Vivere di rendita, posso (Vol. XIV)?

Stato
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Tu sei uno che investe per poter vivere di rendita.

Si, investo tempo e denaro.. Piu' che di rendita, vorrei ritirarmi in downshifting vista la "giovane" eta', come ho gia' scritto tempo fa.. Ma devo avere quanto meno i 20 anni contributivi minimi, e' un obiettivo che mi sono "prefisso", attualmente ne ho quasi 18..
 
Io è da diversi volumi che ripeto un concetto.
Secondo me chi vive di rendita non dovrebbe pensare ad "investire", dovrebbe solamente verificare al primo del mese che sul suo conto gli materializzino magicamente i 2000, 2500, 3000... nmila euro che gli sono necessari per vivere.
Un po' come una "pensione", ottenuta grazie ad un accumulo (il montante), che viene distribuita per gli anni di vita rimanenti.
Sicura, certa, lievemente variabile nel tempo, ma assolutamente non impegnativa dal punto di vista di gestione.
Una cosa cosa tipo: metto il mio gruzzolo lì, me ne vado a pescare e a giocare a bocce... e non ci penso più!

Sì chiama rendita vitalizia immediata ed è stata più volte citata, è una delle tante soluzioni per poter fare il rentier, sicuramente l'unica che si adatta in pieno alla tua idea...personalmente gestire in relativa tranquillità il mio capitale, avendolo spezzettato in varie scadenze e interessarmi su come rinnovarlo di volta in volta, non mi pesa, anzi mi diverte e ho comunque tante ore per andare anche a pescare o giocare a bocce ;)
 
Sì chiama rendita vitalizia immediata ed è stata più volte citata, è una delle tante soluzioni per poter fare il rentier, sicuramente l'unica che si adatta in pieno alla tua idea...personalmente gestire in relativa tranquillità il mio capitale, avendolo spezzettato in varie scadenze e interessarmi su come rinnovarlo di volta in volta, non mi pesa, anzi mi diverte e ho comunque tante ore per andare anche a pescare o giocare a bocce ;)

Tra l'altro mi sono letto un po' di fogli informativi e rispetto gia' a qualche anno fa ( 2014/2015 ), per avere una rendita vitalizia dello stesso importo, occorre versare parecchio di piu' , quasi il doppio..

P.S.
Queste polizze hanno senso a partire dai 50 anni, prima sarebbe richiesta una cifra abnorme..
Molto meglio investire la somma in qualche fondo pensione..
 
Tra l'altro mi sono letto un po' di fogli informativi e rispetto gia' a qualche anno fa ( 2014/2015 ), per avere una rendita vitalizia dello stesso importo, occorre versare parecchio di piu' , quasi il doppio..

P.S.
Queste polizze hanno senso a partire dai 50 anni, prima sarebbe richiesta una cifra abnorme..
Molto meglio investire la somma in qualche fondo pensione..

eh purtroppo è frutto dei rendimenti zero... comunque credo che sia ancora meglio aspettare verso i 60 anni per impegnare una parte di capitale in un cuscinetto di questo tipo.
 
Sì chiama rendita vitalizia immediata ed è stata più volte citata, è una delle tante soluzioni per poter fare il rentier, sicuramente l'unica che si adatta in pieno alla tua idea...personalmente gestire in relativa tranquillità il mio capitale, avendolo spezzettato in varie scadenze e interessarmi su come rinnovarlo di volta in volta, non mi pesa, anzi mi diverte e ho comunque tante ore per andare anche a pescare o giocare a bocce ;)

beh... non è detto che ci sia solo quello.
C'è anche chi, come lo zio di mio padre, possedeva una 70ina di appartamenti, ha fatto una bella società di gestione immobiliare, ha nominato un amministratore che lavorava per lui e lui pensava soltanto a spendere i soldi degli affitti che la società incassava.
Nel "piccolo" delle possibilità di molti: 6 o 7 appartamenti in affitto a 1000 euro al mese e un figlio al quale dire: pensaci tu a tutte le rogne, dammi 3000 euro e tieniti il resto.
Oppure un btp matusalemme del quale riscuotere 30mila euro all'anno di cedole (ancora meno rogne)
 
