Vivere di rendita, posso (Vol. LXIV)?

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Vorrà dire che appena possibile metterò non il 60%, ma almeno l’80-85% del ptm su qualche realtà italiana traballante, così avrai argomenti di conversazione anche per il futuro, visto che ultimamente parli solo di questo.

Questo è un 3d dove si parla di tante cose ma a volte anche di finanza...e le allocazioni di portafoglio sono un argomento che riguarda la finanza

Per quanto riguarda il resto e per quanto mi riguarda...puoi mettere i tuoi soldi dove vuoi...cosa della quale a me non frega assolutamente nulla



 
le allocazioni di portafoglio sono un argomento che riguarda la finanza

Giusto.

Le allocazioni passate del MIO portafogli invece sembrano interessare solo te, però.

Io mi farei due domande al posto tuo, ma mi rendo conto che quando l’emotività verso un nick anonimo in un forum prende il sopravvento.. c’è poco da fare appello alla razionalità! A posto così: per me puoi menarmela anche per anni, figurati :o
 
Butto la palla al centro :D
La strategia del rentier-bond ( se mai ne esiste una ) ossia di un rentier che vive dei frutti principalmente/quasi esclusivamente da bond, quale dovrebbe essere ? Scadenze, rendimenti, paesi, valute ecc...

P.S.
Preso spunto da questo thread

TdS con cedola ogni mese
 
Giusto.

Le allocazioni passate del MIO portafogli invece sembrano interessare solo te, però.

Io ero solo interessato ad evidenziare alla platea del forum (dove magari ci sono alcuni novizi che ancora non masticano bene la materia) come sia un errore madornale, secondo i più banali principi della finanza, quello di concentrare una larga parte del proprio patrimonio su di un singolo titolo, prendnedo il tuo caso come esempio.
Anche se tale titolo fosse stato Apple o Amazon.

Non ho nessuna pretesa e nessuna voglia di convincere te dell'imprudenza commessa.
Sarebbe fiato sprecato......come dimostrato dalla tua reazione quando te l'ho fatto notare (assieme a rrupoli)....reazione di chi l'ha presa sul personale
 
Ultima modifica:
ti capisco @margiop perche' il viaggio e gia' la vacanza e quindi il percorso verso uno scopo diventa godimento.Se posso darti un consiglio datti degli obiettivi e poi rispettali. Per me e' stato utile raccontarlo ai miei familiari. Ho detto che avrei fatto della mia vita un qualcosa di straordinario ( non mi prendete per un buffone perche' nn e' che ci sia riuscito :-) pero' per capirci una quindicina di anni fa' mi ero dato l'obiettivo di staccare 10 anni prima del pensionamento che allora era fissato a 64 anni. Sarebbe stato a Giugno 2025. Da questo il mio nickname.
Poi gli anni passano e le cose vanno anche meglio di come me le immaginassi e alla fine ci sono arrivato anche 2 anni prima della mia tabella di marcia. Intanto la pensione l'hanno anche allungata e quindi me ne faccio quasi 15 prima.
Dubbi ne ho sempre tanti ma il fatto di averlo dichiarato mi ha fatto tirare fuori le palle per fare il salto.
Poi e' anche vero che io per salvare un po' la facciata mi sono detto faccio anche l'imprenditore e vediamo se manterro' questa parvenza.
Fati due calcoli, mettici un po' di sicurezza per gli imprevisti e via! La liberta' del proprio tempo e' una grande cosa. Dopo 3 mesi posso confermartelo.
Qui nel forum ci sono esperti che se condividi due numeri entrate/spese possono darti conforto e confermarti se si puo' o no!
Ti auguro comunque il meglio!
Personalmente ho fatto la stessa cosa, ho condiviso i miei piani con la famiglia, dandomi degli obiettivi "mobili" con tolleranza ovvero min 2 anni , max 5 anni, in funzione delle condizioni al contorno.

