Presente alla pizzeria di Ortis. Non ho ancora 20anni di contributi ma credo proprio di arrivare e superare i famosi 500k se al mio montante aggiungo 35k per gli anni che mi mancano ai 20. Magari mi sbaglio ma non credo. Una volta che accedo al sito inps controllo.
In effetti non e' facilissimo perche' anche se c'e' tanta gente che guadagna tanto, vige il max di 35k per anno per cui anche se uno guadagna 300k sempre 35k sono.
Nel mio caso mai lavorato nello stato solo in privato prima consulenza top poi varie multinazionali.
A mio avviso chi avra' dei montanti contributivi alti (nonostanti siano soldi veri) la prendera' in c..o pure da pensionato,motivo in piu' per mollare ai 25 anni (incluso riscatto laurea)
1) ad oggi per accedere alla pensione anticipata contributiva con 64 anni di età e 20 di contributi basta un montante di 353.376,31 €, ergo l'avrai verosimilmente già raggiunto
2) quest'anno il massimale di reddito per i versamenti contributivi è stato innalzato a 113.520 € (da 105.014 €), quindi il versamento massimo annuo valido a fini pensionistici sale a circa 37.5k
3) rientri in quella ristretta cerchia di persone che, pur lavorando in Italia, ha avuto sin dall'inizio un buon reddito che è incrementato sino ad arrivare ad un livello notevole per un neo 40enne
4) il massimale è penalizzante per i dirigenti, ma lo è ancor più per i liberi professionisti: un amico 40enne, operante nel settore di
@ortis , da anni ha 180k di ricavi ma causa massimale ed aliquota contributiva del 25% versa relativamente poco
5) nel tuo caso, oltre alla tua idea sull'inopportunità di rimpinguare oltremodo il tuo montante contributivo, immagino che la volontà di smettere di lavorare a 45 anni (20 di lavoro + 5 di riscatto laurea) sia dovuta anche al desiderio di fare altro
Ho amici che raggiungeranno a loro volta i 3 requisiti per la pensione anticipata retributiva entro i 50 anni, ma nessuno, conversandone ora, pare intenzionato a lasciare il lavoro a quell'età: i dipendenti, mediamente, ipotizzano di smettere verso i 55-57, una decina d'anni prima della loro l'età pensionabile, mentre i liberi professionisti vorrebbero, poco oltre i 50 anni, ridurre l'orario (un amico dentista 50enne si è limitato a lavorare da martedì a giovedì full time + il venerdì mattina).
Tutti hanno solidi patrimoni familiari alle spalle, quindi il desiderio di continuare a lavorare per alcuni anni dopo aver raggiunto i requisiti per la pensione anticipata contributiva non è dovuto a necessità economiche.