Vivere di rendita, posso (Vol. XII)?

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Io non capisco... Sia nel campo dell'informatica, che in quelli delle telecomunicazioni e della finanza si dovrebbe ormai molto diffusamente e semplicemente poter lavorare comodamente da casa... e fanno invece a gara a chi chiude per ultimo l'ufficio?

Certo, se la gestione aziendale funziona.. Comunque parlo del 2006/2007 allora il telelavoro era ancora poco praticato principalmente a causa delle connessioni lente. Oggi con l'avvento della fibra anche per gli utenti home molte cose stanno cambiando.
 
scusate l'ot ma standoci dentro (nel settore informatico) ti rispondo per quel che ne so/ho sperimentato. Il vero problema del telelavoro sono un sacco di beghe burocratiche/formali. tipo:
- modalita di controllo di effettivo svolgimento delle attività
[- gestione delle connessioni in VPN e dell'B]eventualita di impossibilità di lavorare (metti a casa mi va giu la connessione internet per un giorno, o mi si brucia il modem o che so io... come si gestisce?)[/B]
- gestione dell'attrezzatura assegnata al dipendente (pc portatile etc) ma di proprietà dell'azienda
- gestione di eventuali infortuni domestici: si configurano come infortuni sul lavoro? Come si normano?

Pare una cavolata, ma non è banale da fare se si vuole fare "per bene" e con tutti i crismi seguendo leggi e regolamenti. La mia azienda è riuscita a inserirlo solo da poco, e in via sperimentale per un certo sottoinsieme di dipendenti (con caratteristiche e mansioni atte a poter fare telelavoro), nel contratto integrativo.

ps: ciao BIG!

pigli su i tuoi stracci e vai in sede, oppure "lavorando nel settore informatico" ti pigli il telefono e lo usi come hotspot
 
normalmente per costruire una galleria o estrarre del petrolio ci vogliono dei soldi per fare il lavoro

Beh... Intanto i soldi non sono tuoi, ma della compagnia... Che se li spende vuol dire che ci guadagna, ma poi io mi riferivo al contenuto del lavoro. Mi appassionerebbe molto di più risolvere problematiche di cantiere e costruire una diga o una centrale elettrica, piuttosto che fare presentazioni in powerpoint
 
scusate l'ot ma standoci dentro (nel settore informatico) ti rispondo per quel che ne so/ho sperimentato. Il vero problema del telelavoro sono un sacco di beghe burocratiche/formali. tipo:
- modalita di controllo di effettivo svolgimento delle attività
- gestione delle connessioni in VPN e dell'eventualita di impossibilità di lavorare (metti a casa mi va giu la connessione internet per un giorno, o mi si brucia il modem o che so io... come si gestisce?)
- gestione dell'attrezzatura assegnata al dipendente (pc portatile etc) ma di proprietà dell'azienda
- gestione di eventuali infortuni domestici: si configurano come infortuni sul lavoro? Come si normano?

Pare una cavolata, ma non è banale da fare se si vuole fare "per bene" e con tutti i crismi seguendo leggi e regolamenti. La mia azienda è riuscita a inserirlo solo da poco, e in via sperimentale per un certo sottoinsieme di dipendenti (con caratteristiche e mansioni atte a poter fare telelavoro), nel contratto integrativo.

ps: ciao BIG!

Ho lavorato per 4 anni in telelavoro e le beghe formali, per esperienza, sono tutte affrontabili e superabili.
Il luogo di lavoro scelto (propria abitazione o altro) deve essere conforme alle normative di sicurezza. Nel mio caso, essendo in un condominio, ho dovuto produrre tutte le certificazioni degli impianti (dalla caldaia centralizzata, alla 37/08, all'ascensore, tubazioni gas cucina, areazione, ecc...). La stanza di lavoro è stata poi sopralluogata da un tecnico sicurezza mandato dall'azienda per verificare illuminazione naturale, areazione, metratura, ecc....
L'azienda ha fornito scrivania, sedia 5 razze, scanner, stampante rimborso forfettario mensile per utenze, ecc...
Credo che gran parte dei lavori si possano fare ormai da remoto ma non è tutto oro quello che luccica.
Col telelavoro si perdono i rapporti umani, i problemi si risolvevano in un attimo scambiando due battute con i colleghi (magari alla macchinetta del caffè)....mentre col telelavoro si dilatano, si perde la forza sindacale perchè un conto è essere da solo nella propria stanza di casa ed un altro è essere un gruppo in una sede aziendale. In un certo senso vale il motto "dividi et impera"
 
Vedo che molti di voi (fortunatamente) non hanno idea dei ritimi in certi ambiti

Deaths Draw Attention to Wall Street’s Grueling Pace - The New York Times

In retrospect, it was around Easter that John Hughes began to think something unusual was going on with his middle son, Thomas, a 29-year-old investment banker.