Ovvero vorrei vedere i miei figli aver terminato il loro percorso di studi ed inseriti nel mondo del lavoro, ma in ogni caso massimo 5 anni (a Dio piacendo...).

Forse potrei prima visto che il rapporto capitale/spese è ad oggi nettamente a favore di questa scelta ed a oggi penso di essere al top delle uscite (1 figlio studia in un costoso paese straniero....) quindi a rigori e conti alla mano, in concomitanza della mia uscita e del "release" dei figli , il mio nuovo profilo di spese renderanno il rapporto ancora più ampio; ecco, in parte spiegato, il mio piano. ed il perchè delle tempistiche... anche nel mio caso la "psiche" , "senso di responsabilità" (forse troppo marcato) hanno un certo peso
 
Butto la palla al centro :D
La strategia del rentier-bond ( se mai ne esiste una ) ossia di un rentier che vive dei frutti principalmente/quasi esclusivamente da bond, quale dovrebbe essere ? Scadenze, rendimenti, paesi, valute ecc...

P.S.
Preso spunto da questo thread

TdS con cedola ogni mese

Io sono solo bond. Ho già riportato la mia situazione che però da allora è cambiata.
79,x% su: Eu Next 42 (che tocca quasi il 50% ma per sua natura, oltre il rating, è una sorta di ETF nativo), Eib33, che come detto è una banca solo per modo di dire, Austria 17, con rendimento 2,3 netto ma aspettative di plusvalenza; 20,x% su: Romania 29, Ungheria 27, btpi 28, btp 34, 43, 44. Ho ampiamente quello che mi serve per vivere. Chiaramente non da un punto di vista ipereale, ovvero inclusa inflazione. Ad oggi è quindi un decumulo. Non è detto che lo sia tra 3 anni.

Le cedole ogni mese in senso stretto, credo non possano essere un fattore di scelta. Mi spiego, non posso acquistare un bond che non mi convince pienamente perché cedola ad aprile e in quel mese sono "scoperto". Le cedole uno se le gestisce, quando arrivano. Siccome a me arrivano quasi tutte in autunno (molte sono annuali) può essere che metta tutto su un bot, recuperando poi mese per mese, secondo necessità. La liquidità la tengo oscillante sui 4k (su un altro conto rispetto a quello investimenti).
 
Butto la palla al centro :D
La strategia del rentier-bond ( se mai ne esiste una ) ossia di un rentier che vive dei frutti principalmente/quasi esclusivamente da bond, quale dovrebbe essere ? Scadenze, rendimenti, paesi, valute ecc...

P.S.
Preso spunto da questo thread

TdS con cedola ogni mese
Io ho fatto il pieno in questo periodo, 80% su AAA-AA 20% su BBB (4btp37 senza cacs) e VHYL, per un rendimento netto (anche della imposta di bollo del 2,5%.
Ho ancora 240k da sparare entro fine anno, con la logica di incrementare le posizioni che perderanno valore, con al max 30% tra BBB e azionario.
 
Chi più spende meno spende.

Detto popolare che sta ad indicare come, spesso e volentieri, per avere la qualità occorra di norma non lesinare troppo.
L’errore è tuo che dai valenza universale ad un detto. Non è applicabile sempre ed ovunque, ma se mi vieni a dire che non è un buon atteggiamento tout court… non andremo d’accordo :o

L’esempio del dandy che compra una camicia da 120 euro e che gli dura 10 anni, e del fulminato che ne compra quattro con quella cifra, ma made in China e che gli si sfaldano dopo tre lavaggi, è abbastanza risaputo e dà l’idea di risparmio che ho da sempre in mente ;)

La qualità ha un prezzo. Al discount trovi il prezzo, accomodati. Sta a te poi ingurgitare la pasta al cemento o certi beveroni semiradioattivi che arrivano da chissà dove.

