di tasse allo Stato, quando venderà. Il problema – per le casse dello Stato – è che spesso chi detiene questi titoli è un holder di lungo periodo. Li compra ora e li rivende tra 10-15 anni, tenendoli da parte”. Questo significa che le tasse saranno pagate tra 10-15 anni e fino ad allora il fisco non vedrà un solo quattrino. Ma questo governo ha fretta di battere cassa e vuole raccogliere gettito anche dagli holder di lungo periodo.
“Il governo gli da la possibilità di rivalutare gli investimenti azionari fatti”. Prima si poteva fare sulle quote di società, sugli immobili, sulle non quotate o sui terreni edificabili. Ora, se la misura andrà in porto con l’approvazione della legge di bilancio, ci saranno tasse ridotte sia sulle plusvalenze azionarie che su quelle criptovalutarie, Certo, il contribuente avrà comunque, come sempre, l’obbligo di presentare tutti gli elementi precisi. Quando ha comprato un titolo e a quanto. “In questo caso però lo Stato non ti obbliga a rivendere l’azione per avere l’agevolazione. No, il 14% si applica sulla rivalutazione. Se nel 2010 hai comprato il titolo a 100 e ora lo stesso è a 1000, puoi pagare il 14% sui 900 di plusvalenza. Poi quel titolo puoi anche rivenderlo più avanti, tra qualche anno, come era nei tuoi piani originali e il 26% dovrai pagarlo solo sull’ulteriore plusvalenza fatta dopo la rivalutazione”.

Tutta sta cosa del “regalo ai ricchi” sa di stantio, comunque.
Certa stampa dovrebbe sapere che governo PD 5S e satelliti eventuali = più benefici per statali e nullafacenti in generale
Governo di Cdx = più vantaggi al lavoro autonomo e meno caccia alle streghe sulle rendite.

Per questo li votiamo, mica per la loro bella faccia 😎
 
Cosa non si inventano per fare cassa.. lo sconto fiscale per i guadagni in Borsa. Le tasse, in quest’ultimo caso, verranno tagliate dal 26 al 14%, sostanzialmente quasi la metà. Una operazione vantaggiosa per gli investitori rentier
A me sembra una bella leggina fatta apposta per arginare la fuga dalle polizze ramo primo a rendimento infimo, chi affranca deve tenere la polizza fino al 2025, bella fregatura.
 
Li votate ma in pochi se contiamo lo spezzatino tra partiti vari e il 1° partito, che è quello degli astensionisti che pensano uno valga l'altro.

L’astensionismo e il partito del non voto - Openpolis

. I risultati elettorali infatti mostrano come la coalizione che ha ricevuto più voti e che otterrà la maggioranza parlamentare ha raccolto il consenso di poco più di 1 elettore su 4. È stato invece il “partito del non voto” l’opzione più comune in questa tornata elettorale, rappresentando la scelta di quasi il 40% del corpo elettorale.
 
A me sembra una bella leggina fatta apposta per arginare la fuga dalle polizze ramo primo a rendimento infimo, chi affranca deve tenere la polizza fino al 2025, bella fregatura.
vediamo quando sarà in GU cosa dirà la norma e quali saranno i cavilli...se passa sarà interessante argomento di cui dibattere a gennaio.
 
Cosa non si inventano per fare cassa...
Nella manovra il governo aggiunge sempre più premi per ricchi, rentier e autonomi a discapito di dipendenti . Prima la flat tax per le partite Iva. Poi la rottamazione delle cartelle esattoriali di basso taglio. Infine la criptosanatoria e ora - ultima novità - lo sconto fiscale per i guadagni in Borsa. Le tasse, in quest’ultimo caso, verranno tagliate dal 26 al 14%, sostanzialmente quasi la metà. Una operazione vantaggiosa per gli investitori rentier, un po’ meno per le casse dello Stato, che sacrificano le entrate nel medio-lungo periodo a fronte di incassi immediati. Insomma, prevale la filosofia dei pochi, maledetti e subito. Sono infatti tre i motivi per cui la Melonomics, secondo l’ex rettore dell’Università Bocconi Guido Tabellini, sta andando nella direzione sbagliata: l’iniquità fiscale, perché avvantaggia solo alcune categorie mentre ne penalizza altre (i lavoratori dipendenti in primis); la miopia sui conti, perché fa sconti fiscali per incassare oggi ma riduce l’entrate dello Stato in termini assoluti sul lungo periodo; l’inefficienza per il sistema paese, “perché non puoi modernizzare l’Italia sussidiando fiscalmente le categorie meno dinamiche, cioè le partite Iva”.
Ma come funziona l’operazione che il governo ha deciso di piazzare in manovra, articoli 26 e 27 del disegno di legge, per fare cassa anche sulle rendite degli azionisti? Se un risparmiatore investe 100 euro su azioni o Etf e vede aumentare il valore del titolo a 1000, sui 900 di plusvalenza dovrà pagare il 26% di tasse allo Stato, quando venderà. Il problema – per le casse dello Stato – è che spesso chi detiene questi titoli è un holder di lungo periodo. Li compra ora e li rivende tra 10-15 anni, tenendoli da parte”. Questo significa che le tasse saranno pagate tra 10-15 anni e fino ad allora il fisco non vedrà un solo quattrino. Ma questo governo ha fretta di battere cassa e vuole raccogliere gettito anche dagli holder di lungo periodo.
“Il governo gli da la possibilità di rivalutare gli investimenti azionari fatti”. Prima si poteva fare sulle quote di società, sugli immobili, sulle non quotate o sui terreni edificabili. Ora, se la misura andrà in porto con l’approvazione della legge di bilancio, ci saranno tasse ridotte sia sulle plusvalenze azionarie che su quelle criptovalutarie, Certo, il contribuente avrà comunque, come sempre, l’obbligo di presentare tutti gli elementi precisi. Quando ha comprato un titolo e a quanto. “In questo caso però lo Stato non ti obbliga a rivendere l’azione per avere l’agevolazione. No, il 14% si applica sulla rivalutazione. Se nel 2010 hai comprato il titolo a 100 e ora lo stesso è a 1000, puoi pagare il 14% sui 900 di plusvalenza. Poi quel titolo puoi anche rivenderlo più avanti, tra qualche anno, come era nei tuoi piani originali e il 26% dovrai pagarlo solo sull’ulteriore plusvalenza fatta dopo la rivalutazione”.
Il passato é andato... Plus azionarie tassate al top...... Ora sui 3 titoli perdo...
 