John’s former wife, Marypat, had arranged for brunch at the Yale Club, in Manhattan, with her three sons: Thomas, who worked at the Wall Street advisory firm Moelis & Company; John III, a young lawyer at Sullivan & Cromwell; and Joseph, an undergraduate at Fordham. The Yale Club, near Grand Central Terminal, was an easy enough trip on the train from her home in Westchester County, and an even easier one for her sons. But Thomas couldn’t make it. “There’s some big deal cooking at Moelis or whatever,” John recalls his son telling him. “He had to work through that whole stretch.”

Generally understanding of the long hours Wall Street banks expect of their youngest employees — after all, the pay was as high as the hours were long — Thomas’s parents could not fathom why he was not permitted a two-hour break on Easter Sunday. Ms. Hughes was miffed. “She just didn’t understand how this possibly could be on this particular day,” John says.

Less than two months later, on the morning of May 28, a Thursday, Mr. Hughes stepped onto the stone windowsill of his 24th-floor rental apartment on the southern tip of Manhattan and jumped to his death.

Ecco perché è meglio investire sull'S&P500.
In Europa non sanno neanche cosa voglia dire "lavorare". :D

Chi investe in Italia invece investe in aziende piene di tanti Bigmad. :rolleyes: Poi anche in Italia ci sono le eccezioni ovviamente con aziende di eccellenza.
 
Ultima modifica:
Se lavori 12h/gg il 60 pollici te lo puoi evitare, tanto lo guardi 10 minuti e poi ti metti a ronfare nel letto.:D:D
Dimentichi i cena ed i dopocena che si riescono a fare per poter dire che si riesce anche a fare una "normale" vita sociale, per cui 12h (anche 14) sono bazzecole :o:D
 
Ecco perché è meglio investire sull'S&P500.
In Europa non sanno neanche cosa voglia dire "lavorare". :D

Temo sia una soluzione troppo facile, è la migliore nel lungo e con due click 1 volta nella vita hai risolto per 20-30 anni su quella parte del patrimonio che vuoi al sicuro al 100% e che alla fine si prenderanno i figli.... Vuoi mettere invece comprare vari etf uno più settoriale dell'altro che non batteranno mai un indice nel decennio, metterci inutili commodities o oro nel caso scoppi una guerra termonucleare (utilissimo, quando hai fame guardi una bella pepita e ti passa...), un bell'azionario europeo che torna al punto di partenza ogni 10 anni, un bel misto mari e monti di small caps medium caps XXL caps, l'inevitabile mercato emergente asiatio (sud est ovest nord), aggiungere dei depositi o bond a prefisso telefonico calculando per 3 giorni con sofisticati excel se la scandeza yxz renda lo 0,003% in più di quella yxw indicizzata all'inflazione.. e magari un bel conto corrente a costi astronomici in svizzera e poi comprare qualche robaccia speculativa per puntare al colpo gobbo (5-10% del capitale) per poi poter con orgoglio far parte del "comitato risparmiatori obbligazioni bananaland"?

Vorrei capire quale obbligazione ad alto rating in questo momento da una cedola equivalente a quella di dividendi di grosse imprese americane tip pepsico o cocacola (intorno al 3,3-3,4%) ma anche di qualche colosso monopolista italiano tipo atlantia (4,7% senza doppia tassazione) o quale obbligazione europea sia comparabile ad un treasury a 10 anni in questo momento...

O perché invece di compare spazzatura speculativa non vi pigliate apple o google o taketwo o ubisoft che sono giganti che macinano profitti con fondamentali solidi...(ubisoft +102% in un anno). Non cito nemmeno amazon perché troppo banale...