Mi limito a dirti che quando esercivo la mia attività, in quanto compratore non andavo certo a buttare secchiate di soldi nel fosso… ma mi ponevo comunque limiti ben precisi nella corsa allo sconto, perché il gioco al ribasso non faceva al caso mio.
Ho sempre preferito dare qualità (ad un prezzo adeguato) ai miei clienti, invece di rincorrere il gioco al ribasso di molti concorrenti.

Mi comporto allo stesso modo ora, da consumatore. Potendomelo permettere, sia chiaro: se uno è in difficoltà o ristrettezze è un altro tipo di discorso e di maniche


Sulla storia del “presunto top” non metto bocca: di solito è la giustificazione/consolazione che si dà chi rincorre lo sconto ad ogni costo
Jay, gli esempi che adduci per giustificare il detto popolare sono evidentemente incontestabili ma estremamente semplificati.

Il concetto di qualità è molto più ampio e vasto (Qualità sinteticamente = rapporto tra requisiti soddisfatti e requisiti attesi- dietro ciò ci sta un mondo...incluso Mkt...ecc) , ma non mi voglio dilungare

Invece il principio
Chi più spende meno spende
ad oggi, nella mia esperienza personale, l'ho sempre sentito enunciare soprattutto in contesti di gestione condominiali dove gli amministratori, secondo questo "principio" giustificavano gli importi gonfiati e fuori dal mercato per lavori e servizi (e dico gonfiati perchè sono in grado, tecnicamente, di valutare, tipicamente con tolleranza+/- 5% il costo / valore -"should cost" di prodotti in e servizi).

Ritornando al concetto di "qualità", vorrei ricordare che ci sono sparsi per l'Italia ed il Mondo una infinità di "Private Brand Label manufacturer" il che intuitivamente implica che non è difficile avere una azienda che produce quasi lo stesso prodotto (costo similare) per differenti Clienti finali.

Ovvero il consumatore di fronte a 1 certo prodotto di 2/3... differenti brand (anche posizionati in modo diverso nel mercato) apparentemente di livelli "qualità" diversi in realtà sta scegliendo lo stesso prodotto, con packaging diverso, spese di marketing diverse....ecc.... ma specifiche quasi uguali.

Quindi il concetto che vorrei far passare è che l'affermazione ....Chi più spende, meno spende..... è molto spesso (non sempre ovviamente) quella usata dagli imbonitori che non hanno altri argomenti per giustificare il "delta prezzo/costo".

In ogni caso nelle scelte personali basta applicare il principio di base rapporto tra requisiti soddisfatti e requisiti attesi - ovvero conoscere quali sono i ns requisiti attesi e confrontarli con quanto si sta per acquistare in termini di "prestazioni"
 
Ultima modifica:
Io sono solo bond. Ho già riportato la mia situazione che però da allora è cambiata.
79,x% su: Eu Next 42 (che tocca quasi il 50% ma per sua natura, oltre il rating, è una sorta di ETF nativo), Eib33, che come detto è una banca solo per modo di dire, Austria 17, con rendimento 2,3 netto ma aspettative di plusvalenza; 20,x% su: Romania 29, Ungheria 27, btpi 28, btp 34, 43, 44. Ho ampiamente quello che mi serve per vivere. Chiaramente non da un punto di vista ipereale, ovvero inclusa inflazione. Ad oggi è quindi un decumulo. Non è detto che lo sia tra 3 anni.

Le cedole ogni mese in senso stretto, credo non possano essere un fattore di scelta. Mi spiego, non posso acquistare un bond che non mi convince pienamente perché cedola ad aprile e in quel mese sono "scoperto". Le cedole uno se le gestisce, quando arrivano. Siccome a me arrivano quasi tutte in autunno (molte sono annuali) può essere che metta tutto su un bot, recuperando poi mese per mese, secondo necessità. La liquidità la tengo oscillante sui 4k (su un altro conto rispetto a quello investimenti).
Ankou, se posso chiedere, in % del tuo portafoglio, quanto hai in titoli di stato italiani?
il restante 20% lo tieni liquidità immagino, per decumulo/imprevisti corretto?
 