beh... non è detto che ci sia solo quello.
C'è anche chi, come lo zio di mio padre, possedeva una 70ina di appartamenti, ha fatto una bella società di gestione immobiliare, ha nominato un amministratore che lavorava per lui e lui pensava soltanto a spendere i soldi degli affitti che la società incassava.
Nel "piccolo" delle possibilità di molti: 6 o 7 appartamenti in affitto a 1000 euro al mese e un figlio al quale dire: pensaci tu a tutte le rogne, dammi 3000 euro e tieniti il resto.
Oppure un btp matusalemme del quale riscuotere 30mila euro all'anno di cedole (ancora meno rogne)

Io devo essere onesto, ho trovato piacere nella gestione degli immobili, sia i miei che quelli di famiglia, in totale 7 di quelli messi a reddito. Ovviamente 70 è un altro discorso ed è un vero e proprio lavoro, non so nemmeno se basta una persona per gestire il tutto.
 
beh... non è detto che ci sia solo quello.
C'è anche chi, come lo zio di mio padre, possedeva una 70ina di appartamenti, ha fatto una bella società di gestione immobiliare, ha nominato un amministratore che lavorava per lui e lui pensava soltanto a spendere i soldi degli affitti che la società incassava.
Nel "piccolo" delle possibilità di molti: 6 o 7 appartamenti in affitto a 1000 euro al mese e un figlio al quale dire: pensaci tu a tutte le rogne, dammi 3000 euro e tieniti il resto.
Oppure un btp matusalemme del quale riscuotere 30mila euro all'anno di cedole (ancora meno rogne)

E tu concentreresti l'intero tuo capitale sul rischio italico? Va considerata l'inflazione, poi, pure?
Restando nel campo dei bond, direi che sarebbe, quantomeno, opportuno creare una mini diversificazione aggiungendo un poco di azionario globale per un 20% diciamo.
Il restante 80 lo "spaccherei" in almeno 8 quote con le quali acquistare obbligazioni che cedolino un 3% netto che è pura utopia senza assumersi seri rischi inserendo emergenti e società private a basso rating anche se preferisco i titoli di stato per via della tassazione agevolata.
 
Harvest ha scritto:
Nessun problema Giga, sono un libero professionista a regime fortettario... lo scorso anno ho maturato 20 anni di contributi, considera che con il regime forfettario si pagano i contributi scontati del 33% (ma ti valgono per 8/9 mesi, occhio che questo non lo dicono in tv). Infatti ho scritto che le mie spese annue in media sono 18k + 6/7 per tasse e contributi. Ho sempre lavorato per conto mio e come scrivevo i miei erano abbastanza poveri (senza ricorrere alla caritas, però) quindi ho una mentalità da formichina.

Grazie per la tua risposta. Dunque dovresti essere un artigiano o commerciante credo visto che la riduzione contributiva (35%) si applica solo a loro se non ricordo male. Chiaro che il periodo accreditato è proporzionale a quanto versato. Purtroppo non avendo certezze sulle modalità di calcolo delle pensione future, è difficile creare un programma adeguato con certezza. Sarebbe un sacrosanto diritto di ogni contribuente avere ben chiaro quanti anni dovrà contribuire già al primo versamento nella vita, invece siamo sottoposti a possibili e inevitabili mutamenti. Personalmente, a meno di poter raggiungere capitali molto importanti, è auspicabile mettersi nelle condizioni di poter agevolarsi, un domani, di almeno un minimo di pensione pubblica.
 
Grazie per la tua risposta. Dunque dovresti essere un artigiano o commerciante credo visto che la riduzione contributiva (35%) si applica solo a loro se non ricordo male. Chiaro che il periodo accreditato è proporzionale a quanto versato. Purtroppo non avendo certezze sulle modalità di calcolo delle pensione future, è difficile creare un programma adeguato con certezza. Sarebbe un sacrosanto diritto di ogni contribuente avere ben chiaro quanti anni dovrà contribuire già al primo versamento nella vita, invece siamo sottoposti a possibili e inevitabili mutamenti. Personalmente, a meno di poter raggiungere capitali molto importanti, è auspicabile mettersi nelle condizioni di poter agevolarsi, un domani, di almeno un minimo di pensione pubblica.