Ci sono aristrocrats solidi per dividendi, tech solide per doppie cifre e indice500 per garanzia certa nei decenni. Il resto serve solo per rendere ricchi le solite 4-5 società di gestione che buttano fuori etf come fossero gusti di gelato...mi dia una bella coppa fiore di loto e sesamo e papavero con zenzero..
 
Io non so se veramente c'è gente che lavora così... ma siccome sono certo che se anche ci fosse, sarebbe:

Ma come, non sei pure tu colui che lavora o, meglio, si "imola" per l'azienda per il prestigio e per farsi dire "grazie, sei in gamba, sei er mejo" …..;):D
 
L'ingegenre su piattaforma sa che ogni anno passato offshore guadagnerà X che significa N volte rispetto ad uno stipendio normale.

Il super consulente direzionale/strategico, dopo 5 anni di Bocconi, inizia a lavorare 12 ore al giorno per 1500 E/mese più buoni pasto. Se è in gamba, farà parte del 5/6% che dopo 6 anni raddoppiano lo stipendio.
Se è ancora più in gamba, entro i 35 può concorrere per le posizioni dove si inizia a guadagnare seriamente.

Infatti, era questo il senso della mia domanda nella pagina precedente.... Preacha dice che vuole ritirarsi a 35-40 anni... in pratica nel momento in cui potrebbe iniziare a guadagnare bene... per questo non capisco il senso di sbattersi 12-14 ore al giorno per uno stipendio che in fin dei conti ti serve solo per arrotondare il già cospicuo capitale e che potrebbe essere ottenuto con lavoro molto meno impegnativi (per lo meno dal punto di vista dell'orario), Diverso è il caso in cui uno punti a far carriera, ma il discorso sul "vivere di rendita" a quel punto va a farsi benedire...:confused:
 
Ma come, non sei pure tu colui che lavora o, meglio, si "imola" per l'azienda per il prestigio e per farsi dire "grazie, sei in gamba, sei er mejo" …..;):D

Lui si immola per l'azienda altrimenti chiude, altro che prestigio... non hai notato che nell'estratto conto che ha postato in un mese ha ricevuto 2 stipendi!!! Purtroppo bigMad ha ragione quando parla delle PMI italiane con meno di 15 dipendenti, da una parte sono schiacciate dalla concorrenza dei grandi colossi industriali, dall'altra spesso hanno una dirigenza (management è una parola che manco sanno pronunciare) che spesso è un disastro, magari figli del papà commenda abituati fin da piccoli a macchinoni e portafogli gonfio che non sanno fare altro in azienda che rompere le balls ai poveri cristi che ci lavorano perché i conti stanno andando in rosso (se non ci sono già) e non capiscono il perché, quando il perché magari sono proprio loro.
 
Tutta fuffa negli uffici moderni diretti dai dottorini in microeconomia che ti mandano in fallimento anche la migliore piadineria su viale Ceccarini a Riccione.
1) riunioni fiume inutili perdite di tempo: per far sembrare una squadra i sottoposti, tanto decide il capo. Ma vuoi mettere far azzuffare le maestranze tra loro introno ad un tavolo rotondo? Poi il breafing meeting brain storming fa CV.
2) si tengono le luci accese per far vedere che si lavora fino a tardi (trucchetto che adottava anche il duce a Palazzo Chigi).
3) Il boss fa restare tutti in ufficio fino ad ora tarda per mostrare a tutti che è lui che comanda.
4) Più si sta in ufficio, più si c.iula tra colleghi (e questo è buono)
 
Ho lavorato per 4 anni in telelavoro e le beghe formali, per esperienza, sono tutte affrontabili e superabili.
Il luogo di lavoro scelto (propria abitazione o altro) deve essere conforme alle normative di sicurezza. Nel mio caso, essendo in un condominio, ho dovuto produrre tutte le certificazioni degli impianti (dalla caldaia centralizzata, alla 37/08, all'ascensore, tubazioni gas cucina, areazione, ecc...). La stanza di lavoro è stata poi sopralluogata da un tecnico sicurezza mandato dall'azienda per verificare illuminazione naturale, areazione, metratura, ecc....
L'azienda ha fornito scrivania, sedia 5 razze, scanner, stampante rimborso forfettario mensile per utenze, ecc...
Credo che gran parte dei lavori si possano fare ormai da remoto ma non è tutto oro quello che luccica.
Col telelavoro si perdono i rapporti umani, i problemi si risolvevano in un attimo scambiando due battute con i colleghi (magari alla macchinetta del caffè)....mentre col telelavoro si dilatano, si perde la forza sindacale perchè un conto è essere da solo nella propria stanza di casa ed un altro è essere un gruppo in una sede aziendale. In un certo senso vale il motto "dividi et impera"

bravo, hai argomentato meglio, io ho urtato la sensibilità prendendo un bollo rosso, ma non volevo offendere
 