Jay, gli esempi che adduci per giustificare il detto popolare sono evidentemente incontestabili ma estremamente semplificati.

Il concetto di qualità è molto più ampio e vasto (Qualità sinteticamente = rapporto tra requisiti soddisfatti e requisiti attesi- dietro ciò ci sta un mondo...incluso Mkt...ecc) , ma non mi voglio dilungare

Invece il principio

ad oggi, nella mia esperienza personale, l'ho sempre sentito enunciare soprattutto in contesti di gestione condominiali dove gli amministratori, secondo questo "principio" giustificavano gli importi gonfiati e fuori dal mercato per lavori e servizi (e dico gonfiati perchè sono in grado, tecnicamente, di valutare, tipicamente con tolleranza+/- 5% il costo / valore -"should cost" di prodotti in e servizi).

Ritornando al concetto di "qualità", vorrei ricordare che ci sono sparsi per l'Italia ed il Mondo una infinità di "Private Brand Label manufacturer" il che intuitivamente implica che non è difficile avere una azienda che produce quasi lo stesso prodotto (costo similare) per differenti Clienti finali.

Ovvero il consumatore di fronte a 1 certo prodotto di 2/3... differenti brand (anche posizionati in modo diverso nel mercato) apparentemente di livelli "qualità" diversi in realtà sta scegliendo lo stesso prodotto, con packaging diverso, spese di marketing diverse....ecc.... ma specifiche quasi uguali.

Quindi il concetto che vorrei far passare è che l'affermazione ....Chi più spende, meno spende..... è molto spesso (non sempre ovviamente) quella usata dagli imbonitori che non hanno altri argomenti per giustificare il "delta prezzo/costo".

In ogni caso nelle scelte personali basta applicare il principio di base rapporto tra requisiti soddisfatti e requisiti attesi - ovvero conoscere quali sono i ns requisiti attesi e confrontarli con quanto si sta per acquistare in termini di "prestazioni"

Gli esempi che porto riguardano la mia visione delle cose, che fino a prova contraria è risultata vincente per il sottoscritto ;)

Rispondevo a chi ne negava l’efficacia d’ufficio in quanto “sapienza popolare”, tutto qui.


Certo, se uno identifica il “chi più spende meno spende” col mercante del suk che per mestiere cerca di rifilare fregature ai compratori.. allora è chiaro che stiamo parlando di cose totalmente diverse.

Il mio è un richiamo nei confronti di chi pensa di affidarsi sempre e solo ai prezzi più bassi. Attenzione ⚠️ che vi riempite le tasche di roba molto spesso mediocre. Poi oh, ciascuno fa come vuole :o
 
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Io ero solo interessato ad evidenziare alla platea del forum (dove magari ci sono alcuni novizi che ancora non masticano bene la materia) come sia un errore madornale, secondo i più banali principi della finanza, quello di concentrare una larga parte del proprio patrimonio su di un singolo titolo, prendnedo il tuo caso come esempio.
Anche se tale titolo fosse stato Apple o Amazon.

Non ho nessuna pretesa e nessuna voglia di convincere te dell'imprudenza commessa.
Sarebbe fiato sprecato......come dimostrato dalla tua reazione quando te l'ho fatto notare (assieme a rrupoli)....reazione di chi l'ha presa sul personale

A te bisogna sempre dare ragione e lasciare l’ultima parola.. a posto, hai ragione 🥱
 
Ma è ovvio che si può andare a mangiare una pizza al Miami piuttosto che pettinarsi per Cipriani Rampoldi o Louis XV. Oppure utilizzare il delivery, che a Monaco è nato molto prima dei brand oggi noti. O avere una tata full time, dedicata, non la solita disgraziata assistente personale alla quale vengono affidati compiti extra mansione. Le persone con figli piccoli che conosco io non mi risultano fare vita molto diversa da quella che facevano quando erano sole. E' probabile che frequentiamo giri diversi.
Buongiorno. :bow:

A me è cambiata molto (da single facevo davvero la bella vita) perché la mia compagna lavora all’estero e io, che da bambino sono stato lontano dai miei perché lavoravano molto, preferisco essere presente e non delegare troppo, tranne ai miei genitori e ai miei suoceri. Scelta personale, sono felice. :D

Buona giornata e buon weekend a te e a tutti. A lunedì. 👍🏼
 
Butto la palla al centro :D
La strategia del rentier-bond ( se mai ne esiste una ) ossia di un rentier che vive dei frutti principalmente/quasi esclusivamente da bond, quale dovrebbe essere ? Scadenze, rendimenti, paesi, valute ecc...

P.S.
Preso spunto da questo thread

TdS con cedola ogni mese
Ognuno ha la sua strategia in base al proprio profilo di rischio, che per un rentier di solito e' basso, l'obiettivo di investire e' quello di non perdere potere d'acquisto e non cercare di arricchirsi per essere l'uomo piu' Ricco del cimitero tipo Warren Buffet.
 
Ankou, se posso chiedere, in % del tuo portafoglio, quanto hai in titoli di stato italiani?
il restante 20% lo tieni liquidità immagino, per decumulo/imprevisti corretto?

No, colpa mia che ho scritto tutto attaccato e un po' confuso.

Ho il capitale totalmente investito, una parte mia, un'altra parte, su altro conto, è una somma che mi è stata lasciata in gestione e che un giorno sarà mia (e di mio fratello) se sopravvivo a mia madre, viceversa, la mia parte sarà sua (loro). Di liquidità ho solo 4.000 euro e faccio in modo che bene o male resti tale.

79,7% del capitale è su Eu Next, Eib, Austria.

20,3% sul resto di cui 16% (del totale) su debito italiano, ripartito a metà, 7,5% e 8,5%, tra fisso e indicizzato.

P.S. Il rendimento è variabile, vista la piccola quota di indicizzati, verosimilmente oscilla tra 2,86% e 2,92%, ma queste due ultime cifre sono un po' a caso, se la cedola del btpi fosse sempre come l'ultima... Diciamo che io conto su un 2,9.
 
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No, colpa mia che ho scritto tutto attaccato e un po' confuso.

Ho il capitale totalmente investito, una parte mia, un'altra parte, su altro conto, è una somma che mi è stata lasciata in gestione e che un giorno sarà mia (e di mio fratello) se sopravvivo a mia madre, viceversa, la mia parte sarà sua (loro). Di liquidità ho solo 4.000 euro e faccio in modo che bene o male resti tale.

79,7% del capitale è su Eu Next, Eib, Austria.

20,3% sul resto di cui 16% (del totale) su debito italiano, ripartito a metà, 7,5% e 8,5%, tra fisso e indicizzato.
Grazie mille chiedevo perché ho un portafoglio simile (% obbligazioni) ma ultimamente sono sbilanciato su Italia (“colpa” Btpi) e stavo valutando di entrare di più su Austria (sotto 70) e iniziare con Eu Next
 
No, colpa mia che ho scritto tutto attaccato e un po' confuso.

Ho il capitale totalmente investito, una parte mia, un'altra parte, su altro conto, è una somma che mi è stata lasciata in gestione e che un giorno sarà mia (e di mio fratello) se sopravvivo a mia madre, viceversa, la mia parte sarà sua (loro). Di liquidità ho solo 4.000 euro e faccio in modo che bene o male resti tale.

79,7% del capitale è su Eu Next, Eib, Austria.

20,3% sul resto di cui 16% (del totale) su debito italiano, ripartito a metà, 7,5% e 8,5%, tra fisso e indicizzato.