Certo, credo però che qualcosa lo si può comunque versare da soli nei fondi pensione. Io ho iniziato l'anno scorso e per adesso ne beneficio fiscalmente, poi vediamo che succede.. Male che va me lo riprendo dopo 4 anni che non lavoro..
 
Si può anche pensare d’intaccare parte del capitale tra la data di ritiro e quella della pensione. Se per vivere bastano 10mila/anno, anche un entrata di 5mila ridurrebbe considerevolmente l’importo.
Purtroppo però alla fine sempre li si cade, arrivare al montante di 4-500mila necessari. Parliamo di ral dai 50k: 20 netti li risparmi e 10 li usi per vivere. In 35 anni (considerando che uno non parte subito con quei stipendi) ai 500k arrivi. Aggiungendo un piccolo appartamento da acquistare con la compagna. Figli niet.:no:
Significa per un laureato un possibile downshifting dai 55-60anni d’età.
In quanti possono sperarlo?
 

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Si può anche pensare d’intaccare parte del capitale tra la data di ritiro e quella della pensione. Se per vivere bastano 10mila/anno, anche un entrata di 5mila ridurrebbe considerevolmente l’importo.
Purtroppo però alla fine sempre li si cade, arrivare al montante di 4-500mila necessari. Parliamo di ral dai 50k: 20 netti li risparmi e 10 li usi per vivere. In 35 anni (considerando che uno non parte subito con quei stipendi) ai 500k arrivi. Aggiungendo un piccolo appartamento da acquistare con la compagna. Figli niet.:no:
Significa per un laureato un possibile downshifting dai 55-60anni d’età.
In quanti possono sperarlo?

Se ne era già parlato e qualcuno aveva abbozzato questo file che da una idea di massima di quanto serve..

http://www.finanzaonline.com/forum/...e-di-rendita-posso-vol-xii-pianificazione.xls
 
Certo, credo però che qualcosa lo si può comunque versare da soli nei fondi pensione. Io ho iniziato l'anno scorso e per adesso ne beneficio fiscalmente, poi vediamo che succede.. Male che va me lo riprendo dopo 4 anni che non lavoro..

Assolutamente, con tassazione posticipata al 15%. Io sto facendo lo stesso con lo stesso fine
 
I soli benefici fiscali di un fondo pensione della durata di 20/30 anni sono attribuibili solo alla tassazione agevolata del TFR e dal contributo del datore di lavoro. Il resto ovvero le deduzioni fiscali, su una durata così lunga, sono solo un illusione .
 
Grazie per la tua risposta. Dunque dovresti essere un artigiano o commerciante credo visto che la riduzione contributiva (35%) si applica solo a loro se non ricordo male. Chiaro che il periodo accreditato è proporzionale a quanto versato. Purtroppo non avendo certezze sulle modalità di calcolo delle pensione future, è difficile creare un programma adeguato con certezza. Sarebbe un sacrosanto diritto di ogni contribuente avere ben chiaro quanti anni dovrà contribuire già al primo versamento nella vita, invece siamo sottoposti a possibili e inevitabili mutamenti. Personalmente, a meno di poter raggiungere capitali molto importanti, è auspicabile mettersi nelle condizioni di poter agevolarsi, un domani, di almeno un minimo di pensione pubblica.

No, nè artigiano nè commerciante, sono un libero professionista. In realtà il regime forfettario non va bene per il commercio perché non puoi portare in detrazione i costi o l'iva. Io sono passato in questo tipo di contabilità perché ho maturato già 20 anni di contributi (pagando pure belle mazzate!!) che al momento basterebbero pure per la pensioni di vecchiaia, ma a parte che non è detto che in futuro non servano 25 o 30 di anni, mi serve in ogni caso di integrare le entrate provenienti dai risparmi accumulati.
 