Lui si immola per l'azienda altrimenti chiude, altro che prestigio... non hai notato che nell'estratto conto che ha postato in un mese ha ricevuto 2 stipendi!!! Purtroppo bigMad ha ragione quando parla delle PMI italiane con meno di 15 dipendenti, da una parte sono schiacciate dalla concorrenza dei grandi colossi industriali, dall'altra spesso hanno una dirigenza (management è una parola che manco sanno pronunciare) che spesso è un disastro, magari figli del papà commenda abituati fin da piccoli a macchinoni e portafogli gonfio che non sanno fare altro in azienda che rompere le balls ai poveri cristi che ci lavorano perché i conti stanno andando in rosso (se non ci sono già) e non capiscono il perché, quando il perché magari sono proprio loro.

Conosco benissimo la storia lavorativa di Bigmad, lui si "imola" per l'azienda per due motivi fondamentali:

1. Rischio chiusura dell'azienda (con stipendio che arriva "a rate") e da questo punto di vista lo capisco benissimo se da il 100% per non risultare nell'elenco delle persone sacrificabili o, meglio, licenziabili;
2. Lo ha scritto varie volte, forse inconsapevolmente, lo fa ANCHE per soddisfazione personale ed in quanto lo appaga il fatto che sia tenuto in grande considerazioni dai colleghi e, soprattutto, dal capo (una donna) del quale è pure amico a suo dire.

Per cui lui si meraviglia che esistono persone che lavorano 12 ore e passa al giorno (per i più svariati motivi) ma alla fine Big non è molto diverso.:)
 
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Conosco benissimo la storia lavorativa di Bigmad, lui si "imola" per l'azienda per due motivi fondamentali:

1. Rischio chiusura dell'azienda (con stipendio che arriva "a rate") e da questo punto di vista lo capisco benissimo se da il 100% per non risultare nell'elenco delle persone sacrificabili o, meglio, licenziabili;
2. Lo ha scritto varie volte, forse inconsapevolmente, lo fa ANCHE per soddisfazione personale ed in quanto lo appaga il fatto che sia tenuto in grande considerazioni dai colleghi e, soprattutto, dal capo (una donna) del quale è pure amico a suo dire.

Per cui lui si meraviglia che esistono persone che lavorano 12 ore e passa al giorno (per i più svariati motivi) ma alla fine Big non è molto diverso.:)
Perchè penso che in una multinazionale l'organizzazione del lavoro sia impostata meglio che in una piccola azienda... ovvero, tradotto, che ciascuno debba fare il proprio pezzettino e non intervenire in tutti i settori dell'azienda per metterci "del suo".
E' quello che scrivevo prima: se un lavoro richiede 3 persone nella multinazionale ne impiegano 3... nell'azienda pubblica forse 6, ma in quella piccola privata probabilmente una sola.
E poi non si ha nemmeno idea di cosa serva per fare certi lavori e capita frequentemente che invece si accettino lavori per i quali non si ha nessuna esperienza (per la foga di coprire le spese)... improvvisando al momento.
Per esempio, magari prendi un lavoro dove si devono avvitare 1000 bulloni e non hai in dotazione neanche un avvitatore pneumatico o elettrico e invece di prevedere i soldi per comprarlo, pensi di poterlo fare con la chiave spaccata manuale... magari utilizzando 2 persone invece che una e aumentando a dismisura il rischio infortuni.
Nè il dipendente costretto ad avvitare a mano può protestare perchè nelle piccole aziende "o fai così... o fai così!".
Nella multinazionale invece, innanzi tutto nessuno penserebbe mai di affrontare un lavoro in quel modo, perchè chi lo organizza sa fare il suo mestiere, fa solo quello e ha considerato tutto, ma anche se capitasse, l'operaio malcapitato che dovesse essere mandato ad avvitare i bulloni, piazzerebbe subito là una bella protesta e immediatamente sarebbe accontentato.
 