P.S. Il rendimento è variabile, vista la piccola quota di indicizzati, verosimilmente oscilla tra 2,86% e 2,92%, ma queste due ultime cifre sono un po' a caso, se la cedola del btpi fosse sempre come l'ultima... Diciamo che io conto su un 2,9.
Ecco qua un tipico esempio di rentier bondista al 100%.
 
Scusate l'ignoranza, ho appena fatto lo speed test e, in questo momento, mi segna 25 Mbps in download e 3 in upload.
Con internet ci lavoro (ho tutto tutto tutto in cloud e il 95% delle call si fanno, per "consuetudine" con la videocamera accesa), a volte ci gioco (poco), spesso ci vedo dei video in streaming.
In quali attività riuscite a sentire la differenza tra 25 Mbps e 1000 Mbps?
(Velocità per esempio, che si ha negli uffici ma che, negli usi comuni, non si riesce ad apprezzare)

Personalmente dalla responsiveness. Anche solo per navigare.

E poi quando devo caricare (e qualche volta scaricare) qualche file su server simil-ftp (o quello che ti pare).

Ma comunque credo sia una questione di "essere viziati".

Una volta provato a lavorarci (con la fibra), quando anche per un giorno non puoi usare la connessione FTTH, noti la differenza.

Magari se tornassi con la FTTC mi ci abituerei di nuovo... ma tant'è.

Vale per tante altre cose nella vita, quando ti abitui ad una cosa bella/buona tornare indietro non è mai facile ;)

P.s.: te lo dice uno che lavorava (non metto in conto su mainframe da terminale) su rete locale (in coassiale) con Windows 3.1 a 7 megabit.
Ripeto per i più giovani: 7 megabit in rete LOCALE, non internet (che non c'era) :D

Momento super quark on

Ci sono vari aspetti per cui FTTH migliore di FTTC.

Su velocità di download/upload la differenza è relativamente poca, si inizia a sentire solo per utilizzi spinti e/o con device multipli: tizio lavora, la moglie guarda Netflix, il figlio gioca online, etc.

Sebbene lato cliente consumer non siano previste penali in caso di disservizi (a parte casi abbastanza gravi) FTTH è una rete totalmente passiva, con apparati in strada non alimentati elettricamente, quindi intrinsecamente più affidabile (statisticamente si guasta N volte meno di FTTC nel corso dell'anno).

Terzo aspetto è quello della latenza e del jitter: i contenuti arrivano con ritardo minore. Utile in pochi casi (gaming on line), ma la differenza si vede. Qui la performance non è legata solo alla tecnologia di accesso (FTTC, FTTH, etc) ma anche alle scelte degli operatori (quindi, ad esempio, sebbene entrambi su stesso accesso open fiber, Vodafone e Wind possono avere performance diverse).

La fwa è una buona soluzione per il primo aspetto (anche se non ai livelli di una FTTC fatta bene), non per i primi due. Essendo un canale di accesso non dedicato, inoltre, risente molto dal carico di utenti (una località di mare avrà performance ottime in inverno e meh in estate).

Infine l'esperienza utente dipende MOLTO anche dallo specifico servizio a cui ci si collega: motivo per cui le partite su dazn hanno problemi un numero di volte superiore rispetto a partite con stessa quantità di pubblico su Sky.

Al momento per uso residenziale tecnologie superiori a GPON (FTTH classico) non hanno ancora molto appeal: FTTH evoluti (XGPON, XGSPON) migliorano solo le velocità di dl/ul ma raramente ce ne è la necessità, collegamenti dedicati (la Fastweb dell'ufficio di cui sopra) hanno costi di installazione e gestione compatibili solo con l'operatività di grandi aziende.
 