I soli benefici fiscali di un fondo pensione della durata di 20/30 anni sono attribuibili solo alla tassazione agevolata del TFR e dal contributo del datore di lavoro. Il resto ovvero le deduzioni fiscali, su una durata così lunga, sono solo un illusione .

non ho capito. Puoi spiegarti meglio?
 
E tu concentreresti l'intero tuo capitale sul rischio italico? Va considerata l'inflazione, poi, pure?
Restando nel campo dei bond, direi che sarebbe, quantomeno, opportuno creare una mini diversificazione aggiungendo un poco di azionario globale per un 20% diciamo.
Il restante 80 lo "spaccherei" in almeno 8 quote con le quali acquistare obbligazioni che cedolino un 3% netto che è pura utopia senza assumersi seri rischi inserendo emergenti e società private a basso rating anche se preferisco i titoli di stato per via della tassazione agevolata.

Io si... il rischio italico proprio non lo percepisco.
L'unico rischio che percepirei sarebbe quello di aver vincolato per n anni dei soldi con cedole al 3% e magari tra qualche anno i tassi dei bot annuali tornano al 7%, il che significherebbe inflazione alta e un probabile ridotto potere di acquisto dei 30mila da cedole... ah... e anche un crollo del valore nominale dei btp in portafoglio che mi costringerebbe a tenerli fino a scadenza.
Quanto all'inflazione... io 12 anni fa prendevo esattamente lo stesso stipendio di oggi, non l'ho adeguato a botte del 3% l'anno... eppure ci campo lo stesso.
Però tutto sommato... stiqatsi... non dovrei smenarmi a tradare a pensare a scommettere, controllare, correre ai ripari, passare ore davanti al pc... farei la vita del vero rentier. :D
 
Io si... il rischio italico proprio non lo percepisco.
L'unico rischio che percepirei sarebbe quello di aver vincolato per n anni dei soldi con cedole al 3% e magari tra qualche anno i tassi dei bot annuali tornano al 7%, il che significherebbe inflazione alta e un probabile ridotto potere di acquisto dei 30mila da cedole... ah... e anche un crollo del valore nominale dei btp in portafoglio che mi costringerebbe a tenerli fino a scadenza.
Quanto all'inflazione... io 12 anni fa prendevo esattamente lo stesso stipendio di oggi, non l'ho adeguato a botte del 3% l'anno... eppure ci campo lo stesso.
Però tutto sommato... stiqatsi... non dovrei smenarmi a tradare a pensare a scommettere, controllare, correre ai ripari, passare ore davanti al pc... farei la vita del vero rentier. :D

Big, sta cosa di fare all-in sul matusalemme proprio ce l'hai in fissa :D
Sul discorso rischio paese sono quasi d'accordo con te, così pure per quanto riguarda l'inflazione.... non so quante volte l'avrò scritto che l'inflazione non è una tassa e che bisognerebbe cominciare a calcolare la propria di inflazione, in base ad un proprio paniere... però parliamo di un cinquantennale con un rendimento del 3%... è comunque un grosso, grosso rischio... specie adesso che i tassi sono a zero; va bene che siamo tecnicamente in recessione e anche il resto d'Europa non se la passa bene, ma se mai le cose dovessero ritornare alla normalità il matusa l troviamo a 65-70. Peggio ancora se le cose dovessero andare a schifio e si decidesse di ristrutturare il debito.
 
beh... non è detto che ci sia solo quello.
C'è anche chi, come lo zio di mio padre, possedeva una 70ina di appartamenti, ha fatto una bella società di gestione immobiliare, ha nominato un amministratore che lavorava per lui e lui pensava soltanto a spendere i soldi degli affitti che la società incassava.
Nel "piccolo" delle possibilità di molti: 6 o 7 appartamenti in affitto a 1000 euro al mese e un figlio al quale dire: pensaci tu a tutte le rogne, dammi 3000 euro e tieniti il resto.
Oppure un btp matusalemme del quale riscuotere 30mila euro all'anno di cedole (ancora meno rogne)

Dove si affittano appartamenti per 1000€ al mese l'uno?
 
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