che in una multinazionale l'organizzazione del lavoro sia impostata meglio che in una piccola azienda... ovvero, tradotto, che ciascuno debba fare il proprio pezzettino e non intervenire in tutti i settori dell'azienda per metterci "del suo".
E' quello che scrivevo prima: s un lavoro richiede 3 persone nella multinazionale ne impiegano 3... nell'azienda pubblica forse 6, ma in quella piccola privata probabilmente una. E poi non si ha nemmeno idea di cosa serva per fare certi lavori e capita frequentemente che si accettino lavori per i quali non si ha nessuna esperienza... improvvisando al momento. Per esempio, prendi un lavoro dove si devono avvitare 1000 bulloni M36 e non hai in dotazione neanche un avvitatore pneumatico o elettrico e pensi di doverlo fare con la chiave spaccata manuale... magari utilizzando 2 persone e aumentando a dismisura il rischio infortuni. Nè il dipendente costretto ad avvitare a mano può protestare perchè nelle piccole aziende "o fai così... o fai così!". Nella multinazionale innanzi tutto nessuno penserebbe mai di affrontare un lavoro in quel modo, perchè chi lo organizza sa fare il suo mestiere e ha considerato tutto, ma anche se capitasse, l'operaio malcapitato a cui capitasse di essere mandato ad avvitare i bulloni, piazzerebbe subito là una bella protesta e immediatamente sarebbe accontentato.
Vedi le multinazionali con gli occhiali rosa.

Fai conto che nell’ultimo progetto il main contractor era una multinazionale del settore it e nell’ultimo periodo avevano messo, come responsabile di progetto, lato loro una stagista.
Puoi immaginare quanto sapesse fare il suo mestiere e quanto organizzasse tutto.:censored:
 
Vedi le multinazionali con gli occhiali rosa.

Fai conto che nell’ultimo progetto il main contractor era una multinazionale del settore it e nell’ultimo periodo avevano messo, come responsabile di progetto, lato loro una stagista.
Puoi immaginare quanto sapesse fare il suo mestiere e quanto organizzasse tutto.:censored:

Se siamo arrivati a questo livello... vuol dire che siamo messi davvero maluccio! :o
 
Se siamo arrivati a questo livello... vuol dire che siamo messi davvero maluccio! :o

Bè però non facciamo esempi specifici su un caso, altrimenti possiamo dimostrare tutto e il suo contrario. Si può però dire che generalmente, come spiega bigmad, le multinazionali hanno una migliore organizzazione rispetto alle PMI, dovuta anche la fatto che devono dimostrare/rilasciare poi ai propri clienti o partner (per la maggior parte sono altre multinazionali) certificazioni e documenti dal punto di vista della qualità, della logistica, dell'etica, della gestione.
La mia PMI ha come clienti multinazionali europee, aziende italiane da FTSE mib / mid e small cap, PMI ed anche snc/sas. Vedo con i miei occhi la difficoltà di entrare come fornitori in certi gruppi rispetto all'aziendina da 30 dipendenti, proprio perché la prime al 90% si rivolgono a multinazionali che possano garantirgli tutto quello elencato sopra.
Questo per dire che cmq non c'è paragone sull'aspetto che spiega bigmad tra Multi e PMI, e questo fuori dall'italia si evidenzia meglio.
 
Buongiorno Signori. :bow:

Quando è finito il precedente, si continua qui.



certo che si può ...
......anche quello che spende 400€ al mese potrebbe campar di rendita..basta non far niente e barricarsi 365gg su 365 nel bilocale da max 40Mq (già di proprietà e finito di pagare)

è tutto soggettivo
 
certo che si può ...
......anche quello che spende 400€ al mese potrebbe campar di rendita..basta non far niente e barricarsi 365gg su 365 nel bilocale da max 40Mq (già di proprietà e finito di pagare)

è tutto soggettivo

Perche' uscire di casa implica spendere soldi ?
Comunque il fattore principale ( che purtroppo nessun "progetto" puo' prevedere ) e' la salute.. Manca quella cascano tutti i castelli.. Al massimo si puo' limitare l'impatto, ma fino ad un certo punto.
 
Stato
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