Grazie mille chiedevo perché ho un portafoglio simile (% obbligazioni) ma ultimamente sono sbilanciato su Italia (“colpa” Btpi) e stavo valutando di entrare di più su Austria (sotto 70) e iniziare con Eu Next

Guarda, io non credo che i titoli italiani siano realmente rischiosi in termini di emittente. Però potrebbero subire attacchi speculativi. Potrebbero, non è neppure detto. L'attuale governo si è guadagnato credibilità, ma la deve mantenere. Gli imprevisti possono colpire più facilmente uno Stato in difficoltà che un'Unione. Idem per la speculazione. Per i lunghissimi pesa il problema demografico (a dire il vero anche la proiezione del rapporto debito pil ma non ci voglio pensare, voglio credere che invertiremo la rotta).

In fase di rialzo dei tassi lo spread (parere personale, non lo posso dimostrare in nessun modo) viene tenuto basso, altrimenti ci sarebbero problemi di frammentazione. 2,8 vs 3,3 di rendimento netto (bollo incluso) tra Eu 42 e ciuchino 37 è un qualcosa che mai nella vita rispecchia l'attuale rischio emittente.
Al normalizzarsi della situazione, potrebbe salire il rendimento degli italiani (ma i btpi per natura e durata sono poco inclini a variazioni gravi di prezzo, ben diverso il discorso per i tf 34, 43, 44, ma ho messo in conto il rischio).
E se non sale il rendimento degli italiani, potrebbe crollare quello del bund, tirandosi dietro Austria e Eu, a quel punto ci sarebbero grosse variazioni in positivo sul VdM, cosa invitante per dei titoli ipersicuri (salvo Austria 17, per via della duration) dal rendimento non eclatante, ma onesto. In tale contesto Eu 42 salirebbe molto di più rispetto a Eib 33 (allo stesso modo come scenderebbe di più in caso di un ritorno di fiamma dell'inflazione).

In sintesi, ho preferito un rendimento di poco minore, che non mi obbliga a nessun sacrificio, piuttosto che una manciata di migliaia di euro in più l'anno ma dovendomi crucciare giorno per giorno sui problemi di governo, bilancio, stabilità, della nostra nazione.

Conta che un anno fa sono partito che avevo solo btp e telecom 33... Praticamente l'opposto. Il ptf va modulato secondo i momenti, cogliendo le opportunità (il crollo attuale dei tripla AAA) e soprattutto in modo da stare sereni. Parere mio.
 
Scopre un tesoretto da un miliardo di lire in casa, ma i titoli di Stato sono scaduti

La chiosa finale dovrebbe far riflettere il rentier (e non solo) sul potenziale malaugurato evento di incipiente demenza senile: ;)

..."All’operaio non rimane che conservare il tutto come un cimelio di famiglia: il nonno aveva nascosto i titoli di Stato e un diario nell’intercapedine. Il libricino, con l’avanzare della vecchiaia, l’avrebbe dovuto aiutare a ricordare le cose che si appuntava. Ma coi suoi vuoti di memoria, alla fine, ha finito per dimenticarsi anche dei suoi investimenti."
 
Scopre un tesoretto da un miliardo di lire in casa, ma i titoli di Stato sono scaduti

La chiosa finale dovrebbe far riflettere il rentier (e non solo) sul potenziale malaugurato evento di incipiente demenza senile: ;)
la chiosa finale mostra quella che, secondo me, è una pecca ben più grande della famosa mancanza di educazione finanziaria italiana, ovvero la mancanza di fiducia tra familiari. Trovo veramente assurdo leggere di gente che continuamente trova nei più remoti anfratti tesoretti che non il tempo, ma la mancanza totale di fiducia in coniugi, figli e nipoti trasforma in carta straccia. Ma quanto sarebbe potuta essere diversa la vita di questa famiglia se il nonno avesse condiviso con i figli ed i nipoti? Il discorso avviato qualche pagina fa, sul denaro che da utile servo diventa cattivo padrone, qui trova il corollario più bieco: i risparmi nascosti nel muro per paura che qualcuno li sprechi, li sperperi, anni di fatiche e sacrifici sepolti nella polvere e senza nemmeno una memoria, anzi magari pure qualche maledizione postuma.
 
Stato
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