+0.50 confermato
Decisioni di politica monetaria

il Consiglio direttivo ritiene che i tassi di interesse debbano ancora aumentare in misura significativa a un ritmo costante per raggiungere livelli sufficientemente restrittivi

E' arrivato Babbo Natale...bund di nuovo al 2% :clap::clap::clap::clap:
 
Ultima modifica:
Ricapitolando, la BCE ha passato gli ultimi 10 anni cercando di far salire l'inflazione al 2-3%. Viene da chiedersi quanto ci metterà a riportarla a questi valori... altri 10 anni?? :rolleyes:
secondo il loro report (che vale per quel che vale) ci arrivano nel 2025
L’inflazione dovrebbe registrare una marcata riduzione in corso d’anno, per poi collocarsi in media al 3,4% nel 2024 e al 2,3% nel 2025

tieni conto che nel report di settembre, se ricordo bene, nel '23 prevedevano 5.5 e nel '24 2.3, quindi posticipato di un anno...e ora orecchie alla madama

comunque con questi dati e il continuo ripetere di aumenti significativi e costanti da parte della madama, credo sia molto probabile un altro +0.5 alla riunione del 2 febbraio...

la 3 gg. che poteva essere disastrosa, in realtà si è rivelata buon viatico per almeno il I trimestre '23 :yes::yes::yes: ottime news, adesso si pensa solo a godersi le feste, che tra 10 gg. è Natale :)
 
Ultima modifica:
Ricapitolando, la BCE ha passato gli ultimi 10 anni cercando di far salire l'inflazione al 2-3%. Viene da chiedersi quanto ci metterà a riportarla a questi valori... altri 10 anni?? :rolleyes:
L'inflazione è rimasta moribonda per un decennio e poi negli ultimi 1/2 anni si è risvegliata, improvvisamente ed inaspettatamente, arrivando a toccare vette che l'ultima volta si sono viste quando noi del 3d eravamo davvero molto più giovani e qualcuno forse non era nemmeno nato..

Per quanto mi riguarda i motivi di tale improvviso risveglio mi sono chiari......durante il lockdown le attività a livello globale sono state chiuse mentre i governi nel contempo mettevano in tasca alla gente quantità di soldi attraverso sussidi, bonus etc. Non serve avere un master alla London School of Economics per comprendere cosa accade se l'offerta viene letteralmente soppressa in modo forzoso e si alimenta la domanda in maniera altrettanto forzosa.

Non ho idea quanto tempo ancora durerà l'inflazione ma a me sembra chiaro che il suo risveglio è stato dettato da cause del tutto anomale ed indotte in modo artificioso. Non certo perchè vi sia stato un repentino sprint delle economie mondiali dovuto a crescita economica a manetta e conseguente ripresa dei consumi
 
@alfa71 come è nata può anche essere chiaro.
ma il fatto che sia nata per situazioni contingenti, non ci dice nulla su come debba essere gestita e su come e quando possa riassorbirsi o quantomeno fermarsi.

quando si è messo in moto un ingranaggio poi non è scontato che sia semplice fermarlo.
io ora voglio un aumento del 20% perchè un 10% lo volevo chiedere prima... se a questo ci mettiamo un 12% di inflazione ecco che mi trovo a chiedere il 20%.
per il mio titolare io che chiedo il 20% di aumento sono un'inflazione del 20% e quindi aumenta i listini del 25%, tizio, mio cliente, vede un aumento a listino del 25% e allora aumenterà il suo del 30%... e arresta questo mostro una volta che è partito.
 
@Foster che fai mi freghi il lavoro ? ;)
Scherzo ovviamente.
Comunque bella discesa, anche se spero che ci siano ancora scrolloni, magari anticipiamo il natale :D
 
Stato
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